Pubblicato il – 9 Settembre 2019


Il Post It del lunedì: facciamo il punto su ISP Forvalue

Intesa Sanpaolo Forvalue, società prodotto del Gruppo, appartiene insieme a Banca 5 e ISP Casa alla schiera dei “pionieri” su cui l’Azienda punta per allargare la quota del business di Banca dei Territori.

ISP Forvalue è una società di servizi non finanziari alle imprese con una rete di agenti di commercio, con contratto di agenzia monomandatario e quindi a Partita Iva, che per effettuare la loro attività commerciale si devono avvalere del supporto delle filiali imprese e dei suoi gestori. Al tempo stesso, una parte della loro attività dovrebbe essere indirizzata alla crescita del business, quindi ad intercettare nuovi clienti imprese da fidelizzare alla Banca.

Nei fatti, la gran parte di questi agenti ha dovuto fare i conti con una realtà ben diversa da quella descritta in fase di ingaggio da parte dell’Azienda, che aveva loro illustrato un progetto dedicato a clientela selezionata dal Gruppo, in un ruolo di consulente commerciale e non di venditore, supportato anche dalla garanzia di un corrispettivo fisso provvigionale congruo per fare fronte alle spese quotidiane.

Il corrispettivo fisso provvigionale si è invece progressivamente “asciugato”, mentre le spese da sostenere (commercialista, Enasarco, automobile, organizzazione incontro clienti, ecc,) sono state scaricate totalmente su questi lavoratori, che vivono letteralmente nelle proprie tasche le carenze organizzative che derivano dall’evoluzione del modello di servizio, la mancanza di sinergie strutturate con le filiali imprese, gli impatti delle riorganizzazioni del modello di servizio della Banca dei Territori.

A ciò si aggiungono l’assenza di strutture per la gestione dei clienti nel postvendita, attività che viene “demandata” senza alcun riconoscimento economico al “consulente”, le continue sollecitazioni alla vendita, le comunicazioni in chat whatsapp / telegram di classifiche nazionali dei risultati, le videoconferenze con i coordinatori a volte anche al sabato e, non ultimo, la possibilità di risoluzione del contratto da parte dell’azienda in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di fatturato.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo a fine luglio ha diramato un comunicato stampa entusiasta rispetto ai risultati del primo semestre e poche settimane prima il Responsabile della Banca dei Territori aveva affermato che vi è la massima attenzione al benessere delle persone che lavorano nella Rete. Nella realtà dei fatti vi è un malessere diffuso nel Gruppo a cui si aggiunge, come ulteriore tassello al quadro generale, anche la condizione degli agenti di ISP Forvalue.

A settembre riprenderà il confronto unitario, in stretto raccordo con le Segreterie Nazionali, su tutte le questioni aperte nel Gruppo. In quella sede dovranno essere rappresentate anche le aspettative dei lavoratori di ISP Forvalue, che chiedono di poter svolgere la loro attività in condizioni organizzative ed economiche che garantiscano sostenibilità e riconoscimento del loro impegno.

qui il documento in pdf

.