La Corte di Appello di Roma boccia la tesi aziendale del refuso, giudicandola non aderente allo svolgimento effettivo della vicenda e non suffragata da prove. Censura in modo pieno la condotta dei sindacalisti cui l’azienda si è affidata per suffragare la propria lacunosa ricostruzione dei fatti, riconoscendo invece la credibilità e coerenza della nostra rappresentante che ha difeso in Tribunale le richieste dei colleghi. Accoglie le rivendicazioni dei lavoratori sul VAP 2008. Riconosce la validità della richiesta sindacale di un VAP più favorevole da parte dei dipendenti Fideuram rispetto al resto del Gruppo, fondata sulla peculiarità della situazione lavorativa ed economica di Banca Fideuram.
Pubblicato il – 19 Settembre 2013