Il giorno 7 si è svolto il Direttivo FISAC di Gruppo Intesa SanPaolo. Al termine del dibattito è stato approvato un Ordine del Giorno sui seguenti temi:
- Premio aziendale
- Accordi di armonizzazione
- Esodi
- Fondo sanitario
9 Mar 2012 | Delegazione trattante FISAC | 6 commenti
Il giorno 7 si è svolto il Direttivo FISAC di Gruppo Intesa SanPaolo. Al termine del dibattito è stato approvato un Ordine del Giorno sui seguenti temi:
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Prossime Scadenze
settembre 2022
30setalldayalldayTermine Richiesta Assegni Di Studio Per I Figli Scuole Medie Inferiori E Superiori
Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e
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Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e superiore frequentate e superate nell’anno scolastico 2021/2022.
Nel form “Borse di studio figli” è disponibile un supporto online per ottenere informazioni utili alla compilazione, è inoltre presente la funzione Riepilogo richieste all’interno della quale sono visualizzabili tutte le domande pregresse relative al familiare, per il quale si sta inserendo la richiesta.
Si ricorda che nella sezione “Servizi Amministrativi“, è disponibile l’elenco di tutte le richieste inserite: accedendo alla singola richiesta si potranno visualizzare i contenuti e monitorare lo stato di avanzamento della pratica attraverso una Timeline.
Nella sezione Intranet Persona > Presenze e Retribuzioni > Borse di studio figli sono disponibili la Normativa di riferimento e le FAQ.
I colleghi che non hanno accesso a #People – come le persone assenti dal servizio – possono presentare la domanda trasmettendo il modulo cartaceo reperibile al percorso: Persona > Presenze e retribuzioni > Borse di studio figli > Normativa > Regole per l’erogazione delle borse di studio a favore dei figli dei dipendenti.
Per approfondire le questioni degli Assegni di Studio potete consultate la nostra Guida ASSEGNI DI STUDIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti) sono a vostra disposizione per ogni chiarimento.
ottobre 2022
Si informa che, dal 1° ottobre al 29 ottobre compreso, sarà attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio Premorienza
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Si informa che, dal 1° ottobre al 29 ottobre compreso, sarà attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio Premorienza o Premorienza ed Invalidità Permanente.
Durante questo periodo:
Gli iscritti già assicurati che, invece, non intendono variare la propria copertura, non sono chiamati ad alcuna incombenza ed il rinnovo avverrà tacitamente.
IMPORTANTE: La richiesta di variazione del capitale assicurato e/o della tipologia di copertura, una volta inserita in procedura, comporta l’automatica disdetta delle garanzie dell’anno precedente, SENZA POSSIBILITÀ DI RIPRISTINO, anche se la Compagnia non consentisse, sulla base dell’esame del Questionario Anamnestico (da presentarsi obbligatoriamente per le coperture oltre i € 250.000), la variazione richiesta, o nel caso l’Iscritto non accetti l’eventuale sovrappremio comunicato dalla Compagnia stessa.
Si evidenzia, inoltre, che la procedura web delle prestazioni accessorie non ha funzione di preventivo ed una volta confermato l’inserimento, la richiesta di attivazione è presa in carico con immediata disdetta di eventuali garanzie già in essere.
Per conoscere il premio corrispondente ai diversi massimali e tipologia di assicurazione, potete consultare la Guida alla Previdenza Complementare aggiornata dal nostro Esperto Giampiero Reccagni.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
novembre 2022
30novalldayalldayTermine Assegni Di Studio Per I Figli: Università Immatricolazione 1° Anno
I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2022/2023) potranno inserirle in #People > Servizi
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I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2022/2023) potranno inserirle in #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Borse di studio figli fino al 30 novembre 2022
Successivamente al 30 novembre p.v., eventuali richieste non potranno più essere prese in considerazione.
Le altre borse di studio relative all’Università (anno accademico 2021/2022) saranno richiedibili dal 09/12/2022, anche da parte dei colleghi ex gruppo UBI, per i quali non è prevista la borsa di studio iscrizione al primo anno.
La normativa di riferimento è disponibile in #People a questo link
I colleghi lungo assenti dal servizio possono presentare la domanda trasmettendo il modulo allegato al Regolamento alla casella e-mail: dc_ap_serv_amm_pers.71029@intesasanpaolo.com
È importante ricordare che:
– è possibile presentare unicamente la domanda relativa all’iscrizione al primo anno di università (immatricolazione) qualora non già precedentemente richiesta ed erogata;
– è utile verificare periodicamente lo stato della propria richiesta in #People > Servizi Amministrativi (nella parte alta della pagina è presente l’elenco di tutte le richieste):
Per chiarimenti o richieste di supporto è possibile accedere a #People > Assistenza, scegliendo la categoria “Borse di studio figli”.
Per gli importi e per approfondire la temtica generale degl iassegni d istudio potete consultare la nostra Guida Assegni di Studio.
dicembre 2022
31dicalldayalldayTermine Ultimo Utilizzo Permesso Frazionato (PCR)
Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato. Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ,
Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ, FESTIVITÀ CIVILI CADENTI DI DOMENICA E PERMESSO FRAZIONATO (PCR)
Dal 1° al 31 dicembre 2022 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° gennaio 2023. L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno
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Dal 1° al 31 dicembre 2022 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° gennaio 2023.
L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno dei seguenti Fondi:
– Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo
– Fondo Pensioni Cariplo.
Ecco il percorso per accedere all’applicativo tramite #People:
#People > Servizi Amministrativi > Richieste > Previdenza Complementare > “Variazione Percentuale contributo volontario a fondo pensione”.
Una volta effettuata la variazione sarà possibile stampare una ricevuta da conservare.
Per annullare la variazione già inserita sarà necessario seguire il medesimo percorso e annullare la pratica.
Per modificare quanto già inserito, si dovrà procedere all’annullamento come sopra descritto e riproporre la variazione come desiderato.
Sono esclusi dalla compilazione online, e dovranno quindi utilizzare i moduli cartacei disponibili sui siti del Fondo di competenza, da inviare all’Amministrazione del Personale entro il 18 dicembre 2020:
Per approfondire le questioni della Previdenza Complementare potete consultate la Guida alla PREVIDENZA COMPLEMENTARE e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
gennaio 2023
14genalldayalldayTermine Ultimo per Esercizio Opzione "Banca Ore"
I colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono effettuare l’operazione in Intesap entro il 14 gennaio 2023. Vi ricordiamo che potete approfondire fin dora questo argomento consultando la nostra
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I colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono effettuare l’operazione in Intesap entro il 14 gennaio 2023.
Vi ricordiamo che potete approfondire fin dora questo argomento consultando la nostra Guida all’Orario di Lavoro e al Part Time.
E come sempre la nostra esperta Marianna Broczky è a vostra disposizione per approfondimenti e consulenze personalizzate.
Entrando in #People > Servizi Amministrativi > Intesap > Employee Self-Service > Riepilogo > Gestione Adesione Banca ore, i colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono decidere se destinare in “banca ore” tutte o quota parte delle maggiori prestazioni oltre il limite delle 50 ore annuali.
In assenza di nuove opzioni si intendono confermate quelle già in essere. In caso di variazione rispetto all’opzione in essere, il responsabile sarà informato con email.
Anche i colleghi delle Aree professionali a part time possono optare per il versamento a “banca ore” delle eventuali prestazioni aggiuntive effettuate oltre il normale orario individuale di lavoro:
In questi casi devono inoltrare a Retribuzioni e Processi Amministrativi HR, in via Lorenteggio 266 – 20152 Milano, l’apposito modulo di richiesta disponibile in Arco nelle “Regole in materia di prestazione di lavoro a tempo parziale“.
“Le nostre persone sono il centro vitale della Banca” dichiara il CEO Carlo Messina, “il personale è il fattore chiave della crescita del Gruppo”, recitano i comunicati stampa. Qualcosa però in questa narrazione non ci convince e ci appare artefatto.
Stride, ad esempio, con le tante denunce delle OO.SS. sullo stress da lavoro correlato in costante crescita.
Stride anche con organici ormai inadeguati che portano molti colleghi a prendere in considerazione l’idea di dimettersi, da tanto si sentono sopraffatti, e quelle effettivamente realizzate non fanno che aggravare ancor più il problema.
Registriamo una crescente disaffezione tra i colleghi assunti con il cosiddetto “contratto misto”, formula che prevede alla fine del primo biennio la facoltà del lavoratore di trasformare il proprio rapporto di lavoro dipendente da part-time a full-time.
Questi giovani colleghi, selezionati tra i migliori laureati d’Italia, appaiono sempre più frustrati e disillusi. Dopo due anni difficili, alla richiesta di conversione del rapporto di lavoro, frequentemente si vedono trasferiti in tutt’altra zona del Paese, non solo rispetto alla propria residenza, ma anche rispetto alla attuale assegnazione.
In questo caso, la questione delle esigenze aziendali regge poco, anzi, non regge per nulla: i problemi di carenza di personale si risolvono solo anticipando le assunzioni in programma nei prossimi anni.
Resta comunque difficile conciliare le dichiarazioni di attenzione alle persone di una Banca che poi appare sorda alle loro necessità di conciliazione vita-lavoro (i trasferimenti, solitamente, sono presso località che distano tra loro centinaia di chilometri), soprattutto in presenza di neo genitorialità.
Non comprendiamo come, dopo aver investito nella formazione di queste “persone”, si possa con apparente disinteresse accettare che queste vadano ad arricchire la professionalità di aziende concorrenti.
Non comprendiamo come un’azienda, che si proclama etica e che dichiara di essere attenta ai bisogni del proprio personale, non comprenda l’importanza di dare stabilità e certezze a questi lavoratori, in modo tale che possano immaginare di costruirsi un futuro fatto non solo di lavoro ma, se lo desidereranno, anche di famiglia e figli, senza doversi anche preoccupare di girare l’Italia come un pacco postale.
Non vorremmo che proprio la nostra Azienda si mostrasse del tutto disinteressata a problemi che non sono solo individuali, ma che impattano anche sulla tenuta sociale del nostro Paese.
Se non per etica, se non per sensibilità, tutte le aziende dovrebbero comprendere che questa cecità sta disgregando la nostra società, minandone la solidità anche economica con progressivi effetti negativi anche per il mercato cui tengono molto.
Ci auguriamo che lo “strabismo di Venere” su tali vicende possa essere rapidamente corretto dando sostanza a dichiarazioni, ad oggi, non così convincenti.
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La nostra esperta Claudia Stoppato ha aggiornato la Guida alla Maternità e Paternità alla luce delle novità legislative, come vi avevamo già preannunciato qui.
Tra le altre cose è stato stabilizzato il congedo obbligatorio di 10 giorni per i padri, e sono stati rivisti e ampliati i termini per la fruizione del Congedo Parentale e la durata del medesimo (se fruito da entrambi i genitori). Ricordiamo che pur in assenza della Circolare INPS i nuovi permessi possono comunque già essere richiesti direttamente all’azienda a partire dal 13 agosto.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Claudia è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Abbiamo aggiornato la nostra GUIDA PVR – PREMIO VARIABILE DI RISULTATO.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo, per chiarimenti e consulenze potete scrivere alla casella postale: infopvr@informafisac.net.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
Tutti i colleghi di ISP usufruiscono di una serie di coperture assicurative pagate dall’azienda e possono eventualmente attivarne di ulteriori a proprie spese a condizioni di particolare favore rispetto al mercato.
Purtroppo molti colleghi non sono a conoscenza nemmeno delle coperture già esistenti a loro favore e spesso capita che non le attivino in caso di “sinistro”, perdendo così indennizzi anche molto importanti.
Abbiamo quindi pensato di riunire in un unico compendio (lo trovate qui) le informazioni più importanti relative a
In modo da fornire un primo strumento di consultazione agile e immediato, rimandando alle guide specifiche per gli approfondimenti del caso.
Come al solito i nostri esperti sono a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze e vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
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Come era stato anticipato qui, è in corso l’aggiornamento delle nostre Guide le cui materie sono state modificate dall’accordo del 20 maggio sull’inclusione che – tramite una ridefinizione del concetto di “figlio” e di “padre” – garantisce a tutti colleghi e colleghe il pieno accesso a tutti i permessi che la legge non riconosce ancora ai nuclei familiari uniti civilmente o sulla base di convivenza, al di là del genere dei componenti il nucleo familiare, così come riconosce le norme aziendali in tema di priorità e provvidenze.
Al momento sono già state aggiornate le Guide:
A breve saranno aggiornate anche le Guide Neoassunti, Pacchetto Giovani, Sospensione Volontaria, Legge 104.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e i nostri esperti sono a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
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Partiamo oggi con la pubblicazione di una nuova tipologia di Guida. Una sintesi delle normative di riferimento da ascoltare o sfogliare, per avere gli elementi fondamentali dell’argomento.
Informazioni snelle e semplici: poi per approfondire, è sempre possibile consultare la nostra Guida completa.
Iniziamo con il “Pacchetto giovani“. Qui il video:
e qui il pdf.
Se questa nuova modalità incontrerà il vostro favore, poco a poco produrremo una serie di nuove “Guide Pop” su vari argomenti: stay tuned. 🙂
Le coperture LTC garantiscono una rendita a fronte di gravi infermità.
Ovviamente tutti speriamo di non doverne mai avere bisogno, ma quando succede, sono problemi enormi. Un aiuto finanziario non risolve, ma certo aiuta e parecchio.
Informarsi sulle coperture LTC che già abbiamo e sulla possibilità di attivare una copertura aggiuntiva tramite il Fondo Sanitario per sé o per i propri familiari è davvero molto importante.
La copertura aggiuntiva deve essere attivata entro il 30 aprile: per prendere una decisione consapevole, consulta la nostra Infografica (scaricala qui).
Per approfondire la questione e per le preadesioni, vai sulla Pagina dedicata del Fondo Sanitario.
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E’ finalmente attiva la possibilità di scelta (per i colleghi ISP storici) sulla destinazione dei 120€ per i figli a carico entro i 24 anni.
Abbiamo immediatamente prodotto un’infografica che riassume i concetti principali del contributo Welfare. Potete scaricarla qui.
Per un approfondimento, vi ricordiamo anche di consultare le FAQ che potete scaricare qui.
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SONO TRASCORSI TANTI MESI DALL’ACCORDO,ANTE MODIFICA LEGGE MONTI PER GLI ESODI. ANCOR OGGI, NON SIAMO IN GRADO DI AVERE CERTEZZE SUL FUTURO DI COLORO CHE HANNO FIRMATO CON GERTE GARANZIE PER LA PARTE A.SE NEL CONTEMPO, E FINO A QUANDO NON CI SARA’ UN DECRETO ATTUATIVO CHE SERVA A FARE CHIAREZZA SU QUESTA ANNOSA PROBLEMATICA, LA PROPOSTA CHE VIENE FORMULATA DALL’AZIENDA DI PASSARE NEL FONDO DI SOLIDARIETA’ E NON ACCETTATA DAL COLLEGA, EQUIVALE A REVOCA DI QUELL’ACCORDO?. ASPETTO, VOSTRE DELUCIDAZIONI SULL’ARGOMENTO.
La proposta che l’azienda formula individualmente ai colleghi che avevano optato per l’uscita tramite pensionamento “diretto” (ovvero SENZA transitare dal Fondo) NON annulla in nessun modo l’accordo. “Semplicemente” (ma un semplicemente assolutamente da non sottovalutare) l’azienda ricorda ai colleghi che allo stato attuale e (visto l’indirizzo che stanno prendendo i provvedimenti legislativi), presumibilmente anche in via definitiva, la riforma Fornero NON prevede la conservazione dei diritti pensionistici per chi non li avesse già maturati prima del 31/12/11 o per chi non sia già o debba andare in un Fondo di sotegno al reddito in forza di accordi collettivi stipulati ante 4/12/11. Sulla scorta di ciò l’Azienda offre ai colleghi 2 opzioni: non fare nulla e mantenere in piedi l’ipotesi di uscita diretta verso la pensione (sapendo però che se se i provvedimenti legislativi non salvaguarderanno tale fattispecie si applicheranno i nuovi requisiti e quindi l’uscita non sarà più possibile se non con tutti gli allungamenti previsti) oppure switchare su un’uscita attraverso il Fondo che salvaguarda i vecchi requisiti.
Ciascun collega valuti la sua convenienza…
In base ai requisiti pre riforma la mia finestra pensionistica si aprirebbe nel luglio 2016 (parte B). Ammesso di rientrare tra i “derogati”, come potro’ avere certezza di andare effettivamente in pensione dopo i quattro anni di permanenza nel fondo? L’INPS rilascera’ una certificazione al momento dell’ingresso nel fondo che mi garantira’ in tal senso? In tal caso potro’ (facoltativamente) oppure dovro’ (obbligatoriamente) andare in pensione al raggiungimento del diritto pre riforma? Chiaramente si possono al momento fare solo supposizioni ma vorrei una risposta orientativa basata sulla sua esperienza.
Nel momento in cui si aderisce al Fondo di Sostegno al reddito del settore del Credito decide di risolvere il suo rapporto di lavoro con l’Azienda sulla base del diritto pensionistico che ha in quel momento (nel momento della risoluzione effettiva, non dell’adesione). Tuttavia l’INPS non assume nessuna obbligazione nei confronti di chi segue questa strada, nè potrebbe farlo nemmeno volendo. L’INPS non ha autonomia decisionale sulla destinazione dei suoi fondi, né sulla non applicazione delle previsioni previdenziali tempo per tempo introdotte, rispetto alle quali l’unico ente autorizzato è il Governo tempo per tempo vigente.
Quindi chi va in esodo lo fa sulla scorta di una PREVISIONE di pensionamento, che può essere confermata o smentita dalle decisioni del Governo. Il quale Governo può applicare gli allungamenti a chi è già in esodo e cercare successivamente (sotto la pressione delle organizzazioni sindacali) dei fondi per coprire tali allungamenti (è quanto avvenuto con il Governo Berlusconi), oppure non applicare gli allungamenti a chi è già in esodo e reperire preventivamente (ovviamente su base previsionale equindi anche in questo caso con varie incertezze e sotto pressione sindacale) le risorse per coprire coloro i quali in esodo devono ancora andarci (come sta facendo, com molte contraddizioni, il Governo Monti).
Quel che è certo, è che una volta che il collega entra nel Fondo, gli verrà applicato obbligatoriamente il primo diritto utile al pensionamento. Tieni però conto che la riforma Monti, tra le altre cose, prevede che chi è in un Fondo Esuberi deve restare a carico di quel fondo almeno fino a 60 anni, il che vuol dire che anche se dovessi maturare il diritto a pensione prima dei 60 anni, resterai nel fondo almeno fino al compimento dei 60 anni di età.
Ringrazio per la puntualità e la competenza della risposta, ancora più apprezzabile in un contesto normativo così incerto. Se ho capito bene, per noi “derogati della quota B”: a) la domanda di adesione al Fondo è ormai irrevocabile (dal 1/7/12 o dal 1/1/13 o dal 1/7/13, a discrezione della banca); b) al raggiungimento del diritto pre-riforma utile al pensionamento non abbiamo certezza di andare effettivamente in pensione per carenza di risorse (la graduatoria INPS sarà una lotteria …); c) ho 58 anni e raggiungerei il “vecchio” diritto nel 2015 con quota 97 (61anni+3mesi+36contributi) e finestra – cioè uscita dal Fondo – dopo 12 mesi nel luglio 2016. Ma se in quell’anno non rientrassi in “graduatoria”, in base alla nuova normativa dovrei aspettare di raggiungere i 67 anni (nel 2021 !) per andare in pensione: quindi 5 anni (67-62=5) senza assegno e senza pensione (una scopertura di 60 mesi ! non di 12 o meno …). Scenario tutt’altro che tranquillizzante …
P.S. la “graduatoria” INPS sarà definita “ex-ante” una volta per tutte quest’anno (cioè: o dentro o fuori) o di anno in anno in base alle domande di pensionamento in funzione delle risorse (cioè: con la spada di Damocle sulla testa per tutto il periodo di permanenza nel Fondo) ?
In buona sostanza è così, ma con due importanti variabili.
La prima, più tecnica, è che la graduatoria dovrebbe essere a “scavalco progressivo” e non blindata per anno, nel senso che le risorse dovrebbero essere gestite con un criterio di vasi comunicanti sull’intero periodo di valenza dell’esenzione dalla riforma.
La seconda, a mio avviso molto più importante, è che al di là dei tecnicismi messi in campo volta per volta, finora è sempre stata trovata una soluzione per chi si era trovato in un Fondo di sostegno ed era stato colpito da qualche forma di allungamento. Mi è assolutamente chiaro che ciò che è sempre avvenuto non è detto che si debba ripetere ipso facto. Ma è anche vero che i precedenti sono importanti (direi fondamentali) e che tali precedenti non si sono realizzati nel vuoto spinto, ma sulla base dell’iniziativa sindacale che li ha determinati. Ed è del tutto ovvio che tale iniziativa proseguirà anche nel futuro.