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L’annuncio dell’incorporazione di numerose aziende del Gruppo ed anche del Banco di Napoli all’interno della Capogruppo IntesaSanpaolo oltre a mettere fine all’autonomia di una banca fondata nel 1539 e che ha segnato, tra alterne vicende, la storia d’Italia, non è, come dichiarato dal CEO del Gruppo, dott. Messina “semplicemente un passaggio di un più ampio processo di semplificazione”. E’ una scelta non molto comprensibile.

Il Banco di Napoli da sempre rappresenta nel Gruppo una delle realtà maggiormente redditizie al punto da essere indicato da MF, all’interno dell’Atlante delle banche leader 2017, come l’ottava banca in Italia per creazione di valore e la prima del gruppo Intesa Sanpaolo. Il Banco si è visto assegnare un rating pari a 6,74 mentre la Capogruppo ha ricevuto un punteggio pari a 5,43.

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