Come vi abbiamo annunciato qui, la FISAC insieme alle altre Organizzazioni Sindacali ha sottoscritto un accordo molto positivo che:
- prevede l’erogazione straordinaria e aggiuntiva di 500€ per tutti colleghi del Gruppo ISP (ad esclusione dei Dirigenti)
- consente la detassazione sia di questa erogazione straordinaria, sia di quella di pari importo già erogata a settembre, a fronte dell’autocertificazione di aver pagato bollette relative a luce, acqua e gas.
La normativa che consente questa detassazione è particolarmente complessa e richiede particolare attenzione:
- innanzitutto occorrerà produrre entro il 9 dicembre una autocertificazione come da istruzioni contenute nella news che vi riportiamo di seguito,
- ma soprattutto occorrerà fare attenzione al montante complessivo dei propri fringe benefit per cui si chiede la detassazione. Infatti, contrariamente a quanto annunciato in una prima fase, l’azienda ha comunicato di non essere in grado di verificare se con il rimborso delle bollette in concorso con altri fringe benefit si supera la soglia esente di € 3.000 (nel caso di superamento la tassazione non riguarderà solo la quota eccedente, ma l’intero montante dei fringe benefit), per cui raccomandiamo CAUTELA in particolare ai titolari di mutui e prestiti. In caso di incertezza è ovviamente consigliabile optare per la liquidazione in busta paga.
Come d’uso vi riportiamo la news aziendale con le istruzioni per l’autocertificazione e il percorso per accedere alla procedura di autocertificazione.
In virtù dell’art. 12 del Decreto-Legge 9 agosto 2022, n. 115 (cd. decreto Aiuti bis), convertito con modificazioni dalla L. 21 settembre 2022, n. 142, e pubblicato in data 9 agosto 2022 sulla Gazzetta Ufficiale, in deroga alla disciplina ordinaria in materia di fringe benefit, le erogazioni in denaro effettuate nel 2022 dai datori di lavoro ai dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale riferiti ad immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti, dal dipendente e/o dai familiari di cui all’art. 12 TUIR, sulla base di un titolo idoneo, a prescindere dal luogo in cui è stabilita la residenza o il domicilio, per consumi effettuati nel 2022, non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente, entro il limite complessivo di euro 3.000 (limite così innalzato dal Decreto-Legge 18 novembre 2022, n. 176, cd. Decreto Aiuti-quater, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 18 novembre 2022).
Tale limite ricomprende anche eventuali altri fringe benefit erogati dal datore di lavoro nel corso del medesimo periodo d’imposta (cfr. art. 51, comma 3, Tuir), il cui importo è evidenziato mensilmente nel cedolino paga.
Nel caso in cui, in sede di conguaglio, il valore complessivo dei fringe benefit, ivi incluse le somme in denaro erogate per il pagamento delle suddette utenze domestiche, risultino superiori al predetto limite di 3.000 euro, l’intero importo dei fringe benefit verrà assoggettato a tassazione ordinaria, vale a dire anche la quota di valore inferiore al medesimo limite di euro 3.000 (esempio: l’eventuale erogazione di fringe benefit – ivi compresi i rimborsi delle bollette – del valore di euro 3.100 comporta la tassazione dell’intero ammontare e non solo della quota eccedente di euro 100).
Intesa Sanpaolo e le società del Gruppo, vista la nuova normativa in tema di fringe benefit in vigore per il 2022, imputano l’importo delle due erogazioni di 500 euro su indicate anche al rimborso delle spese per le predette utenze domestiche, in funzione della posizione individuale di ciascun dipendente, tenendo conto del valore complessivo dei fringe benefit fruiti nel corso dell’anno.
Rientra in tale casistica anche l’erogazione straordinaria di euro 500 lordi che, in attesa dei chiarimenti applicativi da parte dell’Amministrazione finanziaria in tema di fringe benefit, Intesa Sanpaolo e le società del Gruppo hanno assoggettato ad imposizione nel mese di settembre, ed il cui importo verrà considerato, in tutto o in parte fringe benefit, in presenza di spese per utenze domestiche, debitamente giustificate.
A tal fine, i colleghi possono quindi compilare e inoltrare entro il 9 dicembre 2022, l’autocertificazione disponibile su #People > Servizi amministrativi > Richieste amministrative > Autocertificazione per pagamento utenze domestiche, da rendere ai sensi degli artt. 19 e 47 del Dpr 28 dicembre 2000, n. 445, per documentare la spesa sostenuta. A supporto della compilazione sono state predisposte queste istruzioni.
Si precisa che il datore di lavoro, in sede di conguaglio fiscale di fine anno, restituirà, in tutto o in parte, le imposte e la contribuzione previdenziale obbligatoria, già applicate a settembre in sede di erogazione straordinaria, fino all’importo del fringe benefit attestato con l’autocertificazione.
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Abito in condominio con riscaldamento centralizzato. Pago quindi rate condominiali dove oltre al riscaldamento sono comprese altre voci di spesa. Cosa devo indicare per l’autocertificazione?
n caso di utenze intestate al condominio, la documentazione che comprovi la spesa sostenuta deve contenere il numero e l’intestatario della fattura, la tipologia di utenza, la quota parte pagata dal condomino (o dai suoi familiari) nonché data e modalità di pagamento effettuata dal condomino (o dai suoi familiari).
questa la risposta del personale.
Voglio proprio vedere quanti amministratori produrranno, se produrranno, in tempi utuli questi dati…
Ciao Elisa,
sono rimborsabili solo le spese per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale: quindi le bollette di cui chiederai il rimborso andranno depurate delle voci non ricomprese nelle precedenti.
Le FAQ aziendali raccomandano inoltre di verificare con l’amministratore di condominio la disponibilità di documentazione a supporto.
buongiorno, se l’abilitazione è intestata al compagno/a del dipendente. Le utenze sono pagate dal dipendente e il compagno/a non è fiscalmente a carico, può comunque essere effettuata l’autocertificazione?
Purtroppo no, in quanto la norma di legge non ricomprende i conviventi, ma solo coniuge e figli, genitori, nuore e generi, suoceri e suocere, fratelli e sorelle.
Buongiorno, come si verificano i fringe benefit soprattutto inerente mutui o finanziamenti. Grazie
Buongiorno Giulia,
contrariamente ai fringe benefit rappresentati dai buoni acquisto/carburante, questo dato non è visibile in busta paga (lo sarà solo nel cedolino di dicembre, quindi troppo tardi per orientare la scelta relativa all’autocertificazione).
Tuttavia in base alle ultime verifiche (tuttora in corso) l’azienda non ha escluso di poter effettuare una valutazione preventiva quando prenderà in esame le autocertificazioni presentate: quindi in caso di superamento della soglia per effetto del mutuo o del prestito, non accoglierebbe la richiesta di utilizzo delle somme come rimborso di bollette oltre la soglia medesima.
Per parte nostra (almeno per il momento) consigliamo comunque di cercare di effettuare una prima quantificazione in autonomia, eventualmente contattando il tuo sindacalista FISAC CGIL per un supporto.
Buongiorno, come si fa a capire se si supera il limite? si parla di un a voce in busta paga, ma non sono riuscito ad identificarla. Ricomprende tale voce tutti i fringe benefit, anche tassi su mutuo?
Buongiorno Paolo,
la voce in busta paga è presente solo se sono stati fruiti fringe benefit quali buoni spesa e benzina, mentre per ora non sono presenti i dati riferiti ai mutui (per i quali per il 2022 occorrerà attendere il conguaglio nel cedolino di dicembre, quindi troppo tardi per orientare la scelta relativa all’autocertificazione).
Come scritto anche nella risposta precedente tuttavia, in base alle ultime verifiche (tuttora in corso) l’azienda non ha escluso di poter effettuare una valutazione preventiva quando prenderà in esame le autocertificazioni presentate: quindi in caso di superamento della soglia per effetto del mutuo o del prestito, non accoglierebbe la richiesta di utilizzo delle somme come rimborso di bollette oltre la soglia medesima.
Rimane almeno per il momento consigliabile cercare di effettuare una prima quantificazione in autonomia, eventualmente contattando il sindacalista FISAC CGIL per un supporto.
Buongiorno,
il calcolo del fringe benefit derivante dall’erogazione di un mutuo agevolato per il personale, non sembra essere di facile calcolo.
Su un sito specializzato si legge:
“Per quello che concerne il prestito personale al dipendente invece il fringe benefit da tassare in busta paga sarà pari all’effettivo costo sostenuto dall’azienda ossia il differenziale preso per il solo 50% tra tasso di interesse concesso al dipendente e quello ufficiale di sconto ossia quello mediamente praticato e spuntabile sul mercato al momento della stipula o alla fine di ciascun anno.”.
E’ possibile chiedere il supporto a qualche riferimento del sindacato per farsi fare un calcolo corretto ? Diversamente l’unica opzione cautelativa è la liquidazione in busta paga.
grazie
Ciao Salvatore,
in effetti il calcolo non è immediato.
Tuttavia, come precisato sopra, l’azienda si è resa disponibile a prevedere in sede di autocertificazione delle bollette un meccanismo di controllo individuale rispetto al superamento della soglia fringe benefit esente (procedendo, se necessario, allo storno parziale o totale dell’importo delle utenze oggetto di autocertificazione che eccedesse i 3.000 €).
In attesa di una conferma di tale disponibilità, per una prima quantificazione dell’impatto di mutui e prestiti, puoi contattare i sindacalisti FISAC CGIL del tuo territorio: tutti quanti ci stiamo attrezzando per essere il più possibile di supporto.
Buongiorno,
chiedo cortesemente un chiarimento.
Vivo in una casa di proprietà di mio padre e le utenze sono intestate a lui e pagate da me sul mio conto.
Lui al contrario vive in una casa di mia proprietà e le utenze sono intestate a me e pagate da lui sul suo conto.
Non abbiamo alcun titolo abitativo reciproco (comodato ecc.) ma un semplice scambio di appartamenti.
Cosa posso portare in “detrazione fringe benefits” ?le utenze intestate a me ?
Grazie
Purtroppo al momento non siamo in grado di rispondere con sicurezza a questa domanda. Facciamo ulteriori approfondimenti e risponderemo compiutamente appena possibile.
buongiorno,
le istruzioni per la compilazione dell’autocertificazione fanno riferimento a BOLLETTE DI UTENZE DOMESTICHE…
per chi vive in abitazione con riscaldamento centralizzato non può quindi essere considerato il pagamento effettuato al condominio?
Ciao Paola,
in base alla Circolare in materia emanata dalla Agenzia delle Entrate (N. 35/E del 4 novembre 2022) “è possibile, infine, comprendere nel perimetro applicativo della norma ANCHE LE UTENZE per uso domestico (ad esempio quelle idriche o di riscaldamento) – intestate al CONDOMINIO – che vengono RIPARTITE FRA I CONDOMINI (per la quota rimasta a carico del singolo condomino)”.
Quindi non vi sono limitazioni che escludano questo tipo di spesa.
è necessario acquisire le bollette condominiali oppure è sufficiente il riparto dell’amministratore?
Trascrivo le indicazioni fornite in #People:
Verificare con il proprio Amministratore di condominio la disponibilità di documentazione a supporto. In caso di utenze intestate al condominio, la documentazione che comprovi la spesa sostenuta deve contenere il numero e l’intestatario della fattura, la tipologia di utenza, la quota parte pagata dal condomino (o dai suoi familiari) nonché data e modalità di pagamento effettuata dal condomino (o dai suoi familiari).
* in caso di utenze per uso domestico intestate al condominio, va riportata la denominazione del condominio
Buongiorno,
Per cortesia, sarebbe possibile sapere in quale riga/codice è indicato il montante dei Fringe Benefit sul cedolino ? non riesco ad individuarlo. Grazie
La descrizione che in busta paga accompagna l’importo dei fringe benefit già fruiti è “91QC Progr.Fr.Benefit esenti”.
Tale voce in linea di massima include però solo i buoni spesa/carburante acquistati fino alla data di produzione del cedolino.
Quindi la voce può non essere presente se questi buoni non sono stati acquistati nelle piattaforme relative (per es. Welfare Hub).
Non vi figurano i dati riferiti ai mutui (per i quali per il 2022 occorrerà attendere il conguaglio nel cedolino di dicembre).
Ma come si fa a sapere prima della richiesta quanto incidano i prestiti e mutui in essere sul plafond dei 3000€?
Ciao Andrea,
il conteggio è abbastanza complesso, ma per un supporto puoi rivolgerti a un sindacalista FISAC CGIL del tuo territorio (come scritto sopra ci stiamo attrezzando!)
In ogni caso, come già precisato, l’azienda si è resa disponibile a prevedere in sede di autocertificazione delle bollette un meccanismo di controllo individuale rispetto al superamento della soglia fringe benefit esente, ma siamo in attesa di una conferma definitiva.
buon giorno
Quando si parla di familiari secondo l’articolo 12 del tuir si fa riferimento anche ai genitori conviventi non a carico fiscalmente?
grazie
Sì, il riferimento all’articolo 12 del TUIR fa sì che siano inclusi tra i familiari anche i genitori, inoltre (come precisato dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate) indipendentemente dalle condizioni di familiare fiscalmente a carico e di convivenza con il dipendente.
Buongiorno. Se non faccio l’autocertificazione cosa succede? Perché nel testo della news ad un certo punto scrivete: “In caso di incertezza è ovviamente consigliabile optare per la liquidazione in busta paga”.
Potete chiarire se è obbligatorio produrre l’autocertificazione? Grazie.
Ciao Gerardo,
lo scopo dell’autocertificazione è quello di farsi riconoscere i 500 euro frutto del recente accordo (ed eventualmente quelli già erogati a settembre), sotto forma di rimborso di bollette: questa opzione (valida per il 2022) fa sì che NON siano considerati reddito (soggetto a prelievo contributivo e fiscale), ma fringe benefit esenti (purché in concorso con altri benefit non superino la soglia di € 3.000: da qui il consiglio rispetto ai casi di incertezza).
Non è un obbligo: in assenza di autocertificazione l’erogazione avviene in busta paga (mediamente l’importo netto è dell’ordine del 40% in meno, ma è una indicazione molto approssimativa).
Salve, in che senso occorre fare attenzione in caso di mutuo e prestiti? Come rientra nel massimale dei 3000 euro? Dobbiamo tener conto anche del premio aziendale sempre nel massimale dei 3000 euro? Grazie
Ciao Nicola.
Per un quadro d’insieme della normativa sui fringe benefit ti suggeriremmo di fare riferimento alla nota che abbiamo diffuso alcuni giorni fa e che puoi scaricare dal seguente link:
https://fisacgruppointesasanpaolo.it/wp-content/uploads/2022/11/ComunicatoFringeBenefit_aggiornato.pdf
Il premio aziendale (PVR) in linea di massima non rientra nel computo dei fringe benefit, a meno che non sia stato destinato a Conto sociale e da qui alla piattaforma Welfare Hub (in particolare per l’acquisto di buoni spesa/carburante e LIMITATAMENTE ALL’IMPORTO DEI BUONI ACQUISTATI).
Quindi se l’importo del PVR è stato destinato al conto sociale e utilizzato per le rette scolastiche non è considerato fringe benefit. E’ corretto?
Sì, corretto
Ho destinato il PVR a Conto Sociale e l’ho spostato su Welfare Hub.
Segnalo però che sulla piattaforma la cifra spostata è utilizzabile come fringe benefit solo fino alla vecchia soglia dei 258,23€ e non fino a 3000€.
Sbaglio io qualcosa o il software deve essere aggiornato?
La scadenza del 30/11 per l’utilizzo è ormai prossima
Scusate ma non mi è chiaro un passaggio: per avere il fringe benefit di 500 euro devo produrre bollette del 2022 per almeno 500 euro? In alternativa l’accredito è inferiore?
In realtà potresti produrre bollette (per la precisione una autocertificazione che ne riporti gli estremi) per un importo fino a 1.000 euro, perché ciò con la retribuzione di dicembre ti consentirebbe di:
– ottenere i “nuovi” 500 euro come importo erogato in busta paga a titolo di rimborso, e quindi senza alcun prelievo contributivo e fiscale;
– recuperare almeno 200 euro corrispondenti al prelievo contributivo e fiscale già effettuato a settembre sui primi 500 euro.
In assenza di autocertificazione l’accredito dei “nuovi” 500 euro non sarà per l’intero importo, ma inferiore perché (come a settembre) assoggettato a trattenute previdenziali e fiscali, e non verrà effettuata alcuna “restituzione” per i primi 500 euro.
Ciao. In relazione alla specifica inserita nelle “Istruzioni” (Tale limite ricomprende anche eventuali altri fringe benefit erogati dal datore di lavoro nel corso del medesimo periodo d’imposta , il cui importo è evidenziato mensilmente nel cedolino paga.) non vengono identificate le voci e/o i codici da verificare. Io, per es., usufruisco del rimborso dell’abbonamento mensile al treno previsto in tema di pendolarismo. Mi potete aiutare specificando i riferimenti pere la verifica? Grazie.
La descrizione che in busta paga accompagna l’importo dei fringe benefit già fruiti è “91QC Progr.Fr.Benefit esenti”.
L’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, che pure può essere fatto rientrare nell’ambito del welfare aziendale, sulla base della normativa fiscale non è incluso nella categoria dei fringe benefit che non devono eccedere la soglia (fissata per il 2022 a € 3.000).
buongiorno, come e dove sono indicati i fringe benefit erogati, sul cedolino?
La descrizione che in busta paga accompagna l’importo dei fringe benefit già fruiti è “91QC Progr.Fr.Benefit esenti”.
Tale voce in linea di massima include però solo i buoni spesa/carburante acquistati fino alla data di produzione del cedolino.
Quindi la voce può non essere presente se questi buoni non sono stati acquistati.
Non vi figurano i dati riferiti ai mutui (per i quali per il 2022 occorrerà attendere il conguaglio nel cedolino di dicembre).
Per cortesia spiegate se si debbano inserire tutte le utenze pagate in un anno che possono essere eligibili di rimborso o se bisogna inserire solo tre/quattro bollette (indipendentemente da quelle pagate in totale) in modo da raggiungere e superare l’importo di 1000 euro, grazie
Ciao Elisa,
vanno inserite solo quelle utili a raggiungere l’importo (massimo) di € 1.000.
Penso sia un comune dubbio. Le sitruzioni invitano a verificare i benefit dalla busta paga. Ma a quale voce? Tra l’altro non mi pare che in busta paga vengono evidenziati eventuali benefit derivanti dalle condizioni di mutui e prestiti.
Ciao Sebastiano,
La descrizione che in busta paga accompagna l’importo dei fringe benefit già fruiti è “91QC Progr.Fr.Benefit esenti”.
Tale voce in linea di massima include però solo i buoni spesa/carburante acquistati fino alla data di produzione del cedolino.
Quindi la voce può non essere presente se questi buoni non sono stati acquistati.
Non vi figurano i dati riferiti ai mutui (per i quali per il 2022 occorrerà attendere il conguaglio nel cedolino di dicembre).
Buongiorno, se non già chiesto: come riconosco in busta paga eventuali altri importi di fringe benefit riconosciuti dal datore di lavoro? Quali sono i codici/ diciture/campi relativi? Grazie.
Ciao Alberto,
è una domanda che ci è già stata posta, ma non è un problema riproporre la risposta.
La descrizione che in busta paga accompagna l’importo dei fringe benefit già fruiti è “91QC Progr.Fr.Benefit esenti”.
Tale voce in linea di massima include però solo i buoni spesa/carburante acquistati fino alla data di produzione del cedolino.
Quindi la voce può non essere presente se questi buoni non sono stati acquistati.
Non vi figurano i dati riferiti ai mutui (per i quali per il 2022 occorrerà attendere il conguaglio nel cedolino di dicembre).
Per chi ha l’utenza idrica ricompresa nella quota condominiale come è possibile certificare quanto richiesto?
In generale per le spese condominiali le FAQ aziendali consigliano di verificare con l’amministratore di condominio la disponibilità di documentazione a supporto.
Il tasso MRO è al 2%, ma è cambiato più volte nel corso del 2022. E’ quest’ultimo che deve essere preso come riferimento per calcolare il differenziale interessi rispetto al tasso agevolato applicato sul mutuo? E in caso di mutuo cointestato con altri familiari non dipendenti, il calcolo deve essere fatto sulla parte di mutuo di pertinenza del dipendente o sull’intero ammontare del finanziamento?
Ciao Gianni.
Per la precisione andrà preso a riferimento il tasso MRO a fine 2022 e questo espone ai rischi derivanti da un possibile ulteriore innalzamento: infatti la normativa fiscale prevede il conguaglio di fine anno, basato sul tasso di riferimento vigente al termine del periodo d’imposta.
Il prossimo anno invece il calcolo sarà effettuato in occasione delle singole rate: in questa nota abbiamo provato a spiegare il meccanismo (abbastanza perverso nei possibili effetti):
https://fisacgruppointesasanpaolo.it/wp-content/uploads/2022/11/ComunicatoFringeBenefit_aggiornato.pdf
In relazione ai mutui/prestiti cointestati l’azienda ha purtroppo appena confermato l’interpretazione meno favorevole: la quota relativa al familiare cointestatario non può essere scorporata e rientra quindi nel calcolo dei fringe benefit in capo al dipendente.
Costituisce un’eccezione l’ipotesi di mutuo/prestito cointestato a due colleghi: in tal caso l’ammontare calcolato come fringe benefit viene suddiviso e ciascun importo rientra nel computo della soglia individuale di ciascun dipendente.
Scusate, ma l’importo totale delle bollette deve essere 500 euro o 1.000 euro, considerando anche l’erogazione ricevuta a settembre?
L’importo totale può raggiungere i 1.000 euro, fermo restando che, se non si hanno bollette sufficienti, la differenza sarà erogata in busta paga seppure non a titolo di rimborso di utenze (quindi ci si pagheranno contributi e tasse), e/o non si otterrà il pieno recupero del prelievo di natura previdenziale e fiscale effettuato sui 500 euro di settembre.
buongiorno,
non sono titolare di mutui o prestiti e sono convivente con mia sorella e mia nipote, la casa è di proprietà di mia sorella ed anche le bollette sono intestate a lei. Io ho contribuito per il 2022 a pagare una terza parte delle bollette dell’utenza del gas e della luce. Posso compilare l’autocertificazione per la detassazione ?
grazie
laura confalone
Purtroppo al momento non siamo in grado di rispondere con sicurezza a questa domanda. Facciamo ulteriori approfondimenti e risponderemo compiutamente appena possibile.
Buongiorno. Nelle città in cui è previsto il teleriscaldamento quindi senza utilizzo di gas , le bollette possono essere inserite ? Grazie
Purtroppo al momento non siamo in grado di rispondere con sicurezza a questa domanda. Facciamo ulteriori approfondimenti e risponderemo compiutamente appena possibile.
Buongiorno, 2 domande:
1) ho letto che le bollette di inizio anno 2022 (riferite ai consumi per esempio di novembre/dicembre 2021) non si possono conteggiare. Non ha senso: quelle di novembre/dicembre 2022 saranno addebitate a gennaio 2023 e non potranno comunque essere conteggiate. Quindi non possiamo farci rimborsare una parte dei consumi 2022, non ha senso.
Inoltre una bolletta è riferita al periodo novembre 2021 – marzo 2022: come faccio a scorporare dal totale della bolletta di inizio gennaio solo la parte relativa al periodo 1/122 – marzo 2022? E’ un’altra cosa senza senso.
2) per chi è proprietario di appartamento in condominio con riscaldamento centralizzato come si può fare a farsi rimborsare i consumi di acqua calda? Tra l’altro quelli pagati nel 2022 sono riferiti in parte al preventivo 2021/2022, quindi sono in parte non di competenza dell’anno in corso. Come si può fare?
Grazie, attendo delucidazioni.
Le questioni che poni derivano in prevalenza dalla norma di legge e dalla circolare applicativa dell’Agenzia delle Entrate, alla quale, inevitabilmente, i datori di lavoro sono tenuti ad attenersi.
È l’Agenzia delle Entrate che indica che le somme erogate dal datore di lavoro devono riguardare consumi effettuati nell’anno 2022 e che fissa la data limite per l’erogazione al 12 gennaio 2023: quindi non è consentito includere consumi attribuibili al 2021 o rinviare il riconoscimento a favore dei dipendenti fino all’occasione successiva (busta paga di gennaio).
Rispetto a bollette relative a periodi a cavallo dell’anno potrebbe essere ipotizzabile una semplice divisione se il periodo che precede il 1° gennaio 2022 e quello successivo sono di pari durata, o un criterio basato sul proporzionamento se le durate sono difformi, ma evidentemente sono criteri che non tengono conto dell’andamento dei consumi e su cui non mi pare l’azienda si sia ancora pronunciata nel dettaglio (del resto neppure Agenzia delle Entrate lo ha fatto).
Per quanto riguarda le spese per chi vive in condominio l’Agenzia delle Entrate precisa che “è possibile, infine, comprendere nel perimetro applicativo della norma anche le utenze per uso domestico (ad esempio quelle idriche o di riscaldamento) – intestate al condominio – che vengono ripartite fra i condomini (per la quota rimasta a carico del singolo condomino)”. Quindi non risultano limitazioni.
Infine va per quanto ovvio considerato che, qualora non si presentassero bollette fino alla concorrenza della somma di € 1.000 – l’importo residuo sarà comunque riconosciuto nel cedolino di dicembre (naturalmente non con caratteristiche di rimborso).
Buongiorno. Il mutuo in che modo entra nel conteggio dei 3.000 euro agevolati?. Ho un mutuo cointestato con mio figlio.
In teoria senza questo avrei solo 2.000 euro di benefit (il vap) e quindi rientrerei con i 500 euro nella tassazione agevolata.
Attendo cortesemente riscontro mail grampichini@fideuram.it
Grazie.
Buona giornata. Giorgio Rampichini
Se per VAP ti riferisci al premio aziendale, esso non va in alcun modo considerato tra i benefit: probabilmente il fraintendimento nasce dal fatto che il premio (in quanto salario legato alla produttività) beneficia di una tassazione agevolata.
I criteri di computo degli interessi del mutuo sono abbastanza complessi: abbiamo cercato di schematizzarli nelle ultime due pagine di questa nota:
https://fisacgruppointesasanpaolo.it/wp-content/uploads/2022/11/ComunicatoFringeBenefit_aggiornato.pdf
ma puoi naturalmente richiedere una consulenza più personalizzata rivolgendoti al sindacalista FISAC CGIL di riferimento.
In ogni caso (rispetto ai margini a tua disposizione per usufruire dalla normativa di favore contenuta nei decreti Aiuti) va sottolineato che l’azienda si è resa disponibile a prevedere in sede di autocertificazione delle bollette un meccanismo di controllo individuale rispetto al superamento della soglia fringe benefit esente (procedendo, se necessario, allo storno parziale o totale dell’importo delle utenze oggetto di autocertificazione che eccedesse i 3.000 €).
Buongiorno cortesemente potreste spiegare meglio come possiamo eseguire il ricalcolo degli interessi pagati per i prestiti non documentati il cui tasso applicato è il 2,50% ? Con quale tasso dobbiamo fare il ricalcolo per capire se abbiamo già usufruito dei fringe benefit? Grazie mille
Sono considerati fringe benefit i mutui e i prestiti con interessi basati su un tasso inferiore al tasso di riferimento rilevato alla fine dell’anno (tasso MRO attualmente pari al 2%). Il prestito a cui ti riferisci non presenta questa caratteristica, e inoltre il tasso sembrerebbe porti al riparo da eventuali ulteriori rialzi dell’MRO che si verificassero entro la fine del 2022.
Buongiorno, nell’autocertificazione dobbiamo indicare le fatture con consumi effettuati nell’anno 2022.
Per le fatture datate febbraio o marzo 2022 i cui consumi sono riferiti al periodo 12/2021-01/2022 come dobbiamo contenerci?
Grazie.
Saluti.
Ciao Denide,
rispetto a bollette relative a periodi a cavallo dell’anno potrebbe essere ipotizzabile una semplice divisione visto che nel caso che citi il periodo che precede il 1° gennaio 2022 e quello successivo sono di pari durata, ma evidentemente sono criteri che non tengono conto dell’andamento dei consumi e su cui non mi pare l’azienda si sia ancora pronunciata nel dettaglio (del resto neppure Agenzia delle Entrate lo ha fatto).
Qualora emergessero indicazioni diverse non mancheremo di evidenziarlo.
rientrano tra i fringe benefits buoni pasto e borse di studio?
Ciao Chiara,
no, non vi rientrano.
Buongiorno,
vi chiedo se l’importo da inserire in People delle bollette di elettricità elettrica debba essere decurtato dalla quota “canore rai”.
Grazie e buona giornata
Purtroppo al momento non siamo in grado di rispondere con sicurezza a questa domanda. Facciamo ulteriori approfondimenti e risponderemo compiutamente appena possibile.
Nella bolletta/fattura della luce è compreso anche il Canone Rai: devo scorporarlo dal rimborso?
Si, il canone RAI non può essere chiesto a rimborso.
(da People\assistenza Hr)
Si, il canone RAI non può essere chiesto a rimborso e va decurtato.
Buongiorno, ho provato ad accedere alla procedura ma ho qualche domanda in merito.
Come si fa a conoscere l’ammontare dei fringe benefits di cui si è beneficiato?
Nella procedura parla di luce, acqua e gas.
E’ sufficiente mettere solo luce e gas?
Infine, si parla di ammontare totale. Non basta mettere l’importo delle bollette pari a 500 euro che dovrebbero essere erogati?
Grazie
La descrizione che in busta paga accompagna l’importo dei fringe benefit già fruiti è “91QC Progr.Fr.Benefit esenti”.
Tale voce in linea di massima include però i buoni spesa/carburante acquistati fino alla data di produzione del cedolino e non è presente in caso di mancato acquisto.
Nella procedura non si è tenuti a inserire bollette per tutte e tre le tipologie di consumi (servizio idrico integrato, energia elettrica e gas naturale), ma possono riferirsi per esempio anche solo all’acqua e/o al gas, come ipotizzi.
È necessario indicare il totale che deve coincidere con la somma delle bollette oggetto dell’autocertificazione, ma va tenuto presente che è possibile arrivare fino a € 1.000 (non soltanto a € 500).
Raggiungere la soglia di € 1.000 (o quantomeno avvicinarsi) consentirebbe:
– non solo di ottenere i “nuovi” 500 euro come importo erogato in busta paga a titolo di rimborso (e quindi senza alcun prelievo contributivo e fiscale),
– ma anche di recuperare almeno 200 euro corrispondenti al prelievo contributivo e fiscale già effettuato a settembre sui primi 500 euro.
Domande:
Le bollette del servizio elettrico domestico residente incorporano nel totale pagato il canone Rai, per una corretta applicazione della norma, che non credo contempli il canone Rai fra le spese rimborsabili come fringe benefit, non dovrebbe essere scorporato dall’importo da indicare in procedura?
Per le bollette che contemplano addebiti per consumi 2021 e 2022 non dettagliati per anno, con quale criterio deve essere scorporata
la quota 2021?
La normativa fiscale fa riferimento esclusivamente al “pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale”, quindi, a rigore, il canone RAI, non può essere incluso, a meno che non pervengano interpretazioni meno restrittive dalla banca.
Almeno in un altro gruppo bancario in cui l’azienda ha fornito questa precisazione il rimborso di luce, gas, acqua è stato previsto LIMITATAMENTE ALLA QUOTA MATERIA PRIMA (quindi, con riferimento al primo quesito, DEPURATO del canone RAI).
Rispetto a bollette relative a PERIODI A CAVALLO DELL’ANNO potrebbe essere ipotizzabile una semplice divisione se il periodo che precede il 1° gennaio 2022 e quello successivo sono di pari durata, o un calcolo basato sul proporzionamento se le durate sono difformi, ma evidentemente sono criteri che non tengono conto dell’andamento dei consumi e su cui l’azienda non ci risulta essersi ancora pronunciata nel dettaglio (del resto neppure l’Agenzia delle Entrate lo ha fatto nella sua Circolare).
Auspichiamo di poter essere più precisi nei prossimi giorni.
io mi scaldo col putage’, posso inserire ricevuta del boscaiolo?
La norma fa riferimento alle somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.
Al momento lo escluderei.
PROVO, PER QUANTO MI E’ POSSIBILE, A RISPONDERE A UNA DOMANDA SUL CALCOLO DEI FRINGE BENEFIT DEI MUTUI E PRESTITI.
COME INDICATO NELLA NOTA FISAC IL CALCOLO DEI FRINGE PER ANNO SI OTTIENE CON LA SEGUENTE FORMULA
50% DI (INTERESSI CALCOLATI AL TASSO MRO – INTERESSI CALCOLATI AL TASSO AGEVOLATO APPLICATO)
MRO ATTUALE 2% MA CON POSSIBILITA’ DI AUMENTO A 2,5% O 2,75% A FINE ANNO.
INDICE CHE VIENE PRESO E’ SEMPRE ULTIMO QUINDI IN CASO DI AUMENTO DI DICEMBRE SARA’ QUELLO. QUINDI VI CONSIGLIO DI USARE SEMPRE LA PARTE PIU’ PRUDENZIALE PERCHE’, IN CASO DI SFORAMENTO, SI CONSIDERA TUTTO FRINGE BENEFIT E NON SOLO LA PARTE CHE “SFORA”.
APRITE UN FILE EXCEL E SCEGLIETE NUOVO DOCUMENTO.
IN CERCA MODELLI ONLINE CERCATE
“PIANO DI AMMORTAMENTO PRESTITO”
EXCEL PRECOMPILERA’ UN MODULO GIA’ PRONTO
INSERITE I DATI DEI VOSTRI PRESTITI E MUTUI AL TASSO ATTUALE E SEGNATEVI O COPIA INCOLLATEVI LA COLONNA INTERESSI DELL’ANNO 2022.
ORA UTILIZZATE LO STESSO FILE LASCIANDO TUTTO COME PRIMA MA MODIFICANDO SOLAMENTE IL TASSO E METTENDO ADESSO MRO (QUINDI 2 O 2,75).
PRENDETE ANCHE QUI LA COLONNA INTERESSI ANNO 2022.
UTILIZZATE LA FORMULA SOPRA INDICATA E OTTERRETE IL VS FRINGE BENEFIT PER IL FINANZIAMENTO.
DEVE ESSERE FATTO PER TUTTI I FINANZIAMENTI.
SPERO DI ESSERE STATO UN POCHINO DI AIUTO.
Grazie, ma il tasso MRO BCE è rimasto a zero fino al 26/7 (quindi fino a quella data non avremmo avuto nessun fringe benefit sui mutui). Dobbiamo comunque ricalcolare tutto il 2022 al tasso ipotetico del 31/12?
Credo proprio di si
Purtroppo, la normativa è balorda e non più corrispondente alla realtà dei fatti (i ns rappresentanti sindacali hanno di fatti chiesto in Abi una modifica alla normativa che è penalizzante e irreale), viene preso ultimo valore di riferimento anche se cambiato durante l’anno.
Quindi si va preso ultimo valore indipendentemente dal valore degli altri mesi.
grazie, molto utile
In caso di mutuo per acquisto prima casa figlio. cointestato al figlio, al coniuge del figlio e al dipendente, quest’ultimo limitatamente a una quota dell’1%, dobbiamo fare i calcoli unicamente sulla quota in capo al dipendente (1%)?
Per i rapporti di parentela che intercorrono, tendo a ritenere che le quote in capo a tuo figlio e al coniuge rientrino comunque nel computo dei fringe benefit correlati al mutuo (e non siano da scomputare nel conteggio).
Tuttavia un calcolo dell’eventuale impatto non è indispensabile e può essere comunque consigliabile provare ad avvalersi della possibilità di ottenere come rimborso di utenze le due erogazioni di 500 euro dell’anno in corso: infatti l’azienda prenderà in considerazione solo le autocertificazioni di bollette che NON determinassero il superamento del massimale esente (€ 3.000).
Tentar non nuoce…
Bg, le bollette della luce comprendono anche il canone rai ….. detto importo e’ da scorporare all’importo della ft? Inoltre per chi vive in un condominio con riscaldamento centralizzato e paga una quota del 30% fissa e il resto in base al consumo cosa deve indicare? Cosa dobbiamo richiedere all’amministratore…le ft del gas e luce del condominio riguardanti il riscaldamento del consumo 2022? Gz
La normativa fiscale fa riferimento esclusivamente al “pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale”, quindi, a rigore, il canone RAI, non può essere incluso, a meno che non pervengano interpretazioni meno restrittive dalla banca.
Almeno in un altro gruppo bancario in cui l’azienda ha fornito questa precisazione, il rimborso di luce, gas, acqua è stato previsto LIMITATAMENTE ALLA QUOTA MATERIA PRIMA (quindi, con riferimento al primo quesito, DEPURATO del canone RAI).
Questo criterio può guidare anche rispetto alla seconda domanda: se il pagamento al condominio si riferisce esclusivamente ad acqua, luce e gas potrà essere integralmente portato a rimborso, mentre se includesse altre voci (per esempio pulizia della parti comuni) questa andranno scorporate. Procurarsi della documentazione a supporto è sicuramente consigliabile.
Letto la circolare e da me interpretata in questo modo: L’Azienda eroga 500+500 e tocca a noi dimostrare che tali cifre verranno utilizzate per utenze domestiche. Nel mio caso, non usufruendo di ulteriori fringe benefit, sarà sufficiente produrre spese fino al concorrere di 1.000 euro. Per i colleghi invece che usufruiscono di tassi mutui agevolati, etc .., dovranno stare attenti a non superare la soglia dei 3.000 (2.000 in realtà considerando solo la parte eccedente alle elargizioni di sett 500 e dicem 500). Forse detta in tale modo è più facile da comprendere. Tutta questa operazione serve semplicemente a detassare le 2 erogazioni straordinarie (500+500). Se errato, correggetemi.
Roberto
La tua sintesi è assolutamente corretta.
Buonasera,
sembra una domanda stupida. Ma per coniuge s’intende anche il convivente di fatto, comprovato dallo stato di famiglia del comune di residenza?
Si deve obbligatoriamente superare i 500 euro o la liquidazione avviene comunque in busta paga?
Grazie.
Purtroppo la norma di legge non ricomprende i conviventi, ma solo coniuge e figli, genitori, nuore e generi, suoceri e suocere, fratelli e sorelle.
Non è obbligatorio superare i 500 euro; il residuo sarà erogato in busta paga assoggettato a prelievo contributivo e fiscale.
Sottolineiamo però che è possibile richiedere il rimborso di bollette fino a 1.000 euro, allo scopo di recuperare il prelievo contributivo e fiscale già effettuato sui 500 euro liquidati a settembre.
Buonasera, devo inserire l’autocertificazione ma ho questa situazione: dove abito e ho la residenza, le utenze ( luce e gas) sono intestate a mia suocera( fino al 2.11.22 era anche proprietaria dell’immobile, dal 3.11 lo è mia moglie) Ho letto sul documento art.12 del Tuir che per familiari che possano usufruire del benefit 500€ si intendono figli, coniuge ,genitori ,fratelli ,sorelle e suoceri. Corretto? Quindi potrei inserire le utenze che pago regolarmente dal conto cointestato con mia moglie anche se intestate a mia suocera? In alternativa, mia moglie era proprietaria di una abitazione ( fino al 2.11.22)- con utenze intestate a lei ma pagate da mia suocera..posso inserire quelle? Grazie
Abito in zona extraurbana non metanizzata; ho la bombola esterna interrata di GPL Gas Petrolio Liquefatto.
Le bollette di tale fornitura , secondo voi, possono essere inserite ? avete evidenza di altre situazioni simili ?
Come definizione il GPL è un derivato dal gas naturale e lavorazione di petrolio.
Grazie !!
Buonasera, possiamo inserire nella richiesta di autocertificazione le bollette dell’utenza elettrica considerando che tale utenza è intestata a mia moglie che ha un lavoro e quindi non è a mio carico ma possiede il 50% dell’immobile? Grazie.
Sì, come riportato dalla FAQ aziendali il rimborso può riguardare utenze domestiche relative ad immobili ad uso abitativo, posseduti o detenuti (…) dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari di cui all’articolo 12 TUIR (ANCHE non conviventi e NON fiscalmente A CARICO).
La sola condizione richiesta è che siano effettivamente sostenute le relative spese.
Buongiorno, immobile intestato al 50% con convivente, bollette intestate a lui, pagate sul conto cointestato. Posso inserirle?
E’ possibile far spostare al 28/2, o almeno al 31/1, la data di presentazione dell’autocertificazione, in modo da far rientrare più bollette di competenza 2022?
Ciao Renata,
non è possibile, perché la Circolare dell’Agenzia delle Entrate fissa nel 12 gennaio 2023 il termine ultimo, che non sarebbe comunque risolutivo rispetto alle esigenze a cui fai cenno.
Buongiorno, due domande:
1)il rimborso di trasferte, dal punto di vista della tassazione, può essere considerato fringe benefit?
2) qualora presente la voce in busta paga (91QC) è indicata nella parte centrale (codice e voci retributive)?
Grazie
1) Il rimborso delle trasferte è soggetto a un diverso regime di tassazione e non rientra nei fringe benefit.
2) La voce “91QC Progr.Fr.Benefit esenti” (ove presente) compare nella parte centrale (la colonna è quella in cui la prima voce è “Retribuzione Effettiva”).
Ho inserito l’autodichiarazione per un totale di euro 1.094,22 (al netto del canone rai, il totale sarebbe pari a euro 1022,22) al fine di giustificare le spese fino alla concorrenza di euro 1.000 (pari ai 2 contributi straordinari di euro 500 ciascuno). Perche’ in People, interrogando la richiesta appena inviata, trovo indicato “l’utente ha avviato una richiesta ISP -HR- Rimborso euro 500”. Perche’ non indica “rimborso euro 1000” ?. Preciso che ho già effettuato una mia verifica in autonomia(considerando il mutuo) e non supero il limite di euro 3.000. — Grazie
Buongiorno, per chi risiede in condominio paga rate di spese condominiali in relazione ad un preventivo di spese, come è possibil ricondurre il pagamento delle rate che sta pagando alle singole fatture che il condominio quest’anno sta pagando?
convivo da giugno con la mia compagna.
Le utenze sono intestate a Lei e se ho ben capito non possono essere inserite anche se conviventi di fatto e inseriti nello stesso nucleo familiare, giusto?
Fino a Giugno ero residente presso i miei genitori, posso in tal caso registrare le utenze pagate fino a giugno per l appartamento dove risiedevo con i miei genitori? grazie
Verificando che siano soddisfatte le altre condizioni previste, ritengo che tu possa richiedere il rimborso delle utenze relative all’immobile dei tuoi genitori anche per il periodo successivo al tuo trasferimento; riporto di seguito la Domanda e la Risposta inserite nelle FAQ aziendali.
D. Quali sono le bollette/fatture delle utenze domestiche che possono essere indicate nell’autodichiarazione?
R. Il rimborso può riguardare utenze domestiche relative ad immobili ad uso abitativo, posseduti o detenuti, sulla base di un titolo idoneo, dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari di cui all’articolo 12 TUIR (**) (anche non conviventi e non fiscalmente a carico), a prescindere che negli stessi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio, a condizione che ne sostengano effettivamente le relative spese.
(**) Trattasi, in particolare, del coniuge del dipendente nonché dei suoi figli e delle altre persone indicate nell’articolo 433 del codice civile, tra cui genitori, nuore e generi, suoceri e suocere, fratelli e sorelle (sono equiparati al matrimonio solo le unioni civili tra persone dello stesso sesso (cfr. L. 76/2016)
Buongiorno
abito in una villetta trifamiliare (non configurata come condominio) e l’utenza idrica è intestata a uno dei residenti (anche se presso il gestore idrico è dichiarato chi sono di residenti e sono registrate le visure catastali in capo a ognuno). La fattura viene emessa pertanto in capo a uno soltanto che procede al pagamento previa ripartizione dei consumi tra i vicini di casa.
La domanda è: posso presentare le fatture pagate e imputarle limitatamente al pagamento da me effettuato? (preciso che il pagamento è stato fatto in contanti)
n caso di utenze intestate al condominio, la documentazione che comprovi la spesa sostenuta deve contenere il numero e l’intestatario della fattura, la tipologia di utenza, la quota parte pagata dal condomino (o dai suoi familiari) nonché data e modalità di pagamento effettuata dal condomino (o dai suoi familiari).
questa la risposta del personale.
Voglio proprio vedere quanti amministratori produrranno, se produrranno, in tempi utuli questi dati…
Comprendiamo la preoccupazione e in caso di ritardi da parte del tuo amministratore di condominio non possiamo che suggerire di valutare se non vi siano altre utenze di cui potresti chiedere il rimborso.
Buongiorno. Ma una fattura già emessa in novembre dall’azienda idrica, che però scadrà a metà dicembre e che sarà pagata con domiciliazione bancaria, può essere inserita nell’autocertificazione, visto che sarà sicuramente pagata nel 2022 o possono essere inserite solo quelle già scadute e pagate? Grazie
Nell’autocertificazione si dichiara di AVER PAGATO, o CHE SONO STATE PAGATE da un familiare le utenze: quindi l’uso del tempo passato sembrerebbe escludere questa possibilità.
grazie, però ho controllato la normativa relativa al DL “Aiuti Quater” e dice tetualmente che “Sono rimborsabili anche le utenze relative a fatture che saranno emesse nel 2023, purché riguardino consumi effettuati nel 2022.” Non è un controsenso con quanto previsto dall’azienda?
Buonasera, una collega proprietaria della casa con il convivente (non sono coniugati) e le utenze sono intestate al convivente, può richiedere l’agevolazione esibendo le bollette che non sono intestate a lei?