Il giorno 7 si è svolto il Direttivo FISAC di Gruppo Intesa SanPaolo. Al termine del dibattito è stato approvato un Ordine del Giorno sui seguenti temi:
- Premio aziendale
- Accordi di armonizzazione
- Esodi
- Fondo sanitario
9 Mar 2012 | Delegazione trattante FISAC | 6 commenti
Il giorno 7 si è svolto il Direttivo FISAC di Gruppo Intesa SanPaolo. Al termine del dibattito è stato approvato un Ordine del Giorno sui seguenti temi:
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Prossime Scadenze
aprile 2024
30apralldayTermine Richiesta Contributo Welfare 120€ Per I Figli
Contributo Welfare per i figli a carico fino ai 24 anni di età Si informa che è stata pubblicata in data odierna, nella intranet aziendale del Gruppo Intesa Sanpaolo, la news relativa all’inserimento
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Si informa che è stata pubblicata in data odierna, nella intranet aziendale del Gruppo Intesa Sanpaolo, la news relativa all’inserimento in #People della richiesta del “Contributo Welfare” di 120 euro come versamento sul “conto sociale figli” oppure “a previdenza complementare” sulla posizione a favore di ciascun figlio a carico fino a 24 anni, che risulti aperta entro il 30 aprile 2024 presso il nostro Fondo.
La procedura in #People resterà aperta fino al 30 aprile ed il versamento del contributo sarà effettuato entro il mese di maggio 2024.
Per l’apertura della posizione di previdenza complementare per i figli a carico, se non già attiva, si rammenta che per gli Iscritti dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo, è disponibile la procedura in #People > Servizi amministrativi > Richieste amministrative > Richiesta adesione familiari fiscalmente a carico al Fondo Pensione a Contribuzione ISP.
È importante ricordare che l’inserimento della richiesta del “Contributo Welfare” da effettuare annualmente al percorso #People > Servizi amministrativi > Richieste amministrative > Richiesta contributo welfare, non comporta l’automatica iscrizione al Fondo e viceversa.
Per maggiori dettagli si raccomanda un’attenta lettura della comunicazione aziendale e relative “FAQ Contributo Welfare figli”.
30apralldayalldayTermine Richiesta Provvidenza Per Familiari Con Handicap
Termine per la richiesta della provvidenza di € 5.000 lordi per i dipendenti con coniuge, equiparati o convivente e/o figli, portatori di handicap grave a carico. I lavoratori interessati dovranno presentare
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Termine per la richiesta della provvidenza di € 5.000 lordi per i dipendenti con coniuge, equiparati o convivente e/o figli, portatori di handicap grave a carico.
I lavoratori interessati dovranno presentare domanda utilizzando l’apposita procedura su Intranet in Persona – Gestione – Intesap – Employee Self Service – Sportello dipendente – Richiesta Provvidenze Economiche per Handicap Grave.
Fino al 30 aprile si può fare la richiesta online per le Provvidenze per familiari con handicap allegando la documentazione prevista in formato digitale
Da oggi i colleghi interessati possono far domanda per il riconoscimento della provvidenza a favore di coniuge/unito civilmente, figli o equiparati, convivente, portatori di handicap grave a carico, secondo il criterio già in uso per la corresponsione degli assegni familiari.
La procedura “Richiesta Provvidenze Economiche per Handicap Grave” e il relativo manuale operativo sono disponibili in Intranet > Intesap > Employee Self Service > Sportello Dipendente. Mediante la procedura inoltre è possibile visualizzare lo stato delle richieste.
Contestualmente alla richiesta online occorrerà trasmettere, in un unico file digitale, la documentazione a supporto e il frontespizio stampato dalla procedura debitamente firmato, rispettivamente ai seguenti indirizzi e-mail:
– amministrazione.personale.segreteria@intesasanpaolo.com (Aree Professionali e Quadri Direttivi)
– dc_ru_amministr_dir.06424@intesasanpaolo.com (Personale Dirigente)
In caso di richiesta per convivente è necessario allegare anche la certificazione anagrafica di stato di famiglia.
In assenza della predetta documentazione la domanda di provvidenza non verrà presa in considerazione.
Maggiori informazioni sono disponibili in Persona > Gestione > Schede Normative > Portatori di Handicap > Provvidenze per lavoratori con parenti e convivente portatori di handicap grave.
L’assistenza operativa e gestionale viene prestata mediante il portale #People utilizzando il form reperibile dal menù a tendina che compare a sinistra dello schermo selezionando la voce “Servizi HR – Assistenza” e scegliendo la categoria “Provvidenza per lavoratori con parenti e convivente portatori di handicap grave“.
Per tutti gli approfondimenti sulla provvidenza per familiari con handicap, consulta la nostra Guida HANDICAP E LEGGE 104 e ricorda comunque che i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
giugno 2024
Dal 1° al 30 giugno 2024 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° luglio 2024. L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno
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Dal 1° al 30 giugno 2024 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° luglio 2024.
L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno dei seguenti Fondi:
– Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo
– Fondo Pensioni Cariplo
settembre 2024
30setalldayalldayTermine Richiesta Assegni Di Studio Per I Figli Scuole Medie Inferiori E Superiori
Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e
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Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e superiore frequentate e superate nell’anno scolastico 2023/2024.
Nel form “Borse di studio figli” è disponibile un supporto online per ottenere informazioni utili alla compilazione, è inoltre presente la funzione Riepilogo richieste all’interno della quale sono visualizzabili tutte le domande pregresse relative al familiare, per il quale si sta inserendo la richiesta.
Si ricorda che nella sezione “Servizi Amministrativi“, è disponibile l’elenco di tutte le richieste inserite: accedendo alla singola richiesta si potranno visualizzare i contenuti e monitorare lo stato di avanzamento della pratica attraverso una Timeline.
Nella sezione Intranet Persona > Presenze e Retribuzioni > Borse di studio figli sono disponibili la Normativa di riferimento e le FAQ.
I colleghi che non hanno accesso a #People – come le persone assenti dal servizio – possono presentare la domanda trasmettendo il modulo cartaceo reperibile al percorso: Persona > Presenze e retribuzioni > Borse di studio figli > Normativa > Regole per l’erogazione delle borse di studio a favore dei figli dei dipendenti.
Per approfondire le questioni degli Assegni di Studio potete consultate la nostra Guida ASSEGNI DI STUDIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti) sono a vostra disposizione per ogni chiarimento.
novembre 2024
30novalldayalldayTermine Assegni Di Studio Per I Figli: Università Immatricolazione 1° Anno
I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2024/2025) potranno inserirle in #People > Servizi
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I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2024/2025) potranno inserirle in #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Borse di studio figli fino al 30 novembre 2024
Successivamente al 30 novembre p.v., eventuali richieste non potranno più essere prese in considerazione.
La normativa di riferimento è disponibile in #People a questo link
I colleghi lungo assenti dal servizio possono presentare la domanda trasmettendo il modulo allegato al Regolamento alla casella e-mail: dc_ap_serv_amm_pers.71029@intesasanpaolo.com
È importante ricordare che:
– è possibile presentare unicamente la domanda relativa all’iscrizione al primo anno di università (immatricolazione) qualora non già precedentemente richiesta ed erogata;
– è utile verificare periodicamente lo stato della propria richiesta in #People > Servizi Amministrativi (nella parte alta della pagina è presente l’elenco di tutte le richieste):
Per chiarimenti o richieste di supporto è possibile accedere a #People > Assistenza, scegliendo la categoria “Borse di studio figli”.
Per gli importi e per approfondire la temtica generale degl iassegni di studio potete consultare la nostra Guida Assegni di Studio.
dicembre 2024
22dicalldayalldayTermine Ultimo per Esercizio Opzione "Banca Ore"
Da 31 ottobre 2024 è disponibile su #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Gestione Banca ore, la nuova funzionalità che consente ai colleghi delle Aree professionali di scegliere se
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Da 31 ottobre 2024 è disponibile su #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Gestione Banca ore, la nuova funzionalità che consente ai colleghi delle Aree professionali di scegliere se destinare in “banca ore” tutte o quota parte delle maggiori prestazioni autorizzate.
I colleghi delle aree professionali full-time possono scegliere entro il 22 dicembre 2024.
La funzionalità è fruibile anche dai colleghi delle Aree professionali part time che possono optare, una sola volta nell’anno, per il versamento a “banca ore” delle eventuali prestazioni aggiuntive, effettuate oltre il normale orario individuale di lavoro.
Inoltre, i colleghi neoassunti, entro 30 giorni dall’assunzione, possono scegliere il limite per il recupero tramite il meccanismo della banca delle ore (il mancato esercizio dell’opzione equivale alla richiesta di liquidazione degli straordinari dalla 51° alla 100° ora).
In tutti i casi, alla registrazione di una variazione rispetto all’opzione in essere, il responsabile sarà informato con email.
In assenza di nuove opzioni si intendono confermate quelle già in essere.
Per supporto, sarà sempre possibile accedere a #People > Assistenza e selezionare la categoria “People – Servizi amministrativi – Richieste amministrative” e successivamente il dettaglio “Gestione Banca Ore”.
L’Azienda ci ha comunicato che in fase di concessione e rinnovo dei Part Time nel perimetro di Filiale Digitale chiederà alle colleghe e ai colleghi la disponibilità ad effettuare una volta alla settimana un rientro pomeridiano o preserale, valutando ogni situazione caso per caso. Come Organizzazioni Sindacali ribadiamo che si tratta di una decisione totalmente unilaterale e non è stato firmato nessun accordo in tal senso.
Pur ricordando che il contratto di Part Time è un contratto individuale stipulato con il datore di lavoro, esprimiamo la nostra contrarietà a soluzioni che derivano da iniziative unilaterali dell’Azienda e che, come nel caso specifico, non sono risolutive, ma solo il tentativo di “coprire il sole con un dito”, oltre a snaturare la finalità stessa delle richieste di lavoro Part Time che dovrebbero consentire una conciliazione tra vita privata e la vita lavorativa e non esclusivamente le necessità aziendali di conciliazione tra tempi di lavoro e obiettivi da raggiungere.
Riteniamo come Organizzazioni Sindacali che l’unica soluzione alla difficoltà di coprire i turni della filiale digitale sia quella di aumentare l’organico e riconoscere alle colleghe e ai colleghi apposite indennità per l’orario di lavoro svolto.
Così come avviene per qualsiasi tematica di Gruppo, chiediamo coinvolgimento nella ricerca di soluzioni che ottimizzino la gestione nella Filiale Digitale, anche sulla scorta delle proposte già avanzate, e il rispetto per le colleghe e i colleghi che ci lavorano, che abbiano un contratto part time o che lavorino a tempo pieno, attenzione per i riconoscimenti che il tavolo sindacale chiede da anni.
Per una gestione che funzioni ci deve essere condivisione.
Siamo disponibili ad un incontro specifico con l’Azienda per cercare di trovare delle soluzioni ai problemi di organici nei turni serali anche con proposte concrete, senza che si debba per questo snaturare gli elementi fondamentali del contratto Part Time.
L’Azienda sta incontrando i Gestori Privati riproponendo la trasformazione del contratto full time del credito in contratto part time con collegato contratto di agenzia. Di fatto sta chiedendo ai colleghi di diventare Global Advisor, nuova denominazione delle Lavoratrici e Lavoratori con contratto misto, per un periodo non inferiore a due anni, salvo possibilità di rientro anticipato a fronte di accettazione aziendale della richiesta.
A livello nazionale, fino ad oggi, solo 54 colleghi Intesa Sanpaolo hanno aderito, passando al contratto misto.
Premesso che la validità della proposta va inquadrata nella situazione individuale di ciascun collega (anzianità di servizio, inquadramento, prospettive di carriera), come Organizzazioni sindacali crediamo che la scarsa adesione dimostrata fino ad oggi sia da ricercare in diversi punti di criticità, da sempre segnalati ad Intesa Sanpaolo, che in sintesi sono:
• Assenza di percorsi professionali dedicati di crescita professionale;
• Sistema premiante non contrattato per la parte lavoratore autonomo;
• Mancanza di pricing competitivi attivabili dal collega;
• Difficoltà ad accedere alle agevolazioni in materia di mutui vista la riduzione significativa del reddito fisso e le diverse modalità di valutazione del reddito da lavoro autonomo;
• Mancanza di locali di proprietà dell’azienda ove il Global Advisor possa incontrare il cliente;
• Nel caso il collega decida di rientrare a full time al termine del primo biennio, mancanza di chiarezza sulla sede di rientro: sul tema l’Azienda assicura solo il rispetto delle regole in tema di trasferimento;
• Difficoltà nella gestione dei contributi pensionistici versati per la parte di lavoro autonomo (alla Gestione Lavoratori Autonomi, pari al 24,48% del reddito, ed alla cassa ENASARCO, pari al 17%);
• Forte contrazione dei contributi pensionistici versati sia al Fondo Pensione che all’INPS. Problema che cresce se il collega è sottoposto al calcolo contributivo pieno.
Alla luce di tali criticità e sottolineando che si tratta di un rapporto di lavoro individuale non regolato da accordi sindacali vigenti, invitiamo tutti i colleghi eventualmente interessati al passaggio a GA a confrontarsi preventivamente con il proprio sindacato di riferimento per poter effettuare una scelta consapevole su un tema che rischia di impattare fortemente sia sul reddito attuale sia su quello futuro.
Dal 22 aprile sarà attiva la procedura per dare la pre-adesione alla LTC volontaria Generali, per tutti gli iscritti al FSI coperti dalla LTC del CCNL del Credito e i loro famigliari maggiorenni iscritti al FSI che non hanno sottoscritto la polizza per il 2023.
Il Fondo Sanitario Integrativo ha ottenuto importanti miglioramenti per la polizza LTC volontaria.
In caso di non autosufficienza la rendita mensile è stata aumentata da 1.300€ a 1.500€ a fronte dello stesso premio dell’anno precedente pari a 70,00€ annui per persona assicurata.
Chi ha già perfezionato il contratto 2023 sul sito della compagnia non deve fare nulla, in quanto, Il contratto si rinnova automaticamente di anno in anno.
L’iscritto, anche con riguardo ai familiari beneficiari, entrando in procedura potrà:
Nel corso degli incontri che si sono tenuti il 13 dicembre e nella giornata di ieri con la Delegazione Aziendale di Relazioni Industriali, abbiamo posto all’azienda la problematica che riguarda le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo ISP che hanno la contribuzione previdenziale versata presso la gestione pensionistica ex Inpdap (ex Cpdel ecc…), in particolar modo provenienti da ex Banca Monte Parma e da ex Banca Nazionale delle Comunicazioni.
A causa delle decisioni che sta assumendo il Governo Meloni, che ha inserito all’interno della Legge di Bilancio attualmente in discussione in Parlamento una serie di interventi legislativi riguardanti le pensioni, si determina un peggioramento delle condizioni di accesso e dei trattamenti pensionistici futuri per un’ampia platea di lavoratrici e lavoratori; tra i vari provvedimenti ve ne è uno che ha introdotto una revisione delle aliquote di rendimento pensionistico per le gestioni pensionistiche ex Inpdap, per coloro che hanno meno di 15 anni di contribuzione al 31/12/1995, con effetto dal 1.1.2024, tale da determinare un taglio sull’importo del trattamento pensionistico che può arrivare fino a diverse centinaia di euro in meno al mese.
Come CGIL e FISAC CGIL stiamo contrastando questa iniziativa sbagliata e penalizzante del Governo attraverso un percorso di mobilitazione che ha già portato ad uno Sciopero Generale e valuteremo tutte le possibili iniziative vertenziali di tutela qualora diventasse provvedimento di legge definitivo.
Se questo provvedimento, come è più che probabile, entrasse in vigore (si saprà con certezza e se ne conosceranno tutti i dettagli definitivi solo dopo la votazione in Parlamento, nei prossimi giorni, della Legge di Bilancio), le negative conseguenze riguarderanno le colleghe e i colleghi ex Inpdap che hanno aderito agli accordi di esodo di Gruppo del 2020 e del 2021, sia coloro che sono già usciti in esodo e stanno percependo l’assegno di esodo in attesa di maturare il requisito pensionistico post 2024, sia coloro che sono ancora al lavoro e attendono di uscire in esodo o pensione.
Ci siamo attivati fin da subito con l’Azienda per valutare lo stato attuale della situazione al fine di verificare i possibili interventi a tutela delle colleghe e i colleghi interessati, consapevoli del fatto che sarà possibile valutare la situazione in modo compiuto e su presupposti definiti solo nei prossimi giorni, una volta che la normativa sarà formalmente approvata e diventerà Legge dello Stato.
Proprio per questa ragione abbiamo convenuto di incontrarci con l’azienda immediatamente dopo tale momento per approfondire tutti gli aspetti della complessa situazione ma, nello stesso tempo, abbiamo fin da subito richiesto e ottenuto da parte dell’Azienda che per coloro che non sono ancora usciti in esodo e la cui uscita sia prevista al 31.12.2023 sia possibile richiedere (in tempi rapidissimi, ovviamente) di posticipare l’uscita in esodo e l’accesso al Fondo di Solidarietà alla finestra successiva (prevista al 31.03.2024), al fine di soppesare al meglio le possibili ricadute sulla loro posizione individuale e richiedere eventualmente, anche la revoca dell’adesione.
Anche per tutte le altre colleghe e colleghi che hanno aderito all’esodo (accordo 16.11.2021) e la cui uscita sarà prevista nelle prossime finestre fissate in accordo, sarà garantita la stessa possibilità di revoca dell’adesione, avendo in ogni caso tempo nei prossimi mesi di valutare bene la situazione che si sarà nel frattempo definita dal punto di vista normativo.
Certamente da parte nostra, come FISAC CGIL, valuteremo tutte le possibili azioni e interventi, anche oltre il livello di Gruppo, per garantire la massima tutela per le colleghe e i colleghi interessati che sono inseriti nel percorso di esodo, in attesa anche di eventuali ulteriori azioni che come CGIL si valutasse di intraprendere.
Come FISAC CGIL con i nostri Rappresentanti Sindacali siamo come sempre a disposizione per informazioni e chiarimenti e per offrire la massima assistenza e supporto alle lavoratrici e ai lavoratori.
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La nostra nuova esperta ha rivisitato interamente la GUIDA AI NUOVI DIRITTI.
Marina d’ora in poi provvederà agli aggiornamenti in materia e risponderà ai vostri quesiti e dubbi che le vorrete porre.
Potete contattarla a questo indirizzo: marina.milanesio1@intesasanpaolo.com
Il nostro Esperto Giampiero Reccagni ha aggiornato la Guida alla Previdenza Complementare, l’unica importante novità riguarda l’apertura alle nuove adesioni, a decorrere dal 1° aprile, del comparto STABILITA’ che è stato quindi inserito nella Parte I – Le informazioni chiave per l’aderente – Scheda “Presentazione” e nella Parte II “Le informazioni integrative Scheda “Le opzioni di investimento – le caratteristiche” della “Nota Informativa e Appendice”.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
In considerazione dell’imminenza della data del 12 aprile (termine per la eventuale destinazione del PVR a Conto Sociale), ma anche della prossimità del 30 aprile (scadenza stabilita sia per la richiesta del Contributo welfare figli, sia per la Provvidenza familiari disabili), il nostro nuovo esperto, Raffaele Bosco, ha rivisitato interamente la Guida Conto Sociale.
La Guida include ora alcune nuove sezioni, tra cui quella che riepiloga la normativa sui fringe benefit (occorrerà prestare molta attenzione per non incorrere in oneri imprevisti), e i capitoli sul Conto Welfare UBI e sulla piattaforma Welfare Hub.
D’ora in avanti Raffaele provvederà agli ulteriori aggiornamenti in materia e risponderà ai quesiti che vorrete porgli.
Potete contattarlo a questo indirizzo: raf.bosco68@gmail.com
Il nostro esperto Marcello PINOTTI ha aggiornato la Guida PACCHETTO GIOVANI, le variazioni riguardano precisazioni importanti rispetto il bonus nascita figli.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Marcello è a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
In Intesa Sanpaolo la fruizione e ancor di più la mancata fruizione di determinati e specifici corsi può avere effetti diretti e molto significativi rispetto all’erogazione del PVR (e dei sistemi premianti e incentivanti in genere) e al completamento / consolidamento dei Percorsi professionali.
In questa nuovissima Guida Pop trovate tutto quello che vi serve per orientarvi nel mondo della Formazione in Intesa Sanpaolo: come sempre in forma chiara e sintetica.
Buona visione, ascolto, lettura!
In questa Guida Pop rivista e aggiornata i giovani dipendenti di Intesa Sanpaolo (assunti under 30) possono trovare una sintesi di tutte le agevolazioni:
che sono state previste espressamente per loro dalla contrattazione aziendale.
Buona visione, ascolto, lettura!
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SONO TRASCORSI TANTI MESI DALL’ACCORDO,ANTE MODIFICA LEGGE MONTI PER GLI ESODI. ANCOR OGGI, NON SIAMO IN GRADO DI AVERE CERTEZZE SUL FUTURO DI COLORO CHE HANNO FIRMATO CON GERTE GARANZIE PER LA PARTE A.SE NEL CONTEMPO, E FINO A QUANDO NON CI SARA’ UN DECRETO ATTUATIVO CHE SERVA A FARE CHIAREZZA SU QUESTA ANNOSA PROBLEMATICA, LA PROPOSTA CHE VIENE FORMULATA DALL’AZIENDA DI PASSARE NEL FONDO DI SOLIDARIETA’ E NON ACCETTATA DAL COLLEGA, EQUIVALE A REVOCA DI QUELL’ACCORDO?. ASPETTO, VOSTRE DELUCIDAZIONI SULL’ARGOMENTO.
La proposta che l’azienda formula individualmente ai colleghi che avevano optato per l’uscita tramite pensionamento “diretto” (ovvero SENZA transitare dal Fondo) NON annulla in nessun modo l’accordo. “Semplicemente” (ma un semplicemente assolutamente da non sottovalutare) l’azienda ricorda ai colleghi che allo stato attuale e (visto l’indirizzo che stanno prendendo i provvedimenti legislativi), presumibilmente anche in via definitiva, la riforma Fornero NON prevede la conservazione dei diritti pensionistici per chi non li avesse già maturati prima del 31/12/11 o per chi non sia già o debba andare in un Fondo di sotegno al reddito in forza di accordi collettivi stipulati ante 4/12/11. Sulla scorta di ciò l’Azienda offre ai colleghi 2 opzioni: non fare nulla e mantenere in piedi l’ipotesi di uscita diretta verso la pensione (sapendo però che se se i provvedimenti legislativi non salvaguarderanno tale fattispecie si applicheranno i nuovi requisiti e quindi l’uscita non sarà più possibile se non con tutti gli allungamenti previsti) oppure switchare su un’uscita attraverso il Fondo che salvaguarda i vecchi requisiti.
Ciascun collega valuti la sua convenienza…
In base ai requisiti pre riforma la mia finestra pensionistica si aprirebbe nel luglio 2016 (parte B). Ammesso di rientrare tra i “derogati”, come potro’ avere certezza di andare effettivamente in pensione dopo i quattro anni di permanenza nel fondo? L’INPS rilascera’ una certificazione al momento dell’ingresso nel fondo che mi garantira’ in tal senso? In tal caso potro’ (facoltativamente) oppure dovro’ (obbligatoriamente) andare in pensione al raggiungimento del diritto pre riforma? Chiaramente si possono al momento fare solo supposizioni ma vorrei una risposta orientativa basata sulla sua esperienza.
Nel momento in cui si aderisce al Fondo di Sostegno al reddito del settore del Credito decide di risolvere il suo rapporto di lavoro con l’Azienda sulla base del diritto pensionistico che ha in quel momento (nel momento della risoluzione effettiva, non dell’adesione). Tuttavia l’INPS non assume nessuna obbligazione nei confronti di chi segue questa strada, nè potrebbe farlo nemmeno volendo. L’INPS non ha autonomia decisionale sulla destinazione dei suoi fondi, né sulla non applicazione delle previsioni previdenziali tempo per tempo introdotte, rispetto alle quali l’unico ente autorizzato è il Governo tempo per tempo vigente.
Quindi chi va in esodo lo fa sulla scorta di una PREVISIONE di pensionamento, che può essere confermata o smentita dalle decisioni del Governo. Il quale Governo può applicare gli allungamenti a chi è già in esodo e cercare successivamente (sotto la pressione delle organizzazioni sindacali) dei fondi per coprire tali allungamenti (è quanto avvenuto con il Governo Berlusconi), oppure non applicare gli allungamenti a chi è già in esodo e reperire preventivamente (ovviamente su base previsionale equindi anche in questo caso con varie incertezze e sotto pressione sindacale) le risorse per coprire coloro i quali in esodo devono ancora andarci (come sta facendo, com molte contraddizioni, il Governo Monti).
Quel che è certo, è che una volta che il collega entra nel Fondo, gli verrà applicato obbligatoriamente il primo diritto utile al pensionamento. Tieni però conto che la riforma Monti, tra le altre cose, prevede che chi è in un Fondo Esuberi deve restare a carico di quel fondo almeno fino a 60 anni, il che vuol dire che anche se dovessi maturare il diritto a pensione prima dei 60 anni, resterai nel fondo almeno fino al compimento dei 60 anni di età.
Ringrazio per la puntualità e la competenza della risposta, ancora più apprezzabile in un contesto normativo così incerto. Se ho capito bene, per noi “derogati della quota B”: a) la domanda di adesione al Fondo è ormai irrevocabile (dal 1/7/12 o dal 1/1/13 o dal 1/7/13, a discrezione della banca); b) al raggiungimento del diritto pre-riforma utile al pensionamento non abbiamo certezza di andare effettivamente in pensione per carenza di risorse (la graduatoria INPS sarà una lotteria …); c) ho 58 anni e raggiungerei il “vecchio” diritto nel 2015 con quota 97 (61anni+3mesi+36contributi) e finestra – cioè uscita dal Fondo – dopo 12 mesi nel luglio 2016. Ma se in quell’anno non rientrassi in “graduatoria”, in base alla nuova normativa dovrei aspettare di raggiungere i 67 anni (nel 2021 !) per andare in pensione: quindi 5 anni (67-62=5) senza assegno e senza pensione (una scopertura di 60 mesi ! non di 12 o meno …). Scenario tutt’altro che tranquillizzante …
P.S. la “graduatoria” INPS sarà definita “ex-ante” una volta per tutte quest’anno (cioè: o dentro o fuori) o di anno in anno in base alle domande di pensionamento in funzione delle risorse (cioè: con la spada di Damocle sulla testa per tutto il periodo di permanenza nel Fondo) ?
In buona sostanza è così, ma con due importanti variabili.
La prima, più tecnica, è che la graduatoria dovrebbe essere a “scavalco progressivo” e non blindata per anno, nel senso che le risorse dovrebbero essere gestite con un criterio di vasi comunicanti sull’intero periodo di valenza dell’esenzione dalla riforma.
La seconda, a mio avviso molto più importante, è che al di là dei tecnicismi messi in campo volta per volta, finora è sempre stata trovata una soluzione per chi si era trovato in un Fondo di sostegno ed era stato colpito da qualche forma di allungamento. Mi è assolutamente chiaro che ciò che è sempre avvenuto non è detto che si debba ripetere ipso facto. Ma è anche vero che i precedenti sono importanti (direi fondamentali) e che tali precedenti non si sono realizzati nel vuoto spinto, ma sulla base dell’iniziativa sindacale che li ha determinati. Ed è del tutto ovvio che tale iniziativa proseguirà anche nel futuro.