L’azienda ha pubblicato oggi le nuove regole per la registrazione delle presenze assenze che, come vi avevamo anticipato qui, non si basa più sulla “timbratura”.
Il concetto di base diventa quello della presunzione di presenza: si è sempre presenti e in orario (flessibilità compresa), salvo specifico inserimento di causali diverse. Le ferie e altri analoghi giustificativi pianificati vengono “ribaltati” automaticamente come assenze su Intesap. Non essendo più in vigore la timbratura, se si va a lavorare in un giorno che era stato pianificato come assenza, bisognerà intervenire manualmente.
Sono previste specifiche modalità di caricamento delle maggiori prestazioni anche su iniziativa dell’interessata/o e anche in assenza di preautorizzazione. Poiché questo è ovviamente un punto molto delicato, invitiamo colleghe e colleghi a seguire scrupolosamente le procedure per la richiesta / caricamento delle prestazioni aggiuntive (che può avvenire anche a posteriori e in assenza di una autorizzazione preventiva, mediante inserimento del giustificativo “STM” o “PAO”).
Qualsiasi eventuale mancata autorizzazione da parte del responsabile deve essere immediatamente segnalata ai propri sindacalisti di riferimento (qui trovate i loro riferimenti) per gli interventi del caso.
Infine, qui trovate le slides di illustrazione delle nuove regole aziendali, che contengono (tra l’altro) le istruzioni per l’inserimento delle prestazioni aggiuntive, di cui vi invitiamo a prendere visione, affinché il lavoro svolto oltre l’orario non “passi in cavalleria”.
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Salve, quindi giusto per conferma: chi lavora in smart non deve giustificare il lavoro flessibile da casa, come abbiamo fatto fin ora, giusto?
Per lo SW occorre continuare a inserire le stesse causali che vengono inserite ora. La presunzione di presenza vale per il lavoro svolto presso la filale / ufficio.
in realtà non è proprio esatto. chi lavora in sw non ha più segnalata l’assenza. Cioè risulta presente come i colleghi in filiale
Alcuni colleghi ci hanno segnalato che anche per il periodo pregresso hanno proceduto con gli inserimenti manuali. In ogni caso le nuove regole aziendali (che abbiamo allegato) al momento prevedono esplicitamente l’inserimento manuale della causale specifica.
A me pare che il concetto di base è che regaleremo sempre più del nostro tempo con la presunzione che si rispettino gli orari di uscita (cosa attualmente quasi impossibile); anzi dovremo stare attenti a non perdere intere giornate di ferie. io dovrei mettermi a fare discussioni su uscita , entrate, segnarmi sul calendario ogni cosa eche comunque poò essere contestata. Vorrei capire chi ha condiviso questa scelta …deluso è poco, penso ad allontanarmi definitivamente dai sindacati.
Il sindacato non ha condiviso questa modalità. Anche per il semplice motivo che le modalità di rilevazione delle presenze NON sono oggetto di negoziazione. Non lo sono state ora, così come nel 2006 quando venne effettuato il “percorso” opposto e l’azienda rese obbligatorie le timbrature in ingresso, uscita e anche per l’intervallo pranzo. In ogni caso, in ben tre occasioni diverse abbiamo evidenziato come qualsiasi modlaità fosse stata introdotta, avrebbe dovuto garantire le certificazione delle prestazioni (soprattutto di quelle straordinarie) dei colleghi.
Detto questo, ovviamente non occorre segnarsi nulla sui calendari (lo è stato dal 12 aprile a oggi, e solo per le prestazioni straordinarie, perché non era ancora attivo il nuovi sistema. Esattamente come prima le ferie devono essere programmate, i permessi caricati manualmente e lo straordinario deve essere autorizzato. E di tutto viene tenuto traccia tramite Intesap, senza annotazioni manuali di sorta.
L’unico modo di certificare le prestazioni secondo me erano le timbrature( l’uscita oltre orario anche se non autorizzata non sarà rilevata in nessun modo); i ritardi ,gli eventuali recuperi poi come vengono certificati..
Il sindacato ha sollevato alcuneriserve fi nda quando l’azienda ha comunjicato la sua decisione di procedere con l’eliminazione delel “timbrature” (ci sono ben tre comunicati in proposito, richiamati anche tramite la news che stiamo commentando). Detto questo, come abbiamo specificato sopra la timbratura è una “semplice” modalità di rilevazione degli orari. E’ una delle possibili strumentazioni di cui le aziende possono liberamente decidere di dotarsi o meno. Molte aziende non la usano e nella stessa ISP era utilizzata solo parzialmente fino al 2006. La legge garantisce la più ampia libertà all’impresa rispetto alle modalità di rilevazione.
Per quanto riguarda ritardi e simili, vale appunto la presunzione di presenza, salvo inserimento di specifiche causali, come da regole aziendali.
Come volevasi dimostrare continui problemi nel segnalare a mano le varie uscite con conseguenti regali di tempo e giorni di ferie non fruiti ma segnalati con tentativi di cancellazione non andati a buon fine ect…. e secondo il sindacato è tutto normale e previsto dalle normative a carattere contrattuale e quindi il problema non esiste…..bene bene !!!
Stiamo raccogliendo le segnalazioni della problematiche che stanno emergendo in questa fase di applicazione e le segnaleremo all’azienda. Questa che ci hai segnalato è sicuramente una incongruenza che va sanata: bisogna rendere semplice e immediata la correzione in intesap delle ferie programmate e non usufruite. Ne parleremo con l’azienda. Il nostro Coordinatore passerà presto da te per un confronto diretto.
Buongiorno. Se il giustificativo del permesso di assenza lo posso inserire solo dal giorno dopo l’averlo fruito, non può generarsi un problema se, per esempio, nel momento in cui io dovessi avere un imprevisto e sfortunato incidente d’auto vengo considerato automaticamente presente al lavoro? Prima con la timbratura registravo la mia uscita anticipata o il mio ingresso ritardato, ora non sarebbe corretto che vi fosse modo di inserire prima almeno i permessi programmati? Come può sentirsi sereno il collega che viene considerato automaticamente al lavoro anche se lui è effettivamente da tutt’altra parte? Grazie
La timbratura è una “semplice” modalità di rilevazione degli orari. E’ una delle possibili strumentazioni di cui le aziende possono liberamente decidere di dotarsi o meno. Molte aziende non la usano e nella stessa ISP era utilizzata solo parzialmente fino al 2006. La legge garantisce la più ampia libertà all’impresa rispetto alle modalità di rilevazione.
Ovviamente peraltro i permessi possono essere programmati. E quelli a cui bisogna ricorrere in modo improvviso (oppure le assenze per malattia) possono (anzi devono, per contratto e già da adesso) essere comunicati tempestivamente al proprio responsabile attraverso telefonata o mail.
Buongiorno, ma se per una giornata inserita in piano ferie il collega va a lavoro e timbra può essere sufficiente a far rimuovere dalla procedura intesap l’assenza o c’è l’aggravio mentale e operativo di dover inserire in intesap la giornata lavorata? Mi sembra poco corretto da parte della banca lo scaricare sul collega l’onere di ripristinare in intesap la cosa; al danno la beffa?
Va ricordato che in caso di variazione del piano ferie programmato e autorizzato, anche prima il collega aveva “l’onere” di procedere in modo formale e certificato con le variazioni che intendeva apportare. Detto questo, resta il fatto che le ferie sono garantite per legge e quindi in caso di “dimenticanze” (nel caso ad esempio che si sia andati a lavorare senza aver variato il piano ferie), sarà ovviamente possibile intervenire ex post per correggere / ripristinare gli eventuali disallineamenti.
Buongiorno a tutti,
anche io che lavoro da casa ormai da più di un anno non vedo più in Intesap alcunchè da giustificare, inoltre non capisco come cancellare i giorni di ferie non goduti poichè passati a lavorare, va inserito ogni volta un nuovo piano ferie?
grazie e cordiali saluti
Comedetto sopra, l’aggiornamento del piano ferie in modo che risponda alle effettive assenze era una incombenza già prevista precedentemente. Il fatto che la “timbratura” azzerasse le ferie era un fatto tecnico, che non aveva nulla a che vedere con le disposizioni sulla necessità di pianificare la ferie e di concordarne preventivamente la variazione, che invece sono regole normative di carattere contrattuale.