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Nei giorni scorsi si è riunito il Direttivo di Gruppo FISAC/CGIL Intesa Sanpaolo che, in relazione al progetto sui Non Performing Loans (NPL), ha definito una serie di valutazioni e richieste.

Rispetto a questo progetto il Direttivo ribadisce la totale contrarietà a processi di esternalizzazione e chiede con forza che l’Azienda faccia chiarezza nel più breve tempo possibile sui contenuti e sulla natura dell’operazione, consentendo di capire, innanzitutto, se si tratti di un progetto industriale o di una mera operazione finanziaria.

In ogni caso, l‘applicazione del CCNL Credito per tutto il personale coinvolto è il primo e irrinunciabile obiettivo sindacale; ma rappresenta solo la base di partenza per una possibile trattativa.

Inoltre:

  • nel Recupero Crediti, dove è rilevante la presenza di personale giovane, va garantita la massima sicurezza per il futuro, sia in termini occupazionali che in termini di crescita professionale, con la totale invarianza dei trattamenti economici, normativi e di welfare in essere;
  • i siti produttivi sono concentrati in prevalenza nelle zone più disagiate del Paese e rappresentano un baluardo contro la desertificazione produttiva: vanno quindi salvaguardati, nella loro attuale distribuzione territoriale, per garantire contemporaneamente tutela occupazionale individuale e difesa dei territori.

Dopo 10 anni di crisi, la situazione economica delle famiglie e delle imprese del Paese non può reggere metodi di recupero del credito diversi da quelli adottati fino ad oggi dagli operatori Bancari, sottoposti a rigidi vincoli di normativa e di sorveglianza e culturalmente orientati alla sostenibilità nel tempo dell’azione di recupero; Intesa Sanpaolo dovrà dare garanzie sociali anche in tal senso.

qui il documento finale del Direttivo

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