Nell’incontro di oggi l’Azienda, rispondendo alle richieste di chiarimento delle Organizzazioni Sindacali in merito al Modello di servizio, ha comunicato importanti modifiche definendole semplicemente “alcune precisazioni”.
Noi non mettiamo in discussione la facoltà dell’azienda di organizzare la propria attività, definendo nuovi modelli di servizio o “affinando” quelli esistenti. Non può però non tener conto dei lavoratori e delle lavoratrici, delle loro professionalità e delle loro aspettative.
Con quale credibilità può pensare di gestire i colleghi, che ogni volta vengono coinvolti nei cambiamenti organizzativi che durano meno di un foglio di calendario, come ad esempio sta avvenendo per i referenti operativi?
Con quale credibilità può dire di affrontare le criticità applicative di questo modello di servizio?
In questa situazione, ribadiamo con forza la richiesta delle Segreterie Unitarie di Gruppo della conferma degli accordi di armonizzazione e la salvaguardia dei percorsi professionali in essere.
Prossime Scadenze
luglio 2022
11lugalldayTermine Autocertificazione Diritto Bonus 200€
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Come avevamo già comunicato qui, l’azienda ha predisposto una procedura per l’autocertificazione del diritto alla percezione del bonus 200€ (D.L. n. 50/2022) da parte dei colleghi che ne abbiano diritto
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Come avevamo già comunicato qui, l’azienda ha predisposto una procedura per l’autocertificazione del diritto alla percezione del bonus 200€ (D.L. n. 50/2022) da parte dei colleghi che ne abbiano diritto (In ISP questa condizione può essere verificata sulla busta paga di maggio ricercando sul cedolino la voce con codice 73DV Es.L.234/21-INPS arr.).
A questi colleghi l’azienda ha inviato nei giorni scorsi una mail individuale recante il rimando all’autocertificazione da fornire.
Invitiamo tutti i colleghi interessati a verificare di aver ricevuto la mail in questione e a procedere con l’autocertificazione inderogabilmente entro l’11 luglio.
settembre 2022
30setalldayalldayTermine Richiesta Assegni Di Studio Per I Figli Scuole Medie Inferiori E Superiori
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Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e
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Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e superiore frequentate e superate nell’anno scolastico 2021/2022.
Nel form “Borse di studio figli” è disponibile un supporto online per ottenere informazioni utili alla compilazione, è inoltre presente la funzione Riepilogo richieste all’interno della quale sono visualizzabili tutte le domande pregresse relative al familiare, per il quale si sta inserendo la richiesta.
Si ricorda che nella sezione “Servizi Amministrativi“, è disponibile l’elenco di tutte le richieste inserite: accedendo alla singola richiesta si potranno visualizzare i contenuti e monitorare lo stato di avanzamento della pratica attraverso una Timeline.
Nella sezione Intranet Persona > Presenze e Retribuzioni > Borse di studio figli sono disponibili la Normativa di riferimento e le FAQ.
I colleghi che non hanno accesso a #People – come le persone assenti dal servizio – possono presentare la domanda trasmettendo il modulo cartaceo reperibile al percorso: Persona > Presenze e retribuzioni > Borse di studio figli > Normativa > Regole per l’erogazione delle borse di studio a favore dei figli dei dipendenti.
Per approfondire le questioni degli Assegni di Studio potete consultate la nostra Guida ASSEGNI DI STUDIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti) sono a vostra disposizione per ogni chiarimento.
ottobre 2022
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Si informa che, dal 1° ottobre al 29 ottobre compreso, sarà attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio Premorienza
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Si informa che, dal 1° ottobre al 29 ottobre compreso, sarà attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio Premorienza o Premorienza ed Invalidità Permanente.
Durante questo periodo:
- gli iscritti, che non hanno ancora aderito, potranno chiedere l’attivazione della prestazione assicurativa, con effetto dal 1/1/2023;
- gli iscritti, già assicurati per l’anno 2022, potranno, sempre con effetto dal 1/1/2023, variare l’importo del capitale assicurato e/o la tipologia.
Gli iscritti già assicurati che, invece, non intendono variare la propria copertura, non sono chiamati ad alcuna incombenza ed il rinnovo avverrà tacitamente.
IMPORTANTE: La richiesta di variazione del capitale assicurato e/o della tipologia di copertura, una volta inserita in procedura, comporta l’automatica disdetta delle garanzie dell’anno precedente, SENZA POSSIBILITÀ DI RIPRISTINO, anche se la Compagnia non consentisse, sulla base dell’esame del Questionario Anamnestico (da presentarsi obbligatoriamente per le coperture oltre i € 250.000), la variazione richiesta, o nel caso l’Iscritto non accetti l’eventuale sovrappremio comunicato dalla Compagnia stessa.
Si evidenzia, inoltre, che la procedura web delle prestazioni accessorie non ha funzione di preventivo ed una volta confermato l’inserimento, la richiesta di attivazione è presa in carico con immediata disdetta di eventuali garanzie già in essere.
Per conoscere il premio corrispondente ai diversi massimali e tipologia di assicurazione, potete consultare la Guida alla Previdenza Complementare aggiornata dal nostro Esperto Giampiero Reccagni.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
novembre 2022
30novalldayalldayTermine Assegni Di Studio Per I Figli: Università Immatricolazione 1° Anno
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I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2022/2023) potranno inserirle in #People > Servizi
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I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2022/2023) potranno inserirle in #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Borse di studio figli fino al 30 novembre 2022
Successivamente al 30 novembre p.v., eventuali richieste non potranno più essere prese in considerazione.
Le altre borse di studio relative all’Università (anno accademico 2021/2022) saranno richiedibili dal 09/12/2022, anche da parte dei colleghi ex gruppo UBI, per i quali non è prevista la borsa di studio iscrizione al primo anno.
La normativa di riferimento è disponibile in #People a questo link
I colleghi lungo assenti dal servizio possono presentare la domanda trasmettendo il modulo allegato al Regolamento alla casella e-mail: dc_ap_serv_amm_pers.71029@intesasanpaolo.com
È importante ricordare che:
– è possibile presentare unicamente la domanda relativa all’iscrizione al primo anno di università (immatricolazione) qualora non già precedentemente richiesta ed erogata;
– è utile verificare periodicamente lo stato della propria richiesta in #People > Servizi Amministrativi (nella parte alta della pagina è presente l’elenco di tutte le richieste):
- stato “INVIATA”: la richiesta è stata regolarmente acquisita dalla procedura;
- stato “IN VERIFICA”: l’ufficio Servizi Amministrativi del Personale sta eseguendo i consueti controlli di congruità;
- stato “SOSPESA”: è necessario seguire le istruzionicomunicate con apposita e-maile che sono visibili nella procedura cliccando sulla richiesta; nel riquadro DESCRIZIONE CASO si troverà Stato Pratica: SOSPESA > Note per il dipendente
- stato “COMPLETATA”: la richiesta è stata approvata.
Per chiarimenti o richieste di supporto è possibile accedere a #People > Assistenza, scegliendo la categoria “Borse di studio figli”.
Per gli importi e per approfondire la temtica generale degl iassegni d istudio potete consultare la nostra Guida Assegni di Studio.
dicembre 2022
31dicalldayalldayTermine Ultimo Utilizzo Permesso Frazionato (PCR)
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Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato. Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ,
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Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ, FESTIVITÀ CIVILI CADENTI DI DOMENICA E PERMESSO FRAZIONATO (PCR)
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Dal 1° al 31 dicembre 2022 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° gennaio 2023. L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno
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Dal 1° al 31 dicembre 2022 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° gennaio 2023.
L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno dei seguenti Fondi:
– Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo
– Fondo Pensioni Cariplo.
Ecco il percorso per accedere all’applicativo tramite #People:
#People > Servizi Amministrativi > Richieste > Previdenza Complementare > “Variazione Percentuale contributo volontario a fondo pensione”.
Una volta effettuata la variazione sarà possibile stampare una ricevuta da conservare.
Per annullare la variazione già inserita sarà necessario seguire il medesimo percorso e annullare la pratica.
Per modificare quanto già inserito, si dovrà procedere all’annullamento come sopra descritto e riproporre la variazione come desiderato.
Sono esclusi dalla compilazione online, e dovranno quindi utilizzare i moduli cartacei disponibili sui siti del Fondo di competenza, da inviare all’Amministrazione del Personale entro il 18 dicembre 2020:
- i colleghi lungo assenti
- gli iscritti provenienti dalla Cassa ex-IBI
- i colleghi che non hanno accesso a # People.
Per approfondire le questioni della Previdenza Complementare potete consultate la Guida alla PREVIDENZA COMPLEMENTARE e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
gennaio 2023
14genalldayalldayTermine Ultimo per Esercizio Opzione "Banca Ore"
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I colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono effettuare l’operazione in Intesap entro il 14 gennaio 2023. Vi ricordiamo che potete approfondire fin dora questo argomento consultando la nostra
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I colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono effettuare l’operazione in Intesap entro il 14 gennaio 2023.
Vi ricordiamo che potete approfondire fin dora questo argomento consultando la nostra Guida all’Orario di Lavoro e al Part Time.
E come sempre la nostra esperta Marianna Broczky è a vostra disposizione per approfondimenti e consulenze personalizzate.
Entrando in #People > Servizi Amministrativi > Intesap > Employee Self-Service > Riepilogo > Gestione Adesione Banca ore, i colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono decidere se destinare in “banca ore” tutte o quota parte delle maggiori prestazioni oltre il limite delle 50 ore annuali.
In assenza di nuove opzioni si intendono confermate quelle già in essere. In caso di variazione rispetto all’opzione in essere, il responsabile sarà informato con email.
Anche i colleghi delle Aree professionali a part time possono optare per il versamento a “banca ore” delle eventuali prestazioni aggiuntive effettuate oltre il normale orario individuale di lavoro:
- al momento della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale;
- in qualsiasi altro momento successivo (ad esempio in occasione del rinnovo).
In questi casi devono inoltrare a Retribuzioni e Processi Amministrativi HR, in via Lorenteggio 266 – 20152 Milano, l’apposito modulo di richiesta disponibile in Arco nelle “Regole in materia di prestazione di lavoro a tempo parziale“.

Fisac Flash FOL: Permessi e Turni estremi

ASSUNZIONI: LA RETE IN SOFFERENZA NON HA RISPOSTE ADEGUATE
FOCUS ASSUNZIONI
Nell’incontro di oggi, l’Azienda ci ha illustrato i dati sulle assunzioni rivenienti dagli ultimi accordi sottoscritti: si tratta di 794 ingressi articolati come segue.
Assunzioni nel periodo 01/10/2020 – 30/04/2022:
Totale Intesa Sanpaolo Capogruppo 691
Società Perimetro Banca dei Territori 1
Società a riporto Funzioni Centrali 6
Società perimetro IMI Corporate & Investment Banking 4
Divisione Private Banking 53
Divisione Asset Management 8
Perimetro Divisione Insurance 31
Rileviamo che solo 214 sono riferiti alle filiali, cui si aggiungono 616 assunzioni però a contratto misto.
Inoltre, dal dettaglio fornitoci sulla ripartizione geografica, alcuni territori risultano totalmente assenti, tra cui la Sardegna e il Trentino, già destinatari di interventi sindacali negli scorsi mesi.
Ancora una volta la Banca non tiene conto dell’ormai cronico stato di sofferenza in cui versano le filiali, soprattutto in alcune zone e ancora una volta abbiamo chiesto con forza all’Azienda un’accelerazione sulle prossime assunzioni in programma e un’attenzione alla rete: I colleghi diminuiscono, anche in forza degli esodi volontari, le pressioni commerciali aumentano!
FOCUS CONTRATTO MISTO
Ad oggi sono presenti 829 colleghi a contratto misto e 106 stagisti.
Riteniamo che sia necessaria da parte aziendale una riflessione obiettiva sulla gestione di tale tipologia contrattuale:
• la quota di trasformazione a tempo pieno è rilevante, nonostante le pressioni dell’Azienda per scoraggiare la trasformazione in full time, come da noi già in precedenza denunciato;
• sono stati numerosi i casi di dimissioni volontarie da parte dei colleghi a contratto misto;
• nell’ambito dell’operatività da lavoratori autonomi non si hanno facoltà di deroga commissionale e non vengono messi a disposizione locali per ricevere i clienti;
• in occasione della richiesta di trasformazione a tempo pieno, troppo spesso e inspiegabilmente vista la collocazione su tutta Italia del gruppo, viene assegnata una sede lontana sia dalla residenza che dal precedente luogo di lavoro!
Non basta certo il nuovo piano incentivante per la parte autonoma illustratoci oggi, legato ad obiettivi qualitativi e a obiettivi individuali di flusso netto gestito (riferito alla parte da Consulenti Finanziari con contratto di Agenzia) a compensare le criticità evidenziate!
Guida alle Coperture assicurative per i colleghi
Tutti i colleghi di ISP usufruiscono di una serie di coperture assicurative pagate dall’azienda e possono eventualmente attivarne di ulteriori a proprie spese a condizioni di particolare favore rispetto al mercato.
Purtroppo molti colleghi non sono a conoscenza nemmeno delle coperture già esistenti a loro favore e spesso capita che non le attivino in caso di “sinistro”, perdendo così indennizzi anche molto importanti.
Abbiamo quindi pensato di riunire in un unico compendio (lo trovate qui) le informazioni più importanti relative a
- Polizza Infortuni Professionali e Extraprofessionali,
- Indennità Premorienza,
- LTC Nazionale,
- LTC FSI (Collettiva e Volontaria),
- Prestazioni Accessorie del Fondo Pensione
In modo da fornire un primo strumento di consultazione agile e immediato, rimandando alle guide specifiche per gli approfondimenti del caso.
Come al solito i nostri esperti sono a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze e vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
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Aggiornamento Guide alla luce dell’accordo del 20 maggio sull’inclusione
Come era stato anticipato qui, è in corso l’aggiornamento delle nostre Guide le cui materie sono state modificate dall’accordo del 20 maggio sull’inclusione che – tramite una ridefinizione del concetto di “figlio” e di “padre” – garantisce a tutti colleghi e colleghe il pieno accesso a tutti i permessi che la legge non riconosce ancora ai nuclei familiari uniti civilmente o sulla base di convivenza, al di là del genere dei componenti il nucleo familiare, così come riconosce le norme aziendali in tema di priorità e provvidenze.
Al momento sono già state aggiornate le Guide:
A breve saranno aggiornate anche le Guide Neoassunti, Pacchetto Giovani, Sospensione Volontaria, Legge 104.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e i nostri esperti sono a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
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AGGIORNAMENTO GUIDA ALLA FORMAZIONE FLESSIBILE
La nostra esperta Marianna Broczky ha aggiornato la Guida alla FORMAZIONE FLESSIBILE, le novità riguardano gli impatti della formazione obbligatoria su PVR e sistema incentivante.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Marianna è a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
AGGIORNAMENTO GUIDA ALI
La nostra esperta Cristina Grilli ha aggiornato la Guida ALI.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Cristina è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
Nuove coperture LTC: quanto ne sai? E comunque devi decidere entro il 30 aprile…
Le coperture LTC garantiscono una rendita a fronte di gravi infermità.
Ovviamente tutti speriamo di non doverne mai avere bisogno, ma quando succede, sono problemi enormi. Un aiuto finanziario non risolve, ma certo aiuta e parecchio.
Informarsi sulle coperture LTC che già abbiamo e sulla possibilità di attivare una copertura aggiuntiva tramite il Fondo Sanitario per sé o per i propri familiari è davvero molto importante.
La copertura aggiuntiva deve essere attivata entro il 30 aprile: per prendere una decisione consapevole, consulta la nostra Infografica (scaricala qui).
Per approfondire la questione e per le preadesioni, vai sulla Pagina dedicata del Fondo Sanitario.
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Contributo figli 120€: la nostra infografica
E’ finalmente attiva la possibilità di scelta (per i colleghi ISP storici) sulla destinazione dei 120€ per i figli a carico entro i 24 anni.
Abbiamo immediatamente prodotto un’infografica che riassume i concetti principali del contributo Welfare. Potete scaricarla qui.
Per un approfondimento, vi ricordiamo anche di consultare le FAQ che potete scaricare qui.
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Nuove prestazioni Fondo Sanitario: la nuovissima Infografica
Lo sai che dal 2022 ci sono nuove e migliori prestazioni garantite dal Fondo Sanitario ai colleghi e ai loro familiari?
E che è finalmente stata abolita la “quota differita” e dall’anno prossimo le prestazioni verranno liquidate subito per intero?
E che dal 2024 miglioreranno le prestazioni miglioreranno ulteriormente?
Adesso con la nostra nuovissima Infografica (scaricala qui) ti raccontiamo tutto su queste novità.
Se poi vuoi approfondire tutto quello che c’è da sapere sul “Pacchetto giovani”, consulta la nostra guida dedicata:
Guida al Fondo Sanitario Integrativo.
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Categorie
Boogie…era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti!
La situazione è VERAMENTE preoccupante… L’azienda è palesemente in un grave momento di anarchia organizzativa, ma purtroppo (una volta avrei detto per fortuna) vi sono alcune prerogative che le sono proprie e non possono essere surrogate dal sindacato. Ritengo quindi che la qualità della nostra azione si debba misurare sulla tempestività dell’informazione, sulla qualità dell’analisi e della critica, ma anche e soprattutto sull’efficacia delle tutele concrete che siamo in grado di mettere in campo a fronte di questo disastro. Nel caso di specie, ma come sempre, tutele collettive (salvaguardia della profesisionalità e della qualità del lavoro attraverso la difesa degli accordi di armonizzazione) e individuali (tutela dei singoli colleghi coinvolti a vario titolo nelle follie,organizative aziendali). Ovviamente senza dimenticare l’altrettanto fondamentale questione economica, ovvero il VAP… Vedremo come il sindacato saprà cavarsela con queste sfide (e una volta tanto non è una parola a caso).
E poi, ovviamente, consoliamoci con il maestro Conte… http://www.youtube.com/watch?v=FUxrJAM9px0&feature=related
….. a me sembrava già abbastanza chiaro al momento della firma del Piano Industriale da parte dei sindacati, che erano progetti, non supportati da dati, senza conoscere quali fossero le modifiche cui andavamo incontro …anzi una modifica l’avevamo accettata, quella della possibilità da parte aziendale di poterti demansionare se non trovavi più il tuo portafoglio durante la ristrutturazione…ma cmq questa paura verrà definitivamente tolta visto che il demansionamento non esisterà con la fungibilità dei quadri direttivi e la cancellazione che avverrà a breve dei percorsi di carriera. Saluti
Come ho detto la situazione è complessa e preoccupante. Detto questo, anzi direi proprio per questo, per poter affrontare al meglio le situazioni partendo da dati di realtà, occorre fare alcune distinzioni.
1) I sindacati NON firmano i piani industriali, che non sono oggetto di accordo e nemmeno di semplice condivisione, ma di pura illustrazione da parte dell’azienda. Come dicevo nell’intervento precedente, una volta avrei detto meno male, perché ognuno deve fare il suo mestiere; oggi vedendo la qualità della gestione aziendale faccio fatica a dirlo, ma questa è un’altra storia…
2) Il sindacato, quando riesce (non è un dato scontato frutto di disposizioni di legge o che altro, ma una “cosa” che ci si conquista volta per volta) contratta le ricadute sul personale dei piani industriali. Nel nostro caso abbiamo contrattato un piano di esodi incentivati e volontari, anzichè obbligatori, cercando di allargare la platea di coloro che potevano uscire da 3.000 a 5.000 per diminuire le riconversioni e fare 1.000 assunzioni. Su tutto ciò si è innestata la complicazione delle riforma Fornereo e, come sanno i direttamente interessati, stiamo cercando di metterci una pezza.
3) Il demansionamento non è una cosa che si accetta o meno. La legge lo vieta come misura discriminatoria dell’azienda nei confronti dei dipendenti nel senso che non è possibile demansionare qualcuno se il lavoro che costui fa continua ad esistere. E in questo caso non è possibile praticare il demansionamentoo. Ma se il lavoro che si faceva prima non c’è più, ad esempio perché l’azienda si riorganizza, la legge tutela il dipendente nel senso che gli garantisce inquadramenti e livelli retributivi precedenti, ma ovviamente non costringe l’azienda a mantenere una produzione o un’organizzazionwe del lavoro piuttosto che un altra.
4) La fungibilità dei Quadri (e peraltro delle Aree Professionali) è un argomento diverso che ha ripercussioni diverse a seconda dell’organizzazione aziendale. Nella nostra azienda la fungibilità delle Aree professionali è praticata da sempre (e tra l’altro è il motivo per cui si è riusciti a mantenere, e introdurre ex novo per quanto riguarda il personale ex Intesa, l’automatismo a 3A4L. Per quanto riguarda i QD la fungibilità che già esiste nei contratti precedenti tra 1, 2 e 3 livello e tra 2, 3 e 4 livello non ha mai messo in discussione i percorsi professionali, i diversi inquadramenti per le Direzioni sulla base del numero dei dipendenti e così via.
5) Il problema dei persorsi professionali, non in relazione alla fungibilità, ma più “banalmente” alle intenzioni aziendali di metterci mano, è invece un problema grave e serio. E’ di qualche ora fa un accordo ponte per prolungare l’applicazione dei percorsi in essere fino a giugno in attesa di avviare e completare entro tale data il nuovo accordo. Sarà una partita difficile, che intendiamo giocare con tutta l’attenzione del caso.
Diciamo correttamente così, che L’accordo del 29 luglio 2011(firmato dai sindacati) ,accetta oltre che al piano sugli esodi , l’applicazione del Piano industriale e del progetto 8000, i sindacati non partecipano alla creazione del piano d’impresa ma con tale firma ne avallano l’attuazione. Sostanzialmente sta bene ciò che c’è scritto.(potevamo chiedere maggiori info su come l’azienda voleva procedere alla ristrutturazione e con quali modelli, e ci saremmo accorti che anche all’azienda stessa non erano per nulla chiari, visto gli ultimi ripensamenti).Giuste le altre considerazioni, penso cmq che la “piena” fungibilità richiesta per i quadri vedrà la propria attuazione ,a favore economico dell’azienda, nel prossimo accordo aziendale di Giugno.Visto che nel primo intervento era emerso una preoccupazione sul Vap , sappiate che i lavoratori bancari sono fortemente preoccupati per la creazione di un unica erogazione che fonde VAP e incentivi con il rischio che l’azienda possa essere libera di pagare i dividendi ad i propri azionisti e negare il premio ai lavoratori perchè un parametro del sistema incentivante non è a posto. Il dire che è una conquista la partecipazione dei sindacati ,con una commissione, all determinazione del sistema incentivante è una cosa deviante, tanto peggio , come qualcuno ha scritto,che finiranno le pressioni sul raggiungimento degli ibiettivi. Gli obiettivi sulle vendite li farà sicuramente ancora l’azienda (ci mancherebbe) al limite la commissione stabilirà come distribuirli e con che pesi sulle diverse figure, ma il rischio ,detto prima, è ben maggiore di qualche beneficio!
Comunque grazie per le risposte e attendo fiducioso…ma molto preoccupato, come sempre più colleghi(stufi) lo sono.
Solo ancora un paio di spunti.
Diciamo che il piano industriale di Intesa Sanpaolo era molto orientato ai ricavi piuttosto che alla riduzione dei costi (mi pare che prevedesse un utile intorno ai 5 miliardi) e che quindi il sindacato lo aprezzasse (nel senso di poter sottoscrivere un accordo che ne derivava in cui si concordava di fare uscite volontarie e incentivate e addirittura delle assunzioni riducendo nel contempo le riconversioni, ovvero processi di per sè dolorosi per i lavoratori coinvolti) era abbastanza scontato. Oggi è facile (lo dico senza polemica, assolutamente) dire che quel piano era invece velleitario e confuso. Oggi tutti sappiamo che la previsione di crescita del PIL nel momento di redazione del piano era del +0,8% e ora del -1,5%, con tutto quello che ne consegue. I bancari fanno bene a preoccuparsi, perché lo scenario del settore è davvero preoccupante: la vicenda MPS è molto interessante sotto questo punto di vista. Fanno bene a preoccuparsi soprattutto dello scenario, perché volenti o nolenti sono le condizioni generali quelle che determinano gli spazi di contrattazione. Li determiano in buona percentuale, perché certo influiscono le capacità contrattuali, i rapporti di forza, la credibilità dei soggetti, ma anche le dimensioni della torta da spartire hanno il loro bel peso…
Preoccupazioni sul VAP. Il VAP è tecnicamente figlio dei dati di bilancio. Temo che se applicassimo le formule dei sacri testi, quest’anno sarebbero sangue e lacrime. Vorrei sbagliarmi (il bilancio non c’è ancora) ma credo che quest’anno la nostra unica speranza è proprio quella di contrattare “politicamente” il VAP. Non so con quali esiti, ma certo non mi affiderei alla semplice applicazione dei numeri. Se un’azienda quotata decide di non pagare i dividendi (o anche solo di dimezzarli) capisci bene la difficoltà di portarsi a casa una cosa che si chiama Valore Aggiunto Procapite. E capisci che la difficoltà non è legata alla formulazione del CCNL, ma proprio e ancora alla quantità di torta da dividere.
Sulla fungibilità dei QD avevo già detto, e ribadisco. La cosa in sè non ha ripercusioni su un’organizzazione del lavoro come la nostra e su accordi come quello che abbiamo appena prorogato. Lo prova la fungibilità tra 3 dei 4 livelli che già esiste e non ha impedito percorsi, inqudramenti, ruoli, ecc. la vera questione è lo scenario (ancora e sempre) in cui andremo a rinnovare gli accordi. Quel che è certo è che o saremo in grado di rinnovare in modo decente gli accordi oppure dovremo aprire una vertenza.
Contrattazione dei sistemi incentivanti (insieme al VAP). Personalmente la cosa non mi entusiasma né mi atterisce. E’ un’opportunità. Un’opportunità non priva di rischi. Che però secondo me non sono quelli di incorrere in un non pagamento del VAP tramite trucchetti sui parametri del sistema incentivante. Non credo proprio e non ce ne sono i presupposti. I rischi sono piuttosto quelli insiti nell’assumersi una responsabilità e una condivisione sindacale rispetto al salario incentivante, che per sua natura è collegato a budget di vendita e relative pressioni. E’ ovvio che contrattare qualcosa ha lo scopo di renderlo più trasparente e anche meno “iniquo”, ma è altrettanto chiaro che il prezzo da pagare è quello della rinuncia alla propria alterità (e quindi pienezza di critica) rispetto alle logiche commerciali aziendali. Da quanto ho scritto appare evidente che condivido le tue preoccupazioni sulla contrattazione del sistema incentivante (che ovviamente non potrà eliminare le pressioni relative al budget!). Ribadisco: preoccupazioni sulla contrattazione del sitema incentivante in quanto tale, non in relazione al VAP. Ma allo stesso tempo sono convinto che non sia più la stagione in cui è sufficiente “chiamarsi fuori” ed esercitare un diritto di critica tanto intransigente quanto sterile, consegnando di fatto quote non irrilevanti di salario alla piena discrezionalità aziendale. Credo invece che valga la pena di raccogliere la sfida e mettere le mani in pasta anche in una materia così rischiosa.
Lasciami questa considerazione sulla situazione Bancaria Italiana e Europea in generale. Le banche ,riferito alla crisi generale del sistema,sono attori principali di questa situazione, nel bene e nel male, nel male perchè l’hanno generata loro stesse, come detentrici di potere economico e finanziario, con una finanza insana(sub prime derivati, junk bond etc, nel bene (se così si può dire)perchè faranno di tutto per mantere il loro stato di potere e di controllo del sisistema di capitali . I soldi in banca sono sempre arrivati e continuano a farlo ancora di più ora che l’economia segna il passo . La BCE ha inondato di liquidità il sistema con LTRO 500 miliardi di euro in 3 mesi, 12 a Banca Intesa 7,5 Unicredit, altrettanti MPS. E noi lavoratori di queste aziende dobbiamo tenere ogni centesimo e ogni diritto guadagnato e non farci impaurire dalla crisi, che c’è, è reale ma tocca pesantemente (purtroppo ) altre categorie in questo momento più a rischio. Se la Fiat non vende la nuova Panda, dopo sei mesi lo stabilimento lo tengono al 50 % e via tutti a casa….se le banche non erogano credito al PMI (imprese) se ne fott…o , con i soldi della BCE al 1% si vanno a comprare i BTP al 6%.Perciò o il sistema (tutto) collassa …cosa possibile..o la cinghia incominciamo a stringerla tutti se c’è da farlo, la crisi per il nostro settore viene strumentalizzata…e il buon Micheli sa come farlo Complimenti cmq per il sito..veramente ben fatto. Buon lavoro
E’ del tutto evidente che per chi fa il mio mestiere la centralità è la difesa degli interessi di una parte (i lavarotori, ovviamente): il Sindacato è un’Organizzazione di parte e se vuole continuare ad avere una ragion d’essere può trovarla solo nel continuare ad essere “di parte”. Quindi concordo pienamente con l’affermazione che noi dobbiamo provare a tenerci tutto ciò che abbiamo e cercare di difenderlo al meglio. Detto questo sono comunque molto preoccupato per la situazione del nostro settore. Certamente la crisi del 2008 è stata una crisi del tutto finanziaria legata a sub prime, derivati, junk bond, etc, ma è altrettanto vero che quella attuale è una crisi da sofferenza dei debiti sovrani (causata anche dalla crisi dell’indebitamento privato) e da una paurosa e devastante crisi del sistema industriale europeo nel suo complesso e dei paesi mediterranei nello specifico. E’ vero che il nostro settore può fare utili, per un po’, su giochetti legati a prestiti BCE e reimpieghi nei titoli pubblici, ma se a brevissimo termine non riprende la produzione industriale che è in grado di sostenere i titoli pubblici e questi ultimi fanno la fine di quelli Greci (ristrutturazione del debito con reale riduzione del 75% del valore), allora il tutti a casa sarà un problema anche nostro…
Comunque, un passo alla volta e vediamo come affrontarlo. Vedremo molto presto come sarà il bilancio di quest’anno del nostro gruppo, quali saranno gli utili (se ci saranno e come si saranno determinati), se ci sarà il pagamento dei dividendi e così via. A partire da questi dati vedremo quali difficoltà dovremo affrontare in ordine a VAP, rinnovo accordi, assunzioni…
In ultimo grazie per i complimenti in merito al sito. Li accolgo con piacere, perché il lavoro che ci costa è decisamente considerevole, ma sapere che ciò che riusciamo a produrre è apprezzato ci ripaga ampiamente.