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Martedì 3 agosto – al termine di un confronto il cui avvio era già stato previsto dall’accordo di integrazione del 14 aprile 2021 – è stata raggiunta l’intesa che definisce le modalità per il trasferimento al Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo di tutte le posizioni (sempre a contribuzione definita) degli iscritti ai Fondi interni dell’ex Gruppo UBI:

  • Fondo Pensione del Gruppo UBI Banca della Banca Popolare di Bergamo e delle altre Società controllate,
  • Fondo Pensione Complementare dei Lavoratori di Società del Gruppo UBI aderenti,
  • Fondo Pensione per il personale della Banca Popolare di Ancona e delle Società controllate,
  • Fondo Pensione Complementare per i dipendenti della Banca Regionale Europea S.p.A.,
  • Fondo Pensioni Banca delle Marche.

L’operazione dà attuazione al percorso di unificazione di cui a suo tempo si era ravvisata la necessità anche nell’ex Gruppo UBI, dove aveva preso avvio il confronto che aveva individuato le principali linee guida su cui basare il trasferimento: l’accordo sostanzialmente conferma, con alcuni adeguamenti resi necessari dal nuovo contesto di riferimento, i medesimi criteri, come illustrato di seguito.

Con la confluenza delle posizioni individuali dei dipendenti dell’ex Gruppo UBI, il Fondo ISP diventa il 3° Fondo Pensione negoziale del Paese per entità delle risorse destinate alle prestazioni (pari a circa 9 miliardi di euro).

Per quanto riguarda i dipendenti ex UBI iscritti a Fondi Pensione esterni (quelli non inclusi nel precedente elenco: i principali sono Previbank, Previp e Arca) gli aspetti legati alla previdenza complementare erano già stati definiti nell’ambito dell’accordo di integrazione. In particolare ricordiamo che per mantenere il diritto al contributo datoriale occorrerà procedere individualmente all’iscrizione al Fondo Pensione ISP entro il 31 ottobre prossimo, come già illustrato in una precedente nota FISAC.

Sommario

Contribuzione definita: Trasferimento delle posizioni

1.   Trasferimento dell’intero comparto all’interno del Fondo Pensione ISP 

2.   Trasferimento all’interno dei comparti del Fondo Pensione ISP delle posizioni dei restanti comparti dei Fondi ex UBI:

Tabella Trasferimento Comparti UBI a fondo ISP

Aliquota minima 3,5% – Salvaguardia della misura del contributo versato dall’azienda

Anzianità nel Fondo ex UBI precedente

Possibilità di effettuare switch

Prestazioni accessorie

Polizze TCM / Invalidità permanente con onere a carico aziendale

Polizze volontarie Fondo Pensione BRE

Sospensione anticipazioni a valere sui Fondi ex UBI

Prime informazioni sul Fondo Pensione a contribuzione definita ISP

Tabella n. 1: Caratteristiche principali

Tabella n. 2: Rendimenti netti dei comparti dal 2017 al 30 giugno 2021

Prestazione definita

 

Contribuzione definita: Trasferimento delle posizioni

L’accordo individua due diverse modalità di trasferimento delle posizioni al Fondo Pensione ISP che avverrà per tutti i casi, senza che sia necessario alcun adempimento da parte dell’interessata/o, con effetto contabile dal 1° gennaio 2022:

  1. Trasferimento dell’intero comparto all’interno del Fondo Pensione ISP

modalità riservata a:

  1. Comparti assicurativi, per i quali il Fondo Pensioni ISP subentrerà nelle relative convenzioni assicurative
  2. Comparti finanziari di maggiori dimensioni caratterizzati (con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2020) da almeno uno dei seguenti requisiti:
    • 60 milioni di euro di patrimonio gestito
    • almeno 1.500 iscritti

Il CdA del Fondo Pensione ISP potrà agire sulla razionalizzazione dei comparti finanziari trasferiti, informando gli iscritti interessati, che in tale occasione potranno trasferire la propria posizione a uno o più dei comparti aperti a tutti gli iscritti del Fondo ISP, anche in via straordinaria rispetto agli switch ordinariamente previsti.

Per le posizioni appartenenti a questi comparti non si determinerà alcuna variazione rispetto alla situazione ante 31 dicembre 2021 (Trasferito intero comparto nel Fondo Pensione ISP: v. tabella)

  1. Trasferimento all’interno dei comparti del Fondo Pensione ISP delle posizioni dei restanti comparti dei Fondi ex UBI:

modalità di trasferimento destinata alle posizioni individuali dei comparti finanziari di minori dimensioni (per patrimonio e/o numero iscritti), per i quali tale modalità offre maggiori garanzie.

Le posizioni individuali appartenenti a questi comparti saranno trasferite a comparti già esistenti del Fondo Pensione ISP aventi caratteristiche analoghe (Posizioni trasferite a comparto ISP: v. tabella).

Anche in questo caso gli iscritti potranno trasferire la propria posizione a uno o più dei comparti aperti a tutti gli iscritti del Fondo Pensione ISP.

 

Tabella Trasferimento Comparti UBI a fondo ISP

Fondo Pensione / Comparto Tipo trasferimento Comparto di destinazione Fondo ISP
Fondo Pensione UBI BPB
Linea Assicurativa (1 polizza chiusa e 1 aperta a contribuzioni) Trasferito intero comparto Linea Assicurativa*
Linea Bilanciata Azionaria Trasferito intero comparto Linea Bilanciata Azionaria – UBI BpB**
Linea Monetaria Mista Posizioni trasferite a comparto ISP => Obbl. Breve termine
Linea Bilanciata Obbligazionaria Posizioni trasferite a comparto ISP => Obbl. Medio termine
Linea Bilanciata Posizioni trasferite a comparto ISP => Bilanciato
Fondo Pensione UBIFondo
Comparto Garantito (assicurativo: 4 polizze aperte a contribuzioni e 1 chiusa) Trasferito intero comparto Comparto Garantito*
Comparto Prudente Trasferito intero comparto Comparto Prudente – Ubifondo**
Comparto Crescita Trasferito intero comparto Comparto Crescita – Ubifondo**
Fondo Pensioni Banca delle Marche
Linea Garanzia – Assicurativa (1 polizza chiusa e 1 aperta a contribuzioni) Trasferito intero comparto Linea Garanzia – Assicurativa*
Linea Rendimento Trasferito intero comparto Linea Rendimento – Fondo BdM**
Linea Prudente Posizioni trasferite a comparto ISP => Obbl. Breve termine
Fondo Pensione BPA
Linea 5 (assicurativo: 2 polizze aperte a contribuzioni e 3 chiuse) Trasferito intero comparto Linea 5*
Linea 2 Trasferito intero comparto Linea 2 – Fondo BPA**
Linea 1 Posizioni trasferite a comparto ISP => Obbl. Breve termine
Linea 3 Posizioni trasferite a comparto ISP => Bilanciato
Linea 4 Posizioni trasferite a comparto ISP => Azionario
Fondo Pensione BRE Banca
Assicurativa 5 (polizza aperta a contribuzioni) Trasferito intero comparto Assicurativa 5*
Assicurativa 6 (polizza chiusa a contribuzioni) Trasferito intero comparto Assicurativa 6*
Bilanciato Globale Equilibrata Trasferito intero comparto Bilanciato Globale Equilibrata – Fondo BRE**
Bilanciato Globale Prudente Posizioni trasferite a comparto ISP => Obbl. Medio termine
Bilanciato Globale Dinamica Posizioni trasferite a comparto ISP => Azionario

 

Note
* Comparto assicurativo chiuso a nuove adesioni, fatta salva la possibilità da parte del CdA del Fondo Pensione ISP di valutare, sentita la compagnia assicurativa, la possibilità di nuove adesioni o trasferimenti di posizioni (switch)
** Comparto finanziario chiuso a nuove adesioni.

 

Aliquota minima 3,5% – Salvaguardia della misura del contributo versato dall’azienda

Ferma restando l’aliquota datoriale minima del 3,5% ottenuta nell’ambito dell’accordo di integrazione 14 aprile 2021 (applicata alle voci stipendio, scatti di anzianità e importo ex ristrutturazione tabellare), sono salvaguardate aliquote e criteri di calcolo del contributo aziendale preesistenti eventualmente più favorevoli.

Anzianità nel Fondo ex UBI precedente

Il trasferimento garantisce il riconoscimento dell’anzianità già maturata presso i Fondi di provenienza (anzianità utile, per esempio, per ottenere delle anticipazioni, e per beneficiare di una tassazione sulle prestazioni più favorevole).

Possibilità di effettuare switch

Già nel mese di gennaio 2022 gli aderenti che intendessero effettuare scelte diverse rispetto a quelle “automatiche” riepilogate nella tabella, potranno trasferire la propria posizione a uno o più dei comparti aperti a tutti gli iscritti del Fondo Pensione ISP, e/o destinare ad un diverso comparto i contributi (del lavoratore/trice, dell’azienda, più l’eventuale TFR) che verranno versati mese per mese .

È possibile aderire a più comparti (massimo 3 – v. anche oltre).

Prestazioni accessorie

Polizze TCM / Invalidità permanente con onere a carico aziendale

Le prestazioni accessorie per la copertura del rischio di premorienza o di invalidità permanente che sono garantite da alcuni Fondi ex UBI con onere a carico dell’azienda, continueranno ad essere assicurate per tutto il 2022, sempre con onere a carico dell’azienda, dal Fondo Pensione ISP; le caratteristiche delle prestazioni garantite per gli anni successivi richiederanno un ulteriore accordo, fermo restando l’impegno, assunto dall’azienda, di sostenere anche per il futuro l’onere già a proprio carico.

Copertura per Premorienza e Invalidità permanente del Fondo ISP con onere a carico dell’aderente – Possibilità di adesione

Tutti gli iscritti ai Fondi ex UBI potranno aderire su base volontaria – con termine per l’iscrizione 31 ottobre 2021 e decorrenza 1° gennaio 2022 – alle coperture accessorie di premorienza e invalidità permanente in essere presso il Fondo ISP (l’adesione, normalmente riservata ai già iscritti al Fondo ISP, transiterà in questo caso dal Fondo ex UBI di provenienza). Sulle caratteristiche delle coperture TCM e invalidità permanente proposte dal Fondo ISP torneremo con una scheda specifica.

Polizze volontarie Fondo Pensione BRE

Per quanto riguarda le polizze ad adesione volontaria del Fondo BRE che assicurano prestazioni a carattere sanitario/LTC, rientrando, secondo l’impostazione adottata in ISP, in un ambito non correlato alla previdenza complementare, non è stato possibile esaurire il confronto in questa fase.

Il tema sarà pertanto ripreso nell’ambito del processo di armonizzazione che prenderà avvio a settembre.

Sospensione anticipazioni a valere sui Fondi ex UBI

La necessità di garantire un passaggio contabile corretto delle posizioni e la complessità delle operazioni di trasferimento determineranno un periodo abbastanza lungo di sospensione nell’erogazione di anticipazioni e riscatti (dal 15 novembre 2021 e fino a gennaio 2022).

Raccomandiamo pertanto a colleghe e colleghi di presentare al più presto eventuali richieste per esigenze già note (l’azienda si è peraltro impegnata a trovare soluzioni per i casi di particolare rilevanza e urgenza).

***

Prime informazioni sul Fondo Pensione a contribuzione definita ISP

Nell’area accessibile a tutti del sito del Fondo (www.fondopensioneintesasanpaolo.it) è possibile scaricare numerosi documenti relativi al Fondo ISP, tra cui le Informazioni chiave per l’aderente:

https://www.fondopensioneintesasanpaolo.it/pdf/Nota-Informativa_Parte-I_Le-informazioni-chiave-per-laderente.pdf)

Di seguito elenchiamo i 6 comparti[1] verso i quali sarà possibile effettuare eventuali switch e forniamo alcune informazioni desunte dal sito del Fondo (Tabella n. 1: Caratteristiche principali dei comparti – Tabella n. 2: Rendimenti netti dei comparti dal 2017 al 30 giugno 2021).

 

Tabella n. 1: Caratteristiche principali

Denominazione Tipologia Orizzonte temporale[2] Altre caratteristiche
OBBLIGAZIONARIO BREVE TERMINE

 

Data di avvio dell’operatività del comparto: 01/07/2017

obbligazionario misto

 

Composizione del portafoglio al 31/12/2020:

93% obbligazionario

  7% azionario

BREVE:

Fino a 5 anni dal pensionamento

La gestione risponde alle esigenze di un soggetto che è avverso al rischio o che si sta avvicinando al pensionamento e che privilegia, prioritariamente, la salvaguardia del capitale nell’orizzonte temporale di riferimento, con l’obiettivo di perseguire rendimenti nominali positivi.
OBBLIGAZIONARIO MEDIO TERMINE

 

Data di avvio dell’operatività del comparto: 01/07/2017

obbligazionario misto

 

Composizione del portafoglio al 31/12/2020:

72% obbligazionario

24% azionario

  4% altri (Fondi Immobiliari)

MEDIO:

tra 5 e 10 anni dal pensionamento

La gestione risponde alle esigenze di un soggetto che è avverso al rischio o si sta avvicinando al pensionamento e privilegia investimenti volti a preservare e favorire la stabilità del capitale e dei risultati, con buona probabilità di avere un rendimento atteso superiore al tasso dell’inflazione.
BILANCIATO

 

Derivante dall’accorpamento dei comparti Bilanciato Prudente e Bilanciato Sviluppo

Data di avvio dell’operatività del comparto: 01/07/2021

bilanciato

 

Composizione del portafoglio:

48% obbligazionario

40% azionario

12% altri (Private Debt e Immobiliare e Private Equity)

MEDIO/LUNGO:

tra 10 e 15 anni dal pensionamento

La gestione risponde alle esigenze di rivalutazione del capitale nel lungo termine, rivolgendosi a quei soggetti che non sono prossimi al pensionamento e che privilegiano la continuità dei risultati nei singoli esercizi, accettando comunque una maggiore esposizione al rischio al fine di massimizzare il rendimento reale sull’orizzonte temporale di riferimento.
AZIONARIO

 

Data di avvio dell’operatività del comparto: 01/07/2017

azionario

 

Composizione del portafoglio al 31/12/2020:

55% azionario

37% obbligazionario

  8% altri (Fondi Immobiliari)

LUNGO:

oltre 15 anni dal pensionamento

La gestione risponde alle esigenze di un soggetto che ricerca rendimenti più elevati nel lungo periodo, o che è molto distante dal pensionamento, ed è disposto ad accettare un’esposizione al rischio più elevata, una certa discontinuità dei risultati, puntando ad un rendimento atteso superiore al tasso di rivalutazione del TFR e preservando il valore reale della posizione individuale.
FUTURO SOSTENIBILE

 

Data di avvio dell’operatività del comparto: 01/03/2020

azionario

 

Composizione del portafoglio al 31/12/2020:

53% azionario

47% obbligazionario

LUNGO:

oltre 15 anni dal pensionamento

La gestione risponde alle esigenze di un soggetto che ricerca una performance finanziaria correlata a investimenti con focus ambientale, sociale e di governance (ESG), o è molto distante dal pensionamento, ed è disposto ad accettare un’esposizione al rischio più elevata con una certa discontinuità dei risultati, puntando alla rivalutazione del capitale nel lungo periodo, con un rendimento atteso superiore al tasso di rivalutazione del TFR e preservando il valore reale della posizione individuale.
FINANZIARIO CONSERVATIVO

(nuova denominazione del comparto Finanziario Garantito)

 

Data di avvio dell’operatività del comparto: 01/07/2012

garantito

 

Composizione del portafoglio al 31/12/2020:

98% obbligazionario

  2% azionario

BREVE:

fino a 5 anni dal pensionamento

La gestione è volta a conseguire nel breve periodo rendimenti superiori all’inflazione, stabili nei singoli esercizi e coerenti con le caratteristiche previste dalla normativa vigente per questa tipologia di comparto.

 

Rappresenta anche il comparto a cui è destinato il TFR nel caso di adesioni tacite e di scelta per la R.I.T.A.

Tabella n. 2: Rendimenti netti dei comparti dal 2017 al 30 giugno 2021

Denominazione 2017

(dal 01/07/2017:

per il Finanziario Conservativo dal 01/01/2017)

2018 2019 2020 Da inizio anno al 30/06/2021
Obbligazionario Breve Termine 0,11% -1,10% 1,64% 0,28% 0,34%
Obbligazionario Medio Termine 1,60% -2,20% 7,79% 3,56% 2,43%
Bilanciato Bilanciato Prudente 2,29% -3,07% 10,55% 3,80% 4,12%
Bilanciato Sviluppo 2,36% -3,50% 10,12% 3,15% 4,39%
Azionario 3,04% -4,62% 12,52% 2,79% 6,52%
Futuro Sostenibile 8,41% 5,43%
Finanziario Conservativo (nuova denomin. comparto Finanziario Garantito) 0,61% -1,83% 1,87% 0,14% 0,11%

 

Prestazione definita

Un successivo accordo riguarderà la materia della prestazione definita, ambito rispetto al quale l’accordo di integrazione di UBI in ISP ha stabilito che andranno definite “entro il mese di ottobre 2021 le condizioni per poter procedere con decorrenza dal 1° marzo 2022 al trasferimento delle posizioni degli iscritti o a formulare l’offerta di capitalizzazione della posizione individuale secondo le regole che saranno individuate”.

La FISAC CGIL con i suoi Rappresentanti Sindacali è come sempre a disposizione per chiarimenti.

*********

 

[1] Un ulteriore comparto è riservato al personale cui si applica il CCNL assicurativo.

[2] Si tratta ovviamente di un’indicazione di massima, essendovi la possibilità di scegliere uno o più (massimo 3) dei comparti della tabella indipendentemente dalla data del pensionamento.

 

qui il documento in pdf

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