Il Sole 24 Ore: Rottura sul contratto, bancari in sciopero il 30 gennaio (click qui)
La Stampa: Il 30 gennaio lo sciopero dei bancari. Il rinnovo del contratto deve rimanere un diritto. Previste quattro grandi manifestazioni a Roma, Milano, Palermo e Ravenna (click qui)
La Repubblica: Braccia incrociate in banca: sciopero generale il 30 gennaio (click qui)
Corriere della Sera: Sciopero generale dei bancari.
Sindacati rompono con l’Abi (click qui)
Perché non si può scioperare durante la settimana per esempio il Mercoledì?????? Parecchi colleghi e semplici cittadini se lo chiedono!!
Accordo nazionale 23 gennaio 2001 per la regolamentazione dell’esercizio del diritto di sciopero nel settore del credito stipulato tra l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e le Organizzazioni Sindacali FABI, FALCRI, FEDERDIRIGENTICREDITO, FIBA-CISL, FISAC-CGIL, SINFUB, UIL C.A., valutato idoneo dalla Commissione di Garanzia con deliberazione n. 01/9 del 22.02.2001 e pubblicato in G.U. n. 220 del 21.09.2001 – supplemento ord. n. 233. Il 23 gennaio 2001, in Roma
tra – l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e Commissione di Garanzia
dell’Attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali.
Art. 3
Le Organizzazioni sindacali firmatarie si impegnano a non proclamare scioperi nella giornata di mercoledì, ovvero – se festiva – nel giorno lavorativo immediatamente successivo. Tale impegno comprende anche la giornata lavorativa precedente, limitatamente ai turni di lavoro dei centri servizi e dei servizi informatici e Internet che si effettuano dopo le 17,00 e comunque all’ultimo turno di lavoro dei medesimi; detto impegno si intende comunque limitato a 24 ore consecutive. Le medesime Organizzazioni sindacali, fermo quanto sopra, si impegnano, altresì, a non proclamare scioperi che superino le 48 ore consecutive, in particolare in prossimità delle festività, e comunque tali da determinare la sospensione dei servizi per più di 4 giorni consecutivi1. Detta regola va osservata anche nel caso di proclamazioni da parte di Organizzazioni sindacali diverse, al fine di evitare che, per effetto di scioperi proclamati in successione da soggetti sindacali diversi e che incidono sullo stesso servizio finale o sullo stesso bacino di utenza, sia oggettivamente compromessa la continuità dei servizi. L’ABI prende atto degli impegni di cui al presente articolo.
Non si può scioperare di mercoledì per il motivo che tu stesso hai riportato. In Italia esiste una legge che regolamenta il diritto di sciopero nei servizi pubblici (o al pubblico, come nel nostro caso). E’ la legge n.146 del 12 giugno 1990, modificata e innovata dalla L.n.83 del 11 aprile 2000. Questa legge prevede che anche in caso di scioperi sia garantita la continuità del servizio e demanda alla contrattazione l’individuazione di regole che la garantiscano. In difetto ci sarebbero state sanzioni e l’applicazione di norme centralizzate stringenti. L’interpretazione giurisprudenziale della legge indicava che il servizio non poteva essere interrotto per più di due giorni lavorativi consecutivi o quattro di calendario. In ragione di ciò, fu stabilito un protocollo di settore che individua nel mercoledì il giorno in cui deve comunque essere garantito il servizio.
Poi, al di là delle questioni strettamente legali (che comunque NON sono aggirabili,) credo che sia veramente importante comprendere che il senso dello sciopero è di dimostrare l’assoluta e totale contrarietà della categoria alle posizioni di ABI. Ripeto: dimostrare concretamente la propria contrarietà individuale mediante l’adesione a un’iniziativa collettiva. E questo è possibile solo tramite i numeri dell’adesione, non certo attraverso i distinguo più o meno speciosi. Ognuno è responsabile delle proprie scelte e quindi scelga appunto le motivazioni che ritiene più adatte a sé.
Fermo restando che le limitazioni stabilite dall’Accordo nazionale 23 gennaio 2001 di cui sopra limitano fortemente l’azione collettiva di sciopero, capisco la necessità di doverle osservare. Ciò che non capisco è come si accetti di giungere ad un accordo che, di fatto, sancisce l’impossibilità di indire uno sciopero per più giorni lavorativi. Se non ho capito male, l’unica possibilità sarebbe quella di scioperare dal venerdì al lunedì compresi e non oltre i 4 giorni di calendario. A questo punto mi vien da dire: e se si scegliessero i giorni in cui ci sono le scadenze dei pagamenti (che spesso sono al lunedì) in modo da creare un reale e maggiore disagio all’azienda?
Grazie.
Come abbiamo scritto precedentemente l’accordo di settore si limita ad applicare (in forma MENO rigida e restrittiva) le disposizioni della legge.
Lo sciopero di venerdì + lunedì è possibile, ma comporta l’addebito di 4 (quattro) giornate di stipendio (previsione di legge sul calcolo delle retribuzioni).
In un settore di servizi il “nemico” NON sono gli utenti, con i quali anzi noi stiamo cercando palesemente e ostentatamente di stringere un patto contro il comune avversario, ovvero una certa finanza malata e chi la governa. Il senso dei nostri scioperi, oltre a creare ovviamente un certo disagio per attirare attenzione, è soprattutto quello di DIMOSTRARE (attraverso una massiccia adesione individuale a proteste collettive) che i bancari NON sono disposti ad accettare i dictat dell’ABI e che quindi le aziende dovranno rendersi conto che sarà molto difficile per loro conseguire i risultati che si prefiggono in un clima di forte e certificato malcontento dei propri dipendenti. Il che fa ovviamente MOLTA più paura di qualsiasi interruzione momentanea del servizio.
Buongiorno,
al momento però posso dire che ad oggi tutti i nostri scioperi non hanno portato a nulla di buono, la momento è tutto fermo e con questi scioperi attivati nelle giornate meno drammatiche da un lato non fanno altro che far risparmiare il datore di lavoro.al momento siamo bloccati da tempo su tutti i fronti.
Premetto che si sono dei tempi in cui, come spiegava Carroll, bisogna correre (e pure veloci) per restare nello stesso posto, perché se no si va indietro. E per i bancari restare dove sono adesso (un contratto unico, le stesse normative applicate a tutti, rinnovi periodici nei tempi previsti con recuperi salariali agganciati agli andamenti inflattivi, un sistema inquadramentale certo e uno stipendio di anzianità progressivo garantito a tutti, gestione delle ristrutturazioni aziendali attraverso i prepensionamenti anziché i licenziamenti) non è un fatto così disprezzabile e soprattutto senza riscontri in nessun altro settore.
Tutto ciò premesso appunto, riporto qui di seguito una cronologia (documentata e riscontrabile) già riportata in un’altra discussione, che permette di verificare come in realtà dall’ultimo sciopero siamo stati tutt’altro che bloccati.
• Il 31 ottobre 2013 si realizza il grande sciopero generale della categoria contro la disdetta unilaterale del CCNL ABI, avvenuta il 16 settembre.
• Si riaprono le trattative e il 20 dicembre si firma un accordo che disciplina il Fondo di solidarietà di settore e proroga la scadenza del Contratto al 30 settembre 2014.
• In tempi celeri (aprile 2014) viene costruita e votata nelle assemblee la Piattaforma per il rinnovo del CCNL.
• Nel frattempo l’ABI mette in dubbio le “code” del rinnovo 2012, cioè tabellizzazione EDR e ritorno alle regole ordinarie per il calcolo del TFR. Il rischio che la parte datoriale non mantenga gli impegni alza il livello di tensione nei rapporti e sembra portare inevitabilmente verso una durissima rottura politica (vertenza, cause legali, ecc.). L’ABI però capisce di essere andata oltre e fa un passo indietro.
• Il 6 ottobre viene firmato un accordo che prevede tabellizzazione EDR e calcolo TFR secondo le regole previste dal Contratto, il tutto a partire dal 1 gennaio 2015. Inoltre, di conseguenza, il CCNL viene prorogato fino a fine dicembre 2014.
• L’ABI a parole offre disponibilità vera a trattare, ma concretamente conferma la sua “piattaforma alternativa”, che prevede un taglio strutturale dei costi e uno smantellamento del Contratto nazionale e della categoria (eliminazione di scatti e automatismi, calcolo del TFR con il solo stipendio di base, aumenti di stipendio legati all’inflazione limitatissimi, messa in discussione dell’Area contrattuale per circa 80.000 colleghi dei servizi, rafforzamento della contrattazione decentrata soprattutto in funzione derogatoria). Inoltre pone addirittura delle pregiudiziali sulla necessità irrinunciabile di abolire gli automatismi economici e di calcolare il TFR sulla sola base dello stipendio di base.
• Il 25 novembre si rompono definitivamente le trattative. Inizia così il percorso che prevede assemblee e procedura per la dichiarazione di uno sciopero generale di categoria, da svolgere il 30 gennaio. Dal 29 dicembre 2014 vengono interrotte unilateralmente anche le trattative con le aziende e i gruppi.
• Il 17 dicembre l’ABI conferma la disdetta del CCNL a partire dal 1 gennaio 2015, con impegno ad applicarlo unilateralmente fino al 31 marzo. Da quel momento in avanti, in assenza di un accordo, riterrà libere le aziende associate di fare deroghe unilaterali o tramite accordi sindacali, iniziando così il superamento di fatto del CCNL.
• A gennaio iniziano le assemblee per condividere con i colleghi la riproposizione della nostra piattaforma a preparare lo sciopero del 30 gennaio con cui sostenerla e rigettare le posizioni di ABI
lo so bene che c’è una Legge….. ed è la n.146 del 12 giugno 1990, modificata e innovata dalla Legge n. 83 del 11 aprile 2000……
Mi viene da dire… quando ci si siede al tavolo delle trattative mi viene normale pensare e dire….ATTENZIONE A CHE COSA SI FIRMA SOLO QUESTO…E’ certo come tutti sappiamo, che negli anni passati di giornate di sciopero in tutte le categorie se ne sono fatte a migliaia e migliaia e migliaia e quindi forse si è dovuti giungere ad un limitazione. E’ chiaro che se sciopera l’operatore ecologico x 2, 3, 4 giorni, poi si pulisce il tutto il 5 giorno. Se scioperano le impresa delle pulizie nessuno se la fila. Se sciopera il trasporto pubblico (come è successo 6/7 anni fa a Milano …all’improvviso dopo estenuanti trattative che non portavano a niente…) e o il bancario….sono cassì amari!!!!!