Allo scopo di darne la massima diffusione, come d’uso riportiamo un estratto della news aziendale sulle novità busta paga di maggio.
PREMIO VARIABILE DI RISULTATO 2015
Con il cedolino di maggio si è provveduto a liquidare quanto individualmente spettante in applicazione dell’accordo del 7 ottobre 2015 come segue:
• con voce 2PVR è stato liquidato l’importo lordo complessivamente spettante (premio base, aggiuntivo ed eventuale quota di eccellenza)
• con voce 1474 è stato recuperato l’anticipo netto accreditato in conto corrente con valuta 6 maggio 2016
Si segnala che l’importo del PVR è stato assoggettato a tassazione ordinaria distinta; la tassazione agevolata (imposta sostitutiva del 10%), per gli aventi diritto (*), verrà applicata con la mensilità di giugno, mediante compensazione della minor imposta dovuta con quanto sarà trattenuto in tale mensilità.
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(*) l’imposta sostitutiva del 10% è prevista per i percettori di un reddito lordo nel 2015 inferiore a 50.000 euro ed entro il limite di 2.000 euro di PVR
Con l’occasione vi ricordiamo che vi avevamo anticipato la notizia dell’accordo sulla detassazione, fornendovene i dettagli (click qui)
PROVVIDENZE DI STUDIO AI FIGLI DEI DIPENDENTI
Si prega di prestare attenzione allo “stato della Richiesta”:
– le richieste in stato INTEGRATA verranno riesaminate in ordine cronologico di integrazione, invitiamo pertanto i colleghi ad attendere un riscontro;
– per le richieste in stato SOSPESA, l’Amministrazione del Personale ricorda che è necessario integrare la pratica con la documentazione richiesta.
In presenza dei requisiti non decadrà il diritto al contributo che verrà regolarmente riconosciuto nei prossimi cedolini stipendio.
bello il pvr 2015. Ancor più bello sapere che per il secondo anno un gestore private (dico gestore, figuratevi capo team, s’è beccato mediamente 20.000 euro netti ed un loro addetto sui 1.500. Mi spieghereste se hanno gli stessi sindacalisti nostri, nostri intendo il popolino. Grazie
le filiali Private Banking non hanno il PVR (se non per la quota base uguale per tutti) in quanto sono destinatari di un sistema incentivante ad hoc definito dall’azienda. L’azienda ha stabilito degli importi alti di sistema incentivante legato al raggiungimento di obiettivi per i Private bankers come opera di “retention” (il mercato del lavoro offre diverse opportunità, in quanto le banche/aziende italiane ed estere cercano Private bankers per acquisire il loro portafoglio clienti).
Una cosa non ho capito di questi premi, o meglio delle valutazioni che ne determinano in parte l’importo. Se è vero come è vero che la valutazione non deve assolutamente essere fatta su meriti commerciali (almeno mi pare di aver sempre letto questo nei vostri comunicati), com’è se un collega vende meno di quello che si aspettano, ha una pagella e di conseguenza, un premio inferiore? Me lo spiegate questo ossimoro? Grazie
È l’azienda stessa che dice che la valutazione non viene fatta sul “venduto” (il sistema di valutazione è prerogativa aziendale e non è oggetto di contrattazione con il sindacato). Detto questo, sappiamo che il sistema Performer viene spesso gestito dai “valutatori”, cioè i responsabili, in modo non coerente. Per questo motivo abbiamo sempre cercato di limitare al massimo il riferimento della valutazione per l’erogazione dei premi: anche sul PVR per le filiali, la valutazione non viene considerata per l’erogazione della quota base e della quota aggiuntiva (per questa seconda quota nel PVR 2016 ci sarà l’esclusione solo per coloro che hanno una valutazione negativa).