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Da un po’ di tempo a questa parte la stampa si occupa della ripresa del cosiddetto Risiko bancario. Certo l’integrazione di UBI in ISP è argomento del giorno, ma non è ragione sufficiente per trascurare la strisciante joint venture che sembra essere in corso tra ISP e IKEA.

Eh sì, perché da alcuni giorni sempre più sfortunati colleghi si vedono recapitare kit di automontaggio della propria postazione. Arrivano computer, scanner, stampanti, torrette informatiche, cavi di vari colori, lunghezze e terminazioni da inserire in “porte” non meglio identificate, in un comodo kit fai da te. Nessuno ha idea di come si debba procedere, di quali siano le istruzioni, se debba arrivare o meno un tecnico per l’installazione.

Dopo un po’ di telefonate più o meno a caso da parte di qualche malcapitato Direttore, Coordinatore o anche solo di un “volenteroso” di turno si scopre l’amara verità. E’ proprio un kit fai da te e non è previsto l’arrivo di nessun tecnico. Trovatevi cacciaviti, inventiva e anche una certa dose di sfrontatezza e procedete in autonomia.

Ancora una volta si potrebbe ridere, se non ci fosse da piangere. Speriamo davvero che sia solo una situazione transitoria dovuta alla confusione del momento e non una nuova strategia operativa di contenimento costi. Spiacerebbe aver pensato di lavorare per la prima banca italiana e scoprire invece di essere il commesso del “Paradiso della brugola”.

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