L’accordo sottoscritto il 10 febbraio 2021 sulla cessione di 17 filiali e 9 minisportelli a BPPB, confermando il positivo impianto dell’intesa già raggiunta con riferimento al trasferimento dei rami d’azienda a BPER, rappresenta un risultato importante per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti nell’operazione.
Come illustriamo in maniera dettagliata in questo approfondimento, l’intesa interviene su diversi ambiti:
- difesa dei livelli occupazionali,
- diritti di natura contrattuale e di carattere individuale,
- tutela e valorizzazione delle competenze e della professionalità,
- misure di conciliazione.
In particolare, per quanto riguarda la disciplina contrattuale applicabile, l’accordo “mette in sicurezza” nel tempo i trattamenti economici di natura fissa, compresi quelli indiretti legati alla previdenza complementare e all’assistenza sanitaria integrativa.
Si tratta di un punto d’arrivo non scontato e assolutamente apprezzabile alla luce di un impianto complessivo della contrattazione di secondo livello in BPPB ad oggi non particolarmente avanzato. L’aver garantito alla platea delle colleghe e dei colleghi trasferiti in BPPB il mantenimento (per molte materie anche in via definitiva) dei trattamenti di cui beneficiavano in UBI potrà essere utile a favorire lo sviluppo della contrattazione integrativa in BPPB, a vantaggio di tutte le lavoratrici e i lavoratori di questa azienda nel suo nuovo perimetro.
Giudichiamo quindi favorevolmente l’intesa raggiunta anche in relazione alla trattativa per l’incorporazione di UBI in ISP che prende avvio oggi.