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Oggi l’azienda ci ha dato alcune informazioni sugli sviluppi dell’operazione societaria relativa agli NPL.

Lo scorporo delle attività da isgs verrà fatto il 30 novembre ed il 1 dicembre Intrum acquisirà le proprie quote azionarie, dando così vita alla nuova società che verrà contestualmente ridenominata Intrum Italy. Nel week end del 2/3 dicembre avverrà la migrazione informatica sul clone dedicato, in modo da avviare l’operatività il 3 dicembre.

Intesa Sanpaolo avrà in gestione IT ed immobili con un contratto di servicing di 10 anni.

Nell’incontro è stato presentato il Responsabile del Personale di Intrum Italy Massimo Martinoia, che ci ha illustrato la presentazione che in questi giorni viene proposta a tutti i colleghi del perimetro interessato, con un road show che ha come finalità di conoscere i lavoratori e la logistica in cui operano.

Martinoia ha ricordato i risultati attuali di Intrum, che ha una capitalizzazione paragonabile ad alcune Banche italiane di grandi dimensioni, e gli obiettivi della nuova società che già oggi si piazza al secondo posto in Italia come volume di recuperi.

La rete operativa è costituita da 33 strutture allocate in 22 città, occupando a oggi quasi 1.000 lavoratori. Nel corso del 2019 si intende intervenire sulle strutture immobiliari di Milano, Bologna e Roma al fine di realizzare su ognuna delle tre piazze una sede unica.

La Funzione di gestione del personale, che fa capo a Martinoia, avrà sede a Milano ed una rete a presidio di tutto il territorio. Verrà sviluppato un piano di formazione dedicato alle necessità specifiche della Società, senza utilizzare la formazione del Gruppo bancario.

La comunicazione interna sarà fortemente presidiata, anche attraverso l’utilizzo di strumenti social.

L’azienda infine ci ha informati che è già stata sottoscritta da ambo le parti la convenzione fra Intesa Sanpaolo e Intrum Italy in materia di condizioni agevolate, in modo da dare ai colleghi piena continuità delle attuali condizioni, come previsto dall’accordo 1 agosto.

Abbiamo ricordato all’azienda che nelle riunioni del road show molti lavoratori hanno evidenziato i propri timori e preoccupazioni per il futuro; inoltre sono già stati sollevati dagli stessi colleghi molti problemi che vanno affrontati senza indugio, quali il ricorso allo Smart Working, gli sviluppi professionali e problematiche di natura ambientale riscontrate nei nuovi uffici che si stanno allestendo.

L’azienda, ribadendo che Intesa Sanpaolo per il 2019 terrà le relazioni sindacali in servicing per Intrum Italy, ha annunciato la convocazione già per il mese di dicembre di un incontro con le strutture sindacali della nuova società.

Abbiamo stabilito oggi al tavolo di confronto che verrà data piena continuità anche dopo la cessione alle Rappresentanze Sindacali attualmente costituite, ove conformi ai requisiti di Legge. Come FISAC-CGIL ci impegniamo a costituire nel più breve tempo possibile anche il Coordinamento Aziendale di Intrum Italy, applicando così le norme di Legge nonché le previsioni statutarie delle FISAC-CGIL, in raccordo con la Segreteria Nazionale di Categoria.

L’azienda ci ha anche informato sull’applicazione dell’accordo sui Ruoli professionali con fotografia a luglio. Nella Direzione Recupero Crediti sono stati individuati 63 posizioni COA, dei quali 13 colleghi hanno ottenuto l’inquadramento previsto oltre all’erogazione della indennità, 10 hanno la sola erogazione di indennità. Su Reoco sono stati individuati 3 COA, su Provis ne sono stati individuati 11, di cui 1 persona ha inquadramento ed indennità.

Rispetto alla distribuzione territoriale delle figure di COA, l’azienda ha affermato che differenze di attribuzione fra i Poli derivano dalle diverse organizzazioni interne che si sono dati i Responsabili, anche in riferimento alle necessità operative legate al territorio.

Abbiamo richiesto all’azienda di operare in futuro, in vista delle manutenzione delle posizioni che viene fatta annualmente, in modo da dotarsi di un criterio organizzativo omogeneo in tutta la Società che, pur nel rispetto delle peculiarità territoriali, superi la discrezionalità organizzativa dei Capi.

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