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lottacontratto“Alla ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto dei bancari, l’Abi ammorbidisce la linea negoziale. Come spiega il presidente del Casl Alessandro Profumo «abbiamo ritirato le pregiudiziali ma manteniamo la nostra preoccupazione perché il costo del contratto deve essere minimo per garantire la sostenibilità del settore». Le pregiudiziali riguardavano il blocco strutturale degli scatti e della base di calcolo del tfr. Ma c’è di più, perché i banchieri, dal contratto a costo zero, sono passati a parlare, come si legge in una nota dell’Abi, della «necessità della minimizzazione dei costi», lasciando quindi intendere che ci sarebbe una disponibilità, seppure molto contenuta, a parlare di aumenti. La tempistica è stata confermata e Profumo ha ribadito la «volontà di chiudere entro il 31 marzo un contratto nazionale che, tenendo conto delle preoccupazioni sulla situazione economica delle banche, sia basato su elementi di sostenibilità». A confermare questa volontà c’è un calendario di incontri molto fitto con 3 nuovi appuntamenti il 25 febbraio, il 5 e il 10 marzo.”

di Cristina Casadei – Il Sole 24 Ore – leggi online

 

 

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