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Abbiamo appreso che da quest’anno, in occasione dei ricorsi sulla valutazione previsti  dall’ art.75 CCNL , è stata introdotta dalla gestione del Personale delle Aree dell’Emilia Romagna la prassi di convocare anche il Valutatore in occasione dell’audizione per il ricorso alla valutazione professionale: l’ introduzione di questa prassi di svolgimento del ricorso non è stata comunicata preventivamente  al Sindacato in alcuna sede.Tale indicazione di svolgimento, in quanto scelta unilaterale aziendale e non sindacabile da parte del lavoratore,  non ci trova d’accordo: riteniamo che la presenza di “default” del Valutatore non sempre consenta al Valutato-Ricorrente la piena libertà di espressione e che un confronto tra Valutato e Valutatore potrebbe risultare proficuo solo se auspicato e richiesto dal Lavoratore stesso.I lavoratori  rappresentano una risorsa all’interno dell’organizzazione del lavoro e, pertanto, nel corso del colloquio il gestore del  Personale dovrebbe estrinsecare, nel suo agire, questo presupposto e di conseguenza esercitare un ruolo sopra le Parti con la finalità di valorizzare e non mortificare, e di trovare, laddove emergano delle problematiche, le soluzioni che consentano una produttiva valorizzazione delle persone all’interno dell’organizzazione del lavoro.

Chiediamo pertanto che la presenza del Valutatore sia prevista e applicata solo nel caso in cui ne faccia esplicita richiesta il Lavoratore in quanto riteniamo che questa modalità sia la sola che consenta un  confronto costruttivo e proficuo per entrambe le Parti a tutela del Lavoratore e della sua professionalità.

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