Nell’incontro odierno è stato confermato che sono salvaguardati diritti e finestre ante riforma per il personale che ha aderito al Fondo, mentre il milleproroghe non salvaguarda il personale che ha optato per uscire alla maturazione dei requisiti pensionistici senza transitare dal Fondo. Per questi lavoratori la salvagurdia dei diritti ante riforma sarà quindi possibile solo attraverso un’opzione individuale di transito dal Fondo.
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Prossime Scadenze
marzo 2023
31maralldayTermine Preadesione Long Term Care Volontaria 2023
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C'è tempo fino al 31 marzo 2023 per dare la pre-adesione alla LTC volontaria Generali, per tutti coloro che non hanno sottoscritto la polizza per il 2022. Il contratto si rinnova automaticamente di anno
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C’è tempo fino al 31 marzo 2023 per dare la pre-adesione alla LTC volontaria Generali, per tutti coloro che non hanno sottoscritto la polizza per il 2022.
Il contratto si rinnova automaticamente di anno in anno, pertanto chi negli scorsi mesi ha già perfezionato il contratto sul sito della compagnia non deve fare nulla.
L’iscritto, anche con riguardo ai familiari beneficiari, entrando in procedura pertanto potrà :
- effettuare la preadesione per il 2023 nel caso non sia stata attivata la polizza per l’anno in corso
- revocare la polizza già sottoscritta per il 2022, nel caso non intenda confermare per il 2023 la copertura sottoscritta nel 2022.
Come fare per attivare ex novo o modificare la copertura già attivata nel 2022 :
- Accedi alla tua “Area Iscritto”
- Entra in “il tuo profilo”
- Seleziona il box “Gestione Long Term Care”
- Seleziona/deseleziona l’apposita casella di fianco a ciascun nominativo per attivare/revocare la copertura LTC Volontaria.
La LTC volontaria interviene nel caso di perdita dell’autosufficienza a causa di infortunio, malattia o deterioramento psico-fisico dovuto all’invecchiamento; con una contribuzione aggiuntiva di 68 euro annui è possibile:
- migliorare la protezione per sè;
- estendere la copertura agli altri componenti del nucleo familiare iscritto al Fondo
Tutte le informazioni sono disponibili nel box “Long Term Care“; accedendo alla propria Area Iscritto > il tuo profilo > Gestione Long Term Care sono consultabili tutte le coperture in essere per il nucleo familiare.
31maralldayalldayTermine Iscrizioni Agli Asili Nidi Aziendali
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Iscrizioni per l’anno educativo 2023/2024 Su #People e in allegato, i documenti da inviare entro il 31 marzo I colleghi del Gruppo Intesa Sanpaolo dal 13 marzo possono iscrivere i propri
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Iscrizioni per l’anno educativo 2023/2024
Su #People e in allegato, i documenti da inviare entro il 31 marzo
I colleghi del Gruppo Intesa Sanpaolo dal 13 marzo possono iscrivere i propri figli agli asili nido aziendali.
La lista completa degli asili nido aziendali e tutte le informazioni utili all’iscrizione sono disponibili su #People > Servizi alla persona e Welfare > La Vetrina dei Servizi > Soft Welfare e People Care > scheda Asili nido aziendali > Maggiori Informazioni.
Da quest’anno sono disponibili alcuni posti presso due nuove strutture nei pressi di Via Melchiorre Gioia a Milano: “The Giving Tree”, nido bilingue in Via Dina Galli e “Nido Palazzo Regione Lombardia”.
Rimane attiva la convenzione con l’asilo nido di Via Gonin a Milano (zona Via Bisceglie).
Le domande di iscrizione dovranno essere inviate alla casella mail
nidodeibimbi@intesasanpaolo.com entro il 31 marzo 2023.
L’accettazione della domanda verrà comunicata agli interessati entro la metà di aprile.
Per conoscere meglio gli asili del nostro Gruppo, sulla Web Tv si trovano le clip a loro dedicate, con un tour negli ambienti interni a cura delle responsabili pedagogiche.
È anche possibile consultare, su #People > Servizi alla Persona e Welfare > La Vetrina dei Servizi, la scheda “Asili Nido e assistenza per i figli e familiari” che propone soluzioni di babysitting e di supporto educativo a condizioni agevolate.
L’invio della domanda d’iscrizione non garantisce l’accoglimento della stessa, pertanto è possibile inviare la domanda a più strutture.
Per ulteriori informazioni contattare Servizi al Personale inviando una e-mail a nidodeibimbi@intesasanpaolo.com.
ALLEGATI
Modulo d’iscrizione |
Modalità d’iscrizione e informativa |
Consenso Privacy |
31maralldayTermine Per Le Richieste Di Rimborso Al Fsi Di Documenti Di Spesa Relativi Al 2022
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Termine per le richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2022. Per il rispetto della scadenza fa fede la data di richiesta on line o quella
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Termine per le richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2022.
Per il rispetto della scadenza fa fede la data di richiesta on line o quella di pervenimento della richiesta di rimborso, inoltrata anche a mezzo raccomandata o corriere direttamente a Fondo Sanitario Gruppo Intesa Sanpaolo Ufficio liquidazioni c/o Previmedical SpA, Via E. Forlanini 24 – 31022 Preganziol TV (in tal caso, fa fede la data di spedizione della raccomandata o corriere).
Ricordiamo che queste richieste di rimborso sono comunque liquidabili nell’ambito dei massimali annui del 2022.
Polizza Sanitaria Unisalute: le richieste di rimborso a Unisalute possono essere inoltrate entro due anni dalla data in cui si è sostenuta la spesa. Consigliamo comunque di farlo appena possibile.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FONDO SANITARIO INTEGRATIVO
31maralldayTermine Possibilità Di Optare Per Il Buono Pasto Elettronico
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Fino al 31 marzo 2023 è possibile effettuare la propria scelta tramite #People > Le mie richieste > Scelta buono pasto, confermando l’opzione del buono pasto in forma elettronica oppure chiedendo il buono
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Fino al 31 marzo 2023 è possibile effettuare la propria scelta tramite #People > Le mie richieste > Scelta buono pasto, confermando l’opzione del buono pasto in forma elettronica oppure chiedendo il buono pasto in forma cartacea nella misura di € 5,16.
Per saperne di più consultare le FAQ.
Eventuali richieste di supporto possono essere inviate su #People > Servizi HR – Assistenza > Buoni pasto (ticket).
Con l’occasione vi ricordiamo che potete consultare la nostra GUIDA BUONO PASTO e che il nostro esperto Francesco Mesiano è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze. Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
aprile 2023
30apralldayalldayTermine Richiesta Provvidenza Per Familiari Con Handicap
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Termine per la richiesta della provvidenza di € 5.000 lordi per i dipendenti con coniuge, equiparati o convivente e/o figli, portatori di handicap grave a carico. I lavoratori interessati dovranno presentare
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Termine per la richiesta della provvidenza di € 5.000 lordi per i dipendenti con coniuge, equiparati o convivente e/o figli, portatori di handicap grave a carico.
I lavoratori interessati dovranno presentare domanda utilizzando l’apposita procedura su Intranet in Persona – Gestione – Intesap – Employee Self Service – Sportello dipendente – Richiesta Provvidenze Economiche per Handicap Grave.
Fino al 30 aprile si può fare la richiesta online per le Provvidenze per familiari con handicap allegando la documentazione prevista in formato digitale
Da oggi i colleghi interessati possono far domanda per il riconoscimento della provvidenza a favore di coniuge/unito civilmente, figli o equiparati, convivente, portatori di handicap grave a carico, secondo il criterio già in uso per la corresponsione degli assegni familiari.
La procedura “Richiesta Provvidenze Economiche per Handicap Grave” e il relativo manuale operativo sono disponibili in Intranet > Intesap > Employee Self Service > Sportello Dipendente. Mediante la procedura inoltre è possibile visualizzare lo stato delle richieste.
Contestualmente alla richiesta online occorrerà trasmettere, in un unico file digitale, la documentazione a supporto e il frontespizio stampato dalla procedura debitamente firmato, rispettivamente ai seguenti indirizzi e-mail:
– amministrazione.personale.segreteria@intesasanpaolo.com (Aree Professionali e Quadri Direttivi)
– dc_ru_amministr_dir.06424@intesasanpaolo.com (Personale Dirigente)
In caso di richiesta per convivente è necessario allegare anche la certificazione anagrafica di stato di famiglia.
In assenza della predetta documentazione la domanda di provvidenza non verrà presa in considerazione.
Maggiori informazioni sono disponibili in Persona > Gestione > Schede Normative > Portatori di Handicap > Provvidenze per lavoratori con parenti e convivente portatori di handicap grave.
L’assistenza operativa e gestionale viene prestata mediante il portale #People utilizzando il form reperibile dal menù a tendina che compare a sinistra dello schermo selezionando la voce “Servizi HR – Assistenza” e scegliendo la categoria “Provvidenza per lavoratori con parenti e convivente portatori di handicap grave“.
Per tutti gli approfondimenti sulla provvidenza per familiari con handicap, consulta la nostra Guida HANDICAP E LEGGE 104 e ricorda comunque che i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
giugno 2023
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Termine per la ripresentazione (a fronte di regolarizzazione) delle richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2022 già presentate entro marzo 2023 e respinte per
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Termine per la ripresentazione (a fronte di regolarizzazione) delle richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2022 già presentate entro marzo 2023 e respinte per irregolarità.
Per il rispetto della scadenza fa fede la data di richiesta on line o quella di pervenimento della richiesta di rimborso.
Ricordiamo che queste richieste di rimborso sono comunque liquidabili nell’ambito dei massimali annui del 2022.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FONDO SANITARIO INTEGRATIVO
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Dal 1° al 30 giugno 2023 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° luglio 2023. L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno
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Dal 1° al 30 giugno 2023 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° luglio 2023.
L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno dei seguenti Fondi:
– Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo
– Fondo Pensioni Cariplo
- i colleghi lungo assenti
- gli iscritti provenienti dalla Cassa ex-IBI
- i colleghi che non hanno accesso a #People.
FILIALE DIGITALE – 2° INCONTRO PERCORSI PROFESSIONALI E AGGIORNAMENTI
Oggi si è tenuto il 2° incontro sui Percorsi professionali della FD in cui abbiamo ribadito la necessità di aggiornare l’accordo in essere a fronte delle modifiche organizzative intervenute in FD secondo criteri di MAGGIORE CHIAREZZA E TRASPARENZA al fine di riconoscere tutte le competenze attualmente presenti con decorrenza gennaio 2022 e sterilizzare gli eventuali impatti negativi derivanti dall’aggiornamento.
Durante l’incontro l’Azienda ci ha inoltre comunicato l’apertura a inizio maggio di 8 nuove filiali:
- 3 FD specializzate: Lecce1 e 2 e Jesi
- 1 FD remota: Bari
- 4 FD: Vicenza 1 e 2, Monza- Brianza e Macerata
Da giugno inoltre partirà il roll out di una nuova attività a supporto della Divisione Private (ISPB e Fideuram) che si concluderà a ottobre. Saranno coinvolti diversi gestori delle Filiali Specialistiche con la finalità di fornire assistenza alla clientela della Divisione Private in fasce orarie non coperte dal contact center interno.
Contratto Misto: invece di trattare, ISP cancella i diritti
Come vi abbiamo comunicato qui, l’azienda ha disdettato l’accordo sui contratti misti e a inizio settimana ha pubblicato le sue nuove regole. Come Coordinamento nazionale Fisac Contratto misto abbiamo messo in fila una serie di richieste che avremmo voluto poter presentare all’azienda, se non avesse deciso di (non) fare da sola.
Ve ne diamo conto qui.
Purtroppo l’ipotesi peggiore si è realizzata.
L’azienda dopo aver annunciato la disdetta unilaterale dell’accordo sul Lavoro Misto, si è rifiutata di aprire una trattativa per la negoziazione dei correttivi necessari per risolvere i gravi e mai affrontati problemi che affliggono i Colleghi con Contratto Misto.
L’idea dell’azienda è stata quella di cancellare il diritto individuale dei Colleghi a optare per la trasformazione in Full Time dopo due anni. Un’idea sbagliata perché si accanisce sulla fascia più debole ed esposta dei Colleghi e invece di riconoscere e affrontare i problemi, li scarica su chi non ha più scelta.
L’idea del Coordinamento FISAC dei Lavoratori Misti è che l’azienda non dovrebbe costringere le persone nella sua visione indipendentemente dalla praticabilità di quella visione. Bisognerebbe invece costruire un modello a partire dalle esigenze dei Colleghi. Questo consentirebbe di mantenere il diritto alla trasformazione perché cesserebbe di essere la via di fuga da una situazione insostenibile e tornerebbe ad essere quello per cui era stato pensato: una salvaguardia per quei soli Colleghi che scoprono che il Lavoro Misto, anche se ben congegnato, non fa per loro.
Abbiamo anche raccolto tra chi il Lavoro Misto lo sta facendo davvero (sia tra chi ha deciso di convertire, sia tra chi ha deciso di continuare) una serie di proposte concrete e argomentate:
- Assunzioni in località prossime a quelle di residenza abituale o comunque nella regione di provenienza. Questo – oltre a evitare cambi di residenza molto disagevoli e onerosi – consentirebbe di svolgere l’attività autonoma all’interno del tessuto sociale ed economico di riferimento con evidenti benefici per l’espansione della propria attività e di conseguenza anche per la banca.
- Attivazione di ulteriori finestre di conversione successive alla prima prevista dopo due anni. Questo consentirebbe una valutazione più ragionata dello sviluppo della propria attività autonoma e renderebbe meno appetibile l’uscita nell’unico momento in cui è possibile.
- Possibilità di partecipazione ai Job Posting anche per i Lavoratori Misti.
- Politiche di trasferimento coerenti con quelle degli altri dipendenti del gruppo. Attualmente l’azienda procede con trasferimenti di Lavoratori Misti anche a significativa distanza dal luogo di formazione del portafoglio (e quindi di residenza / filiale di radicamento dei clienti), ma si oppone alle richieste di trasferimento avanzate dai colleghi. Occorre attivare di liste di trasferimento anche per questa “famiglia professionale” con chiarezza sulla gestione del portafoglio “B” in caso di trasferimento.
- Possibilità di sostituzione di quei clienti nel portafoglio “B” che non sono più interessati al tipo di servizio offerto.
- Ripristino delle funzioni di “ABC” per lo svolgimento dell’attività autonoma o predisposizione di un analogo strumento
- Sviluppo e miglioramento delle procedure informatiche dedicate all’attività autonoma, nonché ampliamento dei prodotti a disposizione per l’Offerta Fuori Sede.
- Predisporre locali aziendali ben identificati e diffusi sul territorio dedicati allo svolgimento dell’attività autonoma: molti clienti, pur apprezzando la gestione di un consulente personale, non gradiscono ricevere le consulenze presso il proprio domicilio. Nei comuni dove non c’è la possibilità di avere spazi aziendali, prevedere un contributo per l’affitto in proprio di uno spazio da dedicare all’attività autonoma.
- Consentire l’utilizzo dei marchi di ISP per la promozione della propria attività libero professionale attraverso i propri canali e nell’eventuale spazio in uso per l’attività autonoma.
- Autorizzare politiche di pricing da gestire in autonomia in relazione ai propri clienti.
- Valorizzare e formare meglio i Direttori di Area e i Direttori di filiale per renderli reali figure di riferimento per i Lavoratori Misti, soprattutto nella fase di costruzione del Portafoglio.
- Definire un percorso professionale anche per i Lavoratori Misti, con la possibilità di ricoprire ruoli di Coordinamento.
L’azienda non ha nemmeno voluto sentire queste proposte, perché ha dichiarato che in nessun caso avrebbe comunque mantenuto sotto nessuna forma il diritto di opzione. Una decisione gravissima e che si pone al culmine di una lunga serie di scelte sbagliate rispetto al Contratto Misto, a partire dal non essersi mai resa disponibile a trattare collettivamente interventi e migliorie anche per la parte di lavoro autonomo. Non solo: alcuni rappresentanti aziendali o male informati o in male fede hanno iniziato a raccontare ai colleghi stagisti che le assunzioni sono bloccate per l’indisponibilità sindacale a trattare. Si tratta di un’affermazione palesemente falsa, come dimostra anche il fatto che già da lunedì l’azienda ha emanato le sue nuove regole per il Lavoro Misto non negoziate, e che procederà alle assunzioni cancellando autonomamente il diritto di opzione per i futuri assunti.
In attesa delle decisioni conseguenti che verranno attuate unitariamente, vogliamo almeno garantire ai Colleghi Misti già assunti e di futura assunzione che come Coordinamento Lavoratori Misti FISAC continueremo a tutelare i loro diritti esistenti, a impegnarci per cercare di riconquistare quelli cancellati e ad essere al loro fianco per dare voce alle loro esigenze.
AGGIORNAMENTO GUIDA PART TIME
La nostra esperta Marianna Broczky ha aggiornato la Guida al PART TIME, l’aggiornamento riguarda l’elenco delle società del gruppo destinatari della normativa e il valore del minimale retributivo settimanale previsto dall’INPS per l’anno 2023.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Marianna è a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
AGGIORNAMENTO GUIDA ORARIO
Vi comunichiamo che a seguito dell’introduzione delle nuove flessibilità e l’applicazione dell’articolazione oraria 4×9 la nostra esperta Marianna Broczky ha aggiornato la GUIDA ALL’ORARIO DI LAVORO.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Marianna è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze personalizzate.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
AGGIORNAMENTO GUIDA PREVIDENZA GENERALE
Il nostro esperto Giampiero Reccagni ha provveduto ad aggiornare la GUIDA alla PREVIDENZA GENERALE la variazione riguarda in particolar modo le novità introdotte con la Legge di Bilancio 2023, l’adeguamento annuo di alcuni valori di riferimento e una lieve variazione degli incrementi della speranza di vita stimati dall’ISTAT per gli anni successivi al 2026
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
AGGIORNAMENTO GUIDA AL FONDO SANITARIO INTEGRATIVO
La nostra Esperta Marianna Broczky ha aggiornato la guida al FONDO SANITARIO INTEGRATIVO – GESTIONE ISCRITTI IN SERVIZIO E ESODATI le novità riguardano la possibilità di iscrivere i minori in affidamento temporaneo da almeno 24 mesi come famigliari beneficiari e l’incremento della contribuzione Aziendale per l’anno 2023.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Marianna è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze personalizzate.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
Obblighi, Divieti e Provvedimenti disciplinari: quello che pensi di sapere non è abbastanza!
I bancari sono sottoposti a moltissimi Obblighi e Divieti: non solo nella vita lavorativa, ma anche in quella privata. Non rispettarli può avere conseguenze anche davvero molto serie.
Quali sono concretamente questi Obblighi e Divieti? Quali aspetti riguardano? Dove posso trovare le norme che devo rispettare? Che cos’è un iter disciplinare e cosa devo assolutamente sapere per affrontarlo e gestirlo al meglio qualora dovessi esserne coinvolto?
Su queste domande non conviene per nulla avere dubbi o incertezze: nella nostra nuovissima Guida pop dedicata a Obblighi, Divieti e Provvedimenti disciplinari puoi trovare risposte sintetiche e chiare, nonché i rimandi alla Guida Completa, appena aggiornata dal nostro esperto, avv. Alberto Massaia e i rimandi alle Fonti Normative Interne.
qui il video
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A gennaio prende il via l'”autovalutazione”: prima di procedere perché non consultare la nuovissima Guida Pop alla Valutazione?
A gennaio prende il via l'”Autovalutazione“, una delle 5 fasi in cui si articola UpPER, il sistema valutativo di ISP
Sei sicuro di sapere tutto su come funziona UpPER, quali effetti ha ad esempio sui premi o sui percorsi professionali?
E come funzionano gli indicatori, i feedback, i colloqui di metà anno o di fine percorso e gli eventuali ricorsi?
Se non vuoi più avere dubbi, nella nuovissima Guida Pop alla Valutazione troverai tutte le risposte: sintetiche e chiare, come sempre.
qui il video
Già dal 2 gennaio si possono utilizzare le SVL 2023: la Guida Pop per sapere tutto sulla Sospensione Volontaria
Che cos’ è la Sospensione Volontaria dell’Attività Lavorativa?
A quanti giorni ho diritto e come faccio a pianificarle? Devo aver finito le ferie prima di richiederle? Me le possono negare?
Ma sono pagate oppure no? E incidono sulla Pensione o sui Premi?
Domande, domande, ancora domande… Ma da oggi trovi tutte le risposte nella nuovissima Guida Pop alle Giornate di SVL: chiare, veloci e precise!
Qui il video
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Questa è senz’altro una buona notizia, sia per gli esodanti che per chi uscirà in fondo esubero.
Quello che invece non è tanto condivisibile, e secondo me contestabile, è la penalizzazione dell’ 11% dell’assegno, in quanto l’accordo prevede tale riduzione SOLAMENTE per “chi esce con l’INTERO calcolo retributivo”.
Dal 1.1.2012 il calcolo è PER TUTTI con il sistema misto.
Per uno,cinque o 10 anni di contributivo, ma sempre misto!
È veo che l’accordo prevedeva la penalizzazione solo per chi aveva l’intero sistema contributivo, ma è anche vero che quello su cui si sta ragionando è un’applicazione pro quota della penalizzazione. L’idea è quella di applicare la penalizzazione sulla quota calcolata col retributivo e di non aplicarla sul contributivo, in modo che non ci siano penalizzazioni né vantaggi né per i coleghi, né per le aziende rispetto a quanto definito nell’accordo.
se ben capito, per gli esodati i 40 anni di contrinbuti non Sono piu’ sufficienti, in base all’auemnto dell’aspettativa di vita a decorrere dal 2013 (aggiornamento istat con cadenza triennale).Questa norma e’ stata inseritat nella legge Monti salva italia.
E questo vale per i colleghi gia’ in esodo e soprattuto per quelli dell’accrodo 29/7.
La questione non è esattamente in questi termini. L’allungamento da speranza di vita NON verrà applicato a chi è giá in esodo, mentre non è ancora stato definito se verrà applicato a coloro che hanno già aderito al Fondo esuberi, ma devono ancora andare in esodo. Per sapere se verrà applicato o meno a questi soggetti occorre attendere i decreti attuativi della riforma Fornero e le relative circolari INPS.
Scusate l’insistenza ma l’aticolo 24 paragrafo 15 comma C della legge monti non fa distinzione tra colleghi gia in esodo e colleghiche hanno raggiunto accordicollettivi entro il 4/12/2011.
L’unica differenza e che questi ultimi dovranno restare a carico del fondo fino al compimento di almeno 59 anni di eta’.
Comunque rimane il problema del contigentamento massimo annuale delle uscite, per pensionamento per gli anni 2013/2019, che, considerando le cifre stanziate, potrebbero far slittare di un anno le uscite dal fondo esuberi.La normativa che fissa i limiti in termini numerici dovreebe
uscire nei prossimi due mesi.
Grazie per la competente e puntuale informativa.
Grazie
@giorgiof. La normativa che trova applicazione per i futuri esodati (in forza di accordi collettivi sotoscritti ante 4/12/11) è articolata e trova origine dal combinato disposto di più commi. In particolare, oltre al comma 15 da te citato che produce l’effetto di far restare i colleghi a carico del fondo fino a 59 anni e sembra prevedere l’applicazione degli allungamenti da speranza di vita, bisogna considerare il comma 14 che dice che ai lavoratori che sono titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà, nonché ai lavoratori per i quali sia stato previsto da accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011 il diritto di accesso ai fondi di solidarietà, continuano ad applicarsi “i requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data di entrata in vigore del presente decreto”.
Quindi, come da nostro comunicato, ai colleghi che hanno aderito al Fondo esuberi viene garantita la vecchia normativa, con l’incertezza sull’applicazione degli allungamenti da speranza di vita.
Vediamo se ho capito bene (l’età avanza…).
Io sono in fondo esuberi dall’1.1.2009 e avrei dovuto andare in pensione INPS con il 1 luglio 2013; con la nuova finestra ante riforma avrei dovuto restare nel fondo ancora fino all’1.1.2014.
Ora per me non cambia nulla?
I sei mesi in più di permanenza dovuti alla finestra più lunga li paga sempre il fondo?
Grazie per una cortese risposta.
Claudio
@ Claudio La nuova riforma (quella Fornero, per intendersi) per te non introduce cambiamenti né in tema di maturazione del diritto a pensione, né in tema di maaturazione della finestra (mobile). Introduce invece una copertura finanziaria per coprire l’allungamento determinato dalla precedente introduzione delle finestre mobili. La copertura di tale allungamento sarà a carico dell’INPS e non del Fondo Esuberi.
Qualche certezza in più e qualche ansia in meno. Resta da chiarire un aspetto (molto tecnico) che però incide non poco sull’importo dell’assegno. L’argomento non ha ricevuto adeguata attenzione perché pre-riforma riguardava solo i pochissimi “misti”, ma ora con il pro-quota riguarda TUTTI. Il dubbio è sul coefficiente di trasformazione che verrà applicato al montante contributivo per calcolare la quota “contributiva” dell’assegno, se cioè tale coefficiente verrà individuato con riferimento all’età anagrafica del lavoratore: a) al momento dell’accesso all’assegno straordinario (es. 58 anni), ovvero b) alla data di maturazione del diritto (requisiti AGO), ovvero c) alla data di apertura della finestra (es. 62 anni). Poiché il coefficiente di trasformazione (che è funzione dell’età anagrafica e non dell’anzianità contributiva) aumenta con l’età anagrafica, la differenza (nell’esempio quattro anni) tra l’ipotesi a) e l’ipotesi c) può essere significativa (nel mio caso la differenza mensile sarebbe di circa 240 euro!). Non si risponda che dobbiamo attendere i decreti attuativi, le circolari INPS ecc ecc perché tale argomento (stranamente trascurato in sede di accordo) è di natura NEGOZIALE (se attendiamo il parere dell’INPS sarà troppo tardi). Nel caso dei retributivi pre-riforma si vedrebbero penalizzati tre volte: con la decurtazione dell’11%, con il pro-quota contributivo e con il coefficiente nella parte “bassa” della forchetta.
@ Daniele Non sono in grado di rispondere immediatamente a questa domanda. Approfondisco presso i nostri esperti e ritorno sull’argomento.
@ Daniele Abbiamo recuperato la delibera del Comitato Amministratore del Fondo di solidarietà del 20/7/2005.
In merito al calcolo dell’assegno straordinario con il sistema contributivo, la liquidazione viene effettuata “utilizzando il coefficiente di trasformazione relativo all’età anagrafica del lavoratore al momento della scadenza dell’assegno straordinario”. Qui c’è il testo della delibera: http://www.fisac.net/intesasanpaolo/doc/delibera.pdf
Per Claudio. i cambiamenti ci sono, oltre al discorso dell’allungamento della finestre,il cui onere dovrebbe essere a carico dell’inps,per ora sono stati sistenati, con decreto, solo i colleghi che maturavano di diritti nel 2011 (68 esodato su un totale di 6.062).
Il problema permane, per tutti i colleghi attualmente in esodo (come nel tuo caso) e per quelli che vi andranno in base ad accordi collettivi stipulati entro il 4/12/2011 , in quanto devono essere ancora emanate le leggi di attuazione.E’opportuno ribadire che le uscite dal fondo esuberinel periodo 2013/2019 saranno contigentate numericamete in base a massimali di spesa.
In definitiva non vi certezza per i colleghi del fondo esubero di andare in pensione nei tempi previsti.
@Giorgio Che le definzioni CERTE di tutta la partita esodi pensionamenti e connessi sia subordinata al varo definitivo e completo di tutta la normativa inerente (Decreti attuativi e Circolari INPS) è quanto andiamo ripetendo in ogni singolo intervento qui sul sito e sulla nostra pagina facebook. Detto questo però alcuni elementi di valutazione, che pur essendo cosa diversa dal diritto positivo, hanno comunque il loro bel peso. Nel caso di specie il combinato disposto del pregresso (nessun collega in Fondo esuberi è stato finora lasciato senza reddito anche a fronte di allungamenti molto consistenti – introduzione delle finestre mobili – e in assenza di coperture finanziarie dedicate) con il fatto che le coperture finanziarie adesso sono state individuate mi fa ritenere con ragionevole certezza che i colleghi in esodo possono e potranno dormire sonni tranquilli. Lo ritengo anche perché la nostra attività negoziale sulla materia in questione è stata finora assolutamente efficace (tutti sono stati tutelati) e continerà ad essere assolutamente attenta e puntuale.
Grazie in ogni caso per le informazioni e l’impegno, ma la risposta mi conferma che c’è ancora scarsa attenzione sull’argomento anche da parte degli “esperti”. Infatti mi era già noto che nel caso di calcolo della pensione secondo il metodo INTEGRALMENTE contributivo (è il caso delle lavoratrici che hanno optato per il regime sperimentale ex art. 1, comma 9, della legge n. 243/2004) il calcolo dell’assegno viene fatto “utilizzando il coefficiente di trasformazione relativo all’età anagrafica del lavoratore al momento della scadenza dell’assegno straordinario”. Purtroppo dubito che lo stesso criterio venga applicato nel caso del metodo misto e pro-rata. Se ragioniamo per analogia, i precedenti non giocano a favore dell’interpretazione più favorevole. Infatti sia il fondo di sostegno al reddito Gruppo FS (circolare INPS n. 78 del 6/6/2011) sia quello Poste Italiane (messaggio INPS n. 4080 del 18/2/2008) prevedono in modo esplicito che: “Per i lavoratori che al 31 dicembre 1995 hanno maturato un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni, l’assegno viene quantificato con il sistema misto. Nel sistema misto, il coefficiente di trasformazione viene individuato con riferimento all’età anagrafica del lavoratore al momento dell’accesso (e NON della scadenza, la differenza temporale può essere di quattro-cinque anni) all’assegno straordinario.” Temo che per analogia lo stesso criterio possa essere applicato al nostro caso, a meno che non ci siano ancora spazi di negoziazione visto che ora l’argomento con il pro-rata riguarda tutti. Ma è opportuno evidenziare e comprendere il problema per poterne discutere con cognizione di causa prima che sia troppo tardi, perché altrimenti nel calcolo dell’assegno contributivo, misto o pro-rata c’è il rischio molto concreto che il criterio per individuare il coefficiente di trasformazione sia diverso, senza alcuna logica apparente.
@ Daniele Conto di poterti fornire una risposta documentata entro il fine settimana
@ Daniele L’art. 10 del DM 158/2000 prevede che l’assegno straordinario sia pari all’importo netto del trattamento pensionistico spettante nell’assicurazione generale obbligatoria con la maggiorazione dell’anzianità contributiva mancante per il diritto alla pensione di anzianità o di vecchiaia.
La circolare INPS n. 55 del 2001 (click qui) riprende le disposizioni per il calcolo dell’assegno straordinario, sia prevedendo il calcolo retributivo che il calcolo misto.
Nei calcoli dell’assegno straordinario, dovendo riconoscere di fatto l’importo netto della pensione, viene utilizzato il coefficiente di trasformazione relativo all’età anagrafica del lavoratore al momento della scadenza dell’assegno straordinario (quindi il coefficiente relativo all’età al momento del futuro pensionamento) Tale disposizione, inoltre, è stata confermata anche per gli assegni straordinari con il calcolo contributivo.
Salve vorrei porre l’accento su due questioni:
1- ho notizie certe di colleghi che con la data di permanenza del fondo scaduta ma con la data di pensionamento procrastinata per effetto della finestra mobile sono già senza accredito mensile. Risposte?
2- qualcuno mi spieghi cosa vuol dire che l’accesso alle prestazioni pensionistiche di alcune categorie individuate nella l.214 avvenga solo entro i limiti di spesa stabiliti per ciascun anno. Come sarebbe possibile che cittadini nella stessa condizione prevista peraltro dalla Legge Stessa
possano essere oggetto di trattamenti discriminanti. Vedo subito ricorsi al TAR , class action, tribunale dei diritti dell’uomo, corte di giustizia di Strasburgo oppure mi sfugge qualcosa? Francamente spero vivamente di si.saluti
Per quanto riguarda il punto 1, hai perfettamente ragione. Infatti i fondi sono stati stanziati, ma non è ncora stato varato il regolamento che ne permette l’erogazione. Una delle tante paradossali storture italiane. Come sindacato stiamo facendo tutte le pressioni possbibili per sbloccare la questione.
Per quanto riguarda il punto 2 quella è la previsione di legge. Peraltro i limiti di spesa tengono conto solo degli ex lavoratori usciti in forza di accordi collettivi (ad esempio i bancari, che quindi sono relativamente tranquilli), ma non di tutti coloro che sono usciti in forza di accordi individuali, per i quali non c’è alcuna previsione di copertura di spesa. Su questo tutte le forze sindacali stanno concentrando i loro sforzi. Nel nostro piccolo (come evidente la questione è di carattere generale e travalica i limiti delle possibilità dell’azione sindacale aziendale) abbiamo tenuto oggi il nostro Direttivo Nazionale di Gruppo (sono appena tornat oda Roma) in cui abbiamo discusso anche di questa vicenda. Domani pubblicheremo il relativo documento.
Buongiorno, ma per chi dovrebbe entrare nel Fondo Esuberi previsto dall’accordo azienda-sindacato e con le “vecchie” regole sarebbe entrato in pensione non nel 2013 ma nel 2016 che cosa succede ?
Sono salvaguardati i diritti a vecchio e quindi non cambia nulla, con l’eccezione di quanto deve ancora essere definito in materia di allungamento da speranza di vita (3 mesi nel 2013 e 4 nel 2016) che sembrerebbe doversi applicare anche a chi va in esodo con il riferimento dei 40 anni di servizio. Sembrerebbe perchè, come ribadito in varie sedi e interventi, mancano ancora i decreti attuativi della riforma Fornero che scioglieranno definitivamente questo dubbio. Se effettivamente tali allungamenti saranno applicati, chi maturava l’uscita nel secondo semestre del 2017 potrebbe non essere ricompreso nell’esodo… Al momento non è possibile essere più precisi di così e non è possibile stilare una lista nominativa di chi è dentro e chi è fuori.