Il personale adibito a turni che come da normativa di Contratto Nazionale prevedono un’adibizione di 36 ore settimanali, non ha l’accantonamento automatico in banca ore ad inizio anno delle 23 ore di riduzione d’orario (corrispettivo di un anno intero). A questi colleghi verranno invece accreditati 30 minuti in banca ore per ogni settimana in cui l’orario di lavoro effettuato sarà di 37 ore e 30 minuti. Il riversamento in banca ore avverrà ogni fine mese.
Quindi anche il personale nelle filiali flexi a partire dal 1° gennaio 2014 non avrà l’accredito ad inizio anno delle 23 ore di riduzione d’orario ma:
- per le settimana in cui effettua il Turno A, Turno C o Turno E, avrà l’accredito in banca ore di 30 minuti di riduzione d’orario settimanale;
- per la settimana in cui effettua il Turno B, Turno 6×6, non avrà alcuna riduzione d’orario riversata in banca ore (durante questi turni infatti ha un orario di lavoro pari a 36 ore settimanali).
quindi, e ho capito bene:
il turno B viene fatto, in genere, una volta al mese.
A fine mese avremo accreditata 1,5h di banca ore.
a fine anno, 18 ore.
vanno detratte le 7,5 ore che confluiscono nel fondo per l’occupazione. quindi chi lavora in una filiale flexi ha a disposizione 10,5 ore di permesso l’anno, meno della metà di chi lavora in una filiale a orario normale. A firenze si dice “becchi e bastonati”. COMPLIMENTI SINDACATO!!
Non è una novità. Si tratta di una previsione del CCNL applicata da sempre a chi fa i turni. La dotazione iniziale annuale di 23 ore di banca ore (mezz’ora alla settimana) è calcolata su chi fa un orario di 37,30 ore settimanali. Fu introdotta tre Contratti fa come riduzione complessiva annua di orario appunto per chi fa 37,30 ore alla settimana. Per chi fa 36 ore alla settimana non è mai stata prevista tale riduzione di orario: aveva e ha già un orario ridotto di per sè. Questa è la ragione dell’accreditamento pro quota per chi fa turni con orari diversificati. Sui turni si può pensare ciò che si vuole (ovviamente), ma qualunque sia il pensiero non è discutibile che 36 ore settimanali sono meno di 37 (37,30 meno 30 minuti di riduzione di orario). Chi lavora su turni ha una riduzione di orario di 1,30 ore alla settimana contro 30 minuti di chi lavora su orario standard.
questo è indubbio, così come non si può discutere che chi si è trovato ad affrontare un orario a turni (magari da coordinare con un bel po’ di pendolarismo) abbia una più difficile coordinazione tra vita privata e lavorativa rispetto a chi continua con l’orario standard. mi sembra quanto meno discriminatorio. Ma capisco che dall’alto di un ufficio, ciò non sia nemmeno minimamente contemplato, al di là di ogni polemica sterile. buona giornata.
Sono assolutamente d’accordo con te sui disagi che un lavoro su turni comporta. E non considero assolutamente polemica, né tantomeno sterile, questa discussione. Ritengo anche che la questione del disagio collegato al pendolarismo NON possa trovare una soluzione nel mantenimento di 37,30 ore di orario con mezzora di riduzione flessibile in capo al collega. Il problema del pendolarismo collegato ai turni è assolutamente all’attenzione sindacale e infatti ci sono state raccomandazioni ufficiali generali rispetto a una gestione individuale dei turni che minimizzasse tali disagi. Se nel tuo caso specifico (come in quello di qualsiasi altro collega coinvolto) la filiale NON lavora in questa direzione (individuando turni e flessibilità compatibili con gli impegni di viaggio dei pendolari) devi assolutamente rivolgerti al tuo rappresentante sindacale locale affinché intervenga per affrontare nel concreto la situazione.
Buongiorno, il mio turno B prevede tale orario 10.30 – 18.30 (mezz’ora di pausa pranzo). In questo caso mi sembra di capire che mi verrà accreditata per questa settimana mezz’ora di Banca delle ore. Giusto?
grazie,
saluti
Dalle 10,30 alle 18,30 con mezzora di pausa pranzo sono 7,5 ore di lavoro giornaliero. Quindi 37,5 ore settimanali. Quindi ti verrà accreditata mezz’ora in Banca Ore
grazie dell’informazione. buona giornata