Da qualche giorno tra i colleghi si sta molto parlando del Lavoro Flessibile da Casa, altrimenti detto Smart Working o più semplicemente Flexi. All’origine dei mormorii ci sono le esternazioni di alcuni Capi Ufficio e Capi Attività che manifestano l’intenzione di ridurre drasticamente la concessione dello Smart Working ai propri collaboratori.
L’iniziativa è in palese contrasto con le direttive aziendali che, in recenti comunicati delle Relazioni Industriali, pongono le persone al centro del rapporto tra il responsabile e il collaboratore, e considerano il Lavoro Flessibile necessario a rafforzare il rapporto di fiducia e responsabilizzazione reciproca. Lo stesso CEO Carlo Messina, convinto dei vantaggi che porta a tutti, poche settimane fa ha auspicato che il ricorso al Flexi si moltiplichi per tre “per migliorare la produttività e la soddisfazione dei dipendenti ed ottimizzare l’utilizzo degli spazi”.
Ma allora perché assistiamo a questo apparente cambio di rotta? Perché – fermo restando che lo Smart Working deve essere compatibile con le esigenze di servizio – in alcuni uffici si vuole contrastare un’iniziativa vantaggiosa tanto per i colleghi quanto per l’Azienda?
La ragione sembra legata ad alcuni disservizi di procedure informatiche e ad alcune lamentele da parte di Funzioni Utenti della DSI, che non sarebbero state sufficientemente supportate in attività che prevedono la presenza dei referenti tecnici (in entrambi i casi i colleghi lavoravano da casa).
Senza scendere nel merito delle situazioni e nel dettaglio delle singole competenze, rileviamo trattarsi comunque di episodi isolati, da considerare come tali, senza ricorrere ad azioni generalizzate che andrebbero a danno di quanti – e sono la stragrande maggioranza – da sempre si sono comportati con buonsenso e correttezza.
“Per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno” si vede talvolta scritto su cartelli appesi dietro il bancone di certi negozi, ma noi siamo dell’idea che invece si debba continuare a fare credito a chi lo merita. E quindi, uscendo dalla metafora, sosteniamo che le persone sulla cui affidabilità e senso di responsabilità si basano i risultati di eccellenza sbandierati ogni momento continuino a fare lo Smart Working, come caldeggiano con forza il top management e le Funzioni di gestione del Personale.