Nell’incontro odierno è stato confermato che sono salvaguardati diritti e finestre ante riforma per il personale che ha aderito al Fondo, mentre il milleproroghe non salvaguarda il personale che ha optato per uscire alla maturazione dei requisiti pensionistici senza transitare dal Fondo. Per questi lavoratori la salvagurdia dei diritti ante riforma sarà quindi possibile solo attraverso un’opzione individuale di transito dal Fondo.
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Prossime Scadenze
settembre 2024
30setalldayalldayTermine Richiesta Assegni Di Studio Per I Figli Scuole Medie Inferiori E Superiori
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Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e
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Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e superiore frequentate e superate nell’anno scolastico 2023/2024.
Nel form “Borse di studio figli” è disponibile un supporto online per ottenere informazioni utili alla compilazione, è inoltre presente la funzione Riepilogo richieste all’interno della quale sono visualizzabili tutte le domande pregresse relative al familiare, per il quale si sta inserendo la richiesta.
Si ricorda che nella sezione “Servizi Amministrativi“, è disponibile l’elenco di tutte le richieste inserite: accedendo alla singola richiesta si potranno visualizzare i contenuti e monitorare lo stato di avanzamento della pratica attraverso una Timeline.
Nella sezione Intranet Persona > Presenze e Retribuzioni > Borse di studio figli sono disponibili la Normativa di riferimento e le FAQ.
I colleghi che non hanno accesso a #People – come le persone assenti dal servizio – possono presentare la domanda trasmettendo il modulo cartaceo reperibile al percorso: Persona > Presenze e retribuzioni > Borse di studio figli > Normativa > Regole per l’erogazione delle borse di studio a favore dei figli dei dipendenti.
Per approfondire le questioni degli Assegni di Studio potete consultate la nostra Guida ASSEGNI DI STUDIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti) sono a vostra disposizione per ogni chiarimento.
novembre 2024
30novalldayalldayTermine Assegni Di Studio Per I Figli: Università Immatricolazione 1° Anno
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I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2024/2025) potranno inserirle in #People > Servizi
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I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2024/2025) potranno inserirle in #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Borse di studio figli fino al 30 novembre 2024
Successivamente al 30 novembre p.v., eventuali richieste non potranno più essere prese in considerazione.
La normativa di riferimento è disponibile in #People a questo link
I colleghi lungo assenti dal servizio possono presentare la domanda trasmettendo il modulo allegato al Regolamento alla casella e-mail: dc_ap_serv_amm_pers.71029@intesasanpaolo.com
È importante ricordare che:
– è possibile presentare unicamente la domanda relativa all’iscrizione al primo anno di università (immatricolazione) qualora non già precedentemente richiesta ed erogata;
– è utile verificare periodicamente lo stato della propria richiesta in #People > Servizi Amministrativi (nella parte alta della pagina è presente l’elenco di tutte le richieste):
- stato “INVIATA”: la richiesta è stata regolarmente acquisita dalla procedura;
- stato “IN VERIFICA”: l’ufficio Servizi Amministrativi del Personale sta eseguendo i consueti controlli di congruità;
- stato “SOSPESA”: è necessario seguire le istruzionicomunicate con apposita e-maile che sono visibili nella procedura cliccando sulla richiesta; nel riquadro DESCRIZIONE CASO si troverà Stato Pratica: SOSPESA > Note per il dipendente
- stato “COMPLETATA”: la richiesta è stata approvata.
Per chiarimenti o richieste di supporto è possibile accedere a #People > Assistenza, scegliendo la categoria “Borse di studio figli”.
Per gli importi e per approfondire la temtica generale degl iassegni di studio potete consultare la nostra Guida Assegni di Studio.
dicembre 2024
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Dal 27 novembre è attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio Premorienza o Premorienza ed
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Dal 27 novembre è attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio Premorienza o Premorienza ed Invalidità Permanente.
L’applicativo sarà disponibile fino al 22 dicembre compreso. Gli iscritti già assicurati per l’anno 2024 che non intendono variare la propria copertura, non sono chiamati ad alcuna incombenza ed il rinnovo avverrà tacitamente.
Durante tale periodo:
– gli iscritti che non hanno ancora aderito possono chiedere l’attivazione della prestazione assicurativa, con effetto dal 1/1/2025, secondo le modalità indicate in Circolare;
– gli iscritti già assicurati per l’anno 2024 che intendono variare, sempre con effetto dal 1/1/2025, l’importo del capitale assicurato e/o la tipologia (senza possibilità di ripristinare la precedente copertura):
- in caso divariazione della tipologia di copertura (da caso Morte a Morte e Invalidità Permanente o viceversa), a prescindere dal capitale assicurato, devono ritrasmettere tutta la modulistica prevista come se fosse una nuova adesione (secondo le istruzioni operative della Circolare).
- in caso di aumento del capitale assicurato fino a € 250.000, devono inserire la variazione del massimale all’interno dell’applicativo web, senza alcun ulteriore adempimento;
- in caso diincremento del capitale assicurato oltre € 250.000 e fino ad € 400.000 devono inserire la variazione del massimale all’interno dell’applicativo web, con obbligo compilazione del “Questionario Anamnestico”, a prescindere dallo stato di buona salute (secondo le istruzioni operative della Circolare);
IMPORTANTE: Nel caso la Compagnia non consenta, sulla base dell’esame del “Questionario Anamnestico”, la variazione richiesta, o nel caso l’Iscritto/a non accetti l’eventuale sovrappremio comunicato dalla Compagnia stessa, non sarà in alcun caso possibile ripristinare i massimali e/o la tipologia della copertura precedentemente in essere, perché automaticamente e in modo definitivo disdettata al momento dell’inserimento della variazione in procedura.
Prima di accedere all’applicativo si consiglia di:
- prendere visione delle Convenzioni, dei fascicoli informativi e delle tabelle dei premi disponibili alla voce Moduli> Coperture assicurative;
- leggere attentamente le principali informazioni e istruzioni operative riportate nella Circolare
In base queste novità il nostro esperto Giampiero Reccagni ha aggiornato la Guida alla Previdenza Complementare.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
22dicalldayalldayTermine Ultimo per Esercizio Opzione "Banca Ore"
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Da 31 ottobre 2024 è disponibile su #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Gestione Banca ore, la nuova funzionalità che consente ai colleghi delle Aree professionali di scegliere se
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Da 31 ottobre 2024 è disponibile su #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Gestione Banca ore, la nuova funzionalità che consente ai colleghi delle Aree professionali di scegliere se destinare in “banca ore” tutte o quota parte delle maggiori prestazioni autorizzate.
I colleghi delle aree professionali full-time possono scegliere entro il 22 dicembre 2024.
La funzionalità è fruibile anche dai colleghi delle Aree professionali part time che possono optare, una sola volta nell’anno, per il versamento a “banca ore” delle eventuali prestazioni aggiuntive, effettuate oltre il normale orario individuale di lavoro.
Inoltre, i colleghi neoassunti, entro 30 giorni dall’assunzione, possono scegliere il limite per il recupero tramite il meccanismo della banca delle ore (il mancato esercizio dell’opzione equivale alla richiesta di liquidazione degli straordinari dalla 51° alla 100° ora).
In tutti i casi, alla registrazione di una variazione rispetto all’opzione in essere, il responsabile sarà informato con email.
In assenza di nuove opzioni si intendono confermate quelle già in essere.
Per supporto, sarà sempre possibile accedere a #People > Assistenza e selezionare la categoria “People – Servizi amministrativi – Richieste amministrative” e successivamente il dettaglio “Gestione Banca Ore”.
31dicalldayalldayTermine Ultimo Utilizzo Permesso Frazionato (PCR)
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Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato. Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ,
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Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ, FESTIVITÀ CIVILI CADENTI DI DOMENICA E PERMESSO FRAZIONATO (PCR)
FILIALE DIGITALE: AREA TORINO E PROVINCIA – INTESASANPAOLO
Nei giorni scorsi si è tenuta la trimestrale dell’Area Torino e provincia, alla presenza del Direttore regionale Stefano Cappellari e la partecipazione di Riccardo Saretto Gestore del Personale della Filiale Digitale.
Quando IntesaSanpaolo ha presentato il suo piano industriale, ha inserito la struttura di FDI come centrale per lo sviluppo del futuro della Banca, soprattutto in vista della nascita di Isybank; nella presentazione i numeri dei colleghi sarebbero dovuti raddoppiare entro la fine del piano di Impresa, anche attraverso la riconversione dei colleghi della rete filiale.
Ad oggi la situazione ci sembra ancora molto lontana, perché quello che quotidianamente i colleghi vivono e sperimentano è molto lontano dalla previsione; tutte le persone che gravitano intorno all’attività di FDI sono consapevoli della difficoltà di gestire delle strutture con grandi numeri e grandi responsabilità sparse sul territorio nazionale, questo non deve diventare una scusa pagata dai lavoratori per l’incapacità dell’azienda di garantire una sufficiente qualità nel rapporto vita-lavoro
FERIE: la consuetudine interna di FDI prevede la programmazione a febbraio di “intere” settimane di ferie, non vengono accettate le richieste di singole giornate, il tutto con la promessa futura di valutazioni prossime alle date necessarie per i colleghi (no matrimoni di altri, no comunioni, no recite scolastiche della prole), sostanzialmente di fronte ad una necessità specifica l’iter prevede la supplica, la confessione in camera caritatis necessaria per l’intercessione del responsabile.
CAMBI TURNO: I colleghi che desiderano cambiare il loro turno si trovano ad avere una doppia difficoltà:
poca disponibilità di colleghi che possono switchare il proprio turno i turni previsti in fdi sono 10, ma i colleghi sono impegnati prevalentemente in turni estremi, i turni centrali restano quasi esclusivamente su carta pochi colleghi che condividono le stesse skills
Abbiamo richiesto una maggiore trasparenza nella gestione amministrativa: i colleghi devono poter vedere le disponibilità dei cambi turno che dovrebbero essere impostati su cluster di macro- competenze e non sulle skills, perché attualmente Il risultato è paradossale: i colleghi con maggiori competenze vengono continuamente penalizzati vedendo bocciate le loro richieste in favore di quei colleghi con complessità più basiche che non riscontrano limitazioni.
Come nelle Filiali Fisiche, anche in Filiale Digitale, la causa principale dei problemi è la carenza di personale, ed è per noi impensabile che l’azienda pensi di sopperire a questo chiedendo a tutti i colleghi part-time di inserire una richiesta per il rinnovo condizionandola alla disponibilità all’attività lavorativa di almeno un pomeriggio a settimana.
Come OOSS abbiamo anche rappresentato le insoddisfazioni dei colleghi di Coordinamento di FDI (Control Room) che da almeno un anno esprimono il loro dissenso presentando una valutazione in Altimetro con segno negativo.
Il lavoro svolto dai colleghi è giudicato eccellente dall’Azienda, ed è frutto di puro spirito di servizio che non viene assolutamente premiato da comportamenti aziendali.
Parte dei colleghi, per garantire il presidio delle attività, hanno ricominciato a operare con turni senza poter beneficiare di percorsi professionali che garantiscano loro una crescita.
L’attività professionale è spesso gestita senza una condivisione degli obiettivi e dei progetti in divenire, che possa dare un maggiore senso di appartenenza o un quadro preciso della propria attività lavorativa.
Sarà nostra cura verificare, con l’aiuto dei colleghi l’auspicato miglioramento delle singole situazioni
Torino, 01 agosto 2024
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
Coordinatori RSA Torino e Provincia Intesa Sanpaolo
FISAC Flash: variazioni contrattuali GA
Durante l’incontro odierno con l’azienda, che ha avuto come tema principale il confronto sulla possibilità di unificare in un unico Fondo Previdenziale i diversi Fondi Pensione ancora esistenti nel Gruppo (seguirà comunicato unitario specifico), è stata affrontata la questione delle segnalazioni che stanno arrivando da tutto il territorio nazionale sulle riunioni in corso di programmazione per tutti i GA rispetto ad alcune “variazioni contrattuali”.
L’azienda, a seguito delle nostre domande, ha dichiarato che verranno illustrati degli “aggiornamenti normativi” che non stravolgono il contratto e hanno l’obiettivo di uniformare:
- le modalità di “registrazione” delle offerte a distanza
- i criteri di politica di remunerazione rispetto alle premialità (senza ricadute né sulla gestione del commissionale ordinario, né sul minimo garantito dei primi 6 mesi).
I termini specifici di queste variazioni saranno comunicati ai GA via PEC, ma solo a chi è stato assunto ante giugno 2024 perché gli ultimi ingressi hanno già ricevuto le nuove comunicazioni in fase di assunzione.
Queste comunicazioni sono state l’occasione per ribadire la nostra richiesta di un reale coinvolgimento sindacale nella gestione dei Global Advisor.
FONDO SANITARIO INTEGRATIVO – APPROVATO IL BILANCIO 2023
In data odierna l’Assemblea dei Delegati del Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo ha approvato il Bilancio d’esercizio 2023 che si chiude con un risultato di avanzo di 7 milioni di euro, derivante dall’avanzo della gestione attivi di 13,5 milioni di euro, dal disavanzo della gestione quiescenti di 1,7 milioni di euro, dal disavanzo della gestione mista di 7 mila euro e dal disavanzo della gestione fondo protezione di 4,8 milioni di euro.
A fine 2023 gli assistiti, titolari di iscrizione e familiari resi beneficiari, del Fondo ammontavano a 240.426 persone; si è registrata una diminuzione pari al – 2,3% rispetto al dato del 31 dicembre 2022. Anno su anno, la gestione degli iscritti in servizio ha registrato un decremento del 4% dei propri aderenti, invece, per la gestione quiescenti si è evidenziato un aumento del numero degli iscritti pari al 3,3%.
L’età media degli iscritti al Fondo, titolari e familiari, rilevata a fine 2023 è di 44 anni e 8 mesi, in incremento di oltre 8 mesi rispetto al dato dello scorso anno. La popolazione di età più elevata (65>) rappresenta ormai il 20% degli assistiti del Fondo e, in parte, spiega l’aumento della spesa sanitaria.
Il risultato operativo delle gestioni si è attestato a – 9,0 milioni di euro e rispetto al bilancio 2022 peggiora di 15,3 milioni euro per l’effetto combinato dell’aumento della spesa per polizze + 4,6%, dell’incremento spesa per l’assistenza convenzionata +16,3% e dell’assistenza a rimborso +7,0%, della diminuzione degli accantonamenti – 6,1% e dall’incremento delle erogazioni legate al piano biennale di prevenzione +17,3%.
Il risultato della gestione finanziaria, comprensivo di interessi, proventi e oneri, ammonta complessivamente a 12,0 milioni di euro, tale risultato positivo è stato determinato dalle gestioni patrimoniali che hanno beneficiato del rialzo generalizzato dei mercati finanziari.
Il saldo dei proventi straordinari, correlati all’andamento delle variazioni anagrafiche e di carico fiscale e al recupero dei relativi impatti economici in termini di contributi e prestazioni, nel 2023 ammonta a 4,6 milioni di euro, importo in aumento di 2,2 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Si sono realizzati proventi straordinari per effetto del recupero di prestazioni fruite, ma non spettanti e di contributi arretrati per un ammontare pari a 6,1 milioni di euro, registrando un incremento del 50% rispetto l’anno precedente.
In definitivo, il risultato complessivo delle gestioni di 7,0 milioni di euro, in sensibile aumento rispetto al risultato negativo di 1,5 milioni di euro del 2022, con una differenza positiva di 8,5 milioni di euro riconducibile al buon risultato della gestione finanziaria e ai proventi straordinari generati dalle sistemazioni delle posizioni anagrafiche e dei carichi fiscali.
LE NOSTRE CONSIDERAZIONI:
Il contesto attuale e quello prospettato dall’Istat delinea uno scenario preoccupante. L’invecchiamento della popolazione implica molteplici problemi economici e sociali, come la sostenibilità del sistema nazionale di assistenza e previdenza. L’incremento degli anziani comporta
una maggiore domanda dei servizi sanitari, la sanità pubblica non riesce e riuscirà sempre meno a soddisfare tali bisogni, il gap creatosi soventemente viene colmato dalla sanità privata.
Il bilancio del Fondo Sanitario dimostra quanto tale dinamica è speculare anche nel nostro ambito. Diminuisce il numero complessivo degli aderenti, incrementa l’età media, aumenta la percentuale degli individui più anziani. Il risultato operativo delle gestioni è negativo, questo esito è riconducibile allo sbilancio tra contribuzioni versate e prestazioni usufruite e tale fenomeno è destinato ad accentuarsi nel medio-lungo periodo.
Le tendenze in atto ci impongono di salvaguardare la tenuta del Fondo e la sostenibilità nel tempo delle prestazioni che vengono erogate a tutti gli iscritti.
Come FISAC/CGIL riteniamo che la natura del Fondo debba continuare ad essere integrativa e non sostitutiva della Sanità pubblica e siamo convinti da sempre che possa svolgere un ruolo molto importante, attraverso la sua natura di Ente integrativo al Servizio Sanitario Nazionale, tenendo conto anche del fatto che il nostro Fondo è in autogestione.
APPROVATO BILANCIO 2023 DEL FONDO PENSIONE A CONTRIBUZIONE DEFINITA
L’Assemblea dei Delegati, riunita a Milano giovedì 27 giugno 2024, ha approvato la proposta di bilancio 2023 del Fondo
Più di 126.000 Aderenti per effetto di 7.772 nuove adesioni a fronte di 2.427 uscite, di cui più di 35mila sono i familiari a carico (27,8%).
Anche nel 2023 un effetto positivo nella crescita delle adesioni è quindi derivato dal cosiddetto “contributo welfare”, con il quale è stata offerta ai dipendenti la possibilità di scegliere di indirizzare alla previdenza complementare il contributo contrattuale di 120 euro all’anno per ogni figlio a carico sotto i 24 anni.
Più di 9 miliardi di patrimonio suddiviso tra comparti finanziari (78%) e comparti assicurativi (22%), con oltre 500 milioni di contributi raccolti e oltre 600 milioni di prestazioni erogate; quasi 7 milioni di premi versati per polizze coperture accessorie morte e invalidità permanente.
Sono questi i numeri sintetici del bilancio 2023 del Fondo Contribuzione Definita di Gruppo che lo collocano, anche quest’anno, al primo posto tra i fondi di estrazione bancaria e al secondo tra tutti i fondi preesistenti, dopo quello dei dirigenti industriali.
Numerose le modifiche alla struttura dei comparti del Fondo, indispensabili per migliorare l’offerta agli iscritti.
Con decorrenza 1° luglio 2023, è stato deliberato il progetto di razionalizzazione dei comparti finanziari, vista la numerosità, la sovrapponibilità e la piccola dimensione di alcuni di essi, anche a seguito del trasferimento collettivo dei comparti dei Fondi ex UBI.
Per effetto del processo di razionalizzazione, i comparti finanziari aperti a nuovi ingressi sono 5:
• DIFENSIVO ex «Obbligazionario Breve Termine» nel quale sono confluiti i comparti Mobiliare ex Cariparo e Finanziario Linea 2 ex BPA
• BILANCIATO RISCHIO CONTROLLATO ex «Bilanciato Globale Equilibrato ex BRE» (comparto target risk, già esistente ma precedentemente chiuso a nuove adesioni)
• EQUILIBRATO ex «Bilanciato» nel quale sono confluiti i comparti Prudente ex UBI, Rendimento ex BDM, Obbligazionario Medio termine)
• DINAMICO FUTURO RESPONSABILE ex «Futuro Sostenibile» (unico comparto ESG, art. 8 SFDR).
• DINAMICO ex «Azionario» nel quale sono confluiti i comparti Crescita ex UBI e Bilanciato azionario ex UBI/BPB)
Nel mese di aprile è stato approvato il processo di razionalizzazione dei comparti assicurativi di Ramo V che ha previsto, con decorrenza 1° novembre 2023 l’accentramento in un unico comparto, denominato STABILITA’.
Con decorrenza 1/04/2024 il comparto è stato aperto alle nuove sottoscrizioni.
È proseguito il programma di diversificazione e d’investimento in asset alternativi, diversi da quelli tradizionali quotati (obbligazioni e azioni), che rappresenta un modo per diversificare e ottimizzare le gestioni, il profilo di rischio e rendimento del portafoglio, considerata la bassa correlazione con i mercati tradizionali.
Con decorrenza febbraio 2023 è stata deliberata l’introduzione di investimenti alternativi (FIA) in «Infrastrutture ed Energie Rinnovabili», anche nel comparto Dinamico Futuro Responsabile.
È proseguito il processo di digitalizzazione del Fondo, che nel 2023 ha previsto:
✓ rilascio della funzionalità su #People per l’adesione online dei familiari a carico degli iscritti
✓ estensione della funzionalità che consente all’iscritto di verificare online lo stato di avanzamento delle pratiche di attivazione della R.I.T.A.
✓ semplificazione dell’accesso all’area riservata tramite #People, senza la digitazione delle credenziali
✓ rafforzamento della sicurezza nella procedura di richiesta delle credenziali per l’accesso all’area riservata del Fondo
✓ creazione di una sezione «Guide» nel sito del Fondo – area pubblica – dove è possibile reperire le guide operative più utili
✓ attivazione del chat-bot «LUNA», assistente virtuale, in grado di fornire h24, 7 giorni su 7, indicazioni e risposte ai quesiti degli aderenti
✓ sviluppo della sezione «riscatti» nell’Area Riservata che permette all’Iscritto di compilare direttamente online le richieste di:
❖ Riscatto per perdita dei requisiti di partecipazione
❖ Riscatto per accesso al Fondo di solidarietà
❖ Riscatto per invalidità permanente >2/3
❖ Prestazione per pensionamento con stima anche dell’eventuale rendita vitalizia lorda annuale (per le tipologie: rendita vitalizia immediata, certa 5 / certa 10 anni, controassicurata)
✓ avvio della gestione dei mandati di addebito SDD finanziario e delle relative revoche, per effettuare versamenti volontari al Fondo, senza necessità di spedire il modulo cartaceo e i relativi allegati al Fondo
Queste implementazioni si aggiungono a quanto già era stato sviluppato negli anni precedenti nell’AREA RISERVATA del Fondo, che oggi permette di effettuare qualsiasi richiesta totalmente online (switch, richieste anticipazioni, riscatti, RITA, trasferimenti, simulazioni, registrazioni contributi non dedotti, designazioni beneficiari).
In particolare, nel 2023 abbiamo registrato:
❑ 4.120 richieste di switch per 372 mln di € (3.908 nel 2022 per 233 mln di €)
❑ 5.545 richieste di anticipazioni per 98,2 mln di € (4.267 nel 2022 per 82,8 mln €)
❑ 2.740 richieste di riscatto/trasferimento/prestazione in capitale/ rendita per 165,8 mln di € (2.327 nel 2022 per 181,4 mln di €)
❑ 21.972 rate R.I.T.A. pagate per 356,8 mln € riferite a 5.688 aderenti (17.658 nel 2022 per complessivi 296 mln € riferite a 5.121 aderenti)
Un lavoro importante volto al costante miglioramento del processo di comunicazione nei confronti degli iscritti, con l’obiettivo di semplificare le procedure e favorire la crescita della cultura della previdenza complementare.
✓ indirizzando gli aderenti ad un maggior utilizzo dell’area riservata
✓ sensibilizzando sull’importanza di una periodica valutazione di coerenza tra comparti scelti e orizzonte temporale di riferimento
✓ favorendo la consapevolezza dei vantaggi dell’adesione volontaria.
Il quadro che emerge dal bilancio 2023 del Fondo a Contribuzione di Gruppo approvato dall’ Assemblea dei Delegati, conferma una sostanziale solidità nel tempo dell’investimento previdenziale, pur in un contesto macroeconomico ancora difficile e caratterizzato da forti tensioni geopolitiche.
AGGIORNAMENTO GUIDA AL PASSAGGIO DA AREA PROFESSIONALE A QUADRO DIRETTIVO E DA QD2 A QD3
Il nostro esperto Nazario Luciani ha aggiornato la GUIDA al passaggio da AP a QD e da Q2 a QD3 con i nuovi importi degli stipendi base dovuti la seconda tranche di aumento previsto dal rinnovo CCNL 23 novembre 2023.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Nazario è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio qui trovate tutti i loro riferimenti).
Aggiornamento guida Busta paga, con gli aumenti da settembre
La nostra esperta Claudia Stoppato ha aggiornato la Guida alla Busta Paga, inserendo i nuovi importi della Voce Stipendio aggiornati con gli aumenti del Contratto Nazionale che decorrono dal mese di settembre.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Claudia è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
Per comodità riportiamo qui di seguito una tabella con gli importi degli aumenti CCNL di settembre 2024 e un’altra tabella con tutti gli aumenti del CCNL vigente.
Inquadramento | Aumento dal 1/9/2024 | Stipendio dal 1/9/2024 |
Q D – 4° livello | 134,37 | 5.045,85 |
Q D – 3° livello | 116,75 | 4.297,64 |
Q D – 2° livello | 110,83 | 3.871,28 |
Q D – 1° livello | 105,63 | 3.653,43 |
3a area – 4° livello | 100,00 | 3.256,90 |
3a area – 3° livello | 86,27 | 2.986,15 |
3a area – 2° livello | 81,50 | 2.821,13 |
3a area – 1° livello | 77,33 | 2.676,62 |
Area Unificata | 69,92 | 2.420,02 |
EDOARDO LAGATTA È IL NUOVO ESPERTO DELLA NOSTRA GUIDA CIRCOLO RICREATIVO ALI
Il nostro nuovo esperto, Edoardo Lagatta, ha completamente rivisitato la Guida CIRCOLO RICREATIVO ALI.
D’ora in avanti Edoardo provvederà agli ulteriori aggiornamenti in materia e risponderà ai quesiti che vorrete porgli.
Potete contattarlo a questo indirizzo: dodox78@gmail.com
Aggiornamento Guida Maternità e Paternità: integrazione retributiva permessi padre
A seguito del recente accordo del 4 luglio, in caso di fruizione del congedo parentale da parte del padre lavoratore dipendente, l’azienda provvederà ad integrare di 10 punti percentuali la quota retributiva in tutti i casi previsti dalla legge (quindi anche le novità introdotte dalla legge di bilancio 2024) per i congedi parentali (vale a dire il 30%, oppure il 60% oppure l’80%), arrivando così al 40%, oppure al 70% oppure al 90% della retribuzione. Tutto questo con decorrenza 1° gennaio 2024.
Nell’aggiornamento della Guida alla Maternità e Paternità trovate tutti dettagli.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Claudia è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
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Tutte le Guide Pop (e i PDF scaricabili) nel nostro canale Youtube
Le nostre Guide Pop stanno avendo sempre più successo e quindi, oltre a inserirle in pianta stabile nell’indice delle nostre guide, le abbiamo raggruppate nel nostro Canale Youtube dedicandogli una specifica playlist.
Accedendo al Canale della FISAC Intesa Sanpaolo avrete accesso in qualsiaisi momento a tutte le nostre Guide Pop e alle nuove pubblicazioni. E, se lo desiderate, potrete scaricare anche i PDF delle Guide Pop.
Inoltre, iscrivendovi al canale sarete sicuri di non perdervi nemmeno un aggiornamento.
Le Guide Pop attualmente disponibili sono:
- Banca del Tempo
- Valutazione
- Conciliazione (Permessi e Aspettative)
- Ferie
- Fondo pensione
- Neoassunti
- Busta paga
- Complessità (Ruoli e Percorsi professionali)
- Formazione
- Pacchetto giovani
- Coperture Assicurative
- Figli
- SVL
- SW e 4×9
- Obblighi e Divieti per il Personale e Provvedimenti disciplinari
- Assegno Unico Figli
La Nuovissima Guida Pop alla Formazione (effetti su Premi e Ruoli) in ISP
In Intesa Sanpaolo la fruizione e ancor di più la mancata fruizione di determinati e specifici corsi può avere effetti diretti e molto significativi rispetto all’erogazione del PVR (e dei sistemi premianti e incentivanti in genere) e al completamento / consolidamento dei Percorsi professionali.
In questa nuovissima Guida Pop trovate tutto quello che vi serve per orientarvi nel mondo della Formazione in Intesa Sanpaolo: come sempre in forma chiara e sintetica.
Buona visione, ascolto, lettura!
Categorie
Questa è senz’altro una buona notizia, sia per gli esodanti che per chi uscirà in fondo esubero.
Quello che invece non è tanto condivisibile, e secondo me contestabile, è la penalizzazione dell’ 11% dell’assegno, in quanto l’accordo prevede tale riduzione SOLAMENTE per “chi esce con l’INTERO calcolo retributivo”.
Dal 1.1.2012 il calcolo è PER TUTTI con il sistema misto.
Per uno,cinque o 10 anni di contributivo, ma sempre misto!
È veo che l’accordo prevedeva la penalizzazione solo per chi aveva l’intero sistema contributivo, ma è anche vero che quello su cui si sta ragionando è un’applicazione pro quota della penalizzazione. L’idea è quella di applicare la penalizzazione sulla quota calcolata col retributivo e di non aplicarla sul contributivo, in modo che non ci siano penalizzazioni né vantaggi né per i coleghi, né per le aziende rispetto a quanto definito nell’accordo.
se ben capito, per gli esodati i 40 anni di contrinbuti non Sono piu’ sufficienti, in base all’auemnto dell’aspettativa di vita a decorrere dal 2013 (aggiornamento istat con cadenza triennale).Questa norma e’ stata inseritat nella legge Monti salva italia.
E questo vale per i colleghi gia’ in esodo e soprattuto per quelli dell’accrodo 29/7.
La questione non è esattamente in questi termini. L’allungamento da speranza di vita NON verrà applicato a chi è giá in esodo, mentre non è ancora stato definito se verrà applicato a coloro che hanno già aderito al Fondo esuberi, ma devono ancora andare in esodo. Per sapere se verrà applicato o meno a questi soggetti occorre attendere i decreti attuativi della riforma Fornero e le relative circolari INPS.
Scusate l’insistenza ma l’aticolo 24 paragrafo 15 comma C della legge monti non fa distinzione tra colleghi gia in esodo e colleghiche hanno raggiunto accordicollettivi entro il 4/12/2011.
L’unica differenza e che questi ultimi dovranno restare a carico del fondo fino al compimento di almeno 59 anni di eta’.
Comunque rimane il problema del contigentamento massimo annuale delle uscite, per pensionamento per gli anni 2013/2019, che, considerando le cifre stanziate, potrebbero far slittare di un anno le uscite dal fondo esuberi.La normativa che fissa i limiti in termini numerici dovreebe
uscire nei prossimi due mesi.
Grazie per la competente e puntuale informativa.
Grazie
@giorgiof. La normativa che trova applicazione per i futuri esodati (in forza di accordi collettivi sotoscritti ante 4/12/11) è articolata e trova origine dal combinato disposto di più commi. In particolare, oltre al comma 15 da te citato che produce l’effetto di far restare i colleghi a carico del fondo fino a 59 anni e sembra prevedere l’applicazione degli allungamenti da speranza di vita, bisogna considerare il comma 14 che dice che ai lavoratori che sono titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà, nonché ai lavoratori per i quali sia stato previsto da accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011 il diritto di accesso ai fondi di solidarietà, continuano ad applicarsi “i requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data di entrata in vigore del presente decreto”.
Quindi, come da nostro comunicato, ai colleghi che hanno aderito al Fondo esuberi viene garantita la vecchia normativa, con l’incertezza sull’applicazione degli allungamenti da speranza di vita.
Vediamo se ho capito bene (l’età avanza…).
Io sono in fondo esuberi dall’1.1.2009 e avrei dovuto andare in pensione INPS con il 1 luglio 2013; con la nuova finestra ante riforma avrei dovuto restare nel fondo ancora fino all’1.1.2014.
Ora per me non cambia nulla?
I sei mesi in più di permanenza dovuti alla finestra più lunga li paga sempre il fondo?
Grazie per una cortese risposta.
Claudio
@ Claudio La nuova riforma (quella Fornero, per intendersi) per te non introduce cambiamenti né in tema di maturazione del diritto a pensione, né in tema di maaturazione della finestra (mobile). Introduce invece una copertura finanziaria per coprire l’allungamento determinato dalla precedente introduzione delle finestre mobili. La copertura di tale allungamento sarà a carico dell’INPS e non del Fondo Esuberi.
Qualche certezza in più e qualche ansia in meno. Resta da chiarire un aspetto (molto tecnico) che però incide non poco sull’importo dell’assegno. L’argomento non ha ricevuto adeguata attenzione perché pre-riforma riguardava solo i pochissimi “misti”, ma ora con il pro-quota riguarda TUTTI. Il dubbio è sul coefficiente di trasformazione che verrà applicato al montante contributivo per calcolare la quota “contributiva” dell’assegno, se cioè tale coefficiente verrà individuato con riferimento all’età anagrafica del lavoratore: a) al momento dell’accesso all’assegno straordinario (es. 58 anni), ovvero b) alla data di maturazione del diritto (requisiti AGO), ovvero c) alla data di apertura della finestra (es. 62 anni). Poiché il coefficiente di trasformazione (che è funzione dell’età anagrafica e non dell’anzianità contributiva) aumenta con l’età anagrafica, la differenza (nell’esempio quattro anni) tra l’ipotesi a) e l’ipotesi c) può essere significativa (nel mio caso la differenza mensile sarebbe di circa 240 euro!). Non si risponda che dobbiamo attendere i decreti attuativi, le circolari INPS ecc ecc perché tale argomento (stranamente trascurato in sede di accordo) è di natura NEGOZIALE (se attendiamo il parere dell’INPS sarà troppo tardi). Nel caso dei retributivi pre-riforma si vedrebbero penalizzati tre volte: con la decurtazione dell’11%, con il pro-quota contributivo e con il coefficiente nella parte “bassa” della forchetta.
@ Daniele Non sono in grado di rispondere immediatamente a questa domanda. Approfondisco presso i nostri esperti e ritorno sull’argomento.
@ Daniele Abbiamo recuperato la delibera del Comitato Amministratore del Fondo di solidarietà del 20/7/2005.
In merito al calcolo dell’assegno straordinario con il sistema contributivo, la liquidazione viene effettuata “utilizzando il coefficiente di trasformazione relativo all’età anagrafica del lavoratore al momento della scadenza dell’assegno straordinario”. Qui c’è il testo della delibera: http://www.fisac.net/intesasanpaolo/doc/delibera.pdf
Per Claudio. i cambiamenti ci sono, oltre al discorso dell’allungamento della finestre,il cui onere dovrebbe essere a carico dell’inps,per ora sono stati sistenati, con decreto, solo i colleghi che maturavano di diritti nel 2011 (68 esodato su un totale di 6.062).
Il problema permane, per tutti i colleghi attualmente in esodo (come nel tuo caso) e per quelli che vi andranno in base ad accordi collettivi stipulati entro il 4/12/2011 , in quanto devono essere ancora emanate le leggi di attuazione.E’opportuno ribadire che le uscite dal fondo esuberinel periodo 2013/2019 saranno contigentate numericamete in base a massimali di spesa.
In definitiva non vi certezza per i colleghi del fondo esubero di andare in pensione nei tempi previsti.
@Giorgio Che le definzioni CERTE di tutta la partita esodi pensionamenti e connessi sia subordinata al varo definitivo e completo di tutta la normativa inerente (Decreti attuativi e Circolari INPS) è quanto andiamo ripetendo in ogni singolo intervento qui sul sito e sulla nostra pagina facebook. Detto questo però alcuni elementi di valutazione, che pur essendo cosa diversa dal diritto positivo, hanno comunque il loro bel peso. Nel caso di specie il combinato disposto del pregresso (nessun collega in Fondo esuberi è stato finora lasciato senza reddito anche a fronte di allungamenti molto consistenti – introduzione delle finestre mobili – e in assenza di coperture finanziarie dedicate) con il fatto che le coperture finanziarie adesso sono state individuate mi fa ritenere con ragionevole certezza che i colleghi in esodo possono e potranno dormire sonni tranquilli. Lo ritengo anche perché la nostra attività negoziale sulla materia in questione è stata finora assolutamente efficace (tutti sono stati tutelati) e continerà ad essere assolutamente attenta e puntuale.
Grazie in ogni caso per le informazioni e l’impegno, ma la risposta mi conferma che c’è ancora scarsa attenzione sull’argomento anche da parte degli “esperti”. Infatti mi era già noto che nel caso di calcolo della pensione secondo il metodo INTEGRALMENTE contributivo (è il caso delle lavoratrici che hanno optato per il regime sperimentale ex art. 1, comma 9, della legge n. 243/2004) il calcolo dell’assegno viene fatto “utilizzando il coefficiente di trasformazione relativo all’età anagrafica del lavoratore al momento della scadenza dell’assegno straordinario”. Purtroppo dubito che lo stesso criterio venga applicato nel caso del metodo misto e pro-rata. Se ragioniamo per analogia, i precedenti non giocano a favore dell’interpretazione più favorevole. Infatti sia il fondo di sostegno al reddito Gruppo FS (circolare INPS n. 78 del 6/6/2011) sia quello Poste Italiane (messaggio INPS n. 4080 del 18/2/2008) prevedono in modo esplicito che: “Per i lavoratori che al 31 dicembre 1995 hanno maturato un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni, l’assegno viene quantificato con il sistema misto. Nel sistema misto, il coefficiente di trasformazione viene individuato con riferimento all’età anagrafica del lavoratore al momento dell’accesso (e NON della scadenza, la differenza temporale può essere di quattro-cinque anni) all’assegno straordinario.” Temo che per analogia lo stesso criterio possa essere applicato al nostro caso, a meno che non ci siano ancora spazi di negoziazione visto che ora l’argomento con il pro-rata riguarda tutti. Ma è opportuno evidenziare e comprendere il problema per poterne discutere con cognizione di causa prima che sia troppo tardi, perché altrimenti nel calcolo dell’assegno contributivo, misto o pro-rata c’è il rischio molto concreto che il criterio per individuare il coefficiente di trasformazione sia diverso, senza alcuna logica apparente.
@ Daniele Conto di poterti fornire una risposta documentata entro il fine settimana
@ Daniele L’art. 10 del DM 158/2000 prevede che l’assegno straordinario sia pari all’importo netto del trattamento pensionistico spettante nell’assicurazione generale obbligatoria con la maggiorazione dell’anzianità contributiva mancante per il diritto alla pensione di anzianità o di vecchiaia.
La circolare INPS n. 55 del 2001 (click qui) riprende le disposizioni per il calcolo dell’assegno straordinario, sia prevedendo il calcolo retributivo che il calcolo misto.
Nei calcoli dell’assegno straordinario, dovendo riconoscere di fatto l’importo netto della pensione, viene utilizzato il coefficiente di trasformazione relativo all’età anagrafica del lavoratore al momento della scadenza dell’assegno straordinario (quindi il coefficiente relativo all’età al momento del futuro pensionamento) Tale disposizione, inoltre, è stata confermata anche per gli assegni straordinari con il calcolo contributivo.
Salve vorrei porre l’accento su due questioni:
1- ho notizie certe di colleghi che con la data di permanenza del fondo scaduta ma con la data di pensionamento procrastinata per effetto della finestra mobile sono già senza accredito mensile. Risposte?
2- qualcuno mi spieghi cosa vuol dire che l’accesso alle prestazioni pensionistiche di alcune categorie individuate nella l.214 avvenga solo entro i limiti di spesa stabiliti per ciascun anno. Come sarebbe possibile che cittadini nella stessa condizione prevista peraltro dalla Legge Stessa
possano essere oggetto di trattamenti discriminanti. Vedo subito ricorsi al TAR , class action, tribunale dei diritti dell’uomo, corte di giustizia di Strasburgo oppure mi sfugge qualcosa? Francamente spero vivamente di si.saluti
Per quanto riguarda il punto 1, hai perfettamente ragione. Infatti i fondi sono stati stanziati, ma non è ncora stato varato il regolamento che ne permette l’erogazione. Una delle tante paradossali storture italiane. Come sindacato stiamo facendo tutte le pressioni possbibili per sbloccare la questione.
Per quanto riguarda il punto 2 quella è la previsione di legge. Peraltro i limiti di spesa tengono conto solo degli ex lavoratori usciti in forza di accordi collettivi (ad esempio i bancari, che quindi sono relativamente tranquilli), ma non di tutti coloro che sono usciti in forza di accordi individuali, per i quali non c’è alcuna previsione di copertura di spesa. Su questo tutte le forze sindacali stanno concentrando i loro sforzi. Nel nostro piccolo (come evidente la questione è di carattere generale e travalica i limiti delle possibilità dell’azione sindacale aziendale) abbiamo tenuto oggi il nostro Direttivo Nazionale di Gruppo (sono appena tornat oda Roma) in cui abbiamo discusso anche di questa vicenda. Domani pubblicheremo il relativo documento.
Buongiorno, ma per chi dovrebbe entrare nel Fondo Esuberi previsto dall’accordo azienda-sindacato e con le “vecchie” regole sarebbe entrato in pensione non nel 2013 ma nel 2016 che cosa succede ?
Sono salvaguardati i diritti a vecchio e quindi non cambia nulla, con l’eccezione di quanto deve ancora essere definito in materia di allungamento da speranza di vita (3 mesi nel 2013 e 4 nel 2016) che sembrerebbe doversi applicare anche a chi va in esodo con il riferimento dei 40 anni di servizio. Sembrerebbe perchè, come ribadito in varie sedi e interventi, mancano ancora i decreti attuativi della riforma Fornero che scioglieranno definitivamente questo dubbio. Se effettivamente tali allungamenti saranno applicati, chi maturava l’uscita nel secondo semestre del 2017 potrebbe non essere ricompreso nell’esodo… Al momento non è possibile essere più precisi di così e non è possibile stilare una lista nominativa di chi è dentro e chi è fuori.