Dopo la nostra comunicazione sulle nuove funzionalità online del sito del FONDO SANITARIO, (click qui per consultarla) relativamente alla spedizione della documentazione ai fini dei rimborsi, alcuni colleghi hanno segnalato un problema: gli allegati che il sito accetta sono solo quelli in formato pdf, mentre gli scanner presenti nelle filiali produrrebbero documenti solo in formato jpg o comunque altri formati non pdf, per cui risulterebbe impossibile inviare gli allegati.
In realtà, nei casi in cui il formato pdf non è tra quelli selezionabili direttamente dal menù dello scanner, i documenti scannerizzati possono essere inviati in stampa, poi si deve scegliere tra le stampanti il pdf creator e indicare dove salvare il file finale. Così facendo si ha la possibilità di ottenere un file in formato pdf, che può essere allegato nell’invio al sito del Fondo Sanitario.
Mi sembra che questa nuova CASSA SANITARIA,sia ‘l ufficio complicazioni cose semplici’ in quanto rispetto alla precedente CASSA e’ tutto piu’ complicato gia’ dall’inizio e cioe’ fino dalla richiesta di prestazione sia questa diretta che indiretta,per non parlare poi,appunto,della richiesta di rimborso che sembra creata apposta per scoraggiare la stessa richiesta.
In ogni caso la CASSA SANITARIA e’ una gran cosa,andrebbe solo fatta funzionare un po’ piu’ con scioltezza,con un po’ meno ostacoli da saltare!
Saluti
Cominciamo dal “fondo” (scusa ma cerco di sdrammatizzare…). Il Fondo (non Cassa sanitaria, non più, e neanche Cassa assistenza) è effettivamente una gran cosa e come tale va tutelata. Quindi quelle che sembrano complicazioni inutili, nella maggior parte dei casi sono procedure e standardizzazioni volte a gestire in modo razionale (dal punto di vista chi riceve, necessariamente) una quantità enorme di dati, richieste, documentazione ecc. Su questo, come aderenti, dovremo necessariamente cercare di collaborare perchè è nel nostro interesse trovare un sistema che garantisca la durabilità del Fondo: il Fondo non è una cosa altra da noi, non è un’assicurazione o un’emanazione aziendale. Siamo noi e i nostri soldi e le nostre prestazioni.
Detto questo bisognerà invece chiedere e pretendere un progressivo affinamento di quelle parti gestionali che non servono a tutelare e razionalizzare, ma sono solo “trascinamenti” delle inefficienze tipiche delle fasi di impianto. Su questo punto da un lato sono stati fatti notevoli passi in avanti, considerando che sono passati solo 5 mesi dall’avvio e solo uno dalla conclusione della fase di iscrizione, e che gli aderenti sono oltre 200.000! Dall’altro come FISAC ci impegniamo quotidianamente a cercare soluzioni, a proporle, a “stare col fiato sul collo” del Fondo per mettere in opera le soluzioni migliori.
Credo quindi che tutti insieme riuisciremo a mantenere e migliorare sempre di più il nostro Fondo.
Chiedo scusa e spero di non offendere nessuno, ma la soluzione indicata per risolvere l’inconveniente tecnico risulta incomprensibile a tutti i colleghi della mia filiale.
E’ possibile averne una versione per “incompetenti informatici”????
Nessuna offesa per nessuno, naturalmente. La spiegazione del comunicato si riferisce a una delle impostazioni scanner riscontrate in molte filiali, ma non è detto in tutte.
Comunque il principio generale dovrebbe essere valido per tutte ed essere questo:
– si scannerizza un documento con la “solita” procedura
– la scansione origina un file con una estensione .jpg o .tif o altra
– questo file è “depositato” in una qualche cartella dove può essere selezionato, o allegato o STAMPATO
– si seleziona il file così ottenuto e gli si dà il comando STAMPA
– il computer, prima di stampare dovrebbe chiedere quale stampante utilizzare per la stampa
– a questo punto invece di selezionare la solita stampante si seleziona dal menù una stampate che contiene nel suo nome il termine PDF (può essere PDF creator, o PDF 95 o PDF distiller o adobe PDF o cose così)
– la stampa attraverso questa stampante (non è una vera stampante, ma una stampante virtuale, un programma insomma) non genera un foglio fisico stampato, ma un file con estensione .pdf che deve essere salvato in una qualche cartella del computer (il computer ti chiede quale) e poi può essere allegato a mail, moduli in linea, ecc.
Spero che così sia più chiaro e soprattutto che funzioni…
Siamo il paese con più cellulari pro capite al mondo, con il maggior consumo di gadget e derivati elettronici ed informatici, tutti su Facebook social network e blog di ogni risma… nella nostra azienda non c’è più un processo che non sia gestito e/o tracciato informatica(mente)… qui mi cheto… e ci scoraggiamo davanti ad un file da trasformare in pdf?
Coraggio… qualche smanettone in filiale o nei paraggi è sempre disponibile a darci una mano!
Eh eh eh…
Saper usare cellulari e social network non è la stessa cosa che gestire la creazione di un file PDF. Non che ci sia niente di stravolgente, ovviamente, ma è proprio l’approccio che è diverso. E poi in questo, come in tutti gli altri campi, vale la solita regola: quello che so fare è facile; quello che non so fare è difficile. Del resto nessuno nasce “imparato”.
Quindi nessun problema: più domande facciamo e più possibilità ci sono che troviamo una soluzione… l’importante è condividerla!
Ho inserito oggi una richiesta on line per il FSI. Ho visto che accetta anche i file in formato Tif, che sono prodotti dagli scanner presenti nella ns filiale. Forse le vs segnalazioni sono state ascoltate e accolte!
Grazie
Ottimo! A volte basta “volere” per trovare una soluzione.
Altre volte no, ma questo è un altro discorso…