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In relazione all’anticipo del PVR accreditato ieri in c/c, forniamo di seguito alcune precisazioni.

In un precedente messaggio avevamo riepilogato il regime previdenziale e fiscale a cui è assoggettato il PVR (N.B. non il SET) nel caso di colleghe/i con un reddito lordo 2022 non superiore a € 80.000, ovverosia:

  1. esenzione dal versamento dei contributi INPS del 9,19% per una quota di PVR fino a € 800;
  2. tassazione del 5% fino a € 3.000 (e IRPEF ordinaria sulla eventuale quota di PVR eccedente).

L’anticipo non ha tenuto conto della decontribuzione di cui al primo punto, che ammonta a circa € 70, importo che sarà riconosciuto nel cedolino di maggio.

Nel caso in cui la differenza tra l’importo accreditato ieri e quello lordo indicato nella lettera individuale pubblicata in #People fosse maggiore, la ragione può risiedere nell’aver ricevuto oltre al PVR anche il SET.

PVR e SET sono infatti assoggettati a regimi differenti, essendo applicate al SET le consuete regole valide per la normale retribuzione (né decontribuzione, né detassazione).
Sull’intero importo del SET sono quindi effettuati:

  • il prelievo dei contributi INPS del 9,19%,
  • la tassazione IRPEF ordinaria (l’aliquota per livelli medi di reddito è quella del 35% a cui si aggiungono le addizionali).

Contrariamente ai circa 70 euro prelevati sul PVR, le trattenute che hanno gravato sull’anticipo del SET (dell’ordine nella maggior parte dei casi ad almeno il 40% della somma) non saranno restituite con la busta paga.

Ricordiamo infine che alcuni colleghi sono stati esclusi dal pagamento dell’anticipo (per esempio lungo-assenti o persone con un pignoramento in corso) e riceveranno pertanto il PVR direttamente in busta paga.

Infine, in relazione alle richieste di chiarimento che ci stanno pervenendo sui criteri di riproporzionamento della quota di eccellenza del PVR, abbiamo chiesto all’azienda di calendarizzare un incontro di approfondimento.

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