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In data 11 ottobre si è svolto con modalità “a distanza” l’Incontro Trimestrale dell’Area Liguria e ci siamo confrontati con il Direttore Regionale Andrea Perusin, con il Responsabile del Personale della Direzione Regionale Luca Calvi e con i Referenti per le Relazioni Industriali rappresentati da Enzo Vozza.
Nel suo intervento il Direttore Regionale Perusin ha sottolineato come le problematiche inerenti l’integrazione di UBI in ISP si stiano normalizzando e che è essenziale la coralità per perseguire gli obiettivi dell’Azienda che si confermano sempre più sfidanti, soprattutto sulla tutela.
Abbiamo approfittato della sua presenza per richiedere subito una risposta alla nostra lettera del 09/09, con la quale su segnalazione dei colleghi avevamo denunciato comportamenti in violazione dell’accordo sulle politiche commerciali. Il direttore ha precisato che il messaggio che aveva lanciato era differente, che non è stato capito, che “è stato messo a terra nella modalità non corretta” e che quindi ha provveduto a fermarlo.
Come OO.SS. abbiamo nuovamente fatto presente come le carenze di organico siano alla base della maggior parte delle problematiche dei colleghi: carichi di lavoro e prestazioni aggiuntive, formazione, pressioni commerciali, concessione part-time.
Maggiori prestazioni delle aree professionali
Abbiamo eccepito la discrepanza tra dati e la realtà quotidiana e il mancato rispetto della normativa. Ci è stato risposto che i direttori sono stati sensibilizzati a ricorrervi solo in casi “urgenti e non differibili”, a provvedere all’autorizzazione della prestazione e che “non bisogna regalare ore all’Azienda”. La presenza nei locali oltre l’orario di lavoro deve, per motivi Inail, esserci solo nei casi suddetti. Invitiamo i colleghi ad attenersi a quanto riferito.
Formazione
Il Responsabile del Ctpar ha sottolineato che la formazione è una priorità per l’Azienda e non deve essere fatta mentre si lavora. I direttori sono stati sensibilizzati a far chiudere i corsi obbligatori entro il 31/12, concedendo lo smart learning o facendo staccare il collega per gli adempimenti formativi “in base a come preferisce”. Invitiamo i colleghi ad attenersi a quanto riferito anche per evitare errori operativi.
Pressioni commerciali
Vorremmo liberarci dalle pressioni commerciali irrispettose, dalle richieste “fai da te” di report, dalle classifiche più o meno ufficiali fra filiali e colleghi, che creano solo un clima di tensione e di sfiducia verso l’Azienda. Abbiamo registrato una disponibilità all’ascolto da parte dei nostri interlocutori e verificheremo le azioni concrete che verranno attuate.
Part-time
Abbiamo evidenziato l’alto numero di part-time nella fascia oraria 30 – 32,30 ore: sono sempre più simili a un full-time e non rispecchiano una vera conciliazione di tempi di vita e lavoro.
Complessità
Abbiamo ribadito le forti criticità che si sono generate con l’applicazione dell’accordo sulle complessità, in particolare le variazioni in itinere, l’addebito delle indennità non dovute e la difficoltà nel reperire dati aggiornati nelle procedure dedicate.
Criticità filiali
Abbiamo nuovamente segnalato la carenza/assenza di formazione per i colleghi ex Ubi, le ulteriori difficoltà generate dall’applicazione della normativa Covid e richiesto di aumentare il numero degli stewards nelle filiali.
A fine anno 2021 la regione, tra esodi e pensionamenti, avrà 54 colleghi in meno e 12 assunzioni full time, in rete, previste entro il mese di novembre.
In merito alla FOL, non è prevista attualmente la creazione di una filiale su Genova, né ulteriori distaccamenti. Non prevista al momento la trasformazione del contratto, per i provenienti da Isp casa, da part time a full time.
L’azienda ha comunicato che sta cercando dei locali su Genova e altre realtà da adibire all’attività professionale dei consulenti finanziari a contratto misto.
Abbiamo chiesto che venga fatto un aggiornamento sulle disposizioni riguardanti le allerte meteo e Calvi ha confermato la sua attenzione al problema e l’impegno a sensibilizzare i Responsabili.
Durante la riunione abbiamo registrato disponibilità al dialogo ed al confronto ma una scarsa rispondenza alle nostre richieste essenziali. L’Azienda è ancora troppo distante dalle “sue persone”.

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