Dopo una complessa trattativa è stato sottoscritto l’accordo che prevede l’erogazione straordinaria ed aggiuntiva di 500 euro che avevamo richiesto.
Questa somma beneficerà della normativa sui fringe benefit, per cui a fronte di bollette relative a luce, acqua e gas non vi sarà alcuna tassazione e contribuzione previdenziale. Per ottenere tale detassazione dovrà essere prodotta entro il 9/12/22 una apposita autocertificazione (le istruzioni operative saranno predisposte e comunicate dall’azienda).
L’erogazione avverrà con il cedolino del 20 dicembre e ne beneficeranno tutti i colleghi delle Aree Professionali e i Quadri Direttivi.
Alla luce delle attuali disposizioni di legge sarà inoltre possibile recuperare, con le medesime modalità di autocertificazione, la tassazione applicata alla precedente erogazione aziendale avvenuta a settembre.
Inoltre, in recepimento all’ultimo decreto che ha innalzato il limite a 3.000 euro, abbiamo chiesto l’adeguamento delle piattaforme aziendali welfare per l’acquisto di buoni spesa/carburante ai nuovi limiti fringe benefit, perché attualmente ancora fermi a 258 euro. L’azienda ci ha precisato che (in particolare a causa dell’orizzonte temporale limitato) sussistono problemi tecnici che impediscono tale adeguamento, ma da parte nostra continuiamo ad auspicare che possa essere individuata una soluzione che accolga (anche sotto questo aspetto) le aspettative dei colleghi.
Consideriamo con soddisfazione il risultato di questa trattativa che rappresenta un riconoscimento per l’impegno profuso dalle lavoratrici e dai lavoratori del Gruppo ISP.
Buongiorno.
Ma per chi, come me, ha già utilizzato i fringe benefit della soglia di euro 258, funziona allo stesso modo?
Grazie
Buongiorno Marco,
se hai già acquistato buoni spesa/carburante per 258 euro, ma non hai usufruito di ulteriori benefit (il caso più frequente e meritevole di attenzione è in genere quello di mutui e prestiti) hai ancora un ampio margine che ti consente di presentare bollette, e ottenere così l’importo corrispondente sotto forma di rimborso delle utenze domestiche (quindi esentasse).
Al contrario, in caso tu fossi titolare di finanziamenti, è opportuno un approfondimento per evitare che il rimborso delle bollette determini il superamento della soglia esente.
Qualora si rischi il superamento della soglia è ovviamente preferibile optare per la liquidazione in busta paga.
Riassumendo che accordo è? E’ solamente teorico visto che l’azienda non è in grado di aumentare il plafond da 258 euro a 3.000… Solo con i 500 euro di settembre ho già raggiunto i 258 euro, poi ho pure il mutuo….
Buongiorno Patrizia,
è un accordo che, nella peggiore delle ipotesi, garantisce a te e a tutti i colleghi 500 euro lordi in più nella busta paga di dicembre.
I 500 euro di settembre non sono entrati nel computo dei fringe benefit perché erogati con il cedolino, e quindi già tassati come reddito (esattamente come avviene per lo stipendio).
L’opportunità che si delinea ora è quella che consente eventualmente di aumentare l’importo netto che è già stato erogato e quello che verrà riconosciuto, “convertendo” l’erogazione di settembre e quella contrattata ieri in rimborsi di bollette (quindi in una voce di spesa che pressoché tutti sostengono).
Questa scelta è sicuramente percorribile in assenza di altri benefit (soprattutto di importo rilevante quale può essere un mutuo o un prestito).
Comunque, come accennavo, alla peggio ti ritroverai con almeno 250 euro netti in più nella busta paga di dicembre.
quello che contesto è che in teoria il plafond dei fringe benefit è aumentato a 3.000 euro e in pratica (come hanno scritto diverse sigle sindacali) la banca non ha il tempo necessario per adeguare le procedure informatiche per cui in pratica rimane il limite di 258 euro. Domanda: è consigliabile inserire comunque le bollette fino a 3.000 euro perchè l’adeguamento delle procedure verrà fatto successivamente oppure è inutile? I tempi sono stretti e non è per niente chiaro su cosa sia meglio fare. Grazie
La normativa di legge sull’aumento a € 3.000 non costituisce un vincolo per le aziende e in ISP siamo quanto meno riusciti ad avvalercene e a tradurla in un vantaggio per colleghe e colleghi (potenzialmente € 700 circa in più in busta paga a dicembre).
Indicare bollette fino a € 3.000 è inutile perché vi è un limite di € 1.000 (che corrisponde ai 1.000 euro erogati in più dall’azienda quest’anno, di cui € 500 a settembre per decisione unilaterale ed € 500 frutto dell’accordo di martedì).
La soglia aumentata a € 3.000 è in compenso favorevole per i colleghi titolari di mutuo che in alcuni casi rischiavano di subire un prelievo fiscale di circa € 1.200.
L’azienda sull’ultimo cedolino di ottobre mi ha segnalato come fringe benefit solo i buoni spesa esselunga. Avendo 2 mutui sarà in grado entro il 9 dicembre di quantificarmi l’ulteriore benefit goduto sui finanziamenti o mi devo arrangiare? Grazie
Ciao Luciano,
in base alle ultime verifiche (tuttora in corso) risulta che l’azienda possa essere in grado di effettuare una valutazione preventiva: in caso di superamento della soglia per effetto del mutuo o del prestito, non accoglierebbe la richiesta di utilizzo delle somme come rimborso di bollette oltre la soglia medesima.
Certamente non ti verrà quantificato l’onere entro il 9 dicembre, ma dovrebbe essere l’azienda a impedire il superamento del massimale, “limando” gli importi o non considerando del tutto le bollette oggetto dell’autocertificazione in #People.
Per parte nostra (almeno per il momento) consigliamo comunque di cercare effettuare una prima quantificazione in autonomia, eventualmente contattando il tuo sindacalista FISAC CGIL per un supporto.
Le erogazioni ricevute in busta paga nel corso del 2022, alla voce PREMIO SOC. RIMBORSO SPESE o WELFARE UBI, concorrono al raggiungimento del tetto di 3.000 € o queste non sono da considerare?
Ciao Carlo,
i rimborsi spese (per esempio legate a educazione e istruzione per i figli, servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti, ecc.) non rientrano nella categoria dei fringe benefit.
Solo quanto acquistato sulle piattaforme Welfare Hub e UBI For You rientra (limitatamente ad alcune tipologie: buoni spesa/carburante) tra i fringe benefit.
E’ possibile avere un dettaglio di cosa rientra nei fringe benefit? Rientrano la quota premio messa in conto sociale, o 120 euro per i figli, o le borse di studio o i buoni pasto
Grazie
Buonasera Elena,
nessuna delle voci che citi rientra nei fringe benefit, salvo eventualmente il PVR destinato a conto sociale, ma solo se da questo è stato in tutto o in parte inviato alla piattaforma Welfare Hub, e da lì utilizzato per l’acquisto di buoni spesa/carburante.
Abbiamo cercato di fornire un quadro di insieme in questa nota:
https://fisacgruppointesasanpaolo.it/wp-content/uploads/2022/11/ComunicatoFringeBenefit_aggiornato.pdf
Non è chiaro nulla…anzi tutto piuttosto fumoso! Credo che i i sindacalisti di riferimento dovrebbero passare nelle filiali per spiegare agli iscritti cose che veramente travalicano le conoscenze di coloro meno ferrati in una materia così articolata.
Stiamo approfondendo alcuni aspetti della normativa. Riprenderemo a pubblicare le risposte ai vostri quesiti appena possibile.
Per evitare dispersioni, i commenti ulteriori sono questa news sono chiusi. Se avete questioni relative ai fringe benefit, potete porle qui: https://fisacgruppointesasanpaolo.it/istruzioni-per-lautocertificazione-delle-bollette-per-ottenere-la-detassazione-delle-erogazioni-economiche-aggiuntive/