Alle Colleghe e ai Colleghi ISP Area FVG:
di seguito riportiamo il testo di una lettera inviata all’azienda sul tema “Contratto misto”:

Facciamo riferimento alle recenti assunzioni nella nostra Area di personale a contratto misto, ed al passaggio a questa nuova forma di lavoro di colleghi già assunti a tempo indeterminato a tempo pieno.

Per quanto riguarda i nuovi assunti abbiamo rilevato che la formazione prevista per i primi mesi, sia durante lo stage che nella parte di affiancamento in filiale, non è stata all’altezza delle aspettative e non è stata in grado di permettere ai colleghi di raggiungere un adeguato grado di autonomia. Chiediamo quindi che l’inserimento dei colleghi in filiale sia sempre accompagnato da una formazione appropriata e continuativa, ed è fondamentale che includa un affiancamento reale e ben eseguito presso le filiali di appoggio, per consentire l’acquisizione delle competenze procedurali, e non, indispensabili per poter fornire una consulenza alla clientela di alto livello professionale.

Inoltre abbiamo riscontrato che i tempi di alimentazione del portafoglio B (che deve essere in grado di garantire un adeguato livello retributivo ad integrazione della parte di retribuzione fissa) si sono protratti ben oltre i 6 mesi previsti, penalizzando economicamente i colleghi coinvolti. Le liste della clientela da contattare per proporre il passaggio a contratto misto vengono sottoposte ad un vaglio preventivo del direttore della Filiale o dell’Area, con il risultato che i clienti affidati al gestore a contratto misto risultano essere per lo più quelli “residuali” e oggetto di “scarto” nelle varie campagne commerciali, in quanto considerati poco remunerativi o di difficile gestione.

Infine chiediamo che venga richiamata l’attenzione sul fatto che debba essere rispettata, come previsto dalla normativa, la netta separazione fra lavoro dipendente e lavoro autonomo, e che pertanto non è possibile, come invece a volte succede, incontrare i clienti e/o presenziare presso i locali della banca nelle giornate e negli orari in cui si opera come Consulente Finanziario Autonomo.
Questa situazione di ambiguità fra i ruoli, espone i colleghi stessi, ma anche ad esempio i Direttori delle Filiali in cui operano, ad azioni di carattere sanzionatorio, per il mancato rispetto delle norme che regolano l’attività dei promotori finanziari che deve essere sempre svolta all’esterno delle Filiali, di carattere assicurativo, previdenziale e di sicurezza sul lavoro.

Rimaniamo in attesa di un Vostro pronto riscontro e con l’occasione porgiamo distinti saluti.

Le Rappresentanze Sindacali Aziendali – I Coordinatori Territoriali
Area FVG IntesaSanpaolo
Fabi    First/Cisl    Fisac/Cgil    Uilca/Uil    UNISIN”

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