L’Azienda ha ribadito, ancora nell’incontro di ieri, che non vi è nessun obbligo dei colleghi né per la compilazione della “Carta d’identità professionale” né per la compilazione della parte successiva “Mi candido”.
Quindi ogni collega può valutare l’opportunità all’adesione all’iniziativa aziendale relativa al nuovo Modello di sviluppo aziendale e solo nel caso in cui vuole “autocandidarsi” per maturare un’esperienza lavorativa in un ruolo diverso, dovrà accedere alla procedura e compilare prima la Carta d’identità professionale e poi la sezione “Mi candido”.
Tutto ciò non garantirà l’ingresso in un altro ruolo professionale ma, dopo una analisi da parte dell’azienda ed eventuali fasi di assessment, entrerà nel “bacino di sviluppabilità” cui l’Azienda attingerà, in base alle eventuali esigenze delle diverse strutture, per l’attivazione di percorsi di crescita professionale.
Pur valutando positivamente l’elemento di “autocandidatura” per rimuovere gli ostacoli allo sviluppo professionale dovuti a stereotipi o pregiudizi, riteniamo che sia fondamentale per questo progetto la trasparenza per i colleghi delle varie fasi successive, nonché il confronto che si dovrà aprire l’anno prossimo su inquadramenti e percorsi professionali.
Personalmente mi sento in colpa per non avere approfondito (da rappresentante sindacale in Filiale) l’argomento, però segnalo che la precisazione arriva decisamente in ritardo. L’iniziativa scade il 10 maggio e i colleghi – loro malgrado – hanno già provveduto, anche perchè ci era stato detto che almeno la prima parte era obbligatoria.