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In questi giorni si stanno svolgendo i colloqui con i Gestori Personal a causa della riorganizzazione della filiera “Personal” in “Exclusive”, con lo spostamento significativo di clientela nelle filiali Retail e con le conseguenti chiusure di quasi il 50% delle filiali stesse, il dimezzamento delle relative Aree e lo spostamento di colleghi fra Territori Commerciali.

Tutto questo si sta realizzando secondo il consolidato sistema dell’improvvisazione disorganizzata, tanto che ancora ad oggi non è stato formalizzato l’elenco dei “distaccamenti” ma solo quello delle filiali Exclusive.

 L’Azienda ha dichiarato che la ricollocazione delle persone coinvolte sarà gestita con la massima attenzione alla storia ed alla professionalità dei colleghi, ma dai colloqui in corso con i gestori del personale non emerge alcun criterio univoco e conoscibile che tenga conto dell’esperienza maturata, del percorso casa-lavoro, della conciliazione tempi di vita e lavoro per i part time. Le nostre strutture sindacali decentrate sono al fianco dei colleghi per monitorare la situazione e chiedere le migliori soluzioni gestionali possibili.

Infine, ma non certo ultimo, c’è la questione della salvaguardia dei percorsi professionali per i colleghi coinvolti.

Alla luce di questa riorganizzazione della Rete e della portafogliazione, bene abbiamo fatto a rivendicare e ottenere nel rinnovo del CC2L la determinazione della complessità, con effetto dal 1° maggio 2020, non più basata sui portafogli per i ruoli professionali ma su nuovi indicatori che dovranno rispondere a criteri oggettivi di professionalità e formazione, svincolandoli da obiettivi di vendita, e all’esigenza di semplificazione e trasparenza che era all’origine della nostra richiesta.

Non appena si saranno concluse le trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale si dovrà riavviare la trattativa sui percorsi professionali. Di sicuro uno dei nostri obiettivi – oltre a mettere al centro il riconoscimento e lo sviluppo della professionalità dei colleghi – sarà quello di realizzare i necessari strumenti di raccordo per garantire i percorsi professionali in corso, che non possono essere messi in discussione da riorganizzazioni unilaterali aziendali del modello distributivo.

La negoziazione dovrà anche affrontare le nuove figure professionali, quali i Gestori Aziende Retail e Gestori da Remoto, nonché i ruoli per i colleghi della Direzione Impact (ex Banca Prossima) che vedranno il passaggio dal Retail di clientela con caratteristiche di terzo settore e i ruoli ex Mediocredito.

Inoltre deve essere riconosciuta l’eventuale indennità di ruolo a quei colleghi inseriti durante l’anno in corso in ruoli già normati di gestori privati e gestori imprese, la cui complessità non può essere più calcolata con i precedenti meccanismi.

Abbiamo denunciato come questa ennesima riorganizzazione decisa dall’Azienda aumenterà ulteriormente lo stress dei colleghi della Rete:

  • è una riorganizzazione importante, non solo per il Personal ma anche per il Retail, che mette in difficoltà il consolidarsi di una relazione stabile con il cliente e rende sempre più faticoso il lavoro dei colleghi e il raggiungimento dei risultati
  • viene marginalizzata la clientela ritenuta “non redditizia”, che si somma all’abbandono del territorio con la chiusura delle filiali
  • i carichi di lavoro non sono attenuati ma semplicemente redistribuiti; gli spostamenti di personale dal Territorio Personal al Retail non potranno dare le necessarie risposte alle tensioni della Rete.

L’Azienda non potrà sottrarsi alle sue responsabilità rispetto a scelte che rendono sempre più difficile il lavoro dei colleghi. Verificheremo che alle dichiarazioni aziendali di una gestione del personale attenta alla professionalità dei colleghi seguano i fatti nella prossima trattativa sui ruoli.

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