E’ in corso un Forum di tre giorni organizzato dala FISAC Nazionale sulla situazione economica del Paese e del Settore.
Potete seguire la diretta dei lavori tramite twitter (https://twitter.com/fisac_cgil per seguire i tweett e le immagini, anche per chi un ha un account dedicato).
Vi riportiamo anche la dichiarazione di Maurizio Zoè, Segretario responsabile FISAC Intesa Sanpaolo contro le Pressioni commerciali, espressa durante il dibattito con il Responsabile delle Politiche del Lavoro di Intesa Sanpaolo, Alfio Filosomi
MI FA PIACERE SENTIRE FINALMENTE IL SINDACATO. MA ORA OCCORRE CHE IL SINDACATO AGISCA FATTIVAMENTE. NOI SIAMO STANCHI E……………………LOGORI. E SIAMO ANCHE STANCHI DI VEDERE PREMIATI I MANAGER CON COMPENSI ANNUI CHE NON GUADAGNEREMO NEANCHE IN DUE VITE DI LAVORO. OCCORRE RIVEDERE LE REGOLE D’INGAGGIO E TUTTO L’IMPIANTO CONTRATTUALE CHE E’ OBSOLETO ( ANNI ’70). CIO’ CONSENTE ALL’AZIENDA DI MANTENERE VOLUTAMENTE BASSE LE RETRIBUZIONI COSIDDETTE FISSE E FISSARE PARAMETRI ALTRETTANTO VOLUTAMENTE ELEVATISSIMI PER risparmiare la cosiddetta parte variabile. Quando ci svegliamo e passiamo all’azione?
D’accordissimo!!!!!
col collega scodes intendo
C’è il “pensiero” di Zoe……aspettiamo con ansia quello di Arturo!
COME MAI IL SINDACATO NON E’ PRESENTE ALLA PLENARIE????DOVE VENGONO DATI GLI IMPUT????
Spero che una volta per tutte le chiacchiere delle parti siano al termine. La realtà è sotto gli occhi di tutti, siamo stanchi di coloro che cercano di vendere fumo e far finta che vada tutto bene mettendo la testa sotto la sabbia.
Mi sembra una posizione presa per segnalare la presenza di un ruolo sindacale, è da anni che succedono queste cose e da anni si ripetono queste posizioni del Sindacato senza che succeda nulla, anzi c’è stato un crescendo delle pressioni. Siamo soli….
Si sta rasentando l’assurdo! Un capo Area puo’ affermare, in pubblica riunione, ” Se non si applica il METODO ( almeno 5 appuntamenti in agenda al giorno con relativi fattivi incontri) si rischia trasferimento, licenziamento. Forza Zoe”
…la cosa che mi dispiace è vedere così pochi commenti dai colleghi che confermino questa pressione, vero, poco conta sono solo parole, ma molte volte sono quelle che fanno più male, soprattutto quelle che subiamo giornalmente.
BRAVISSIMO MAURIZIO ZOE’, FINALMENTE UNA PRESA DI POSIZIONE NETTA SU UNA QUESTIONE IMPORTANTISSIMA. E’ ORA DI ALZARE LA TESTA E LA VOCE.
Un Tweet !!!…….. madonna che impegno sovraumano !!!….. Maurizio o ti dai una mossa o non avremo più iscritti da tutelare
PIENAMENTE D’ACCORDO CON ENRICO: CON CIRCA 40 ANNI DI SERVIZIO E DI ISCRIZIONE ALLA FISAC PENSO DI “RIGETTARE” LA TESSERA
Cara Agata, premetto che odio i tweet (quello sul sito è stato scritto dai curatori del convegno estraendo e interpretando una battuta della mia replica al Resp. di ISP precedentemente intervenuto) e che non penso che un tweet possa risolvere il tema delle pressioni commerciali figlie del nuovo modello operativo delle banche, dei margini di interesse azzerati, dell’incremento delle sofferenze, della redditività fatta solo con le commissioni, della digitalizzazione, della progressiva chiusura delle filiali.
Combattiamo le pressioni commerciali con gli accordi di Gruppo (consolidando i limiti sul trasferimento d’ufficio, negoziando premi di risultato di squadra e non individuali, imponendo garanzie occupazionali assolute, introducendo accordi di gruppo sulle politiche commerciali), con la rivendicazione di un accordo di settore perseguito dalla segreteria nazionale, con volantini e denunce individuali, di organizzazione e unitari (tutto documentato sul sito), consapevoli che su questo tema saremo impegnati ancora per anni. maurizio.zoe@intesasanpaolo.com
Riprendo la considerazione del collega Serra Giuseppe. Sono almeno 10 anni che sento ” strillare ” il sindacato sulle pressioni commerciali, e se per 10 anni non e’ cambiato alcunche’, ci sono solo due possibilita’: o che il sindacato vuol far vedere ai suoi iscritti di ” strillare ” verso l’azienda, ma poi nelle segrete stanze si stringono la mano e grandi pacche sulle spalle, oppure che il sindacato ormai conta talmente poco che l’azienda continua a fare quel che gli pare sapendo che l’opposizione e’ pari a zero.
caspita, dopo questa dichiarazione cosi’ “forte” contro le pressioni commerciali chissa’ come se la stara’ facendo sotto l’azienda