Giovedì 29 maggio si è tenuto un incontro con l’Azienda in merito all’evoluzione del servizio di cassa, Banca Estesa, attività di Mutui, sperimentazione Bravofly…..
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scusate ma leggo che “l’azienda ha diffuso i dati sull’andamento di banca estesa” e “emergono segnali positivi”, spero che non ci siate cascati, vero??? o come al solito avete abboccato??!! venite voi a vedere come funziona l’eccezionale trovata banca estesa, per quanto mi riguarda funziona solamente il fatto che non possa più andare a prendere mio figlio all’asilo e che sabato 16 agosto mi tocchi lavorare (immaginiamo i “segnali positivi” ed i picchi di clientela facoltosa che non vede l’ora di investire nuove AFI sabato 16 agosto…) per favore non ci facciamo fregare come sempre, ascoltate chi l’orario flexi lo subisce!!
Banca estesa comporta problemi certi per i colleghi e vantaggi possibili e dubbi per i clienti. Le due cose sono strettamente collegate nel loro realizzarsi, ma ovviamente non si può far dipendere la valutazione della soddisfazione della clientela da quello dei disagi dei colleghi. Per quanto intrecciate, sono due cose separate che vanno valutate ciascuna secondo il proprio grado di “veridicità” e affrontate per trovare soluzioni adeguate. In altre parole i problemi dei colleghi vanno affrontati adottando soluzioni organizzative più avanzate (ad esempio il lavoro al sabato nei ponti è una follia e abbiamo chiesto in varie sedi di ripensarlo), la soddisfazione dei clienti va valutata sulla base dei ritorni economici e di quote di mercato. Se questi ritorni ci sono (e sono veri e dimostrabili) se ne prende atto. Se no, si rivede, riduce o perfino si elimina l’orario esteso. Questa è la nostra posizione.
E, come noto e pubblicato in più occasioni su questo sito, come FISAC la situazione dei colleghi la monitoriamo con costanza presso di loro. Le filiali flexi sono oggetto di un progetto di rilevazione in atto da quasi un anno che ci consente di avere dati di prima mano e raccolti sul campo.
Non si tratta quindi di abboccare, ma di cercare le soluzioni migliori (tra quelle possibili) ai vari e complessi problemi che dobbiamo affrontare: qualità del servizio, qualità del lavoro, qualità di vita, livelli occupazionali, livelli retributivi, redditività, cambiamenti delle aspettative del mercato, cambiamenti dei canali distributivi dei prodotti finanziari…
sono d’accordo con te e ti ringrazio per la risposta, questi dati però sarebbe bene che fossero diffusi al più presto e che fossero facilmente interpretabili e leggibili da tutti. faccio un esempio che mi riguarda direttamente e che credo sia stato segnalato anche da altri colleghi, coloro che rimangono in orario esteso raramente espletano la tanto agognata azione “commerciale” ma tappano buchi (family in cassa, SB messi a fare superflash…) e gestiscono le lamentele sempre più numerose dei clienti che ancora non sono abituati a questa spersonalizzazione e deprofessionalizzazione ma sono abituati a parlare sempre con lo stesso gestore. l’azienda ha cercato di standardizzare un lavoro che standard non può essere. in più, mi scoccia rimarcarlo ma devo, è inaccettabile l’ingiustizia sociale fra chi è costretto, suo malgrado e non perchè l’ha scelto ma perchè ci è capitato, a subire i turni in una filiale flexi rispetto a chi fa ancora l’orario standard. siamo tutti dipendenti e dobbiamo essere trattati tutti allo stesso modo.