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rischio rottura monte parmaOggi 10 novembre, a Milano, si è tenuto il 4° incontro della procedura di confronto sindacale con Intesa Sanpaolo, per la riorganizzazione di Banca Monte Parma e per la sua integrazione nel Gruppo.
Intesa Sanpaolo ha consegnato un primo testo con cui ha confermato le sue pesanti richieste di taglio del costo del lavoro e di uscita obbligatoria con licenziamento di Personale, riproponendo delle posizioni inaccettabili, tali da pregiudicare il confronto.
Come Organizzazioni Sindacali Unitarie, Delegazione Sindacale trattante di Intesa Sanpaolo e Rappresentanze Sindacali Aziendali di Banca Monte Parma, dopo aver analizzato il testo aziendale, abbiamo replicato, rifiutando qualsiasi logica di licenziamento e proponendo un percorso basato sulla riduzione del numero delle uscite e del risparmio di costi proposti dall’azienda, con il presupposto, su quelle basi, della salvaguardia del principio prioritario di volontarietà per le uscite.
E’ evidente che le criticità della situazione e le enormi difficoltà del confronto permangono immodificate rispetto agli incontri precedenti, con forti possibilità di rottura e di conclusione della procedura senza accordo sindacale.
Al termine della giornata, le Parti hanno deciso di aggiornare il confronto al giorno 15 novembre p.v..

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