Nell’incontro odierno è stato confermato che sono salvaguardati diritti e finestre ante riforma per il personale che ha aderito al Fondo, mentre il milleproroghe non salvaguarda il personale che ha optato per uscire alla maturazione dei requisiti pensionistici senza transitare dal Fondo. Per questi lavoratori la salvagurdia dei diritti ante riforma sarà quindi possibile solo attraverso un’opzione individuale di transito dal Fondo.
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Prossime Scadenze
novembre 2023
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Si informa che, dal 11 ottobre al 11 novembre compreso, sarà attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio
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Si informa che, dal 11 ottobre al 11 novembre compreso, sarà attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio Premorienza o Premorienza ed Invalidità Permanente.
Durante questo periodo:
- gli iscritti, che non hanno ancora aderito, potranno chiedere l’attivazione della prestazione assicurativa, con effetto dal 1/1/2024;
- gli iscritti, già assicurati per l’anno 2023, potranno, sempre con effetto dal 1/1/2024, variare l’importo del capitale assicurato e/o la tipologia.
Gli iscritti già assicurati che, invece, non intendono variare la propria copertura, non sono chiamati ad alcuna incombenza ed il rinnovo avverrà tacitamente.
IMPORTANTE: La richiesta di variazione del capitale assicurato e/o della tipologia di copertura, una volta inserita in procedura, comporta l’automatica disdetta delle garanzie dell’anno precedente, SENZA POSSIBILITÀ DI RIPRISTINO, anche se la Compagnia non consentisse, sulla base dell’esame del Questionario Anamnestico (da presentarsi obbligatoriamente per le coperture oltre i € 250.000), la variazione richiesta, o nel caso l’Iscritto non accetti l’eventuale sovrappremio comunicato dalla Compagnia stessa.
Si evidenzia, inoltre, che la procedura web delle prestazioni accessorie non ha funzione di preventivo ed una volta confermato l’inserimento, la richiesta di attivazione è presa in carico con immediata disdetta di eventuali garanzie già in essere.
Per conoscere il premio corrispondente ai diversi massimali e tipologia di assicurazione, potete consultare la Guida alla Previdenza Complementare aggiornata dal nostro Esperto Giampiero Reccagni.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
30novalldayalldayTermine Assegni Di Studio Per I Figli: Università Immatricolazione 1° Anno
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I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2023/2024) potranno inserirle in #People > Servizi
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I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2023/2024) potranno inserirle in #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Borse di studio figli fino al 30 novembre 2023
Successivamente al 30 novembre p.v., eventuali richieste non potranno più essere prese in considerazione.
La normativa di riferimento è disponibile in #People a questo link
I colleghi lungo assenti dal servizio possono presentare la domanda trasmettendo il modulo allegato al Regolamento alla casella e-mail: dc_ap_serv_amm_pers.71029@intesasanpaolo.com
È importante ricordare che:
– è possibile presentare unicamente la domanda relativa all’iscrizione al primo anno di università (immatricolazione) qualora non già precedentemente richiesta ed erogata;
– è utile verificare periodicamente lo stato della propria richiesta in #People > Servizi Amministrativi (nella parte alta della pagina è presente l’elenco di tutte le richieste):
- stato “INVIATA”: la richiesta è stata regolarmente acquisita dalla procedura;
- stato “IN VERIFICA”: l’ufficio Servizi Amministrativi del Personale sta eseguendo i consueti controlli di congruità;
- stato “SOSPESA”: è necessario seguire le istruzionicomunicate con apposita e-maile che sono visibili nella procedura cliccando sulla richiesta; nel riquadro DESCRIZIONE CASO si troverà Stato Pratica: SOSPESA > Note per il dipendente
- stato “COMPLETATA”: la richiesta è stata approvata.
Per chiarimenti o richieste di supporto è possibile accedere a #People > Assistenza, scegliendo la categoria “Borse di studio figli”.
Per gli importi e per approfondire la temtica generale degl iassegni di studio potete consultare la nostra Guida Assegni di Studio.
dicembre 2023
23dicalldayalldayTermine Ultimo per Esercizio Opzione "Banca Ore"
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I colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono effettuare l'operazione in Intesap entro il 23 dicembre 2023 Entrando in #People > Servizi Amministrativi > Intesap > Employee Self-Service > Riepilogo
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I colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono effettuare l’operazione in Intesap entro il 23 dicembre 2023
Entrando in #People > Servizi Amministrativi > Intesap > Employee Self-Service > Riepilogo > Gestione Adesione Banca ore, i colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono decidere se destinare in “banca ore” tutte o quota parte delle maggiori prestazioni oltre il limite delle 50 ore annuali.
In assenza di nuove opzioni si intendono confermate quelle già in essere. In caso di variazione rispetto all’opzione in essere, il responsabile sarà informato con email.
Anche i colleghi delle Aree professionali a part time possono optare per il versamento a “banca ore” delle eventuali prestazioni aggiuntive, effettuate oltre il normale orario individuale di lavoro:
- al momento della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale;
- in qualsiasi altro momento successivo (ad esempio in occasione del rinnovo).
In questi casi devono inoltrare a Retribuzioni e Processi Amministrativi HR, in via Lorenteggio 266 – 20152 Milano, l’apposito modulo di richiesta disponibile in Arco nelle “Regole in materia di prestazione di lavoro a tempo parziale”.
Per supporto operativo in fase di scelta dell’opzione si rimanda al documento “InteSAP – Guida pratica per il dipendente” accessibile da #People > Servizi Amministrativi > News amministrative > DOCUMENTI E MANUALI.
31dicalldayalldayTermine Ultimo Utilizzo Permesso Frazionato (PCR)
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Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato. Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ,
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Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ, FESTIVITÀ CIVILI CADENTI DI DOMENICA E PERMESSO FRAZIONATO (PCR)
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Dal 1° al 31 dicembre 2023 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° gennaio 2024. L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno
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Dal 1° al 31 dicembre 2023 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° gennaio 2024.
L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno dei seguenti Fondi:
– Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo
– Fondo Pensioni Cariplo.
Ecco il percorso per accedere all’applicativo tramite #People:
#People > Servizi Amministrativi > Richieste > Previdenza Complementare > “Variazione Percentuale contributo volontario a fondo pensione”.
Una volta effettuata la variazione sarà possibile stampare una ricevuta da conservare.
Per annullare la variazione già inserita sarà necessario seguire il medesimo percorso e annullare la pratica.
Per modificare quanto già inserito, si dovrà procedere all’annullamento come sopra descritto e riproporre la variazione come desiderato.
Sono esclusi dalla compilazione online, e dovranno quindi utilizzare i moduli cartacei disponibili sui siti del Fondo di competenza, da inviare all’Amministrazione del Personale entro il 18 dicembre 2020:
- i colleghi lungo assenti
- gli iscritti provenienti dalla Cassa ex-IBI
- i colleghi che non hanno accesso a # People.
Per approfondire le questioni della Previdenza Complementare potete consultate la Guida alla PREVIDENZA COMPLEMENTARE e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
RIUNIONE DEI COORDINATORI E REFERENTI DELLA FILIALE DIGITALE: ANALISI E PROSPETTIVE.
Si è tenuta a Roma martedì 19 settembre 2023, presso la Sala Santi della CGIL Nazionale, la riunione dei Referenti Fisac delle Filiali Digitali di Intesa Sanpaolo, alla presenza del Segretario Nazionale Giacomo Sturniolo e della Segreteria di Gruppo Intesa Sanpaolo.
L’incontro si è aperto con il Segretario di Gruppo Roberto Malano che ha tracciato una fotografia dello stato attuale delle Filiali Digitali, rappresentando alcune prospettive future di scenario che, nei prossimi due anni, dovrebbero prevedere un consistente aumento di lavoratrici e lavoratori impiegati nelle sale in tutta Italia e alcune importanti evoluzioni anche nel modello di servizio e nell’organizzazione del lavoro.
L’attività dei gruppi di lavoro durante l’incontro ha portato ad una preziosa condivisione delle criticità diffuse nelle sale digitali, a partire dalla gestione della turnazione, con particolare riferimento all’assegnazione dei turni estremi, per arrivare alle preoccupazioni verso le recenti iniziative aziendali sul tema “miglioramento della soddisfazione della clientela”, passando per tematiche sentite e delicate come la qualità della formazione dei Gestori Digitali e la concessione delle singole giornate di ferie nel periodo estivo.
Particolare risalto è stato poi dato allo stato della rappresentatività della Fisac nella Filiale Digitale, valutando assieme le azioni da intraprendere per valorizzarla e rafforzarla.
I gruppi di lavoro hanno infine portato a fattor comune per tutti i partecipanti le strategie condivise per affrontare al meglio le tante sfide, presenti e future, legate all’ evoluzione organizzativa della Filiale Digitale in tutte le sue articolazioni.
A chiudere la Riunione l’intervento di Giacomo Sturniolo, Segretario Nazionale Fisac CGIL con delega al Gruppo Intesa Sanpaolo, ha sottolineato l’importanza di questi momenti di incontro per rendere l’attività sindacale nelle sale sempre più efficace, mantenendo alta la tutela di lavoratrici e lavoratori coinvolti soprattutto in fasi di rapida evoluzione organizzativa come quella che stiamo vivendo in questi anni.
Coordinamento Nazionale Filiale Digitale Fisac CGIL Gruppo Intesa Sanpaolo
KPI ne hai? Si ma sai…
A distanza di due mesi dalle ultime notizie sui Lavoratori Misti, non solo l’azienda non dà cenno di voler ripristinare il diritto alla trasformazione per gli assunti a partire da febbraio 2023, ma inventa nuovi modi per complicare ulteriormente la vita a tutti i colleghi con Contratto Misto. Ha infatti deciso di collegare il sistema di incentivazione per la parte autonoma – cosiddetti KPI – a tre nuovi indicatori, tra i quali non passa inosservato quello per cui almeno il 15% dei clienti in portafoglio deve possedere almeno un prodotto in ognuno dei tre ambiti previsti da cross selling: investimento – transazionale – assicurativo.
Fino all’anno scorso erano previsti 9 parametri che certificavano la correttezza operativa negli ambiti della formazione del collega (corsi di formazione obbligatoria), della profilatura dei clienti (rinnovo dei profili scaduti), adeguatezza dei portafogli ed, infine, assenza di recesso da polizze cpi nei trenta giorni successivi alla loro sottoscrizione. È importante evidenziare come ognuno di questi indicatori faccia riferimento a norme di legge che prevedono la tutela del consumatore rispetto all’operato di un istituto di credito (si ricordi la sanzione inferta ad ISP a seguito di comportamenti anomali nella sottoscrizione di polizze facoltative, ritenute obbligatorie).
Se l’inserimento del parametro relativo alla consegna dei mandati ai clienti può ritenersi strettamente connesso ad un comportamento normato, i parametri che prevedono il possesso dei prodotti e il numero dei clienti che hanno ricevuto almeno un’offerta a distanza, fuori sede, a mezzo canali self vanno ricollegati senz’altro ad una logica puramente commerciale. Con l’obbligo di perseguire la percentuale che consentirebbe ai colleghi di andare a premio, sorgono seri dubbi sulla sostenibilità etica dei parametri stessi.
Il collega, difatti, potrebbe trovarsi nella situazione o di sentirsi scoraggiato dall’intraprendere un’azione volta all’espansione della propria attività lavorativa (aprire un nuovo conto corrente non comporta come automatismo la sottoscrizione di investimenti o polizze) oppure, in senso opposto, darebbe vita a logiche di forzatura della propria attività commerciale. Nei fatti i colleghi potrebbero trovarsi nella spiacevolissima situazione di dover scegliere se “forzare” delle vendite oppure rinunciare al proprio premio.
Intesa Sanpaolo procede nel suo incomprensibile obiettivo di peggiorare non solo le condizioni di vita, ma anche quelle più strettamente lavorative ai Lavoratori Misti, sui quali ricade un rischio di impresa a differenza dei colleghi full.
L’introduzione dei parametri rappresenta solo l’ultima di una serie di iniziative che vanno in questa direzione. È davvero difficile spiegare altrimenti come l’azienda si ostini a non fornire risposte a tutte le proposte concrete e argomentate che le abbiamo sottoposto più volte:
- Assunzioni in località prossime a quelle di residenza abituale. Questo – oltre a evitare cambi di residenza molto disagevoli e onerosi – consentirebbe di svolgere l’attività autonoma all’interno del tessuto sociale ed economico di riferimento con evidenti benefici per l’espansione della propria attività e di conseguenza anche per la banca.
- Mantenimento del diritto di conversione e anzi attivazione di ulteriori finestre di conversione successive alla prima.
- Possibilità di partecipazione ai Job Posting anche per i Lavoratori Misti.
- Politiche di trasferimento coerenti con quelle degli altri dipendenti del gruppo. Attualmente l’azienda procede con trasferimenti di Lavoratori Misti anche a significativa distanza dal luogo di formazione del portafoglio (e quindi di residenza / filiale di radicamento dei clienti), ma si oppone alle richieste di trasferimento avanzate dai colleghi. Occorre attivare di liste di trasferimento anche per questa “famiglia professionale” con chiarezza sulla gestione del portafoglio “B” in caso di trasferimento.
- Trasferimento ad altra filiale: il passaggio presso un’altra filiale diventa occasione di stimolo e cambiamento. Per i colleghi misti comporta l’aggravio del passaggio del proprio ptf B dalla filiale di radicamento ad altra filiale, in un momento in cui non è estesa a 360° l’operatività in offerta fuori sede.
- Possibilità di sostituzione di quei clienti nel portafoglio “B” che non sono più interessati al tipo di servizio offerto.
- Ripristino delle funzioni di “ABC” per lo svolgimento dell’attività autonoma o predisposizione di un analogo strumento (agenda o sistema di note che consentano la memorizzazione delle attività svolte sui clienti).
- Sviluppo e miglioramento delle procedure informatiche dedicate all’attività autonoma, nonché ampliamento dei prodotti a disposizione per l’Offerta Fuori Sede.
- Predisporre locali aziendali ben identificati e diffusi sul territorio dedicati allo svolgimento dell’attività autonoma: molti clienti, pur apprezzando la gestione di un consulente personale, non gradiscono ricevere le consulenze presso il proprio domicilio. Nei comuni dove non c’è la possibilità di avere spazi aziendali, prevedere un contributo per l’affitto in proprio di uno spazio da dedicare all’attività autonoma.
- Consentire l’utilizzo dei marchi di ISP per la promozione della propria attività libero professionale attraverso i propri canali e nell’eventuale spazio in uso per l’attività autonoma.
- Autorizzare politiche di pricing da gestire in autonomia in relazione ai propri clienti.
- Valorizzare e formare meglio i Direttori di Area e i Direttori di filiale per renderli reali figure di riferimento per i Lavoratori Misti, soprattutto nella fase di costruzione del Portafoglio.
- Definire un percorso professionale anche per i Lavoratori Misti, con la possibilità di ricoprire ruoli di Coordinamento.
La condizione e i problemi dei Lavoratori Misti hanno assunto tali proporzioni da trovare attenzione e solidarietà da parte di moltissimi colleghi anche nel corso delle assemblee che si sono appena concluse. È necessario, come richiesto nelle assemblee per tutti i temi emersi, che anche la questione dei Lavoratori Misti torni ad essere argomento di trattativa e che in assenza di adeguate risposte aziendali, si valutino le diverse iniziative da intraprendere.
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DAL 1° GENNAIO 2024 IL SERVICE AMMINISTRATIVO DEL FONDO SANITARIO INTEGRATIVO SARÀ INSALUTE SERVIZI
Il 31 dicembre 2023 termina il contratto con il Service, fornitore del FSI attualmente in essere. In base allo statuto, il Consiglio di Amministrazione del Fondo ha stabilito di organizzare una RFI (Request for Information) per l’affidamento del servizio di gestione dei servizi amministrativi e sanitari del Fondo.
La selezione è stata finalizzata all’individuazione di un Third Party Administrator (TPA) per il servizio di gestione delle pratiche di rimborso, delle richieste di autorizzazione diretta nonché per l’utilizzo da parte degli assistiti del Fondo del network delle strutture sanitarie convenzionate.
In base ai criteri stabiliti l’aggiudicatario della RFI è InSalute Servizi S.p.A che diventerà operativa a partire dal 1° gennaio 2024.
Segreterie di Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA -UNISIN
Approvato il Bilancio Fondo Pensione: analisi e prospettive
Il 28/06/2023 si è tenuta l’Assemblea dei Delegati per l’approvazione del Bilancio consuntivo al 31.12.2022 del Fondo pensione a contribuzione definita del Gruppo ISP.
Durante l’Assemblea il Presidente Graziano, Il Direttore Botta e il Vicepresidente Bossola hanno illustrato i punti principali che hanno caratterizzato lo scenario generale, le attività del Fondo e le prospettive future.
Le relazioni hanno riguardato principalmente i seguenti punti:
- Nel 2022 si sono verificati una serie di eventi eccezionali in grado di condizionare in modo fortemente negativo le condizioni macroeconomiche quali il conflitto tra Russia e Ucraina, il ritorno dell’inflazione in Europa e Stati Uniti su livelli che non si vedevano da diversi decenni; il cambio delle politiche monetarie in senso restrittivo che hanno innescato un significativo rialzo dei tassi di interesse, la sensibile contrazione, rispetto al 2021, nella crescita del PIL (dal 6,3 al 3%) e del commercio mondiale (da 9,5 a 3,8%). Le condizioni macroeconomiche avverse non sembrano destinate a una rapida evoluzione positiva, ma nonostante questo le politiche gestionali del Fondo hanno prima contenuto le perdite e stanno dando segnali di recupero già a partire dai primi mesi del 2023. Il Fondo ha chiuso il bilancio del 2022 con un attivo netto destinato alle prestazioni di oltre 8,7 miliardi di Euro. La variazione rispetto al 2021 è pari a 1.230 milioni.
- Il totale degli aderenti al Fondo supera i 121.000 al 12/2022 e fa segnare al 05/2023 un incremento a 126.389. In particolare nell’ultimo anno si sono registrati 44.785 nuovi aderenti soprattutto per effetto del trasferimento del personale ex UBI e della significativa crescita dei familiari a carico a seguito dell’accordo sindacale sul “contributo welfare”, che ha offerto ai dipendenti la possibilità di versare 120 euro all’anno in presenza di figli a carico. Nel periodo le uscite complessive ammontano a 2.604.
- Le prestazioni previdenziali in conto capitale erogate sono state pari a quasi 66 milioni mentre le erogazioni legate alle rate della RITA sono state complessivamente oltre 296 milioni.
- Ci sono state 4.267 richieste di anticipazioni per totali 82,8 milioni.
- Un numero sempre maggiore di iscritti aderisce alle coperture accessorie offerte dal Fondo, nel 2022 sono state attivate oltre 40.000 polizze con un ammontare premi superiore ai 6.154 milioni. A questo proposito è stato comunicato che il contratto sottoscritto nel 2019 con Elips Life, la compagnia che fornisce le coperture assicurative contro rischio premorienza e/o invalidità permanente è in scadenza nel 2023 e a fine anno si procederà ad una nuova gara di assegnazione.
- Il Fondo – anche nell’ottica di diminuire i rischi, aumentando/stabilizzando i rendimenti – sta attuando diversificate strategie di investimento: investimenti alternativi (Private Equity), investimenti nell’economia reale (il 50% in realtà italiane soprattutto piccole medie imprese), investimenti ESG.
- ESG: nel 2022 è stato costituito L’Ufficio Politiche ESG che si occupa di curare la Politica di impegno del fondo, la partecipazione alle assemblee delle società, il presidio delle valutazioni ESG dei comparti e mandati, proporre interventi atti a migliorare gli indicatori di stabilità e partecipare alle iniziative PRI.
- Progetti e iniziative:
- Razionalizzazione e accorpamento comparti esistenti.
- Il comparto Futuro sostenibile verrà ridenominato Dinamico Futuro Responsabile.
- Ulteriore miglioramento della relazione tra Aderente e Fondo Pensione mediante lo sviluppo di tutte le procedure on-line e l’invio direttamente agli iscritti di news, circolari, newsletter.
- Entro settembre verrà rilasciato canale di assistenza aggiuntiva tramite chatbot – denominato Luna – accessibile sul sito sia in Area Pubblica che Riservata. Il profilo delle risposte terrà in considerazione se l’utente ha effettuato l’accesso all’area riservata o meno.
Al termine delle relazioni e dell’analisi delle voci principali del Bilancio, l’Assemblea dei Delegati lo ha approvato all’unanimità.
Come Delegati della FISAC in particolare abbiamo ritenuto apprezzabili gli sforzi del Consiglio di Amministrazione per gestire una fase congiunturale particolarmente avversa, così come gli impegni a migliorare la qualità e l’accessibilità delle informazioni a disposizione degli Aderenti, nonché delle procedure per la gestione della propria Posizione Previdenziale. Naturalmente, proprio perché la fase macroeconomica continua a presentare forti incertezze e rischi, raccomandiamo al CdA la massima attenzione nella ricerca di investimenti che garantiscano il miglior equilibrio tra redditività e sicurezza degli investimenti.
Proprio perché la Previdenza Complementare è uno degli strumenti fondamentali per garantirsi nel tempo un adeguato tenore di vita, cogliamo l’occasione per ricordare a tutti i colleghi l’importanza di seguire da vicino e con continuità le informazioni sulla propria posizione, di consultare il sito e verificare gli andamenti, di procedere con le scelte di investimento più adeguate per il proprio orizzonte temporale (la distanza dal momento del pensionamento), di approfondire le varie possibilità di anticipazione e così via. Vi ricordiamo che siamo a disposizione di tutti voi per eventuali dubbi o richieste: non esitate a contattarci. Cliccando sui nostri nomi verrete reindirizzati alla nostra mail.
I componenti FISAC dell’Assemblea dei Delegati:
Nuova Guida PVR 2023 (pagamento nel 2024)
Abbiamo completamente aggiornato e rivisto la Guida PVR alla luce delle novità introdotte per il 2023 (ad esempio inserimento del SET in Quota eccellenza) e abbiamo anche aggiunto un nuovo capitolo dedicato agli altri sistemi incentivanti.
Come sempre i nostri esperti sono vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze personalizzate.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
Cosa succede quando si diventa Quadri Direttivi? Ecco la nuova guida Fisac
Il nostro esperto Nazario Luciani ha aggiornato la GUIDA al passaggio da AP a QD e da Q2 a QD3.
Nella Guida completamente rivista e aggiornata troverete tutte le informazioni relative a stipendio, scatti di anzianità, orari, straordinari e banca delle ore, indennità.
Nazario è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze personalizzate.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio qui trovate tutti i loro riferimenti).
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AGGIORNAMENTO GUIDA ALL’ORARIO DI LAVORO
La nostra esperta Marianna Broczky ha aggiornato la GUIDA ALL’ORARIO DI LAVORO alla luce dell’Accordo “Evoluzione Organizzazione del Lavoro” del 26 maggio 2023.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Marianna è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze personalizzate.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
AGGIORNAMENTO GUIDA LAVORO FLESSIBILE AI SENSI DELL’ACCORDO 26/05/2023
La nostra esperta Marianna Broczky ha completamente rivisitato la Guida al Lavoro Flessibile, alla luce dell’Accordo “Evoluzione Organizzazione del Lavoro” del 26 maggio 2023.
Marianna è a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
Da oggi è possibile aderire al nuovo SW: pubblichiamo la nuova Guida Pop a SW, 4×9 e altre flessibilità
Da oggi 26 giugno è possibile aderire allo SW secondo le regole dell’accordo del 26 maggio.
L’azienda, a questo proposito, ha comunicato che i colleghi già autorizzati al Lavoro Flessibile ai sensi dell’accordo del 2014 o al Nuovo Lavoro Flessibile riceveranno una comunicazione con le modalità di adesione. L’accordo dovrà essere visto e firmato digitalmente entro il 31 luglio 2023. In caso contrario, dal 1° agosto 2023 decadrà la possibilità di prestare la propria attività lavorativa in Lavoro Flessibile. I colleghi non ancora autorizzati possono aderire al lavoro flessibile da #People > Servizi Amministrativi > Richieste Amministrative e selezionando il box “Adesione Lavoro Flessibile”.
Con l’occasione pubblichiamo la nostra nuovissima Guida Pop interamente dedicata a SW, 4×9 e altre flessibilità di orario.
Come funziona concretamente lo SW? A quanti giorni ho diritto e per quali periodi? Ci sono maggiorazioni per casi particolari? E in Rete come funziona? Posso fare il 4×9 tutte le settimane? Posso cambiare i giorni di riposo? Posso entrare in orari diversi da quelli standard? Nella nostra Guida Pop tutte le risposte a queste e molte altre domande.
Qui il video
ACCORDO SMART WORKING E 4X9: LA NUOVISSIMA INFOGRAFICA
Nei giorni scorsi è stato sottoscritto il nuovo Accordo Evoluzione del Lavoro.
Nella nostra Infografica puoi trovare le informazioni principali in forma chiara e sintetica. E poi potrai eventualmente approfondire questi e altri temi nella Guida completa che pubblicheremo a strettissimo giro. Stay tuned…
Clicca qui per scaricare la nostra Infografica in pdf
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Questa è senz’altro una buona notizia, sia per gli esodanti che per chi uscirà in fondo esubero.
Quello che invece non è tanto condivisibile, e secondo me contestabile, è la penalizzazione dell’ 11% dell’assegno, in quanto l’accordo prevede tale riduzione SOLAMENTE per “chi esce con l’INTERO calcolo retributivo”.
Dal 1.1.2012 il calcolo è PER TUTTI con il sistema misto.
Per uno,cinque o 10 anni di contributivo, ma sempre misto!
È veo che l’accordo prevedeva la penalizzazione solo per chi aveva l’intero sistema contributivo, ma è anche vero che quello su cui si sta ragionando è un’applicazione pro quota della penalizzazione. L’idea è quella di applicare la penalizzazione sulla quota calcolata col retributivo e di non aplicarla sul contributivo, in modo che non ci siano penalizzazioni né vantaggi né per i coleghi, né per le aziende rispetto a quanto definito nell’accordo.
se ben capito, per gli esodati i 40 anni di contrinbuti non Sono piu’ sufficienti, in base all’auemnto dell’aspettativa di vita a decorrere dal 2013 (aggiornamento istat con cadenza triennale).Questa norma e’ stata inseritat nella legge Monti salva italia.
E questo vale per i colleghi gia’ in esodo e soprattuto per quelli dell’accrodo 29/7.
La questione non è esattamente in questi termini. L’allungamento da speranza di vita NON verrà applicato a chi è giá in esodo, mentre non è ancora stato definito se verrà applicato a coloro che hanno già aderito al Fondo esuberi, ma devono ancora andare in esodo. Per sapere se verrà applicato o meno a questi soggetti occorre attendere i decreti attuativi della riforma Fornero e le relative circolari INPS.
Scusate l’insistenza ma l’aticolo 24 paragrafo 15 comma C della legge monti non fa distinzione tra colleghi gia in esodo e colleghiche hanno raggiunto accordicollettivi entro il 4/12/2011.
L’unica differenza e che questi ultimi dovranno restare a carico del fondo fino al compimento di almeno 59 anni di eta’.
Comunque rimane il problema del contigentamento massimo annuale delle uscite, per pensionamento per gli anni 2013/2019, che, considerando le cifre stanziate, potrebbero far slittare di un anno le uscite dal fondo esuberi.La normativa che fissa i limiti in termini numerici dovreebe
uscire nei prossimi due mesi.
Grazie per la competente e puntuale informativa.
Grazie
@giorgiof. La normativa che trova applicazione per i futuri esodati (in forza di accordi collettivi sotoscritti ante 4/12/11) è articolata e trova origine dal combinato disposto di più commi. In particolare, oltre al comma 15 da te citato che produce l’effetto di far restare i colleghi a carico del fondo fino a 59 anni e sembra prevedere l’applicazione degli allungamenti da speranza di vita, bisogna considerare il comma 14 che dice che ai lavoratori che sono titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà, nonché ai lavoratori per i quali sia stato previsto da accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011 il diritto di accesso ai fondi di solidarietà, continuano ad applicarsi “i requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data di entrata in vigore del presente decreto”.
Quindi, come da nostro comunicato, ai colleghi che hanno aderito al Fondo esuberi viene garantita la vecchia normativa, con l’incertezza sull’applicazione degli allungamenti da speranza di vita.
Vediamo se ho capito bene (l’età avanza…).
Io sono in fondo esuberi dall’1.1.2009 e avrei dovuto andare in pensione INPS con il 1 luglio 2013; con la nuova finestra ante riforma avrei dovuto restare nel fondo ancora fino all’1.1.2014.
Ora per me non cambia nulla?
I sei mesi in più di permanenza dovuti alla finestra più lunga li paga sempre il fondo?
Grazie per una cortese risposta.
Claudio
@ Claudio La nuova riforma (quella Fornero, per intendersi) per te non introduce cambiamenti né in tema di maturazione del diritto a pensione, né in tema di maaturazione della finestra (mobile). Introduce invece una copertura finanziaria per coprire l’allungamento determinato dalla precedente introduzione delle finestre mobili. La copertura di tale allungamento sarà a carico dell’INPS e non del Fondo Esuberi.
Qualche certezza in più e qualche ansia in meno. Resta da chiarire un aspetto (molto tecnico) che però incide non poco sull’importo dell’assegno. L’argomento non ha ricevuto adeguata attenzione perché pre-riforma riguardava solo i pochissimi “misti”, ma ora con il pro-quota riguarda TUTTI. Il dubbio è sul coefficiente di trasformazione che verrà applicato al montante contributivo per calcolare la quota “contributiva” dell’assegno, se cioè tale coefficiente verrà individuato con riferimento all’età anagrafica del lavoratore: a) al momento dell’accesso all’assegno straordinario (es. 58 anni), ovvero b) alla data di maturazione del diritto (requisiti AGO), ovvero c) alla data di apertura della finestra (es. 62 anni). Poiché il coefficiente di trasformazione (che è funzione dell’età anagrafica e non dell’anzianità contributiva) aumenta con l’età anagrafica, la differenza (nell’esempio quattro anni) tra l’ipotesi a) e l’ipotesi c) può essere significativa (nel mio caso la differenza mensile sarebbe di circa 240 euro!). Non si risponda che dobbiamo attendere i decreti attuativi, le circolari INPS ecc ecc perché tale argomento (stranamente trascurato in sede di accordo) è di natura NEGOZIALE (se attendiamo il parere dell’INPS sarà troppo tardi). Nel caso dei retributivi pre-riforma si vedrebbero penalizzati tre volte: con la decurtazione dell’11%, con il pro-quota contributivo e con il coefficiente nella parte “bassa” della forchetta.
@ Daniele Non sono in grado di rispondere immediatamente a questa domanda. Approfondisco presso i nostri esperti e ritorno sull’argomento.
@ Daniele Abbiamo recuperato la delibera del Comitato Amministratore del Fondo di solidarietà del 20/7/2005.
In merito al calcolo dell’assegno straordinario con il sistema contributivo, la liquidazione viene effettuata “utilizzando il coefficiente di trasformazione relativo all’età anagrafica del lavoratore al momento della scadenza dell’assegno straordinario”. Qui c’è il testo della delibera: http://www.fisac.net/intesasanpaolo/doc/delibera.pdf
Per Claudio. i cambiamenti ci sono, oltre al discorso dell’allungamento della finestre,il cui onere dovrebbe essere a carico dell’inps,per ora sono stati sistenati, con decreto, solo i colleghi che maturavano di diritti nel 2011 (68 esodato su un totale di 6.062).
Il problema permane, per tutti i colleghi attualmente in esodo (come nel tuo caso) e per quelli che vi andranno in base ad accordi collettivi stipulati entro il 4/12/2011 , in quanto devono essere ancora emanate le leggi di attuazione.E’opportuno ribadire che le uscite dal fondo esuberinel periodo 2013/2019 saranno contigentate numericamete in base a massimali di spesa.
In definitiva non vi certezza per i colleghi del fondo esubero di andare in pensione nei tempi previsti.
@Giorgio Che le definzioni CERTE di tutta la partita esodi pensionamenti e connessi sia subordinata al varo definitivo e completo di tutta la normativa inerente (Decreti attuativi e Circolari INPS) è quanto andiamo ripetendo in ogni singolo intervento qui sul sito e sulla nostra pagina facebook. Detto questo però alcuni elementi di valutazione, che pur essendo cosa diversa dal diritto positivo, hanno comunque il loro bel peso. Nel caso di specie il combinato disposto del pregresso (nessun collega in Fondo esuberi è stato finora lasciato senza reddito anche a fronte di allungamenti molto consistenti – introduzione delle finestre mobili – e in assenza di coperture finanziarie dedicate) con il fatto che le coperture finanziarie adesso sono state individuate mi fa ritenere con ragionevole certezza che i colleghi in esodo possono e potranno dormire sonni tranquilli. Lo ritengo anche perché la nostra attività negoziale sulla materia in questione è stata finora assolutamente efficace (tutti sono stati tutelati) e continerà ad essere assolutamente attenta e puntuale.
Grazie in ogni caso per le informazioni e l’impegno, ma la risposta mi conferma che c’è ancora scarsa attenzione sull’argomento anche da parte degli “esperti”. Infatti mi era già noto che nel caso di calcolo della pensione secondo il metodo INTEGRALMENTE contributivo (è il caso delle lavoratrici che hanno optato per il regime sperimentale ex art. 1, comma 9, della legge n. 243/2004) il calcolo dell’assegno viene fatto “utilizzando il coefficiente di trasformazione relativo all’età anagrafica del lavoratore al momento della scadenza dell’assegno straordinario”. Purtroppo dubito che lo stesso criterio venga applicato nel caso del metodo misto e pro-rata. Se ragioniamo per analogia, i precedenti non giocano a favore dell’interpretazione più favorevole. Infatti sia il fondo di sostegno al reddito Gruppo FS (circolare INPS n. 78 del 6/6/2011) sia quello Poste Italiane (messaggio INPS n. 4080 del 18/2/2008) prevedono in modo esplicito che: “Per i lavoratori che al 31 dicembre 1995 hanno maturato un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni, l’assegno viene quantificato con il sistema misto. Nel sistema misto, il coefficiente di trasformazione viene individuato con riferimento all’età anagrafica del lavoratore al momento dell’accesso (e NON della scadenza, la differenza temporale può essere di quattro-cinque anni) all’assegno straordinario.” Temo che per analogia lo stesso criterio possa essere applicato al nostro caso, a meno che non ci siano ancora spazi di negoziazione visto che ora l’argomento con il pro-rata riguarda tutti. Ma è opportuno evidenziare e comprendere il problema per poterne discutere con cognizione di causa prima che sia troppo tardi, perché altrimenti nel calcolo dell’assegno contributivo, misto o pro-rata c’è il rischio molto concreto che il criterio per individuare il coefficiente di trasformazione sia diverso, senza alcuna logica apparente.
@ Daniele Conto di poterti fornire una risposta documentata entro il fine settimana
@ Daniele L’art. 10 del DM 158/2000 prevede che l’assegno straordinario sia pari all’importo netto del trattamento pensionistico spettante nell’assicurazione generale obbligatoria con la maggiorazione dell’anzianità contributiva mancante per il diritto alla pensione di anzianità o di vecchiaia.
La circolare INPS n. 55 del 2001 (click qui) riprende le disposizioni per il calcolo dell’assegno straordinario, sia prevedendo il calcolo retributivo che il calcolo misto.
Nei calcoli dell’assegno straordinario, dovendo riconoscere di fatto l’importo netto della pensione, viene utilizzato il coefficiente di trasformazione relativo all’età anagrafica del lavoratore al momento della scadenza dell’assegno straordinario (quindi il coefficiente relativo all’età al momento del futuro pensionamento) Tale disposizione, inoltre, è stata confermata anche per gli assegni straordinari con il calcolo contributivo.
Salve vorrei porre l’accento su due questioni:
1- ho notizie certe di colleghi che con la data di permanenza del fondo scaduta ma con la data di pensionamento procrastinata per effetto della finestra mobile sono già senza accredito mensile. Risposte?
2- qualcuno mi spieghi cosa vuol dire che l’accesso alle prestazioni pensionistiche di alcune categorie individuate nella l.214 avvenga solo entro i limiti di spesa stabiliti per ciascun anno. Come sarebbe possibile che cittadini nella stessa condizione prevista peraltro dalla Legge Stessa
possano essere oggetto di trattamenti discriminanti. Vedo subito ricorsi al TAR , class action, tribunale dei diritti dell’uomo, corte di giustizia di Strasburgo oppure mi sfugge qualcosa? Francamente spero vivamente di si.saluti
Per quanto riguarda il punto 1, hai perfettamente ragione. Infatti i fondi sono stati stanziati, ma non è ncora stato varato il regolamento che ne permette l’erogazione. Una delle tante paradossali storture italiane. Come sindacato stiamo facendo tutte le pressioni possbibili per sbloccare la questione.
Per quanto riguarda il punto 2 quella è la previsione di legge. Peraltro i limiti di spesa tengono conto solo degli ex lavoratori usciti in forza di accordi collettivi (ad esempio i bancari, che quindi sono relativamente tranquilli), ma non di tutti coloro che sono usciti in forza di accordi individuali, per i quali non c’è alcuna previsione di copertura di spesa. Su questo tutte le forze sindacali stanno concentrando i loro sforzi. Nel nostro piccolo (come evidente la questione è di carattere generale e travalica i limiti delle possibilità dell’azione sindacale aziendale) abbiamo tenuto oggi il nostro Direttivo Nazionale di Gruppo (sono appena tornat oda Roma) in cui abbiamo discusso anche di questa vicenda. Domani pubblicheremo il relativo documento.
Buongiorno, ma per chi dovrebbe entrare nel Fondo Esuberi previsto dall’accordo azienda-sindacato e con le “vecchie” regole sarebbe entrato in pensione non nel 2013 ma nel 2016 che cosa succede ?
Sono salvaguardati i diritti a vecchio e quindi non cambia nulla, con l’eccezione di quanto deve ancora essere definito in materia di allungamento da speranza di vita (3 mesi nel 2013 e 4 nel 2016) che sembrerebbe doversi applicare anche a chi va in esodo con il riferimento dei 40 anni di servizio. Sembrerebbe perchè, come ribadito in varie sedi e interventi, mancano ancora i decreti attuativi della riforma Fornero che scioglieranno definitivamente questo dubbio. Se effettivamente tali allungamenti saranno applicati, chi maturava l’uscita nel secondo semestre del 2017 potrebbe non essere ricompreso nell’esodo… Al momento non è possibile essere più precisi di così e non è possibile stilare una lista nominativa di chi è dentro e chi è fuori.