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La situazione di emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus, nella sua drammaticità, sta evidenziando quanto sia importante il tema “Salute e Sicurezza” nei luoghi di lavoro.

La fase pandemica, che ci ha travolto in modo inaspettato modificando il nostro modo di vivere e costringendoci ad un lungo periodo di “lock-down” con forti restrizioni alle libertà individuali, ha confermato che la salute è una priorità assoluta e che la garanzia di salubrità degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative è un diritto fondamentale, una condizione indispensabile che va coniugata allo svolgimento delle attività di lavoro.

Ancora oggi l’emergenza sanitaria non è finita e richiede la massima attenzione; tutto ciò mentre le imprese – e le aziende bancarie non sfuggono certo a questo processo – tendono a indirizzarsi verso un rapido ripristino dello “status quo”.

La vicenda riguardante l’installazione delle barriere in plexiglass, che per noi rimangono un presidio necessario, rappresenta un significativo esempio in proposito.

Si tratta di una fase molto delicata perché, oltre a mantenere alta la guardia sui rischi ancora esistenti, è questo il momento nel quale occorre impostare il lavoro che determinerà la “nuova normalità”, per costruire le nuove condizioni per il futuro.

Gli effetti del Covid-19, che già ha comportato un costo sociale e umano elevatissimo, incideranno profondamente nell’economia, nella politica, nelle relazioni e nei vari aspetti della società, e, più semplicemente, sulle persone: sulla loro fiducia, sui comportamenti … e anche sul mondo del lavoro. 

Sarebbe un grave errore ripartire dallo stesso punto nel quale ci siamo dovuti fermare all’esplodere dell’epidemia, senza intervenire sui problemi che sono emersi in questi tragici momenti, dai quali bisogna trarre utili insegnamenti per un cambiamento che permetta di migliorare la situazione, complessivamente, e la condizione di chi lavora.

Per rimanere nel nostro ambito di Gruppo, i tempi e i modi del lavoro, il modello di servizio alla clientela, l’organizzazione delle strutture produttive, l’utilizzo degli strumenti di lavoro e degli spazi fisici nei quali si svolge l’attività di lavoro, lo stesso layout degli uffici e delle filiali, sono temi che devono essere parte delle nostre analisi e delle nostre riflessioni.

Quello che è accaduto ha rivelato molteplici criticità nell’attuale organizzazione del lavoro messa in atto dall’azienda; in particolare ciò ha riguardato le filiali “new concept”, sia per quanto riguarda la gestione degli spazi dedicati alle attività commerciali che relativamente agli spazi di co-working, l’organizzazione delle attività in uffici “open space” e, più complessivamente, la gestione degli spazi comuni.

Nelle filiali NEW CONCEPT, il modello di gestione del servizio alla clientela, presentato come innovativo e proiettato verso il futuro, si è rivelato non adeguato nell’attuale situazione.

La gestione della clientela con utilizzo dei salottini (in particolare quelli low privacy), senza la presenza di una postazione di lavoro fissa per ogni dipendente, si è rivelata impraticabile al cospetto del Covid-19 così come di difficile utilizzo sono state le zone di attesa per i clienti, le aree living, le zone desk e le postazioni di accoglienza.

Le zone di co-working hanno visto dimezzarsi le postazioni utilizzabili, rendendo di fatto insufficienti le postazioni di lavoro fruibili, in rapporto alle esigenze legate alla presenza ordinaria in organico.

Sarà necessario valutare come intervenire sul layout per rendere possibile il distanziamento sociale (la principale misura anche per il futuro per evitare la diffusione del contagio insieme all’uso delle mascherine) e come rivedere la stessa organizzazione del lavoro.

Allo stesso modo, sono emerse tutte le criticità degli uffici OPEN SPACE che hanno rappresentato aree di forte rischio per la diffusione del contagio, così come la gestione degli spazi comuni negli edifici di maggiori dimensioni.

Anche in questo caso occorrerà valutare come ripensare questa impostazione, relativamente alla possibile compartimentazione degli spazi di lavoro ed alle modalità e tempistiche di utilizzo dei locali aziendali a fruizione collettiva.

Sono solo alcuni esempi, per evidenziare che dovremo entrare in campo ed “esercitarci” sul complesso tema dell’Organizzazione del Lavoro, con l’idea di operare per rivederla, in modo tale da porre al primo posto, come punto fermo e ineludibile, la salute delle persone e considerando come valore primario il lavoro.

Non meno importante è la sicurezza, come tematica legata all’ordine pubblico in relazione alla tutela dell’incolumità dei colleghi rispetto al rischio di aggressione, che sta assumendo sempre maggior rilevanza.

Quella che abbiamo di fronte è certamente una prospettiva nuova, sia da un punto di vista sindacale che culturale, su tematiche che sono di grande importanza per la qualità delle condizioni di lavoro dei dipendenti del Gruppo e verso le quali dobbiamo indirizzare le nostre azioni.

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