A seguito delle nostre pressanti e ripetute richieste l’azienda aveva deciso di accordare la possibilità di rinegoziare i mutui dipendenti a tasso fisso. Ve ne avevamo dato notizia il 29 novembre scorso (click qui). Oggi, con un certo ritardo, anche l’azienda comunica che finalmente nelle prossime settimane darà avvio alle procedure di rinegoziazione.
Come d’uso vi riportiamo un estratto di questa news aziendale e vi ricordiamo che per ogni approfondimento potete consultare la nostra guida in materia (click qui)
Ribasso dei tassi e rinegoziazione dei mutui a tasso fisso.
Una rata più bassa, con la garanzia di conservare lo stesso capitale da rimborsare e la stessa durata residua.
Queste le caratteristiche dell’offerta che sarà attiva a partire dalle prossime settimane:
– Tasso di interesse vantaggioso > pari a MRO della BCE 0,65% o 0,90% (rispettivamente per mutui con rapporto LTV originario fino all’80% e superiore all’80%)
– Capitale residuo e durata del mutuo > rimangono gli stessi del mutuo a tasso fisso oggetto della rinegoziazione
– Condizioni di adesione > l’offerta è rivolta a tutti coloro che hanno aderito o aderiranno al cosiddetto “Nuovo pacchetto”
– Periodicità della rata > sarà mensile.
L’adesione consentirà di ridurre l’importo dell’attuale rata a tasso fisso, e porterà a un nuovo piano di rimborso le cui rate saranno periodicamente rideterminate al rialzo o al ribasso in base all’andamento dell’MRO.
Tutti i dettagli saranno pubblicati prossimamente sulla Intranet e su ABC.
A quanto ho capito il mutuo a tasso fisso potrà quindi essere rinegoziato (per chi avente i requisiti) con vantaggioso tasso VARIABILE. Ma per me che sono all’inizio dell’ammortamento quali sono i vantaggi???? se poi i tempi dovessero cambiare dubito che potrà aprirsi una nuova rinegoziazione… Ritengo che l’unico vantaggio sarebbe rinegoziare un FISSO con un FISSO in questo momento favorevole. Non vorrei che il vantaggio si trasformasse in una speculazione anche nei nostri confronti. Vero è che nessuno può avere la palla di cristallo, ma ritengo che per un mutuo ancora lungo come il mio questo tipo di soluzione non possa che risultare molto svantaggiosa. Gli unici colleghi agevolati potrebbero essere quelli che stanno per finire di pagarlo!!!!
La rinegoziazione dei mutui a tasso fisso è stata pensata espressamente per quei colleghi che avevano operato una scelta parecchi anni fa, in un regime inflattivo del tutto diverso, e ne erano stati penalizzati in modo molto pesante. Chi ha stipulato un mutuo in tempi più recenti ha potuto scegliere sulla base di condizioni di mercato decisamente diverse e qualsiasi scelta abbia operato, non è esposto a tali rischi. Va ricordato che il tasso agevolato sulle condizioni di conto e sui finanziamenti è un benefit che si realizza attraverso uno “sconto” su quanto normalmente richiesto alla clientela ordinaria, non attraverso l’eliminazione tout court di qualunque costo / rischio collegato alle proprie scelte finanziarie e/o di investimento. Da questo punto di vista la rinegoziazione (a fronte di subentrata eccessiva onerosità) dei mutui a tasso fisso per i colleghi è stata la semplice (semplice si fa per dire, visto che è stato MOLTO lungo e complicato ottenerla) ricostituzione di un’opportunità consentita alla clientela ordinaria e invece negata ai colleghi.
PER LA RINEGOZIAZIONE MUTUO NON E’ STABILITO UN TASSO MASSIMO OLTRE IL QUALE NON DOVREBBE ANDARE? IN CASI DI MUTUI A 25-30 ANNI ALTRIMENTI C’E’ UN GROSSO AUMENTO DEL RISCHIO.
UNA DOMANDA MA RINEGOZIANDOLO DA FISSO AL VARIABILE UNA VOLTA, NON SI PUO’ PIU’ REPLICARE IN SEGUITO DAL VARIABILE AL FISSO ?