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noNell’ambito del prosieguo della trattativa sul Contratto Collettivo di Secondo Livello, nella prima metà di marzo è iniziato il confronto con l’azienda sul tema della mobilità, la cui normativa di Gruppo è applicata dall’Azienda in attesa del rinnovo dell’accordo scaduto il 31/12/2015.

Come delineato nel documento programmatico della FISAC/CGIL di Gruppo, riteniamo che il tema si debba inquadrare nell’ambito delle politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e non possa essere utilizzato come strumento di contenimento dei costi.

L’obiettivo unitariamente condiviso è quello della mobilità sostenibile, intesa come riduzione dei tempi, delle distanze e del numero degli spostamenti, mentre le posizioni aziendali rappresentano una operazione di taglio costi sugli oneri di mobilità, incrementano di fatto la mobilità del personale e non prevedono alcun intervento di conciliazione con i tempi di vita, in contraddizione con le premesse sulle quali è stato condiviso l’accordo sul lavoro flessibile.

Un accordo sulla mobilità sostenibile è irrinunciabile per la difesa delle condizioni di vita dei lavoratori in una fase di profonda trasformazione dell’organizzazione del lavoro.
Nella trattativa, che proseguirà nel mese di aprile, la Fisac e il sindacato unitario perseguiranno con tenacia e determinazione un rafforzamento delle tutele attualmente previste.

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