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L’azienda ha annunciato l’apertura di una “finestra” di aggiornamento della propria autorilevazione di TETI competenze.

In questo contesto è importante avere ben chiari alcuni aspetti:

  • TETI è lo strumento attraverso il quale l’azienda “incrocia” le competenze di ciascun collega con i percorsi formativi personalizzati e con i possibili percorsi di sviluppo professionale / carriera.
  • Quindi TETI ha un interesse soprattutto per due categorie di colleghi:
    • coloro che sono già o aspirano ad entrare in un “Percorso Professionale” normato dagli accordi sindacali, nello specifico quello per i Gestori di Rete. Per la definizione di questi percorsi TETI è il principale dei quattro indicatori presi a riferimento per definire la complessità (vedi Guida ai Ruoli Professionali);
    • coloro che ambiscono a uno sviluppo di carriera oppure a un cambio di ruolo rispetto a quello attualmente ricoperto, anche al di fuori dei “Percorsi Professionali” definiti dagli accordi sindacali.
  • La finestra di aggiornamento in corso, come specificato su #People, NON sarà utilizzata ai fini del calcolo della complessità per i Gestori: a questo fine sarà prevista una successiva campagna specifica ad hoc con tempistiche e comunicazioni dedicate.
  • Pur in considerazione del punto precedente, è importante che i colleghi in “Percorso Professionale” procedano all’autorilevazione di TETI: questo infatti è l’indicatore che certifica le competenze possedute (e non il lavoro agito) e quindi è un indicatore che – vuoi per il passare del tempo, vuoi per la formazione – prevede che nel medio periodo le competenze si consolidino e tendenzialmente aumentino. Non sarebbe d’altro canto ragionevole immaginare che le competenze autocertificate non si mantengano e si sviluppino in modo costante nel tempo (né siano oggetto di una attenzione periodica da parte del collega), ma subiscano “un’impennata” esclusivamente in occasione di autovalutazioni espressamente finalizzate.
  • Ricordiamo che TETI si basa sul concetto di “autovalutazione”, e che quella successiva da parte del Direttore è una “validazione” e non una “valutazione”. La differenza è sensibile e va ben tenuta presente, così come – d’altro canto – bisogna aver altrettanto ben presente che l’autovalutazione deve essere il più possibile oggettiva e credibile.
  • In considerazione di tutto quanto sopra invitiamo i colleghi in Percorso Professionale o in procinto di entrarvi, di contattare il proprio rappresentante sindacale nel caso di dubbi o di necessità di approfondimenti.

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