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Se una volta l’autunno caldo era tradizionalmente degli operai, adesso a mobilitarsi sono soprattutto i bancari. I circa 325 mila dipendenti del settore sono presi tra l’incudine della crisi che azzoppa i rendimenti delle banche e impone tagli nei costi, e il martello della riforma delle pensioni che ha privato gli istituti della tradizionale valvola di sfogo dei prepensionamenti. Non a caso dei 65 mila primi esodati individuati dal governo, 15 mila sono proprio bancari. E l’accelerazione nel taglio degli organici è drammatica: se dal 1993 al 2010 i bancari sono diminuiti complessivamente di circa 38 mila unità, entro il 2015 sono attese 28 mila uscite.

 

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