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Intesa Sanpaolo Area Lombardia Est

Le continue dichiarazioni di questa Azienda evidenziano la volontà di coinvolgere il più possibile il personale nel miglioramento del clima di lavoro. Questo è un fatto ben documentato come tutti sappiamo ma aggiungeremmo che la responsabilità che il Sindacato ha sempre dimostrato non è in discussione visti gli accordi che, quasi mensilmente, vengono sottoscritti.

La questione piuttosto è la recente disposizione aziendale sulle ferie, improvvisa, inaspettata, non condivisa, non normata da accordi e che produrrà problemi organizzativi di ogni tipo sulla gestione degli orari in questo cupo periodo di totale emergenza Covid-19.

L’introduzione dell’astensione cautelativa per i sospetti positivi alla quarta settimana dall’inizio del disastro in concomitanza con l’invio dei DPI (con una simpatica indicazione sulle mascherine da utilizzare SOLO in caso di contatto con clienti) segue e integra la disciplina dei decreti governativi che sostengono lavoro da casa e turnazioni per diminuire le presenze sui luoghi di lavoro. Tutto questo a fronte dell’evidenza, non solo in Intesa Sanpaolo, dell’incapacità di modulare gli interventi in relazione alla velocità del virus, cui la nostra Azienda si adegua con tempi burocratici e dunque secondi solo a quelli biblici.

Viene da chiedersi dunque cosa è cambiato nelle relazioni e nel buon senso dell’operazione ferie 2020. C’è la diffusa sensazione che mentre l’Azienda OFFRE tutto questo, in cambio “OFFRE” delle ferie diciamo così “a compensazione” delle altre elargite (non a tutti) più che altro a beneficio dell’immagine, così come il padrone di una celebre canzone operaia che per la festa di Santa Caterina dei Pastai addebitò a fine mese in busta paga, oltre alla festa, la sigaretta a testa “OFFERTA” ai suoi Lavoratori.

06 aprile 2020

2020 04 I Pastai 2

 

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