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Ciò che sta accadendo nel nostro territorio, nella prima Banca italiana Intesa Sanpaolo, è paradossale: ambienti di lavoro torridi in cui non si respira, palazzi, uffici, filiali con temperature di 30 gradi da settimane. Ancora più grave, i ticket per le attività di manutenzione e intervento, aperti dai colleghi esasperati, vengono immediatamente richiusi da remoto senza una motivazione, senza una comunicazione. Le tensioni tra i clienti, esasperati dal clima e dai tempi d’attesa, e i nostri Colleghi, ultimo baluardo di una incapacità organizzativa ormai consolidata, sono all’ordine del giorno e non possono più essere tollerate! Il paradosso appare evidente quando la “banca si fa bella” nei palazzi di Milano parlando di microclima, di Banca 4.0 e di organizzazione del lavoro…forse i nuovi lay out di filiale prevedono sabbia e sdraio per consentire ai nostri colleghi di andare al lavoro in costume e ciabatte? Se la nostra Banca vuole diventare “il miglior luogo dove lavorare”, come più volte evidenziato dai nostri dirigenti apicali, queste “assurde realtà” devono scomparire! In particolare esistono alcune problematiche ed interrogativi su cui soffermarci:

CLIMA TORRIDO

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