Le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno avuto notizia di casi in cui al lavoratore in malattia non sia stata, in tutto o in parte, riconosciuta la relativa indennità per effetto di disguidi nella trasmissione del certificato medico telematico. Fatta salva ovviamente la verifica di una eventuale diretta responsabilità del dipendente in circostanze del genere, dai nostri riscontri emerge con evidenza un incomprensibile irrigidimento da parte aziendale nell’applicazione delle regole sulla malattia che evidenzia più una volontà aprioristica di non ricercare soluzioni di maggiore equità e finanche sanzionatoria del dipendente. L’Azienda sembra dimenticarsi a esempio che lo stato di salute del lavoratore durante la malattia potrebbe anche essere tale da impedirgli di verificare nel dettaglio la correttezza della certificato che i sanitari gli forniscono.
Malattia: oltre al danno la beffa!
12 Ago 2014 | Firenze E Prato | 2 commenti
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buongiorno, voglio portare da esempio il mio caso. una domenica (22/06/2014) mi sono dovuto recare al pronto soccorso perché mi ero infortunato ad una mano procurandomi una ferita con perdita notevole di sangue tanto che al pronto soccorso mi hanno applicato punti di sutura e di conseguenza una prognosi di 7 giorni. il giorno dopo ho comunicato alla filiale di quanto accaduto. il sabato successivo (prima della scadenza dei 7 giorni ) mi sono recato dal mio medico curante per farmi togliere i punti ma ha dovuto prolungare la malattia perché ancora non risarcita del tutto la ferita quindi ha compilato il certificato telematico motivandolo “proseguimento della malattia”. al mio rientro ho consegnato la documentazione del pronto soccorso per aggiornare INTESAP. Eccoci alla beffa…… essendo arrivato prima il certificato telematico del mio medico curante non è stato possibile inserire quello della struttura sanitaria, pertanto l’ufficio personale ha inviato il tutto a Milano per la “forzatura” dell’inserimento…….in data 04/08/2014 mi viene comunicato che il periodo dei 7 giorni di prognosi datomi dal pronto soccorso risultano essere ben 7 giorni di “malattia non retribuita” e pertanto mi verranno detratti dal prossimo stipendio…..ho fatto tutto e di più per risolvere la cosa ma ho rimbalzato contro un muro di gomma….vi sembra umano e giusto tutto questo ??? ma lo sanno su nei piani alti di quanto ammonta il nostro stipendio ??? perché impossessarsi dei miei soldi che mi sono sudato per guadagnarli che devo subire ogni tipo di minaccia o pressione per vendere prodotti che arricchiscono le loro tasche ??? non si rendono conto che del poco che prendiamo di stipendio dobbiamo pagarci affitto casa,prestiti,assegni ai figli e spese varie ???? perché non prendono in considerazione il tramutare la “multa” in giorni di ferie anche se non trovo giusto non accettare il fatto che realmente ero in malattia e non a Viareggio con gli attributi in riva al mare….purtroppo nonostante i sindacati vedo avvicinarsi il 27/08 con la busta paga con una trattenuta “fraudolenta” di 700 euro meno (circa)….meno male che tra poco inizia di nuovo il programma “striscia la notizia” o quant’altro…non finisce qui….io ero davvero infortunato…..e adesso venitemi a chiedere disponibilità o cosa vendere ai clienti…..scusate lo sfogo ma davvero mi sento preso per i fondelli e mi domando ma chi è il mio datore di lavoro a cui dedico parte della mia vita ?????
Porto la tua questione all’attenzione della Delegazione Trattante. Prenderanno contatto con te al più presto per verificare la situazione.