Pubblicato il – 7 Ottobre 2013


Lo sciopero del 31 ottobre parla al paese

pagina scioperoQui di seguito pubblichiamo il testo del comunicato del Segretario Generale Agostino Megale

Lo sciopero indetto dai sindacati dei bancari per il prossimo 31 ottobre contro la disdetta del contratto nazionale decisa unilateralmente dall’Abi “dovrà essere una mobilitazione capace di parlare oltre ai lavoratori e alle lavoratrici per rivolgersi direttamente ai clienti, ai consumatori e a tutti i cittadini, perché c’è bisogno di banche vicine al territorio e che riaprano i rubinetti del credito”. E’ quanto affermato dal segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, oggi a Palermo nel corso dell’intervento conclusivo di tutte le Rsa della Sicilia del sindacato dei lavoratori del credito della Cgil.
Il dirigente sindacale ha inoltre ricordato come “contro la disdetta unilaterale data dall’Abi al contratto nazionale tutto il sindacato risponderà unitariamente con lo sciopero del 31 ottobre per difendere il contratto e il fondo di sostegno al reddito e all’occupazione”. Per questo motivo il leader dei bancari della Cgil ha invitato la categoria “a realizzare assemblee capillari in tutti i luoghi di lavoro affinché lo sciopero abbia la più alta partecipazione. Quella del 31 ottobre deve essere una mobilitazione capace di parlare oltre ai lavoratori e alle lavoratrici per rivolgersi direttamente ai clienti, ai consumatori, a tutti i cittadini”.
Secondo Megale, infatti, “l’obiettivo che dobbiamo porci con la mobilitazione, mentre difendiamo il contratto nazionale, deve essere quello di avere banche più vicine al territorio che riaprano i rubinetti del credito per far ripartire gli investimenti, la crescita e l’occupazione. Il tutto – ha concluso – con particolare riferimento ai tanti giovani senza lavoro e al Mezzogiorno”.

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