Pubblicato il – 20 Gennaio 2020


Principali novità della Legge di Bilancio 2020 che bisogna conoscere per non perdere delle agevolazioni

La legge di bilancio 2020 e altre fonti normative hanno definito parecchie novità in relazione a provvedimenti fiscali, bonus e simili. Qui di seguito riassumiamo le principali novità che possono essere di più immediato interesse per i nostri colleghi o i loro familiari, esponendole in ordine e di attivazione: non tutte infatti sono immediatamente operative e alcune entreranno in vigore nel corso del 2020.

AGEVOLAZIONI COLLEGATE ALLE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE

Con l’approvazione della Legge di bilancio sono stati confermati con le stesse aliquote e caratteristiche il Bonus Ristrutturazioni, l’Ecobonus (risparmio energetico) e il Bonus Mobili ed è stato introdotto il Bonus Facciate. Anche il Bonus Verde è stato prorogato al 2020. Il Sismabonus era già stato confermato fino al 2021 con la Legge di Bilancio 2018.

Qui di seguito vi ricordiamo le caratteristiche principali di queste agevolazioni

Agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie

Cos’è
I contribuenti che ristrutturano le abitazioni e le parti comuni di edifici residenziali situati nel territorio dello Stato possono detrarre dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) una parte delle spese sostenute per i lavori. La detrazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i soggetti che hanno partecipato alla spesa e che hanno diritto. Il pagamento va effettuato con bonifico “dedicato”.

A chi interessa
L’agevolazione è rivolta ai contribuenti soggetti all’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato, che sostengono le spese di ristrutturazione. Tra gli altri riguarda: i proprietari degli immobili oggetto dell’intervento; i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili; gli inquilini; il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado); il convivente more uxorio (per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016).

Quali vantaggi
I contribuenti possono detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2013 al 31 dicembre 2020, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Per gli interventi di ristrutturazione realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, dell’arte o della professione, la detrazione spetta nella misura ridotta della metà. La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Risparmio energetico

Cos’è
I contribuenti che eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti possono detrarre una parte delle spese sostenute per i lavori dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) o dall’imposta sul reddito delle società (Ires). In particolare, i titolari di reddito d’impresa possono fruire della detrazione solo con riferimento ai fabbricati strumentali utilizzati nell’esercizio dell’attività imprenditoriale. Il pagamento va effettuato con bonifico “dedicato”.

A chi interessa
L’agevolazione è rivolta a tutti i contribuenti, residenti e non residenti, che possiedono l’immobile oggetto di intervento. Oltre ai proprietari, tra gli altri possono fruire dell’agevolazione i titolari di un diritto reale sull’immobile; i condòmini (per gli interventi sulle parti comuni condominiali); gli inquilini; i comodatari. Inoltre, la detrazione può essere fruita dal familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) e dal convivente more uxorio. La detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Quali vantaggi
L’importo da portare in detrazione dalle imposte può variare dal 50% al 85% della spesa in base alle caratteristiche dell’intervento. Le spese ammesse in detrazione comprendono sia i costi per i lavori relativi all’intervento di risparmio energetico, sia quelli per le prestazioni professionali necessarie per realizzare l’intervento stesso e acquisire la certificazione energetica richiesta. La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Bonus mobili ed elettrodomestici

Cos’è
È una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito.

A chi interessa
Può beneficiare della detrazione chi acquista mobili ed elettrodomestici nuovi nel 2020 ed ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio 2019.

Quali vantaggi
Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, è possibile fruire di una detrazione del 50% calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Il limite dei 10.000 euro riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio. La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Bonus facciate

Cos’è
È una detrazione Irpef per le spese documentate, sostenute nell’anno 2020, relative agli interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B ai sensi del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n.1.444.

A chi interessa
L’agevolazione è rivolta ai contribuenti soggetti all’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato, che sostengono le spese di intervento sulle facciate. Tra gli altri riguarda: i proprietari degli immobili oggetto dell’intervento; i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili; gli inquilini; il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado); il convivente more uxorio (per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016).

Quali vantaggi
Spetta una detrazione dall’imposta pari al 90%. Questa detrazione non “cannibalizza” le agevolazioni già previste per chi decide di fare un capotto termico o interventi di risparmio energetico, ma si aggiunge a queste. Proprio per questo le stesse norme stabiliscono che per il Bonus Facciate non si applicano i limiti massimi di spesa in vigore per le altre detrazioni. Si potrà quindi aggiungere anche questa spesa in più e quindi, anche in caso di altri interventi in corso, non ci sarà il rischio di perdere la detrazione. Sarà infatti possibile suddividere le spese tra i vari interventi in modo da ottenere il massimo dall’agevolazione. La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Bonus verde

Cos’è

È una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute nel 2020 per i seguenti interventi:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

Il pagamento delle spese deve avvenire attraverso strumenti che consentono la tracciabilità delle operazioni (per esempio, bonifico bancario o postale).

A chi interessa

Può beneficiare della detrazione chi possiede o detiene, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile oggetto degli interventi e che ha sostenuto le relative spese.

Quali vantaggi

La detrazione massima è di 1.800 euro per immobile (36% di 5.000).
Il bonus verde spetta anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. In questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Sisma bonus

Che cos’è

I contribuenti che eseguono interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici possono detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi. La detrazione può essere richiesta per le somme spese nel corso dell’anno e può essere ceduta se relativa a interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali. La percentuale di detrazione e le regole per poterne fruire sono diverse a seconda dell’anno in cui la spesa viene effettuata. Sono concesse detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi consegua una riduzione del rischio sismico.

A chi interessa

L’agevolazione è rivolta sia ai contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) sia ai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (Ires). Dal 2017 gli interventi possono essere realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per le attività produttive, situati sia nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) sia nelle zone sismiche a minor rischio (zona sismica 3), individuate dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003.

Quali vantaggi

Per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 spetta una detrazione del 50%, che va calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (per ciascun anno) e che deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo. La detrazione è più elevata (70 o 80%) quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi e quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (80 o 85%). Infine, chi compra un immobile in un edificio demolito e ricostruito nei Comuni in zone classificate a “rischio sismico 1”, può detrarre dalle imposte una parte consistente del prezzo di acquisto (75 o 85%, fino a un massimo di 96.000 euro).

 

BONUS A SOSTEGNO DELLA GENITORIALITÀ

La Legge di Bilancio è intervenuta sulla materia dei bonus a sostegno della natalità e della genitorialità, in taluni casi ampliando la platea dei beneficiari e/o aumentando, in presenza di determinati valori dell’ISEE, gli importi previsti. Abbiamo inserito i dettagli relativi a bonus mamma domani, bonus bebè, bonus asilo nido e bonus latte artificiale in uno schema dettagliato che trovate qui.

 

DETRAZIONI SPESE PER VISITE MEDICHE PRIVATE: OBBLIGO DI TRACCIABILITÀ

La legge di bilancio ha cambiato le regole per l’accesso alle detrazioni fiscali, introducendo l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti ai fini delle detrazioni fiscali del 19%, anche nel caso di spese mediche.

Sarà quindi obbligatorio pagare con carta di credito, bancomat o bonifico le visite o le prestazioni rese dei medici specialisti privati, esami clinici svolti preso laboratori privati e non accreditati con il SSN, dentisti.

L’obbligo di pagamento tracciabile non si applicherà alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate con il SSN.

Qui di seguito vi ricordiamo il dettaglio generale delle spese che per ottenere la detraibilità devono essere effettuate in modo tracciabile:

  • Spese per visite mediche presso strutture private o medici specialisti non accreditati con il SSN
  • Spese per ricoveri o interventi presso strutture private non accreditate
  • Remunerazione di addetti all’assistenza familiare o personale (ad esempio colf e badanti)
  • Spese d’istruzione scolastiche e universitarie
  • Spese per canoni di locazione studenti fuori sede
  • Spese sport ragazzi
  • Premi di assicurazione vita e infortuni
  • Spese per abbonamento al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale
  • Onorari di intermediazione acquisto prima casa
  • Interessi per mutui ipotecari per acquisto prima casa
  • Erogazioni liberali
  • Spese funebri
  • Spese veterinarie.

 

AGEVOLAZIONI FISCALI ACQUISTO AUTO ELETTRICHE E IBRIDE PER DISABILI

 Un nuovo emendamento alla Legge di bilancio “parifica” le agevolazioni previste per le persone disabile, estendendo quelle previste per i veicoli a benzina o diesel anche ai veicoli elettrici (potenza non superiore ai 150 kW) e, in maniera ufficiale, anche a quelli ibridi, per i quali l’agevolazione era stata riconosciuta solo da una interpretazione favorevole della Agenzia delle Entrate.

Si potrà acquistare con iva al 4% anche:

  • auto ibride: con gli stessi criteri di quelle a benzina o diesel, ovvero con il limite di 2.000 centimetri cubici per motori a benzina e 2.800 per quelli a gasolio;
  • auto elettriche: con il limite per motori di potenza inferiore o uguale a 150 kW.

  

PAGAMENTO BOLLO AUTO

A partire dal 1° gennaio 2020 si potrà pagare il bollo auto solo attraverso il sistema PagoPa con l’obiettivo di recuperare gettito e rendere le modalità di pagamento più semplici e veloci. Sarà quindi possibile effettuale pagamenti verso la Pubblica Amministrazione sia direttamente sul sito o sull’App dell’Ente sia presso la propria banca o sia sugli sportelli ATM abilitati, presso gli uffici postali e punti vendita di SISAL e Lottomatica. In questo modo si va a dismettere il canale delle agenzie di pratiche auto.

 

LA CEDOLARE SECCA RIMANE AL 10%

L’aliquota cedolare secca 2020 sugli affitti a canone concordato rimane al 10% e sarà resa strutturale, ossia valida per sempre mentre la cedolare secca sui negozi non verrà prorogata. Per gli stessi contratti beneficali delle cedolare secca, dovrebbero essere in arrivo agevolazioni su Imu e Tasi. Confermata al 21% l’aliquota della cedolare per gli affitti liberi.

  

IL CONTRIBUTO AFFITTO

La Legge di Bilancio ha previsto un’agevolazione per i cittadini che non riescono a pagare l’affitto di casa, il contributo affitto 2020.
Per compiere tale operazione è stato finanziato un apposito fondo da 190 milioni per il 2020. Sono poi i comuni a gestire l’emanazione di questi fondi tramite appositi bandi, specificando i moduli da presentare e le scadenze. Il Bonus affitto è, sostanzialmente, una nuova misura contenuta all’interno del piano casa 2020 denominato “Rinascita Urbana”. Si tratta di un vero e proprio bonus affitto nei confronti dei cosiddetti “inquilini vittime di morosità incolpevole”. Viene erogato dallo Stato, fino ad esaurimento fondi, anche attraverso il comune di residenza, ed è un aiuto economico alle famiglie che per motivi indipendenti dalla loro volontà non riescono a pagare l’affitto di casa.

I requisiti sono:

  1. Essere cittadini italiani, comunitari o extracomunitari con permesso di soggiorno CE;
  2. Residenza anagrafica nel Comune dove si trova l’immobile;
  3. Avere un contratto di affitto registrato all’Agenzia delle Entrate e non averlo stipulato tra parenti o affini;
  4. Tutti i membri della famiglia non devono proprietari di immobili, né titolari di altri diritti reali su immobili;
  5. L’abitazione non deve rientrare nelle categorie catastali A1, A8, A9;
  6. Bisogna non essere assegnatario di una casa popolare;
  7. L’ISEE complessivo non può superare un determinato limite (consultare il bando del proprio Comune).

Dove fare la domanda:

Per accedere al fondo bisogna presentare domanda presso il proprio comune, consegnando i documenti richiesti.

  • Documento di identità;
  • Permesso di soggiorno se sei straniero extracomunitario;
  • Copia del contratto di affitto;
  • Copia della registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate;
  • Copia di versamento dell’imposta di registro annuale, oppure, se l’affitto è in cedolare secca, copia della comunicazione di scelta opzione cedolare secca;
  • ISEE (ci si può rivolgere al CAAF per ottenerlo).

La domanda per accedere al fondo morosità incolpevole deve essere fatta al proprio comune di residenza. Il quale, una volta verificata l’esistenza dei requisiti e le risorse a disposizione, comunica la Ministero delle infrastrutture se l’inquilino ha diritto a ricevere il contributo affitto 2020.

  

BONUS MOBILITÀ
(indicativamente da metà febbraio 2020)

Il cosiddetto Decreto Clima è stato convertito in legge, pubblicata in Gazzetta Ufficiale (n. 292) lo scorso 13 dicembre. Il provvedimento prevede una serie di “misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria”, tra cui il bonus mobilità riservato alle città e aree metropolitane più inquinate d’Italia e per questo sottoposte a procedura d’infrazione da parte di Bruxelles. Si tratta di moltissime località che superano sistematicamente i limiti di legge sulle emissioni, da nord a sud del Paese, ovvero in Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto per un totale, stima il ministero dell’Ambiente, di circa 25 milioni di abitanti.
Gli incentivi rientrano nel Programma sperimentale buono mobilità: 255 milioni di euro nell’arco di 5 anni (dal 2019 al 2024) che verranno concessi sotto forma di contributi (da 500 a 1.500 euro) per chi rottama un’auto o una moto fino ad Euro 3 e acquista servizi di trasporto pubblico o una bicicletta sia con pedalata assistita che tradizionale.
Le modalità per inoltrare le richieste saranno divulgate entro 60 giorni successivi alla pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale, quindi all’incirca entro la metà di febbraio prossimo. Il pacchetto a favore della mobilità sostenibile in ambito urbano prevede, inoltre,20 milioni di euro nell’arco di due anni (2020 e 2021) per l’acquisto di bus elettrici o ibridi destinati al trasporto scolastico dei bambini delle classi elementari e medie.

 

LA POLIZZA RC AUTO “FAMILIARE”
(dal 16 febbraio 2020)

Nell’ambito del nucleo familiare ogni veicolo (auto o moto che sia) verrà assicurato in base alla classe di merito meno elevata. La novità è stata introdotta dalla conversione in legge del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 ed è contenuta nell’articolo 55-bis della predetta normativa che ha apportato alcune modifiche al comma 4 bis dell’articolo 134 del codice delle assicurazioni private, in ambito di assegnazione delle classi di merito. Il decreto Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 dicembre scorso ha fissato per il 16 febbraio 2020 l’entrata in vigore della nuova misura.

RC Auto familiare: come funziona
In base alla nuova RC auto familiare tutti i veicoli della famiglia potranno beneficiare della classe di merito più favorevole; inoltre questa classe si potrà applicare a qualsiasi tipologia di mezzo assicurato (compresi motorini e scooter). Viene creata di fatto una classe di merito unica nell’ambito della famiglia.

Pari classe di bonus malus anche per veicoli diversi
A differenza di quanto accade finora, sarà possibile guadagnare la prima classe di bonus malus anche per veicoli diversi, nell’ambito della stessa famiglia. Ad oggi la Compagnia di Assicurazione può assegnare la classe di merito più favorevole (rispetto a quanto riportato sull’ultimo attestato di rischio), in tutti i casi di stipula di un nuovo contratto avente ad oggetto un veicolo della stessa tipologia, acquistato da persona fisica già contraente di polizza o da un componente del nucleo familiare convivente in maniera stabile. Con l’entrata in vigore della nuova normativa il beneficio della classe di merito più bassa si garantisce a qualsiasi membro del nucleo familiare e per qualsiasi tipologia di veicolo, moto incluse. Nell’assegnazione della classe di merito, in fase di stipula o rinnovo, si dovrà fare riferimento alla classe di merito migliore rispetto ai veicoli assicurati. Condizione necessaria per poter applicare il nuovo sistema di attribuzione della classe di merito è l’assenza di incidenti con colpa (anche parziale) nei precedenti 5 anni.

Quando non si applica la RC auto familiare
La RC auto familiare non spetta in caso di possesso di autocarri nei cui confronti dunque la nuova normativa non trova applicazione. Per tali mezzi non si usa la formula assicurativa bonus/malus e questo rende impossibile l’estensione del meccanismo. Stesso discorso deve essere effettuato nei confronti delle auto aziendali che risultino intestate al datore di lavoro e per tutti i veicoli a noleggio. Ad ogni modo in tali fattispecie il costo dell’RC auto rientra nell’importo versato a titolo di canone.

 

BONUS TARI 2020 PER LE FAMIGLIE CON ISEE BASSO
(entro fine aprile 2020)

La Legge di Bilancio ha potenziato le agevolazioni previste per chi è in una condizione di fragilità economica. Bonus Tari 2020 per le famiglie con un ISEE basso e novità anche per acqua, luce e gas.

Bonus Tari 2020 per le famiglie con un ISEE basso: la gestione dell’agevolazione è affidata all’Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Le buone notizie non arrivano solo per la tassa sui rifiuti ma anche per le bollette di acqua, luce e gas: dal 2021 le tariffe più vantaggiose saranno calcolate e riconosciute automaticamente a chi si trova in condizioni economiche fragili, non sarà necessario presentare domanda.

Bonus Tari 2020 per le famiglie con un ISEE basso: chi può beneficiarne

Le regole per l’accesso al bonus Tari saranno stabilite dall’Arera sulla base dei parametri già utilizzati per l’energia elettrica, il gas e il servizio idrico integrato.

Verosimilmente, dunque, potranno accedere all’agevolazione le famiglie che rientrano in una delle categorie che seguono:

  • nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.107,5 euro;
  • famiglie numerose con un ISEE non superiore a 20.000 euro;
  • beneficiari del Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

In ogni caso, per avere dettagli certi sulle modalità operative è necessario attendere i provvedimenti dell’’Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente, da stabilire considerando il principio del recupero dei costi efficienti di esercizio e di investimento, stabilito con un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Fiscale 2020.

Attualmente per gli altri bonus sociali è necessario presentare domanda, utilizzando i moduli messi a punto da Arera, presso il proprio Comune di residenza o presso un altro ente designato, come ad il CAAF. Probabilmente anche per la tassa sui rifiuti in misura agevolata, si utilizzerà lo stesso sistema, per poi passare dal 2021 al riconoscimento automatico del bonus Tari, acqua, luce e gas.

 

ABBASSAMENTO LIMITE PAGAMENTO CONTANTI
(dal 1° luglio 2020)

La legge di bilancio ha ridotto il limite per i pagamenti con denaro contante:

  • a partire dal 1° Luglio 2020 il limite è pari a 2.000 euro, salvo per il money transfer, per i quali la soglia massima resta fissata a 1.000 euro
  • dal 2022 il limite passerà a 1.000 euro.

 

ABOLIZIONE DEL SUPERTICKET
(dal 1° settembre 2020)

Il superticket è stato introdotto nel 2011 come aggiunta di 10 euro a ogni ricetta per le prestazioni ambulatoriali. L’applicazione è però stata delegata alle singole Regioni. In Liguria i 10 euro sono stati applicati subito, mentre in Toscana, ad esempio, lo strumento era proporzionale al reddito. In altre il valore dipendeva dall’importo della ricetta. I cittadini non dovranno pagare più il superticket dal primo settembre del 2020.

 

ELABORAZIONE A CURA DELLA FISAC/CGIL AREA TORINO

.