Pubblicato il – 23 Giugno 2021


La Tirannia degli incapaci

Raccontare ciò che sta accadendo in Rete attraverso un volantino, unico strumento che noi sindacalisti sul territorio possiamo usare in totale autonomia, diventa sempre più complicato…
Isp è diventata la rappresentazione plastica dell’Italia commissariata di oggi che non funziona.
Isp non risponde ai rappresentanti dei lavoratori quando pongono quesiti sul funzionamento della banca, sull’organizzazione del lavoro, su salute e sicurezza.
Isp sta allevando una generazione di capi scelti e promossi secondo due soli criteri: chi vende di più, e chi ubbidisce senza fiatare. Ci attende un futuro nel quale, a comandarci, saranno per la maggior parte incompetenti kamikaze.
Isp non riconosce più il valore delle persone: le cataloga attraverso un complicato sistema di valutazione, pressoché impossibile da comprendere e contro il quale è inutile ricorrere in quanto si ha torto a prescindere, e nella peggiore delle ipotesi le getta in pasto al bipolarismo del Capo area di turno
Isp lascia in stato di totale abbandono i dipendenti assegnati a nuovi incarichi o di provenienza UBI: non li forma adeguatamente e assegna loro portafogli spropositati, con l’unica ovvia conseguenza di far ricadere sul lavoratore la responsabilità dei frequentissimi malfunzionamenti del sistema e la gestione della rabbia del cliente Isp lascia le filiali sottodimensionate, inducendo i dipendenti a prestazioni lavorative oltre lorario di lavoro, quando con ogni evidenza servirebbe un deciso potenziamento della Rete
E la lista potrebbe continuare, ma tutte queste problematiche, hanno un comune denominatore.
Tutti sono ormai in balia degli eventi: dal top al middle management, giù giù fino all’ultimo dei capi nessuno è più in grado di infondere fiducia a dipendenti sempre più demoralizzati nell’affrontare il lavoro quotidiano.
E noi sindacalisti lo percepiamo sempre più: negli ormai rari incontri trimestrali così come nel paradossale comitato di consultazione, dove abbiamo inutilmente cercato di confrontarci con una controparte che non prova nemmeno a giustificare la drammatica situazione attuale fatta di scelte illogiche e votate esclusivamente agli utili di brevissimo termine.
Quindi, per supplire alla propria incapacità gestionale, all’azienda rimane una solo strada: coltivare dei novelli Tiranni in erba, pensando che con l’aggressività verbale, la sottomissione dei lavoratori e le minacce si possa risolvere qualcosa.
Imperia 23/06/21
Fabi – Fisac CGIL Intesa Sanpaolo – provincia di Imperia

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