QUI IL TESTO DELL’ACCORDO DEL 21/12/2017 CHE PREVEDE L’ACCOGLIMENTO DI TUTTE LE DOMANDE DI ESODO PERVENUTE E DEFINISCE LE REGOLE PER 1.500 ASSUNZIONI
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21 Dic 2017 | Delegazione trattante FISAC | 236 commenti
QUI IL TESTO DELL’ACCORDO DEL 21/12/2017 CHE PREVEDE L’ACCOGLIMENTO DI TUTTE LE DOMANDE DI ESODO PERVENUTE E DEFINISCE LE REGOLE PER 1.500 ASSUNZIONI
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Prossime Scadenze
aprile 2024
30apralldayTermine Richiesta Contributo Welfare 120€ Per I Figli
Contributo Welfare per i figli a carico fino ai 24 anni di età Si informa che è stata pubblicata in data odierna, nella intranet aziendale del Gruppo Intesa Sanpaolo, la news relativa all’inserimento
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Si informa che è stata pubblicata in data odierna, nella intranet aziendale del Gruppo Intesa Sanpaolo, la news relativa all’inserimento in #People della richiesta del “Contributo Welfare” di 120 euro come versamento sul “conto sociale figli” oppure “a previdenza complementare” sulla posizione a favore di ciascun figlio a carico fino a 24 anni, che risulti aperta entro il 30 aprile 2024 presso il nostro Fondo.
La procedura in #People resterà aperta fino al 30 aprile ed il versamento del contributo sarà effettuato entro il mese di maggio 2024.
Per l’apertura della posizione di previdenza complementare per i figli a carico, se non già attiva, si rammenta che per gli Iscritti dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo, è disponibile la procedura in #People > Servizi amministrativi > Richieste amministrative > Richiesta adesione familiari fiscalmente a carico al Fondo Pensione a Contribuzione ISP.
È importante ricordare che l’inserimento della richiesta del “Contributo Welfare” da effettuare annualmente al percorso #People > Servizi amministrativi > Richieste amministrative > Richiesta contributo welfare, non comporta l’automatica iscrizione al Fondo e viceversa.
Per maggiori dettagli si raccomanda un’attenta lettura della comunicazione aziendale e relative “FAQ Contributo Welfare figli”.
30apralldayalldayTermine Richiesta Provvidenza Per Familiari Con Handicap
Termine per la richiesta della provvidenza di € 5.000 lordi per i dipendenti con coniuge, equiparati o convivente e/o figli, portatori di handicap grave a carico. I lavoratori interessati dovranno presentare
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Termine per la richiesta della provvidenza di € 5.000 lordi per i dipendenti con coniuge, equiparati o convivente e/o figli, portatori di handicap grave a carico.
I lavoratori interessati dovranno presentare domanda utilizzando l’apposita procedura su Intranet in Persona – Gestione – Intesap – Employee Self Service – Sportello dipendente – Richiesta Provvidenze Economiche per Handicap Grave.
Fino al 30 aprile si può fare la richiesta online per le Provvidenze per familiari con handicap allegando la documentazione prevista in formato digitale
Da oggi i colleghi interessati possono far domanda per il riconoscimento della provvidenza a favore di coniuge/unito civilmente, figli o equiparati, convivente, portatori di handicap grave a carico, secondo il criterio già in uso per la corresponsione degli assegni familiari.
La procedura “Richiesta Provvidenze Economiche per Handicap Grave” e il relativo manuale operativo sono disponibili in Intranet > Intesap > Employee Self Service > Sportello Dipendente. Mediante la procedura inoltre è possibile visualizzare lo stato delle richieste.
Contestualmente alla richiesta online occorrerà trasmettere, in un unico file digitale, la documentazione a supporto e il frontespizio stampato dalla procedura debitamente firmato, rispettivamente ai seguenti indirizzi e-mail:
– amministrazione.personale.segreteria@intesasanpaolo.com (Aree Professionali e Quadri Direttivi)
– dc_ru_amministr_dir.06424@intesasanpaolo.com (Personale Dirigente)
In caso di richiesta per convivente è necessario allegare anche la certificazione anagrafica di stato di famiglia.
In assenza della predetta documentazione la domanda di provvidenza non verrà presa in considerazione.
Maggiori informazioni sono disponibili in Persona > Gestione > Schede Normative > Portatori di Handicap > Provvidenze per lavoratori con parenti e convivente portatori di handicap grave.
L’assistenza operativa e gestionale viene prestata mediante il portale #People utilizzando il form reperibile dal menù a tendina che compare a sinistra dello schermo selezionando la voce “Servizi HR – Assistenza” e scegliendo la categoria “Provvidenza per lavoratori con parenti e convivente portatori di handicap grave“.
Per tutti gli approfondimenti sulla provvidenza per familiari con handicap, consulta la nostra Guida HANDICAP E LEGGE 104 e ricorda comunque che i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
giugno 2024
Dal 1° al 30 giugno 2024 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° luglio 2024. L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno
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Dal 1° al 30 giugno 2024 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° luglio 2024.
L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno dei seguenti Fondi:
– Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo
– Fondo Pensioni Cariplo
settembre 2024
30setalldayalldayTermine Richiesta Assegni Di Studio Per I Figli Scuole Medie Inferiori E Superiori
Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e
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Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e superiore frequentate e superate nell’anno scolastico 2023/2024.
Nel form “Borse di studio figli” è disponibile un supporto online per ottenere informazioni utili alla compilazione, è inoltre presente la funzione Riepilogo richieste all’interno della quale sono visualizzabili tutte le domande pregresse relative al familiare, per il quale si sta inserendo la richiesta.
Si ricorda che nella sezione “Servizi Amministrativi“, è disponibile l’elenco di tutte le richieste inserite: accedendo alla singola richiesta si potranno visualizzare i contenuti e monitorare lo stato di avanzamento della pratica attraverso una Timeline.
Nella sezione Intranet Persona > Presenze e Retribuzioni > Borse di studio figli sono disponibili la Normativa di riferimento e le FAQ.
I colleghi che non hanno accesso a #People – come le persone assenti dal servizio – possono presentare la domanda trasmettendo il modulo cartaceo reperibile al percorso: Persona > Presenze e retribuzioni > Borse di studio figli > Normativa > Regole per l’erogazione delle borse di studio a favore dei figli dei dipendenti.
Per approfondire le questioni degli Assegni di Studio potete consultate la nostra Guida ASSEGNI DI STUDIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti) sono a vostra disposizione per ogni chiarimento.
novembre 2024
30novalldayalldayTermine Assegni Di Studio Per I Figli: Università Immatricolazione 1° Anno
I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2024/2025) potranno inserirle in #People > Servizi
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I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2024/2025) potranno inserirle in #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Borse di studio figli fino al 30 novembre 2024
Successivamente al 30 novembre p.v., eventuali richieste non potranno più essere prese in considerazione.
La normativa di riferimento è disponibile in #People a questo link
I colleghi lungo assenti dal servizio possono presentare la domanda trasmettendo il modulo allegato al Regolamento alla casella e-mail: dc_ap_serv_amm_pers.71029@intesasanpaolo.com
È importante ricordare che:
– è possibile presentare unicamente la domanda relativa all’iscrizione al primo anno di università (immatricolazione) qualora non già precedentemente richiesta ed erogata;
– è utile verificare periodicamente lo stato della propria richiesta in #People > Servizi Amministrativi (nella parte alta della pagina è presente l’elenco di tutte le richieste):
Per chiarimenti o richieste di supporto è possibile accedere a #People > Assistenza, scegliendo la categoria “Borse di studio figli”.
Per gli importi e per approfondire la temtica generale degl iassegni di studio potete consultare la nostra Guida Assegni di Studio.
dicembre 2024
22dicalldayalldayTermine Ultimo per Esercizio Opzione "Banca Ore"
Da 31 ottobre 2024 è disponibile su #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Gestione Banca ore, la nuova funzionalità che consente ai colleghi delle Aree professionali di scegliere se
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Da 31 ottobre 2024 è disponibile su #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Gestione Banca ore, la nuova funzionalità che consente ai colleghi delle Aree professionali di scegliere se destinare in “banca ore” tutte o quota parte delle maggiori prestazioni autorizzate.
I colleghi delle aree professionali full-time possono scegliere entro il 22 dicembre 2024.
La funzionalità è fruibile anche dai colleghi delle Aree professionali part time che possono optare, una sola volta nell’anno, per il versamento a “banca ore” delle eventuali prestazioni aggiuntive, effettuate oltre il normale orario individuale di lavoro.
Inoltre, i colleghi neoassunti, entro 30 giorni dall’assunzione, possono scegliere il limite per il recupero tramite il meccanismo della banca delle ore (il mancato esercizio dell’opzione equivale alla richiesta di liquidazione degli straordinari dalla 51° alla 100° ora).
In tutti i casi, alla registrazione di una variazione rispetto all’opzione in essere, il responsabile sarà informato con email.
In assenza di nuove opzioni si intendono confermate quelle già in essere.
Per supporto, sarà sempre possibile accedere a #People > Assistenza e selezionare la categoria “People – Servizi amministrativi – Richieste amministrative” e successivamente il dettaglio “Gestione Banca Ore”.
L’Azienda ci ha comunicato che in fase di concessione e rinnovo dei Part Time nel perimetro di Filiale Digitale chiederà alle colleghe e ai colleghi la disponibilità ad effettuare una volta alla settimana un rientro pomeridiano o preserale, valutando ogni situazione caso per caso. Come Organizzazioni Sindacali ribadiamo che si tratta di una decisione totalmente unilaterale e non è stato firmato nessun accordo in tal senso.
Pur ricordando che il contratto di Part Time è un contratto individuale stipulato con il datore di lavoro, esprimiamo la nostra contrarietà a soluzioni che derivano da iniziative unilaterali dell’Azienda e che, come nel caso specifico, non sono risolutive, ma solo il tentativo di “coprire il sole con un dito”, oltre a snaturare la finalità stessa delle richieste di lavoro Part Time che dovrebbero consentire una conciliazione tra vita privata e la vita lavorativa e non esclusivamente le necessità aziendali di conciliazione tra tempi di lavoro e obiettivi da raggiungere.
Riteniamo come Organizzazioni Sindacali che l’unica soluzione alla difficoltà di coprire i turni della filiale digitale sia quella di aumentare l’organico e riconoscere alle colleghe e ai colleghi apposite indennità per l’orario di lavoro svolto.
Così come avviene per qualsiasi tematica di Gruppo, chiediamo coinvolgimento nella ricerca di soluzioni che ottimizzino la gestione nella Filiale Digitale, anche sulla scorta delle proposte già avanzate, e il rispetto per le colleghe e i colleghi che ci lavorano, che abbiano un contratto part time o che lavorino a tempo pieno, attenzione per i riconoscimenti che il tavolo sindacale chiede da anni.
Per una gestione che funzioni ci deve essere condivisione.
Siamo disponibili ad un incontro specifico con l’Azienda per cercare di trovare delle soluzioni ai problemi di organici nei turni serali anche con proposte concrete, senza che si debba per questo snaturare gli elementi fondamentali del contratto Part Time.
L’Azienda sta incontrando i Gestori Privati riproponendo la trasformazione del contratto full time del credito in contratto part time con collegato contratto di agenzia. Di fatto sta chiedendo ai colleghi di diventare Global Advisor, nuova denominazione delle Lavoratrici e Lavoratori con contratto misto, per un periodo non inferiore a due anni, salvo possibilità di rientro anticipato a fronte di accettazione aziendale della richiesta.
A livello nazionale, fino ad oggi, solo 54 colleghi Intesa Sanpaolo hanno aderito, passando al contratto misto.
Premesso che la validità della proposta va inquadrata nella situazione individuale di ciascun collega (anzianità di servizio, inquadramento, prospettive di carriera), come Organizzazioni sindacali crediamo che la scarsa adesione dimostrata fino ad oggi sia da ricercare in diversi punti di criticità, da sempre segnalati ad Intesa Sanpaolo, che in sintesi sono:
• Assenza di percorsi professionali dedicati di crescita professionale;
• Sistema premiante non contrattato per la parte lavoratore autonomo;
• Mancanza di pricing competitivi attivabili dal collega;
• Difficoltà ad accedere alle agevolazioni in materia di mutui vista la riduzione significativa del reddito fisso e le diverse modalità di valutazione del reddito da lavoro autonomo;
• Mancanza di locali di proprietà dell’azienda ove il Global Advisor possa incontrare il cliente;
• Nel caso il collega decida di rientrare a full time al termine del primo biennio, mancanza di chiarezza sulla sede di rientro: sul tema l’Azienda assicura solo il rispetto delle regole in tema di trasferimento;
• Difficoltà nella gestione dei contributi pensionistici versati per la parte di lavoro autonomo (alla Gestione Lavoratori Autonomi, pari al 24,48% del reddito, ed alla cassa ENASARCO, pari al 17%);
• Forte contrazione dei contributi pensionistici versati sia al Fondo Pensione che all’INPS. Problema che cresce se il collega è sottoposto al calcolo contributivo pieno.
Alla luce di tali criticità e sottolineando che si tratta di un rapporto di lavoro individuale non regolato da accordi sindacali vigenti, invitiamo tutti i colleghi eventualmente interessati al passaggio a GA a confrontarsi preventivamente con il proprio sindacato di riferimento per poter effettuare una scelta consapevole su un tema che rischia di impattare fortemente sia sul reddito attuale sia su quello futuro.
Dal 22 aprile sarà attiva la procedura per dare la pre-adesione alla LTC volontaria Generali, per tutti gli iscritti al FSI coperti dalla LTC del CCNL del Credito e i loro famigliari maggiorenni iscritti al FSI che non hanno sottoscritto la polizza per il 2023.
Il Fondo Sanitario Integrativo ha ottenuto importanti miglioramenti per la polizza LTC volontaria.
In caso di non autosufficienza la rendita mensile è stata aumentata da 1.300€ a 1.500€ a fronte dello stesso premio dell’anno precedente pari a 70,00€ annui per persona assicurata.
Chi ha già perfezionato il contratto 2023 sul sito della compagnia non deve fare nulla, in quanto, Il contratto si rinnova automaticamente di anno in anno.
L’iscritto, anche con riguardo ai familiari beneficiari, entrando in procedura potrà:
Nel corso degli incontri che si sono tenuti il 13 dicembre e nella giornata di ieri con la Delegazione Aziendale di Relazioni Industriali, abbiamo posto all’azienda la problematica che riguarda le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo ISP che hanno la contribuzione previdenziale versata presso la gestione pensionistica ex Inpdap (ex Cpdel ecc…), in particolar modo provenienti da ex Banca Monte Parma e da ex Banca Nazionale delle Comunicazioni.
A causa delle decisioni che sta assumendo il Governo Meloni, che ha inserito all’interno della Legge di Bilancio attualmente in discussione in Parlamento una serie di interventi legislativi riguardanti le pensioni, si determina un peggioramento delle condizioni di accesso e dei trattamenti pensionistici futuri per un’ampia platea di lavoratrici e lavoratori; tra i vari provvedimenti ve ne è uno che ha introdotto una revisione delle aliquote di rendimento pensionistico per le gestioni pensionistiche ex Inpdap, per coloro che hanno meno di 15 anni di contribuzione al 31/12/1995, con effetto dal 1.1.2024, tale da determinare un taglio sull’importo del trattamento pensionistico che può arrivare fino a diverse centinaia di euro in meno al mese.
Come CGIL e FISAC CGIL stiamo contrastando questa iniziativa sbagliata e penalizzante del Governo attraverso un percorso di mobilitazione che ha già portato ad uno Sciopero Generale e valuteremo tutte le possibili iniziative vertenziali di tutela qualora diventasse provvedimento di legge definitivo.
Se questo provvedimento, come è più che probabile, entrasse in vigore (si saprà con certezza e se ne conosceranno tutti i dettagli definitivi solo dopo la votazione in Parlamento, nei prossimi giorni, della Legge di Bilancio), le negative conseguenze riguarderanno le colleghe e i colleghi ex Inpdap che hanno aderito agli accordi di esodo di Gruppo del 2020 e del 2021, sia coloro che sono già usciti in esodo e stanno percependo l’assegno di esodo in attesa di maturare il requisito pensionistico post 2024, sia coloro che sono ancora al lavoro e attendono di uscire in esodo o pensione.
Ci siamo attivati fin da subito con l’Azienda per valutare lo stato attuale della situazione al fine di verificare i possibili interventi a tutela delle colleghe e i colleghi interessati, consapevoli del fatto che sarà possibile valutare la situazione in modo compiuto e su presupposti definiti solo nei prossimi giorni, una volta che la normativa sarà formalmente approvata e diventerà Legge dello Stato.
Proprio per questa ragione abbiamo convenuto di incontrarci con l’azienda immediatamente dopo tale momento per approfondire tutti gli aspetti della complessa situazione ma, nello stesso tempo, abbiamo fin da subito richiesto e ottenuto da parte dell’Azienda che per coloro che non sono ancora usciti in esodo e la cui uscita sia prevista al 31.12.2023 sia possibile richiedere (in tempi rapidissimi, ovviamente) di posticipare l’uscita in esodo e l’accesso al Fondo di Solidarietà alla finestra successiva (prevista al 31.03.2024), al fine di soppesare al meglio le possibili ricadute sulla loro posizione individuale e richiedere eventualmente, anche la revoca dell’adesione.
Anche per tutte le altre colleghe e colleghi che hanno aderito all’esodo (accordo 16.11.2021) e la cui uscita sarà prevista nelle prossime finestre fissate in accordo, sarà garantita la stessa possibilità di revoca dell’adesione, avendo in ogni caso tempo nei prossimi mesi di valutare bene la situazione che si sarà nel frattempo definita dal punto di vista normativo.
Certamente da parte nostra, come FISAC CGIL, valuteremo tutte le possibili azioni e interventi, anche oltre il livello di Gruppo, per garantire la massima tutela per le colleghe e i colleghi interessati che sono inseriti nel percorso di esodo, in attesa anche di eventuali ulteriori azioni che come CGIL si valutasse di intraprendere.
Come FISAC CGIL con i nostri Rappresentanti Sindacali siamo come sempre a disposizione per informazioni e chiarimenti e per offrire la massima assistenza e supporto alle lavoratrici e ai lavoratori.
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ll nostro nuovo esperto ha rivisitato interamente la Guida PREMORIENZA (DECESSO DEL DIPENDENTE IN SERVIZIO).
Roberto d’ora in poi provvederà agli aggiornamenti in materia e risponderà ai vostri quesiti e dubbi che vorrete porgli.
Potete contattarlo a questo indirizzo: roberto.melotti@intesasanpaolo.com
La nostra nuova esperta ha rivisitato interamente la GUIDA AI NUOVI DIRITTI.
Marina d’ora in poi provvederà agli aggiornamenti in materia e risponderà ai vostri quesiti e dubbi che le vorrete porre.
Potete contattarla a questo indirizzo: marina.milanesio1@intesasanpaolo.com
Il nostro Esperto Giampiero Reccagni ha aggiornato la Guida alla Previdenza Complementare, l’unica importante novità riguarda l’apertura alle nuove adesioni, a decorrere dal 1° aprile, del comparto STABILITA’ che è stato quindi inserito nella Parte I – Le informazioni chiave per l’aderente – Scheda “Presentazione” e nella Parte II “Le informazioni integrative Scheda “Le opzioni di investimento – le caratteristiche” della “Nota Informativa e Appendice”.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
In considerazione dell’imminenza della data del 12 aprile (termine per la eventuale destinazione del PVR a Conto Sociale), ma anche della prossimità del 30 aprile (scadenza stabilita sia per la richiesta del Contributo welfare figli, sia per la Provvidenza familiari disabili), il nostro nuovo esperto, Raffaele Bosco, ha rivisitato interamente la Guida Conto Sociale.
La Guida include ora alcune nuove sezioni, tra cui quella che riepiloga la normativa sui fringe benefit (occorrerà prestare molta attenzione per non incorrere in oneri imprevisti), e i capitoli sul Conto Welfare UBI e sulla piattaforma Welfare Hub.
D’ora in avanti Raffaele provvederà agli ulteriori aggiornamenti in materia e risponderà ai quesiti che vorrete porgli.
Potete contattarlo a questo indirizzo: raf.bosco68@gmail.com
In Intesa Sanpaolo la fruizione e ancor di più la mancata fruizione di determinati e specifici corsi può avere effetti diretti e molto significativi rispetto all’erogazione del PVR (e dei sistemi premianti e incentivanti in genere) e al completamento / consolidamento dei Percorsi professionali.
In questa nuovissima Guida Pop trovate tutto quello che vi serve per orientarvi nel mondo della Formazione in Intesa Sanpaolo: come sempre in forma chiara e sintetica.
Buona visione, ascolto, lettura!
In questa Guida Pop rivista e aggiornata i giovani dipendenti di Intesa Sanpaolo (assunti under 30) possono trovare una sintesi di tutte le agevolazioni:
che sono state previste espressamente per loro dalla contrattazione aziendale.
Buona visione, ascolto, lettura!
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comunque a titolo di cronaca io nel 2011 esodo di 5000 persone, scadenza domanda ottobre 2011, la domanda non la feci, la ripresentai dopo un mese ma me la rigettarono; poi ci pensò la Fornero. Ora la domanda l’ho fatta i primi giorni. Diciamocelo, Non è che qualcuno ha tentato l’esodo più in là per avere l’incentivo?????
E’ possibile che qualcuno pensasse di poter spuntare a qualche titolo ulteriori incentivi. Noi abbiamo sempre escluso questa ipotesi e consigliato i colleghi interessati di fare comunque domanda, visto che non avrebbe comportato in nessun caso una penalizzazione e nella peggiore delle ipotesi non sarebbe stata semplicemente accettata. Per fortuna questo è un paese libero e ognuno può fare le sue valutazioni, chiedere o meno consulenze (e scegliere a chi chiederle), fare le sue valutazioni e prendere le sue decisioni per come ritiene, nel bene come nel male.
Buongiorno, mi sfugge il motivo per avere destinato tante risorse all’ incentivo per le richieste di scivolo relativo alle finestre ante 2018. Poi mi chiedo come mai gli accordi vengano raggiunti spesso a notte fonda.
Auguri a tutti
All’incentivazione al pensionamento erano state dedicate risorse enormemente più basse che all’esodo: il 75% di una RAL una tantum. Peraltro le risorse per il pensionamento stanziate con l’accordo del 12 ottobre sono irrilevanti: 2 o 4 mesi di stipendio una tantum a seconda del livello di inquadramento. Collocare un collega in esodo per un anno costa l’80% della RAL + il 30% della RAL (i contributi all’INPS di parte aziendale e di parte del collega) + una quota variabile tra il 3,5 e il 14% della RAL (i contributi alla Previdenza Integrativa) + 1.000 euro (il contributo aziendale al Fondo Sanitario). E tutto questo moltiplicato per ogni anno di permanenza nel Fondo Esuberi.
Gli accordi vengono raggiunti talvolta (non spesso) di notte e questo avviene quando sul tavolo ci sono temi particolarmente rilevanti e complessi. A un certo punto (dopo varie sessioni di incontri e rinvii e aggiornamenti) le parti scelgono di avviare una sessione non stop per evitare (da entrambe le parti) tecniche dilatorie: o si trova un’accordo o si rompe. Questa tecnica comporta che il punto di accordo o di rottura si possa collocare in qualsiasi orario del giorno o della notte.
Questa volta, però, la nostra azienda spenderà ben poco, con il “pacchetto” previsto dal governo per
l’ acquisizioni ex Banche venete, usufruendo anche parte dei 650 milioni di euro approvati l’ anno scorso per gli esodi bancari.
Ma come mai, all’ esordio del nostro fondo di categoria, quasi 20 anni fa, con i primi esuberi si parlava di risparmio, pur dando a volte incentivi pari alla RAL, e ora si ” strepita” solo sui costi?
Il nostro fondo non è nato per salvaguardare dalla disoccupazione e per abbattere i costi del lavoro delle aziene bancarie?
La nostra azienda, dal 30/6/2020 risparmierà poco meno di 700 milioni di euro!
Nessuno strepita sui costi.
Il fondo esuberi è stato istituito per gestire le tensioni occupazionali del settore. E’ la cassa integrazione dei bancari, con due fondamentali differenze rispetto alla cassa: è pagata interamente delle aziende e garantisce ai dipendenti redditi decisamente più alti (e questo è il motivo per cui i dipendenti bancari fanno a gara per essere considerati esuberi, mentre tutti gli altri fanno a gara per NON esserlo).
Le banche risparmiano a partire dalla fine dell’inserimento dei colleghi nel Fondo, ma solo perché pagano tutto e subito l’intero costo della permanenza nel fondo abbattendo così gli utili dell’anno in cui vi inseriscono i colleghi. E risparmiano, dando per assodato che i colleghi che sono a casa (e quindi necessariamente producono zero), producessero zero anche mentre erano al lavoro. Perché invece se producevano qualcosa, questo qualcosa viene ovviamente a mancare e va a sua volta considerato come mancato guadagno (a meno che si voglia avvalorare la tesi che il nostro lavoro vale appunto zero, ipotesi che come sindacato contrastiamo decisamente).
Nel caso attuale di di Intesa Sanpaolo lo stato ha contribuito alla fusione con poco meno di 1.300 milioni, una cifra che era appunto un contributo parziale per tutte le spese di incorporazione (esuberi, ma anche gestione informatica, mobilità, oneri da riorganizzazione della rete, formazione, ecc.). Questo contributo è del tutto parziale rispetto all’insieme di tali spese anche solo prendendo a riferimento il limite di 4.000 uscite. Aver raddoppiato tale limite e aver previsto anche 1.500 assunzioni (proprio perché chi esce non è che lavorasse zero e le riduzioni della rete sono ancora di là da venire) ha reso il contributo statale (anche considerando la parte dei 650 milioni) ancora più largamente parziale.
Gli incentivi di 20 anni fa si riferivano a una situazione di settore e delle varie azienda profondamente diversa. I numeri in ballo erano decisamente inferiori e la redditività delle aziende si misurava in numeri a due cifre. Ora nulla di simile è all’ordine del giorno, sia per le crisi bancarie dovute in parte anche alle gestioni allegre di bilancio del passato, sia per la forbice dei tassi che ha praticamente azzerato gli utili da raccolta/reimpiego. All’epoca si face svecchiamento ed espansione, oggi si fa (fin che si riesce) gestione della ristrutturazione del settore.
Secondo i vostri calcoli il mio esodo sarebbe costato circa un 120% della RAL per ogni anno mancante alla mia data di pensionamento!
Invece siete riusciti ad ottenere un misero 75% per prepensionarsi con Opzione Donna.
Un buon affare per la banca, ma ho accettato perchè pensavo di guadagnare 3 anni!
Invece a poco più di un mese dalla firma, mentre ero ancora in servizio..
Se solo il sindacato mi avesse fatto sorgere almeno un piccolo sospetto..
Quanta ingenuità..
Noi abbiamo sempre sconsigliato a tutte le colleghe che ci hanno contattato l’adesione all’opzione donna, proprio per la forte penalizzazione economica che che comporta. E non sul lato incentivo ma proprio sulla misura definitiva della pensione.
In ogni caso l’accordo sui pensionamenti incentivati fu fatto prima che il salvataggio delle Venete fosse alle viste e senza tale salvataggio non ci sarebbe stato esodo.
Potete pubblicare le date delle finestre di uscita?
Se si è in congedo straordinario per 104 familiare è utile, ai fini del calcolo dell’assegno di esubero, essere al lavoro il mese precedente della data di uscita?
Grazie
Le date degli scaglioni di uscita sono elencate nell’accordo (oltre ad essere state riportate varie volte nelle risposte delle news di pari oggetto).
Il congedo straordinario è coperto da contribuzione figurativa, ma con dei limiti massimi delle retribuzione figurativa pari a circa 36.000€. Per questa ragione è importante consultare la propria struttura sindacale di riferimento sul territorio per una consulenza personalizzata.
in base ai conteggi INPS dovrei uscire a 05/2021. A leggere le varie mail la tendenza della banca è di far rimanere una persona nel fondo per 36/40 mesi, però a seconda delle esigenze organizzative può decidere quando far uscire una persona. Le due cose non sono in contrasto? Quanto è indicativo il limite dei 36/40 mesi?
No, non sono in contrasto. Una tendenza è appunto una tendenza (un valore indicativo a cui tendere) e non un vincolo obbligatorio. Come abbiamo specificato moltissime volte le uscite vengono determinata da un mix di prossimità del proprio diritto pensionistico, la presenza o meno di legge 104, le esigenze organizzative aziendali.
Buongiorno, circa lo scarso periodo di preavviso di 30 giorni per l’entrata in esodo ,la banca dovrebbe considerare anche il disagio di chi resta e sopra tutto il poco tempo per riorganizzare l’ufficio, anche alla luce del fatto che chi entra in esodo deve azzerare le ferie e si trova a doverlo fare in breve tempo lasciando l’ufficio in grave difficoltà. E’ quindi utile anche della banca anticipare tale preavviso, e spero che un vostro intervento in tal senso sia accolto dalla banca nell’interesse di tutti. Grazie della preziosa informativa.
Sarebbe certamente utile per la banca così come per i colleghi coinvolti. Proprio per questo fa parte delle richieste che stiamo portando avanti.
E’ possibile conoscere il numero delle adesioni in base alla finestra pensionistica DISTINTAMENTE per ognuno degli anni 2019, 2020 e 2021? Grazie.
Li pubblicheremo appena disponibili, anche se ormai non è più una priorità visto che tutte le domande sono state accolte.
BUON GIORNO, HO SENTITO DIRE CHE I PRIMI 3000 COLLEGHI IN ESODO, USCIRANNO IN 6/9 MESI ED IO NON SONO FRA QUELLI ; CHIEDO SE PER VOI E’ POSSIBILE CHE GLI ALTRI 3500 POSSANO ANCHE USCIRE UN POCO PRIMA RISPETTO ALLE ALTRE FINESTRE DI ESODO PREVISTE , SOPRATTUTTO PRIMA DELLA ULTIMA FINESTRA 30/06/2017?? GRAZIE
Posto che l’ultimo scaglione è giugno 2020, è certamente possibile che le uscite vengano anticipate rispetto a tale data anche per le richieste accolte in seguito all’allargamento.
Perché c’è questo ottimismo di uscita anticipata rispetto alla data del 30 giugno 2020 cosa ve lo fa pensare ? Lo chiedo essendo io finestra settembre 2023 grazie.
Non è una questione di ottimismo. È che la possibilità (che ovviamente non è comunque un obbligo) di anticipare le uscite è esplicitamente contenuta nell’accordo. Ed è quindi appunto possibile che venga esercitata compatibilmente con le esigenze organizzative, come si è sempre fatto in occasione degli esodi precedenti e già anche in quello in corso.
GRAZIE . SORRY ,2020 NON 2017, DAI SPERIAMO, 6 MESI PRIMA ANDREBBE BENISSIMO, BUONE FESTE!!
Scusa, come fai a dire di non essere fra quelli che usciranno nei prossimi 6/9 mesi? C’è una qualche lista “ufficiosa” oppure è una tua supposizione?
Grazie
Buongiorno,
la mia finestra di uscita è a Settembre 2022. Sono destinatario di legge 104 art 1 comma per me – ed ho una invalidità certificata all’80% in seguito ad una patologia severa. Posto che l’accordo prevede l’uscita per tutti gli aventi requisiti entro giugno 2020 – vi chiedo se è intenzione dell’Azienda considerare la possibilità uscite anticipate per le invalidità gravi come la mia (ovvero superiori al 75%) – ovvero se come Sindacato ritenete che possano essere tutelate tali posizioni.
grazie
Si è possibile. Ma come abbiamo risposto più volte, poiché gli anticipi dipendono dalla situazione concreta di ciascun territorio / ufficio, le verifiche vanno fatte in sede decentrata rivolgendosi alla struttura sindacale del proprio territorio.
Buongiorno, Vi scrivo per un Vs. parere in merito alla circolare Inps n.188 del 22.12.2017 che , immagino, avrete già esaminato. La mia attenzione sul documento è stata attirata da un articolo apparso ieri sul Sole 24h dal titolo : Bancari , arriva il riscatto della laurea.
La circolare in questione ,riporto testualmente , afferma :”… destinatari dell’intervento sono sia coloro che si trovino a maturare i requisiti per fruire della prestazione straordinaria senza ricorrere ad operazioni di riscatto e/o ricongiunzione (in tale ipotesi il riscatto e/o la ricongiunzione, aumentando l’anzianità assicurativa in capo al titolare, avranno l’effetto di ridurre il periodo massimo individuale di permanenza nel Fondo di solidarietà), sia coloro che raggiungano i requisiti di accesso alla predetta prestazione straordinaria per effetto del riscatto o della ricongiunzione”.
Mi sembra di capire , ed è per questo che chiedo il Vostro parere, che lo scopo dell’Inps , limitatamente al triennio 17/19 sia quello di ridurre la PERMANENZA NEL FONDI DI SOLIDARIETA’ di chi ha periodi riscattabili.
Infatti, come ben sapete , rispetto al comma 237della finanziaria 2017 , che prevedeva la possibilità di pagare i contributi correlati solo per favorire l’accesso al fondo a coloro che ne rimanevano fuori , ora la novità è rappresentata da questa indicazione sulla riduzione nella permanenza nel Fondo di solidarietà.
Vi ringrazio anticipatamente per il Vostro competente parere.
Ps: peccato che non si possano inserire allegati.
Io ho fatto la domanda, e come me altri colleghi, pur avendo i requisiti ai primi mesi 2024: siamo nelle oltre 240
domande ancora in sospeso, in attesa di verifiche?
Riceveremo a gennaio una comunicazione che siamo fuori perimetro accordo e che non sono state accettate?
Grazie e buon anno!
Chi matura il diritto dopo il 31/12/2023 NON verrà ricompreso in questo esodo. Abbiamo comunque chiesto che tutti coloro che hanno fatto domanda ricevano una risposta dall’azienda, positiva o negativa che sia.
IN MERITO ALL’ACCORDO FIRMATA VORREI ULTERIORI CHIARIMENTI RELATIVAMENTE AL CAPITOLO : POLITICHE ATTIVE PER L’OCCUPAZIONE PUNTO “C” .
Mi sembra molto tutto al condizionale . Il sindacato si fara’ carico di portare avanti da Subito questo compito , visto che le uscite sono incominciate e i carichi di lavoro per chi rimane innalzati. Potrebbe essere trovata una soluzione ( mi sembra gia’ inserita in accordi precedenti ), tipo di richiedere un tipo di lavoro piu’ leggero , meno stressante o altro?
E’ un punto interessante , ma non deve essere dimenticato. Perché tutti state ponendo attenzione massima a chi esce e gli altri ??
Concordo con i vari commenti anche precedenti : che visto il cambio delle finestre si doveva , da parte del sindacato insistere per fare una revisione su chi non aveva aderito magari anche per questioni di tempi di uscita non consoni alla situazione personale del primo accordo . Non vorrei ricevere la solita risposta che si possono fare richieste posticipate .
Grazie mille per le risposte
Ci stiamo occupando eccome di quelli che restano. Altrimenti non avremmo subordinato l’allargamento delle uscite alle nuove assunzioni. Raccogliendo molte critiche per questa scelta da coloro che temevano che non sarebbero stati ricompresi nelle uscite (sono tutt’ora presenti in coda alle news precedenti), ma per noi era necessario garantire il turn over proprio a tutela di coloro che sarebbero rimasti.
MI SCUSI MA NON HA RISPOSTO CHE COSA POTREBBE QUANTO SOTTOSCRITTO AL PUNTO C DELL’ACCORDO AL DI LA’ DELLE ASSUNZIONI PREVISTE .
Il punto “c” si riferisce al rafforzamento e sviluppo delle iniziative già previste per il personale ultrasessantenne: avvicinamento della sede di lavoro, flessibilità di orario, mansioni di tutoraggio e ripresa delle pressioni sull’INPS perché finalmente avvii la convenzione che consenta la partenza del Part Time agevolato (riduzione di orario e contribuzione previdenziale piena). Ovviamente ciascuna di queste previsioni con la compatibilità delle esigenze operative dei vari territori.
Buon Anno alla FISAC e ai suoi iscritti.
Avrei necessità di chiarimenti sulla notizia apparsa sul SOLE 24 ORE del 30.12.2017 sul riscatto della Laurea dei bancari, prevista dalla circolare INPS n.188 emanata il 22.12.2017.
Sembrerebbe che quanto previsto in questa circolare riguardi l’accesso al Fondo e la permanenza in esso….
Per favore, potete darci delucidazioni ?
Grazie mille
(In risposta anche a Renato)
L’articolo del Sole 24 Ore fa riferimento a questa Circolare INPS. Di fatto l’Inps illustra le modalità applicative della normativa già introdotta dal Decreto interministeriale del 3 aprile 2017.
In via generale la possibilità per le aziende di riscattare i periodi dei corsi di laurea dei propri dipendenti è finalizzata all’obiettivo di raggiungere i numeri di uscite volontarie con inserimento nel Fondo Esuberi per evitare licenziamenti. Già nella trattativa di luglio riguardo alle uscite dei colleghi ex Banche Venete abbiamo discusso dell’eventualità di valutare il ricorso a questa normativa qualora non si fossero raggiunte le 1.000 uscite richieste dalla BCE, ma non c’è stata alcuna necessità di ridiscuterne visto che le adesioni sono state circa 1.050. Non è stato neppure il caso dell’esodo perimetro Intesa Sanpaolo, dove le domande pervenute sono state più che doppie rispetto a quanto definito nell’accordo e siamo riusciti ad ottenere con un nuovo accordo di accoglierle tutte e anzi compensarle con un parziale Turn Over di nuove assunzioni. È quindi del tutto evidente che non vi fosse la necessità (e anzi nemmeno la possibilità) di ampliare ulteriormente le uscite.
Anche per quanto riguarda la possibilità del riscatto al fine di ridurre la permanenza dei lavoratori nel Fondo, nel nostro caso si è pensato negli accordi sottoscritti nel Gruppo di non ricorrere a questa fattispecie, oltre al fatto di creare iniquità con coloro che avevano effettuato il riscatto della laurea pagandone loro il costo, perché la riduzione della permanenza nel Fondo avrebbe comunque penalizzato i colleghi dal punto di vista della Previdenza Complementare (minori versamenti della quota di contribuzione aziendale, che viene erogata al momento dell’esodo) e dal punto di vista dell’Assistenza integrativa (gli esodati sono equiparati ai lavoratori in servizio sia per le contribuzioni, con la quota a carico dell’azienda, sia per le prestazioni).
Confermate che entro la fine di gennaio 2018 arriverà ad ognuno dei 6500 circa la lettera della data di uscita? Grazie
No. Noi abbiamo richiesto che l’azienda comunichi con il maggior anticipo possibile le date di uscita, ma l’azienda non ha assolutamente preso impegni di comunicarle entro gennaio 2018.
Probabilmente non è nemmeno detto che entro gennaio 2018 ci siano tutte le comunicazioni individuali di inserimento / esclusione dal Fondo, visto che le verifiche con l’INPS si stanno protraendo molto.
Ho la L. 104 per mia madre, la Lettera a latere di cui parlate tanto, serve a qualcosa? (o sono solo parole rassicuranti e basta) A chi devo inviare la documentazione sullo stato di salute del disabile e la documentazione legge 104? Inoltre , avendo l’uscita al 1 giugno 2021, con questa “DISPONIBILITA’ ” dell’Azienda a prendere in considerazione, quale potra’ essere presumibilmente la mia uscita? molte grazie.
Stiamo parlando molto della lettera a latere perché molti ci rifanno richieste in proposito, o perché non leggono le risposte fornite o perché avendole lette, pensano che riformulandole possano ottenere risposte diverse.
La lettera a latere indica uno criterio per determinare gli scaglioni di uscita. Tali scaglioni vengono definiti con un mix di prossimità del proprio diritto pensionistico, eventuali leggi 104 per sé o per i familiari e le esigenze organizzative aziendali. E’ uno dei criteri (non l’unico) e non è un diritto, ma appunto un criterio (qualcosa a cui riferirsi in maniera preferenziale, ma non vincolante).
Le comunicazioni sul possesso di tale requisito devono essere fatte pervenire alla propria gestione del personale, preferibilmente (ma anche questo non è un obbligo) avvalendosi dell’assistenza della propria struttura sindacale sul territorio.
Ciao. Una precisazione. L’accordo prevede una permanenza massima nel fondo di 36-40 mesi. Se però facciamo un calcolo dei mesi che intercorrono tra l’ultima data di esodo previsto dall’accordo(30/6/2020)e l’ultima data di quelli che acquisiscono il diritto per fare la domanda (31/12/2023) mi sembra che seppur di poco si superi i mesi previsti (42 mesi).
Questa piccola discrepanza può essere uno dei motivi di accettazione e rifiuto della domanda? Grazie in anticipo per la risposta
Assolutamente no. Tutte le domande di coloro che maturano il diritto entro il 31/12/2023 vedranno accolta la loro richiesta di adesione all’esodo.
MA COME E’ POSSIBILE CHE CI SIANO COLLEGHI CHE VANNO CON 42 MESI NEL FONDO ESUBERI E COLLEGHI CHE VANNO CON MENO DI 24 MESI E’ UN’ INGIUSTIZIA INACETTABILE GIA’ LE BANCHE VENETE SONO ANDATE CON 7 ANNI ORA QUESTO…….
E’ una inevitabile questione di scorrimento del tempo. L’adesione all’esodo viene fissato in un momento definito e allo stesso modo viene definita la data ultima di maturazione del diritto per poter fare domanda di adesione. Mettiamo, come nel nostro caso, che il momento ultimo per fare domanda sia a fine 2017 e il momento ultimo per la maturazione del diritto sia fine 2023, ovvero 6 anni dopo. Qualunque forma di scaglionamento si utilizzi, ci sarà chi starà in esodo di più e chi meno. Fino all’estremo, ipotizzando un’uscita immediata per tutti, di chi ci sarebbe stato 1 mese e chi 6 anni…
IN FASE DI TRATTATIVA E CON L’INSERIMENTO DI NUOVI SCAGLIONI SI DOVEVANO PREVEDERE UNA REVISIONE DI QUELLI GIA’ NOTI CON UN FRAZIONAMENTO MAGGIORE PER PERMETTERE UN MINIMO DI EQUITA’ E QUESTO E’ UN COMPITO PRETTAMENTE SINDACALE POI PER CARITA’ RICONOSCO CHE E’ PIU’ FACILE DIRLO DA QUESTA POSIZIONE CHE AD UN TAVOLO DI TRATTAVIVA…..PERO’ ALMENO PROVARCI…
Spostare ancora più in avanti le uscite non avrebbe avuto senso. Per non parlare del fatto che posticipare ulteriormente le uscite dei colleghi con diritto pensionistico più lontano non avrebbe in alcun modo migliorato la situazione di quelli con diritto più vicino. Peggiorare le aspettative altrui senza nemmeno ottenerne un beneficio per sé è veramente inutile.
Buongiorno.
Data pensionamento 01/09/2023 con legge 104 per mia madre.
Ho letto tutti i post relativi alla previsione dei criteri di uscita assolutamente modificabili dalla azienda.
Ma dal Vostro “polso della situazione”, preso atto della media di 36/40 mesi di permanenza nel fondo, si puo’ SENZA ALCUN IMPEGNO E/O GENERAZIONE DI FALSE ASPETTATIVE approssimativamente fare delle previsioni per le uscite (sempre tenuto conto che poi ci sara’ da aspettare il responso della azienda) ?
Grazie
Si, è possibile fare delle previsioni di massima: le solite. I colleghi con 104 (per sé o per i familiari) usciranno di massima prima di quelli senza. Quelli senza 104 usciranno di massima secondo una scalettatura di maggior prossimità al proprio diritto pensionistico. I colleghi che lavorano in filiali / uffici / territori dove c’è una minor concentrazione di domande di esodo di massima usciranno più rapidamente di quelli dove c’è maggior concentrazione.
E i colleghi a cui la banca ha riconosciuto lo status di portatore di grave patologia?
Si certo, anche loro. Allo stesso modo di coloro che hanno la 104.
capisco che le domande sono state moltissime e i casi piu’disparati ma i titolari di quelle valutate e reputate in regola non possono essere gia’ avvisati per poter tirare un sospiro di sollievo Grazie
Le comunicazioni verranno inviate tutte insieme per evitare la creazione di panico immotivato tra color oche non dovessero riceverla in prima battuta.
Buongiorno, scusa la domanda un po’ venale, ma circa all’erogazione del PVR 2017 per chi andrà in esodo e la tua risposta del 23 novembre 2017 in merito
“Il PVR verrà erogato in via eccezionale anche al personale che andrà nel Fondo di solidarietà in base all’accordo del 12/10/2017, ancorché non più in servizio al momento dell’erogazione”
Salvo mia svista, leggendo l’accordo non ho trovato nulla in tal proposito.
Mi confermi che PVR 2017 verrà erogato per gli esodati ?
Grazie anticipate e buon anno a tutti
E’ scritto nella lettera a latere dell’accordo sul PVR. Se vai all’ultima pagina del documento la trovi
Salve,
la mia finestra è 1 giugno 2023, e sto prendendo da qualche anno il congedo per gravi motivi per invaliditàal 90% di mio marito. Siccome avrò bisogno di altri permessi nel corso di questo anno (direi all’incirca tre mesi anche se frazionati) e questo congedo, oltre a non essere retribuito sposta anche la data di pensionamento, pensate mi convenga richiesere il versamento dei contributi volontari o non importa, visto che sono l’unica che nella mia struttura e penso anche nella mia città sono rientrata nell’esodo e che ho già inviato una lettera di richiesta riferita alla lettera a latere unitamente alla domanda di adesione all’esodo. Inoltre, essendo anche a part-time, quando dovrei inoltrare la domanda di rientrare a tempo pieno un mese prima? Scusate la complessità della domanda, ma mi vorrei muovere nella maniera migliore per cercare di uscire il prima possibile.
Come giustamente dici tu la fruizione di permessi non retribuiti sposta in avanti il tuo diritto pensionistico. Ora, se sei assolutamente sicura che tale prolungamento non sposta la maturazione del tuo diritto pensionistico oltre il 31/12/2023 puoi anche evitare di versare i contributi volontari. Diversamente devi versarli. In ogni caso, stante la particolarità della tua situazione, suggerirei che tu contattassi la tua struttura del personale per comunicare lo sviluppo del calendario delle tue assenze non retribuite. Questo per far sì che a sua volta anche la struttura centrale del personale ne sia a conoscenza, sia per definire il necessario raccordo con l’INPS a fronte degli spostamenti di maturazione del tuo diritto, sia per valutare la possibilità di un inserimento in uno scaglione di uscita abbastanza prossimo (anche tenendo conto della tua situazione familiare). Suggerirei anche che tu ti faccia assistere dalla struttura sindacale del tuo territorio. Questo anche per le questioni del rientro dal Part Time. Tieni conto che sarebbe stata buona cosa inoltrare la domanda di rientro dal Part Time congiuntamente a quella di adesione all’esodo. Il rientro a tempo pieno parte in ogni caso il mese precedente a quello di effettivo inserimento nel Fondo Esuberi, e se tu l’avessi già inoltrata saresti sicura di tale rientro automatico il mese precedente. Ti suggerisco quindi di inoltrarla il prima possibile (tenendo copia della mail con cui la inoltri). Anche su questo aspetto ti suggerisco in ogni caso di appoggiarti alla struttura sindacale del tuo territorio.
Bel privilegio! Chi rientrerà a tempo pieno aderendo all’esodo gli verranno versati più contributi, pur rimanendo a casa, rispetto a chi continuerà a lavorare a Part Time!
E’ una clausola che è sempre stata inserita negli accordi di esodo. A partire dall’anno scorso (e quindi prima degli accordi di esodo ex Venete e perimetro ISP) abbiamo concordato con l’azienda di estendere la contribuzione piena anche per coloro che avessero scelto il Part Time negli anni precedenti il pensionamento. Fa parte del pacchetto di norme per gestire in modo più “morbido” la permanenza prolungata al lavoro imposta dalle riforme previdenziali. Purtroppo l’INPS non ha ancora attivato la convenzione per rendere possibile tale integrazione per i lavoratori in servizio, cosa che stiamo continuando a chiedere.
In effetti avevo domandato al sindacato se inoltrare la domanda di rientrare a tempo pieno insieme alla domanda di adesione, ma mi è stato risposto di inoltrarla solo una volta aver saputo se sarei rientrata nell’esodo, e, al momento era quasi scontato che non sarei rientrata nei “3000”. Comunque vedo di inoltrarla subito Lunedì. Grazie per la risposta.
Ovviamente non era obbligatorio. Tuttavia un invio precedente alla comunicazione formale di uscita (che l’azienda può fare anche a stretto ridosso dei 30 giorni prima dell’inserimento nel Fondo) rende più facile l’ottenimento del rientro nei tempi utili. Quando invierai la richiesta all’indirizzo previsto dalla procedura, inviane una copia per conoscenza anche alla tua Gestione del Personale: anche questo non è obbligatorio, ma sicuramente non fa male…
GIACOMO il 5 gennaio 2018 alle 12:27
IN FASE DI TRATTATIVA E CON L’INSERIMENTO DI NUOVI SCAGLIONI SI DOVEVANO PREVEDERE UNA REVISIONE DI QUELLI GIA’ NOTI CON UN FRAZIONAMENTO MAGGIORE PER PERMETTERE UN MINIMO DI EQUITA’ E QUESTO E’ UN COMPITO PRETTAMENTE SINDACALE POI PER CARITA’ RICONOSCO CHE E’ PIU’ FACILE DIRLO DA QUESTA POSIZIONE CHE AD UN TAVOLO DI TRATTAVIVA…..PERO’ ALMENO PROVARCI…
Fisac CGIL il 5 gennaio 2018 alle 18:47
Spostare ancora più in avanti le uscite non avrebbe avuto senso. Per non parlare del fatto che posticipare ulteriormente le uscite dei colleghi con diritto pensionistico più lontano non avrebbe in alcun modo migliorato la situazione di quelli con diritto più vicino. Peggiorare le aspettative altrui senza nemmeno ottenerne un beneficio per sé è veramente inutile.
Forse non sono stato chiaro ma intendevo esattamente l’opposto cioè frazionare maggiormente le finestre di uscita del 2018 esempio ogni tre mesi e non ogni sei senza ovviamente toccare le finestre successive ciò avrebbe permesso un flusso più regolare e tempestivo delle uscite e questo di certo non è inutile ne danneggia chi esce dopo.
La nostra risposta è in coda alla tua premessa che non hai riportato. Questa premessa: “MA COME E’ POSSIBILE CHE CI SIANO COLLEGHI CHE VANNO CON 42 MESI NEL FONDO ESUBERI E COLLEGHI CHE VANNO CON MENO DI 24 MESI E’ UN’ INGIUSTIZIA INACETTABILE GIA’ LE BANCHE VENETE SONO ANDATE CON 7 ANNI ORA QUESTO…….”
Frazionare ulteriormente le prime uscite (che nel primo anno sono comunque 4: 31 dicembre 2017, 30 aprile 2018, 30 giugno 2018 e 31 dicembre 2018) come del tutto evidente NON avrebbe modificato la discrepanza di permanenza nel Fondo da te evidenziata (fino a più di 42 mesi e fino a meno di 24) che è dovuta interamente alle ragioni di scorrimento temporale illustrate più sopra.
Ma avete almeno un’idea di quando invieranno sto lettere di uscita ? Grazie
Abbiamo già rispsoto innumerevoli volte. Al momento non è disponibile nesuna data. Quando avremo degli elementi li pubblicheremo immediatamente, come abbiamo sempre fatto.
Dato che nei programmi elettorali di alcuni partiti c’è l’abolizione della legge Fornero, mi chiedo cosa succederebbe a noi esodandi se la legge fosse realmente abolita. Per esempio io ora ho l’uscita pensionistica al 1 settembre 2023 e prima della legge Fornero era 1 gennaio 2021. Quindi dovrei restare nel fondo solo sei mesi (da 30/6/2020 a 1/1/2021) o verrebbero anticipate le uscite al 2018 per tutti o cos’altro?
Le elezioni sono a marzo. I tempi per formare un governo (dopo elezioni con il sistema proporzionale) sono medio lunghi. Nel caso in cui risultino vincitori i partiti che hanno la riforma del sistema previdenziale nel loro programma (sempre che poi ritengano di mantenere le loro promesse elettorali) dovranno lavorare per redigere un testo di modifica della legge che sia approvato dal parlamento (e dal senato) e trovi le voci di finanziamento. Ben che vada se ne parla con le legge di stabilità a fine dicembre 2018. Poi ci dovranno essere i tempi di attuazione e redazione delle circolari applicative: altri mesi.
Insomma nel (più che improbabile) caso di modifica della legge previdenziale, questa troverà applicazione quando praticamente tutti coloro che dovranno entrare nel Fondo lo avranno già fatto. In quel caso sarà la loro permanenza nel Fondo ad essere ridotta. Come peraltro quella di coloro che dovranno ancora entrarvi.
Qualora, modificando la Fornero, si anticipasse l’uscita pensionistica, ciò renderebbe vano il sacrificio delle colleghe Ozione Donna.
In tal caso spero si possa condurre una class action nei confronti dell’INPS per ripristinare la quota di pensione retributiva convertita in contributiva.
Sono valutazioni che farete al momento. Anche se la vedo un po’ diffcicile. Certo non potrete fare causa all’INPS: l’INPS non ha potere decisionale, si limita ad applicare ciò che prevede la legge. Mi sembra altrettanto difficile fare causa al nuovo Parlamento che avrà (un’ipotesi del tutto improbabile, secondo me) fatto la nuova legge che avrà abrogato la Fornero (come peraltro sarebbe difficile fare causa al precedente che l’aveva approvata). Il Parlamento è l’organismo sovrano deputato a fare le leggi e e se le leggi non violano i dettami costituzionali sono valide e non appellabili…
Dubbio amletico. Ma per raggiungimento dei requisiti pensionistici INPS si intendono quelli per pensione anticipata o per pensione di vecchiaia ?
Perché tale domanda ?
Ho fatto la simulazione sul sito INPS e mi da sia quella anticipata sia quella di vecchiaia, ovviamente piu’ lunga.
Per l’inserimento nel Fondo esuberi si considera il primo requisito utile raggiunto, quindi quello di pensione anticipata.
Per favore mi indicate il percorso sul sito INPS per verificare la prima finestra di uscita ? Grazie
Devi accedere al sito INPS con il tuo PIN e poi andare alla sezione “la tua pensione”: seguendo le istruzioni ti verrà indicata anche la tua finestra pensionistica.
La mia finestra di uscita e’ 1/11/2023 e quindi rientro penso nell’ultimo scaglione di esodo 30/06/2020… che bello sarebbe uscire 6 mesi prima 31/12/2019… ci saranno spero possibilita’ di un anticipo di questo tipo?
Abbiamo fornito le risposte generali a questo tipo di quesiti decine di volte qui sopra. Per le verifiche individuali bisogna rivolgersi alla propria struttura sindacale sul territorio.
Secondo voi chi ha la sua finestra al 30/09/2019 puo’ sperare di uscire in primavera?La Banca potrebbe trattenerlo in servizio per sua comodita?
Abbiamo fornito le risposte generali a questo tipo di quesiti decine di volte qui sopra. Per le verifiche individuali bisogna rivolgersi alla propria struttura sindacale sul territorio.
Buonasera,
rientrando nell’esodo di IntesaSanPaolo (ho l’uscita anticipata il 01/11/2021), sono a chiedervi se posso inoltrare la domanda di part/time tenendo conto che la mia uscita dalla banca grazie all’esodo dovrebbe coincidere o al fine anno in corso oppure al 30/06/19.
Grazie
E’ certamente possibile richiedere di svolgere il Part Time durante il periodo lavorativo antecendente l’esodo. Qualora la richiesta venga accolta, bisogna solo avere l’accortenza di concordare il rientro a Tempo Pieno nel mese precedente all’ingresso nel Fondo, se no si subirà la decurtazione della contribuzione previdenziale per il periodo di permanenza nel Fondo.
sembra che si stiano accettando domande fatte oltre i termini a iosa. penso che sia più giusto inserirle in coda a tutti quelli che l’hanno fatta nei termini, ma vedo che la completa discrezionalità dell’azienda sembra stia prendendo piede. il sindacato dovrebbe farsi sentire.
Non ci risulta. Si stanno vagliando alcune domande non pervenute nei termini per disguidi tecnici e certamente non “a iosa”. L’eventuale accoglimento di tali domande non influenza in alcun modo la scalettatura delle uscite che è uniformata ai criteri più volte illustrati.
Vista la pubblicazione della circolare INPS circa la possibilità per le banche di riscattare periodi di laurea a propri dipendenti, è possibile che la banca possa provvedere a riscattare posizioni dei colleghi rientrati in questo esodo, anticipando il diritto alla pensione , e riducendo la permanenza al fondo ? Anche in considerazione di un risparmio per la banca ( costa meno il riscatto di un anno, che il costo di permanenza al fondo di pari periodo).
Non è un’opzione che verrà percorsa. Le ragioni sono state dettagliate in una risposta precedente a cui ti rimandiamo.
Chiedo solamente che voi vi attiviate con deteminazione come sindacato (del quale apprezzo l’operato) affiche’ la azienda comunichi all’interessato non nei 30 giorni precedenti, ma diversi mesi prima la data del subentro nel fondo esuberi. Confido nella convinzione che, dopo 39 anni di dedizione al mio datore di lavoro, lo stesso riscontri l’impegno ed il sacrificio profuso in termini di possibilita’ di riorganizzazione familiare per ognuno di noi: proprio perché dopo 39 anni sfido chiunque a modificare le proprie abitudini soprattutto per chi ha delle problematiche familiari di salute. Un grazie.
E’ una delle richieste (gestionali) che abbiamo già portato avanti. Peraltro, poiché si tratta appunto di questioni gestionali la via migliore per affrontarle è quella tramite la propria struttura sindacale del territorio.
Buonasera, sono tra le persone che hanno aderito all’esodo e sono in attesa di conferma da parte dell’ Azienda.
Vedo che ultimamente, per questioni anche di carattere non personale ma di carattere generale, rimandate alla propria struttura sindacale del territorio, tipo (e non solo) la domanda di Gianfranco.
Sembra come se a questo punto ognuno di noi debba portare avanti personalmente ogni questione!
Avete fatto un ottimo lavoro per noi iscritti e per tutti , personalmente in considerazione della vasta platea interessata avrei preferito una maggiore trasparenza nelle uscite.
Considerare che avranno sicuramente la precedenza colleghi che rivestono un ruolo facilmente sostituibile per l’Azienda , come peraltro è già accaduto con le uscite al 31/12/17, certo non fa piacere.
Sarebbe auspicabile una maggiore trasparenza.
Su questo punto è assolutamente necessario essere più che chiari.
Noi rimandiamo alle strutture sul territorio per le questioni che sono dichiaratamene (e in completa trasparenza) gestionali. L’accordo sancisce al di là di ogni ragionevole dubbio che la successione delle uscite la definisce l’azienda sulla base delle sue esigenze organizzative, con l’unica indicazione di dare priorità ai beneficiari della legge 104 o di invalidità. Anche il criterio di maggior prossimità della finestra pensionistica è un criterio di buon senso (e come tale viene utilizzato), ma – in punta di diritto – non viene nemmeno citato tra i criteri preferenziali in nessuna parte dell’accordo o degli allegati. E ti assicuro che sarebbe veramente difficile ipotizzare una gestione del tutto rigida e centralizzata per far uscire 7.500 persone in meno di due anni da territori molto diversi per densità di richieste, di filiali, di peculiarità varie. La “gestionalità” in questo caso non è qualcosa di sordido od opaco, ma è un vero valore.
Ne consegue che la gestionalità (quella vera ed efficace, che non ha nulla a che vedere con le camarille) per essere tale trova il suo fondamento sulla conoscenza dei problemi delle singole realtà e sul decentramento delle soluzioni. Per questo rispetto agli aspetti gestionali rimandiamo alle strutture sul territorio. Proprio per non lasciare soli i colleghi ad affrontare le questioni concrete, ma per fornirgli un appoggio da parte di quei soggetti che sono inseriti nel tessuto in cui nascono i problemi e dove si cercano le soluzioni.
Il sindacato funziona solo a patto di essere in grado di scrivere buoni accordi in sede accentrata e di gestire con la dovuta pragmaticità la quotidianità in sede decentrata. Tutti e due gli aspetti sono indispensabili e l’uno non può mai sostituire l’altro.
Buongiorno, nella malaugurata ipotesi che un collega muoia nel periodo di esodo, cosa succede?
Viene completato il periodo di esodo (versamenti all’Inps da parte dell’azienda) al fine che gli eredi possano beneficiare della pensione di reversibilità?
L’assegno di esodo è reversibile (viene pagato comunque a chi ne ha diritto – coniuge?)
No, l’assegno non è reversibile in quanto tale. Il decesso durante la permanenza nell’esodo è equiparato a tutti gli effetti al decesso “in servizio” e quindi ai superstiti toccherà da subito la reversibilità dell’assegno pensionistico maturato al momento del decesso.
ora siamo al 1° marzo, secondo voi c’è speranza di ricevere conferma di accettazione della domanda di esodo? Non parlo di date di uscita ma almeno sapere se la domanda è regolare e viene accolta dalla banca.
Come abbiamo avuto modo di riferire, contrattualmente l’azienda è tenuta alla comunicazione delle uscite 30 giorni prima delle medesime, ma si era preso l’impegno di comunicare entro febbraio le uscite di aprile e giugno. Avevamo poi specificato che probabilmente tale comunicazione sarebbe slittata in avanti di alcuni giorni.
Ieri sono iniziate ad arrivare le mail con le uscite di aprile e oggi dovrebbe completarsi l’invio realtivo a tale data. A seguire prossimamente, come da nostro sollecito, ci sarà l’invio relativo alle uscite di giugno.
Per quanto attiene all’invio generalizato di una confermadell’accettazione, come abbiamo avuto modo di dire, l’azienda non intende provvedere prima che l’INPS abbia completato tutte le verifiche individuali ancora in corso.
Buongiorno, ad oggi 30 marzo 2018 non ci sono ancora nuove circa gli esodi di giugno 2018?
Grazie
Abbiamo chiesto all’azienda di procedere improrogabilmente con la comunicazione delle uscite di giugno entro la prima settimana di aprile.
Recentemente ho potuto constatare, tramite accesso al sito dell’INPS, che la mia data di uscita per pensionamento anticipato risulta variata rispetto a quella evidenziata qualche mese fa. Nella fattispecie attualmente la mia Data di Pensione anticipata risulta all’1/1/2024.
Essendo tale data l’ultima per entrare nell’esodo 31/12/2023, chiedo se casi come questi sono all’attenzione della Banca e del Sindacato per farli rientrare nell’esodo 2023.
Grazie Enzo
L’Azienda ho proceduto alle verifiche con L’INPS delle domande pervenute. Come noto l’INPS non ha ancora fornito tutte le conferme e questa è la ragione per cui l’Azienda non ha ancora proceduto con la certificazione generale di coloro che rientrano effettivamente nell’esodo. In ogni caso l’azienda non chiede ulteriori verifiche all’INPS successive alla prima. In ragione di ciò, qualora il singolo collega risocntri delle variazioni rispetto alla propia posizione previdenziale, è assolutamente necessario che le comunichi all’Azienda attraverso gli stessi canali mediante i quali aveva inoltrato la propria adesione all’esodo.
Peraltro, anche a fronte del fatto che le adesioni all’esodo siano ovviamente chiuse, nel caso in cui siano intervenuti fatti che abbiano determinato un anticipo della finestra pensionistica, è possibile chiedere all’Azienda di essere inseriti nel bacino, ovvimente compilando e inviando la domanda, corredata della documentazione che certifichi tale anticipo.
Buonasera sono Anna, mi riferisco alla domanda di Enzo. Mi pare di aver capito che Enzo fosse preoccupato perche’ l’ inps riporta, da poco, la sua finestra posticipata. In questo caso e’ fuori dell’accordo?
Se la data della finestra pensionistica viene posticipata a dopo il 1/1/2024 (mentre si aveva una certificazione che collocava la propria finestra a prima del 1/1/2024) NON si verrà collocati in esodo. Si tratta di un fatto puramente teorico, poiché concretamente non ci sono fattispecie possibili che posticipino la finestra individuale dopo la certificazione INPS; questo poiché l’INPS certifica le finestre pensionistiche tenendo già conto di tutti gli allungamenti legati alla cosìddetta “speranza di vita”.
Ciao Anna, solo per dirti che io mi riferivo al contrario, ovvero: l’INPS che ha generato variazioni in merito alle età pensionistiche, le quali si sono ridotte di un mese per effetto del nuovo calcolo sulle aspettative di vita. Tale variazione implica il fatto che la “nuova” data consentirebbe di accedere al Fondo.
Buongiorno, si richiede cortesemente se le comunicazioni per gli esodati al 30/06/2018 sono già state inviate. Si richiede inoltre se sono state immesse ulteriori scadenze di uscita.
Inoltre quali date pensionamento sono state prese in considerazione entro il 2018.
grazie
L’azienda ha comunicato che le mail per le uscite hanno inziato ad essere inviate oggi. L’invio, come sempre, avviene acarico delle strutture decentrate delle Direzioni Regionali / Direzione di Servizio e quindi non sarà istantaneo e omogeneo. Secondo quanto dichiarato dall’azienda, nell’arco dei prossimi giorni tutti coloro che saranno coinvolti nell’uscita di giugno dovrebbero ricevere la propria mail.
Non sono previste ulteriori finestre di uscita.
L’azienda ha dichiarato che con la fineastra di dicembre 2018 dovrebbero essere collocati in esodo tutti coloro che maturano la finestra pensionistica entro il 2021.
la dichiarazione dell’azienda che alla finestra del 12/2018 saranno, forse, collocati tutti i dipendenti con finestra 2021 è aggiornata o è la stessa dichiarazione fatta 4/5 mesi fa?
E’ quella leggermente rivista rispetto a quella iniziale (che fissava il limite della finestra di dicembre 2018 a settembre 2021). Risale a inizio anno, non ha subito ulteriori variazioni da allora, e definisce più o meno in tre anni la permaenza nel fondo per coloro che man mano vi accedono.
È possibile che chi ha la finestra pensionistica a fine 2023 e usufruisce di L. 104 per la madre, non convivente, venga inserito in esodo prima di giugno 2019? Scusate ma ho letto diverse osservazioni in merito e non mi sembra molto chiaro il metodo, pur essendo influenzato da diversi fattori. Io ho inoltrato al personale, tramite la rappresentanza sindacale del territorio, la documentazione della mia 104, ma ho l’impressione che non serva a granché. Grazie comunque per la vostra pazienza e disponibilità.
Scusate intendevo ovviamente dire “prima di giugno 2020” ….ho sbagliato l’anno…grazie
Come ampiamente discusso nelle rispsote precedenti, la questionedell’anticipo delal finestrap er le condizioni soggettive de isingoli aderenti non fa parte dell’accordo, ma è un impegno unilaterale dell’azienda (lettera a latere). In questa logica, l’azienda lo sta applicando secondo i propri paramertri, applicando criteri di “gravità”. Per verificare (e provare a intervenire) sulle valutazioni che l’azienda sta applicando concretamente caso per caso, occorre coinvolgere la propria struttura saindacale di riferimento.
Finalmente sono arrivate le comunicazioni per le uscite di giugno 2018. Adesso c’è un ulteriore numero di persone che attende buone notizie per dicembre 2018: quali sono le prospettive? Occorrerà aspettare ottobre/novembre oppure potrebbero essere comunicate con anticipo? Vero è che 6 mesi dopo quasi 40 anni di lavoro sono nulla, ma ognuno di noi avrebbe bisogno di organizzarsi (lavorativamente parlando ovviamente).
Al momento non ci sono ipotesi attendibili sui tempi di comunicazione. Appena le avremo le comunicheremo.
Buongiorno, tanto per farci una idea sullo stato dell’arte, facendo riferimento al 30/06 quante persone complessivamente sono state coinvolte nelle uscite e quante, suddivise per anno di maturazione della pensione, saranno coinvolte? Grazie
Le uscite di fine giugno coinvolgeranno circa 1.000 persone indicativamente con maturazione del diritto pensionistico entro il primo semestre 2021.
Scusa, forse non mi sono spiegato bene, chiedevo, al 30/06 quante persone complessivamente, (quindi contando i colleghi usciti o che usciranno al 31/12/2017, 30/04/2018 e 30/06/2018) sono state coinvolte e, quante, suddivise per anno di maturazione della pensione saranno interessate alle prossime uscite.
A dicembre sono uscite circa 600 persone, ad aprile circa 1.000 e a giugno ne usciranno circa altre 1.000. Entro il 2018 (con l’uscita di dicembre) dovrebbero uscire tutti coloro che maturano il diritto pensionistico entro il 2021. L’anno prossimo quelli del 2022 e nel 2020 quelli del 2023. Questi dati peraltro non sono una novità, ma sono quelli comunicati a più riprese nei commenti qui sopra negli ultimi mesi.
Nessuno a Giugno in uscita in base all’accoglimento della “lettera a latere?
L’azienda non fornisce alle organizzazioni sindacali elenchi completi (e suddivisi per causali) delle uscite. Statisticamente ci saranno uscite anche per motivi di salute / 104, ma le verifiche concrete vanno fatte con le proprie strutture sindacali sul territorio.
E’ possibile rinunciare all’esodo, per intervenute variazioni delle proprie motivazioni?
La firma dell’adesione era irrevocabile, ma anche l’azienda ha variato le condizioni iniziali, sia in termini di beneficiari, che di finestra d’uscita.
Immagino non sia mai accaduto in precedenza, ma cosa potrebbe succedere?
grazie
Nella prassi, è assolutamente possibile rinunciare all’adesione all’esodo, ed è anche già accaduto. Poiché si tratta appunto di prassi non esiste un modo “codificato”. Il modo migliore è quello di comunicare l’intenzione della propria rinuncia attraverso gli stessi canali con cui si era inoltrata la domanda di adesione, nonché alla propria Gestione del Personale e – nel comtempo – far pervenire copia di tale rinuncia anche alla propria Struttura sindacale decentrata che provvederà a sua volta a inoltrarla alla Segreteria di Gruppo. Nel caso in cui per varie ragioni burocratiche l’iter aziendale proseguisse cmunque e il collega fosse invitato comunque alla conciliazione, sarà sufficiente non presentarsi alla medesima, ovviamente dandone comunicazione alla propria Gestione del Personale e alla propria Struttura sindacale decentrata. E’ bene precisare che la rinuncia NON comporta alcun tipo di ripercussione per il collega.
Buongiorno, qualora vi siano SOLO ORA le condizioni per poter aderire al fondo (per effetto di nuovo ricalcolo INPS) e non sia stata inviata entro i termini stabiliti la domanda di adesione all’esodo: è possibile aderire ORA? E come? Grazie
L’adesione all’esodo è formalmente chiusa e l’azienda ha ribadito questa posizione in varie sedi ufficiali. Noi tuttavia abbiamo ribadito che sono intervenuti da parte dell’INPS cambiamenti sulle tempistiche di accesso alla pensione che non possono essere ignorate. La situazione al momento non è definita e quindi il nostro suggerimento – per chi interessato – è di inviare comunque il modulo di adesione all’azienda seguendo le istruzioni previste all’epoca e di dare copia di tale adesione alla propria struttura sindacale di riferimento.
Buongiorno,
sono confermate le due finestre di uscita per il 2019,
cioè giugno e dicembre, o ne sono previste ulteriori? Come ad esempio nel 2018.
Solo giugno e dicembre. E così anche per il 2019.
Una domandina facile, facile….( scherzo..)…ma se nei prossimi mesi dovesse entrare in vigore la “Quota 100” , come propugnato dalle forze politiche ora al Governo,….NON E’ CHE TUTTO L’IMPIANTO DELL’ACCORDO SULL’ESODO ANDREBBE RIVISTO??! Voglio dire…io con uscita a regole Fornero Febbraio 2022, sistema di calcolo “misto”, HO FIRMATO PER USCIRE PRIMA contando sulla contribuzione fino a quella data…che succederebbe ora? La Banca fino a quale data mi pagherebbe la contribuzione?? Assumerebbe “in automatico” che io esca con “Quota 100”?? Mi sembra di poter dire che c’è ampia materia di riconsiderazione anche da parte del sindacato…Sbaglio?? Grazie mille
Nel passato abbiamo sempre dovuto affrontare delle modifiche normative che prevedevano l’allungamento della vita lavorativa e non l’accorciamento, quindi, oggi non abbiamo dei precedenti. In questo momento sarebbe veramente difficile prevedere qualcosa di cui nel dettaglio non sappiamo nulla (ne i contenuti e neanche quando sarà in vigore).
Buongiorno, nella fantomatica riforma delle pensioni che vorrebbe fare questo governo, si parla anche di “contributi figurativi”. Sarebbe una clausola che potrebbe influire sulle ns. posizioni di futuri esodati? Grazie
E’ dura dare rispsote “serie” su basi fantomatiche. Quale sarà la natura della prossima riforma pernsionistica lo scopriremo quando (e se) ci sarà. In ogni caso l’assegno di esodo è definito al momento dell’ingresso in esodo e resta invariabile per tutta la permanenza nell’esodo medesimo. L’assegno infatti è pagato dall’azienda e non dall’INPS (che fa solo da tramite) e viene “spesato” integralmente prima della sua prima erogazione. Cosa avverrà per gli eventuali esodi post eventuale riforma lo definiremo quando avremo dati reali e non illazioni.
Buongiorno, una domanda: ora che più o meno si conoscono i termini della riforma delle pensioni, per noi che abbiamo aderito ma che non abbiamo ancora firmato per l’uscita, verrà applicata la legge “Fornero” oppure la nuova riforma? Grazie
Dire che si conoscono più o meno i termini della riforma pensionistica è un’affermazione molto ottimistica. O pessimistica, dipende dai punti di vista. In ogni caso assolutamente non rispondente al vero, almeno non nei termini che servono per poter avviare un confronto aziendale sulla gestione delle ricadute rispetto alle uscite volontarie. Per poter avviare questo onfronto è necessario non solo che il testo della riforma sia approvato in via definitiva, ma anche che l’INPS abbia pubblicato (successivamente all’approvazionedella legge) le circolari operative e interpretative. Qualsiasi risposta data adesso sarebbe l’enunciazione di puri richieste di “principio” sul tipo “Nessuno dei colleghi coinvolti dovrà in alcun modo essere penalizzato”. Affermazione che non può che trovarci tuttti d’accordo, ma che dovrà scontare una serie di passaggi non ipotizzabili in assenza dei testi definitivi e delle correlate circolari interpretative.
Buon giorno, ora che il decreto”quota 100″ e’in vigore, le Organizzazioni Sindacali potrebbero stimolare l’Azienda ad utilizzare l’articolo 22 del suddetto decreto, favorendo un ricambio generazionale, e magari sanando la disparita’ di trattamento degli aventi diritto Ago 2024 con la Legge fornero rispetto ai colleghi ex banche Venete, avvenuta con l’accordo di esodo in corso. Potrebbe davvero aprirsi una bella opprtunita’ per giovani ed anziani. Grazie e buon lavoro