INNOVATION CENTER E SERVIZI BANCARI
Oggi si è raggiunto l’accordo sulla procedura relativa a Innovation Center e Servizi Bancari.
L’operazione riguarda un primo trasferimento, indicativamente nel mese di febbraio, di ramo d’azienda da Intesa Sanpaolo a Servizi Bancari, che cambierà nome, della struttura di Innovation Center dedicata a progetti a medio lungo periodo nel settore Information Tecnology e Fintech.
Le persone coinvolte sono 51 e rimarranno sulle attuali piazze di lavoro (prevalentemente Torino e, limitatamente a 5 colleghi, Milano).
Il secondo trasferimento di ramo d’azienda, indicativamente nel mese di maggio, riguarderà gli attuali dipendenti di Servizi Bancari che passeranno a Intesa Sanpaolo Group Services.
L’operazione coinvolge 134 persone così distribuite: 1 a Licata, 21 a Palermo, 35 a Prato, 20 a Trapani e 57 a Vicenza. Anche in questo caso i colleghi manterranno l’attuale sede di lavoro; eventuali trasferimenti saranno regolati con le previsioni del Protocollo 15 novembre 2017.
L’accordo ribadisce il mantenimento di tutte le tutele economiche e normative, compresi la previdenza complementare e l’assistenza sanitaria in essere.
MIGRAZIONE EX BANCHE VENETE
Nel corso dell’incontro, abbiamo nuovamente denunciato con forza le numerose disfunzioni a seguito della migrazione delle filiali ex Banche Venete. Continuano i disservizi, anche di natura organizzativa, che i colleghi devono quotidianamente affrontare gestendo nel contempo una clientela sempre più stremata e nervosa, senza intravedere soluzioni efficaci.
Segnaliamo solo alcuni esempi: il malfunzionamento delle carte bancomat, i plafond saltati delle carte di credito, il mancato accredito delle tredicesime e stipendi di clienti, le linee di credito non caricate per i clienti imprese, ecc.
A queste disfunzioni si sommano le difficoltà operative per gli organici ridotti delle filiali e per una formazione insufficiente a consentire ai colleghi di operare autonomamente.
In questa situazione è evidente la tensione e i relativi rischi operativi in capo ai lavoratori.
Rispetto alla gestione del personale abbiamo di nuovo evidenziato la mancanza di chiare indicazioni rispetto alle prestazioni straordinarie di tutti i colleghi coinvolti. Al contrario, le “ordinarie” pressioni commerciali sono già in atto e stridono rispetto alla quotidiana emergenza in cui ci si trova ad operare.
Abbiamo altresì evidenziato come la migrazione impatti in maniera significativa sui carichi di lavoro delle filiali già Gruppo ISP, impoverite del personale in missione e, nonostante tutto, oberate da continue richieste di risultati commerciali.
L’Azienda, nel confermare la proroga di una parte della task force, ha dato disponibilità ad un incontro specifico con Banca dei Territori e altre funzioni interessate, da tenersi nella prossima settimana.
RECUPERO CREDITI
Nel corso dell’incontro abbiamo evidenziato come indicazioni di stampa e voci provenienti da funzioni aziendali sulla cessione degli NPL a una costituenda società non meglio definita, con la conseguente cessione dei colleghi, stiano creando tensioni e forti preoccupazioni tra gli addetti al Recupero Crediti.
L’Azienda ha dichiarato che ad oggi non è stata assunta alcuna decisione, in assenza del nuovo Piano Industriale. Ha ricordato le recenti dichiarazione dell’Amministratore Delegato in merito all’obiettivo strategico prioritario nel prossimo Piano Industriale per il Gruppo di riduzione degli NPL.
L’argomento verrà ripreso nel corso della presentazione del Piano Industriale 2018-2022.
Riteniamo imprescindibile che l’attività di recupero crediti rimanga nell’ambito del Gruppo, rimarcando anche l’importante contributo dato dalla Struttura al raggiungimento degli obiettivi dell’attuale Piano d’impresa.
USCITE FONDO DI SOLIDARIETA’
Nell’incontro abbiamo chiesto ulteriori aggiornamenti sull’esodo.
L’azienda ha confermato l’obiettivo di 3.000 uscite nelle finestre del 2018, coinvolgendo di massima i colleghi che maturano il requisito pensionistico indicativamente entro settembre 2021.
Entro fine febbraio verrà data comunicazione ai colleghi interessati alle uscite del 30/4 e 30/6/2018.
CLICK QUI PER IL COMUNICATO IN FORMATO PDF
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Buongiorno relativamente al fondo esuberi non avremmo dovuto comunque ricevere una comunicazione dall azienda una comunicazione di conferma all adesione a prescindere dalla finestra di uscita che verrebbe poi comunicata successivamente ?
e gli altri speranzosi esodandi finestra dopo 09/2021 quando verranno avvisati se rientrano nel fondo? grazie vorrei poter dormire in pace
Per quanto riguarda gli esodi, essendo direttamente interessato, tutto ok per la comunicazione di Febbraio ma……. continuate a dire che a TUTTI verrà data comunicazione di conferma di adesione…. prima fine dicembre… poi inizi gennaio… adesso non si sa…….. solo tante belle parole e poi come al solito l’Azienda fa quello che vuole….
Buongiorno a tutti. Ma vi hanno confermato che verrà comunque data comunicazione a TUTTI coloro la cui domanda è stata accolta, anche se appartenenti alle finestre successive? Se si, anche questi ultimi riceveranno la comunicazione entro febbraio? Grazie.
Rispetto alla comunicazione individuale sull’accettazione o meno della domanda di esodo abbiamo risposto ripetutamente in coda a questa news. In ogni caso riprendiamo ancora una volta la questione. Tutti coloro che matureranno il proprio diritto pensionistico entro il 31/12/2023 sono certamente nell’esodo. L’azienda non manderà comunicazioni individuali né di inserimento, né di mancato inserimento fino a che non avrà terminato tutte le verifiche presso l’INPS. Questo per l’ovvio e condivisibile motivo di non creare panico ingiustificato in coloro che non dovessero ricevere la propria comunicazione individuale. Peraltro i termini delle verifiche presso l’INPS non sono quantificabili: come è noto a chi ha dovuto richiedere il proprio Ecocert, l’INPS ha fino a 120 giorni di tempo per rispondere. E questo nel caso del “semplice” rilascio di una documentazione contributiva. Per il rilascio di una vera e propria certificazione del diritto pensionistico (requisito indispensabile per autorizzare l’Azienda all’effettivo inserimento nel Fondo) i tempi possono essere anche più lunghi.
per avere una certezza nell’interpretazione di quanto comunicato cosa si intende con maturazione requisito pensionistico entro settembre 2021 ?
Si intende coloro che vanno in pensione come da interrogazione da sito inps e da conteggi predisposto da struttura sindacale al 1 ottobre 2021? Vi ringrazio molto in quanto rientro in questa casistica.
Si. L’apertura delle finestrra pensionistica avviene il 1à del mese successivo a quello i ncui si matura il diritto pensionistico. Tieni comunque presente che il comunicato recita “L’azienda ha confermato l’obiettivo di 3.000 uscite nelle finestre del 2018, coinvolgendo di massima i colleghi che maturano il requisito pensionistico indicativamente entro settembre 2021.”
Come vedi in una sola frase ci sono tre termini (li abbiamo evidenziati) che danno l’idea di come – nella concretezza della determinazione degli scaglioni di ingresso nel Fondo – si stia parlando di un’indicazione tendenziale e non di un diritto certo.
Vi chiedo: finestra di uscita 9/2022 con legge 104 è probabile che mi anticipano l’uscita a 6/2018?
Abbiamo fornito le risposte generali a questo tipo di quesiti moltissime volte in coda a questa news. Precisando inoltre che per le verifiche individuali bisogna rivolgersi alla propria struttura sindacale sul territorio.
… l’obiettivo ….. di massima ……. indicativamente ……… di fatto nulla di nuovo permane la precarietà!!!
Mano libera all’Istituto …….. armarsi di pazienza sperando di non essere figli di un dio minore.
Una riflessione sulla gestione degli esodi da parte dei sindacati ritengo sia doverosa
Ovviamente nulla di nuovo. L’accordo prevede una unica data di uscita con facoltà aziendale di anticiparla. Le ragioni di tale articolazione sono state analizzate in svariate decine di risposte precedenti. Quello che accade dall’accordo in avanti, fino all’esaurimento del medesimo, è regolato appunto dall’accordo e si svolgerà in applicazione del medesimo, come sempre con una attenzione gestionale sui vari territori.
La riflessione sulla gestione degli esodi è stata fatta eccome, ovviamente prima di sottoscrivere l’accordo, e il risultato è stato che occoreva tutelare sia le aspettative di coloro che sarebbero usciti, sia le altrettanto legittime aspettative di coloro che sarebbero rimasti. Il tutto senza danneggiare i secondi rispetto ai primi, ma – come sempre negli accordi collettivi – cercando un equilibrio tra esigenze non solo non coincidenti, ma talvolte contrapposte.
Tutto, ovviamente, condivisibile.
Resta il fatto che la discrezionalità aziendale, ampia per quello che si è visto sinora, nella composizione degli scaglioni non brilla per trasparenza e di educata applicazione del l’accordo
Da un lato l’uscita dicembrina è stata organizzata in fretta e furia, visto i tempi pù che ristretti e questo può aver determinato imprecisioni (in buona fede) e favorito errori (in male fede). Dall’altra la corretta applicazione dei parametri di riferimento contrattati e delle esigenze gestionali per le prossime uscite non potrà che passare da una verifica sul campo. Per questo insistiamo così tanto sulla necessità del raccordo con le strutture sindacali sul territorio.
vorrei sapere dove poter inviare ulteriore documentazione alla domanda gia’ presentata?
se e’ lo stesso indirizzo ?
Si, va inviata allo stesso indirizzo. In ogni caso, come ribadito più volte, è comunque consigliabile far pervenire la documentazione in questione (sopratutto se si tratta di variazioni rispetto a legge 104 o altre gravi condizioni di salute, oppure se siriferisce al rientro dal PartTime) anche alla propria gestione del personale di riferimento, possibilmente avvalendosi anche dell’assistenza della struttura sindacale del proprio territorio.
Buongiorno, avete spiegato benissimo le eventuali modalita’ di esodo ma se una come me ha la finestra il 30/9/-01/10-2019 , pregando S.Gennaro……potrebbe sperare e illudersi di andarsene all’inizio della primavera o la Banca per sue misteriose esigenze potrebbe procrastinare il tutto?Grazie
Se davvero abbiamo spiegato anche solo abbastanza bene come funziona l’inserimento negli ascaglioni di uscita avrai capito che:
– pregare (per chi ci crede) va benissimo, ma esula dal nostro campo
– sperare e illudersi va altrettanto bene, ma anche questo non è di nostra competenza
– i motivi dell’azienda possono essere discutibili (e spesso lo sono), ma considerarli misteriosi e quindi non conoscibili e quindi non contestabili nel merito non aiuta
– per conoscere le motivazioni dell’azienda equindi eventualmente poterle contestare nel merito bisogna indagarle sul campo, dove vengono a formarsi; per questo la cosa più utile ed efficace (al di là di preghiere, speranze e rassegnazione) è prendere contatto con le strutture sindacali locali e fare le veriviche concrete del caso.
Ci sono novità in merito alle uscite o tutto come prima
Tutte le novità vengono pubblicate tempestivamente non appena disponibili
Ma avete in programma degli incontri in merito alle uscite prossime o tutto tace
Le prossime uscite sono previste a fine aprile, e quindi fra più di tre mesi. Al momento l’azienda sta ancora attendendo il completamento da parte dell’INPS della fase di verifica individuale del diritto pensionistico.
beneficiario legge 104 per familiare non convivente, ne tengono conto nelle priorità nelle uscite? grazie
Si, nei modi e nelle forme illustrate decine di volte nei commenti precedenti in coda alle varie news di pari argomento.
Che voi sappiate, qualcuno in uscita il 30 Aprile prossimo, ha già ricevuto una comunicazione, o le uscite del 30 Aprile sono ancora da definire?
Grazie
No, non ci sono ancora.
L’azienda si è preso l’impegno di comunicare nominativamente entro febbraio la propria finestra di uscita a tutti coloro che usciranno ad aprile e giugno 2018.
Peraltro, tendenzialmente, l’azienda farà uscire entro il 2018 tutti coloto che maturano il proprio diritto entro il 2021, entro il 2019 coloro che maturano il diritto nel 2022 ed entro iil 2020 coloro che maturano il diritto nel 2023.
Ma il discorso che si faceva tempo addietro di concrete (secondo voi)possibilità di uscite anticipate rispetto al 30 giugno 2020 tutto sfumato?
Avere certezze a febbraio 2018 sulle possibilità di anticipare le uscite di giugno 2020 è assolutamente impossibile. In questi giorni l’azienda sta definendo le liste nominative di coloro che usciranno ad aprile e giugno di quest’anno. La concretezza della possibilità di anticipare uscite programmate tra oltre due anni dovrà essere verificata tempo per tempo, sulla base di molte variabili: tempistica delel assunzioni, tempistica delle chiusure dei punti operativi, velocità ed efficacia dei processi di digitalizzazione e così via.
Maturo il diritto alla pensione il 31/12/222; è possibile conoscere le finestre di uscita di esodo oltre a quelle già citate di aprile, giugno e dicembre 2018?
Grazie
NDR.: ovviamente l’anno di maturazione è 2022.
Non al momento.
Buongiorno, manca meno di una settimana alla fine del fantomatico febbraio……ma cosa si aspetta per avvisare i colleghi di prossima uscita?Cosa dobbiamo aspettarci…una telefonata…una e-mail?…e se il Direttore non da il parere favorevole si puo’ procedere con un reclamo?Grazie
Come abbiamo avuto modo di riprendere in più occasioni, da accordo le uscite devono essere comunicate ai colleghi almeno 30 giorni prima. Tutte le altre questioni sono “impegni” aziendali, che però non hanno valore “legale”. A peggiorare questa situazione, c’è il fatto che diverse funzioni aziendali forniscono diverse “indiscrezioni” a soggetti diversi in tempi diversi. Quello che possiamo dire noi, ad ora, è che l’azienda non ha ritirato ufficialmente l’impegno a comunicare ai colleghi interessati entro febbraio le uscite di aprile e giugno, ma che stante il ritardo con sui sta fornendo le liste alle Direzioni Decentrate del Personale è presumibile che la comunicazione ai colleghi slitti in avanti nella prima decade di marzo.
La comunicazione a tutti i colleghi rientranti nell’esodo , a prescindere dalle finestre di uscita, è ancora in alto mare o qualcuno ha iniziato a riceverla?
E’ ancora in alto mare, perchè – come abbiamo precisato in più occasioni – l’azienda non intende procedere con una comunicazione massiva con valore certificativo esaustivo prima di aver avuto tutte le certificazioni da parte dell’INPS.
Viene riferito in questi giorni da altre fonti sindacali che entro il 2018 dovrebbero uscire i colleghi che maturano i requisiti entro il 31 – 12 – 2021; non solo ma viene anche precisato che entro il prossimo mese di marzo dovrebbero essere tutti chiamati a firmare l’atto di conciliazione in più sedi e date.
La vostra sigla nulla riferisce in merito…
Sulle questione “indiscrezioni” e “altri dicono” abbiamo risposto varie volte. Al momento non sappiamo nulla di più di quanto abbiamo scritto in varie risposte (tutte reperibili sul sito), ovvero che l’azienda il 9 febbraio aveva comunicato informalmente un’ipotesi di uscite che per comodità riprendiamo ancora una volta: farà uscire entro il 2018 tutti coloro che maturano il proprio diritto entro il 2021, entro il 2019 coloro che maturano il diritto nel 2022 ed entro il 2020 coloro che maturano il diritto nel 2023.
In realtà, come abbiamo avuto modo di riprendere in più occasioni, da accordo le uscite devono essere comunicate ai colleghi almeno 30 giorni prima. Tutte le altre questioni sono “impegni” aziendali, che però non hanno valore “legale”. A peggiorare questa situazione, c’è il fatto che diverse funzioni aziendali forniscono diverse “indiscrezioni” in tempi diversi. Quello che possiamo dire noi, ad ora, è che l’azienda non ha ritirato ufficialmente l’impegno a comunicare ai colleghi interessati entro febbraio le uscite di aprile e giugno, ma che stante il ritardo con sui sta fornendo le liste alle Direzioni Decentrate del Personale è presumibile che la comunicazione ai colleghi slitti in avanti nella prima decade di marzo.
Appena avremo news attendibili le comunicheremo, come al solito.
Buongiorno, chiedo cortesemente una precisazione: per uscite nel 2018,si intendono 20/4 e 30/6 o é compreso anche il 31/12/2018 (con uscita 1/1/2019)? Ringrazio per la pazienza
Si intendono le uscite di aprile giugno e dicembre.
Buongiorno, ci sono novità per le comunicazioni dell’azienda agli interessati per le prossime uscite ? Io ho i requisiti pensionistici per la data novembre 2020 e penso che dovrei rientrare tra le uscite di giugno 2018
Grazie.
Come abbiamo avuto modo di riferire, contrattualmente l’azienda è tenuta alla comunicazione delle uscite 30 giorni prima delle medesime, ma si era preso l’impegno di comunicare entro febbraio le uscite di aprile e giugno. Avevamo poi specificato che probabilmente tale comunicazione sarebbe slittata in avanti di alcuni giorni.
Ieri sono iniziate ad arrivare le mail con le uscite di aprile e oggi dovrebbe completarsi l’invio realtivo a tale data. A seguire prossimamente, come da nostro sollecito, ci sarà l’invio relativo alle uscite di giugno.
Buonasera, io ho il requisito pensionistico in marzo 2020 e ad oggi non ancora ricevuto nessuna comunicazione. Posso sperare ancora……?? Ho anche sentito l’ufficio personale e non sanno nulla. Può essere che non tutte le direzioni regionali sono a conoscenza delle liste??
Grazie mille
A quanto ci risulta tutte le Direzioni regionali hanno avuto l’elenco di chi esce ad aprile. Ti consiglio di contattare la tua struttura sindacale per fare le necessarie verifiche sul posto.
Buongiorno, ho ricevuto la mail con la comunicazione della mia uscita al 30/04/2018. ieri il direttore mi ha comunicato a voce la data per la “sottoscrizione del verbale di conciliazione” (29/03/2018) . Basta questo o è previsto la comunicazione scritta? Volevo sapere inoltre come posso quantificare i giorni di ferie, ex festività, PCR, banca delle ore spettanti? e sono fruibili nell’ultimo mese senza eventuali penalizzazioni sulle prestazioni mensili del fondo?
L’azienda invia a tutti i colleghi a cui ha fissato la conciliazione un mail con i dettagli opderativi, nonché la documentazione (assolutamente necessaria) da portate con sè. per le uscite di aprile ferie, banca oure e PCR vendono proporzionate nella misura di 1/3, mentre l’unica ex festività che viene maturata è quella del 19 marzo. La fruizione di queste “assenze”, anche nell’ultimo mese, non comporta penalizzazioni di sorta.
Finalmente sono state comunicate agli interessati le uscite di aprile e relative giornate per la firma degli atti di conciliazione.
Per le prossime uscite di giugno e dicembre quando si potrà sapere qualcosa? Di recente qualcuno aveva affermato che in queste settimane si avrebbe avuto qualche informazione in più ma sta “uscendo tutto con il contagocce”……che fatica….
Aspirazioni, indiscrezioni e fatti sono tre cose diverse.
Sulla legittimità delle aspirazioni abbiamo già detto e molto, così come sul valore del tutto indicativo (e pure meno) delle indiscrezioni.
Non appena ci saranno dei fatti, li comunicheremo tempestivamente, come sempre.
Chi ha gia’ firmato per l’ esodo, puo’ aggiungere qualche giorno di Sospensione.? Se e’ si,di quanto e’ penalizzato il collega sulla pensione futura?Grazie
E’ certamente possibile fruire di giorni di sospensione volontaria anche nell’ultimo mese di servizio. Questo comporta una riduzione della contribuzione per il periodo di permanenza nel fondo esuberi. Ovviamente una riduzione della contribuzione pari a circa il 2% mensile della contribuzione per tale permanenza (per ogni giorno di sospensione usufruito), rapportata all’intera vita contributiva porta a una riduzione pensionistica di pochissimi euro. In ogni caso, se possibile, è comunque preferibile utilizzare le giornate di sospensione nei mesi precedenti all’ultimo e “tenersi” le ferie (o le altre voci di assenza retribuita al 100%) per l’ultimo mese.
Buongiorno, si sa qualche cosa per le uscite di giugno? Grazie.
Non al momento. Aspettiamo news entro fine mese.
Saro’ in esodo dal 30/04.Sono in credito d’imposta sul 730 per ristrutturazione.Perdero’ il recupero fiscale per l’anno passato o cio’ vale dal prossimo?Grazie
Finchè si ha un reddito è posibile procedere con le deduzioni fiscali. Quindi certamente sarà possibile dedurre le spese di ristrutturazione con il 730 2018 riferito ai redditi del 2017. Per consulenze specifiche individuali bisogna comunque contattare il proprio CAAF CGIL di riferimento.
Ma quando siamo in esodo, il sostituto fiscale è sempre la banca o l’INPS?
Nell’anno di ingresso in esodo il sotituto d’imposta è l’azienda. Negli anni successivi non si ha un sostituto d’imposta: non si è più dipendenti dell’Azienda e non si è ancora pensionati. Nel caso in cui sia possibile fare dichiarazioni fiscali (bisogna avere altri redditi a parte l’assegno di sostegno, che NON costituisce reddito ai fini fiscali), bisogna regolarle direttamente con l’Agenzia delle Entrate tramite IBAN
Buonasera, per quanto ne so, ad oggi ancora non è uscito nessuno di coloro che hanno le problematiche di cui alla famosa lettera a latere: si sa qualcosa circa le uscite di giugno?
Grazie
Sono in corso di spedizione le mail ai colleghi che usciranno a giugno.
E per quanto riguarda Previmedical? Cambia qualcosa in esodo?
Per le questioni relative alle polizze sanitarie devi sentire la nostra esperta marianna.broczky@informafisac.net
Buongiorno. Se non ho capito male al 30/06/2018 usciranno coloro che maturano il diritto al pensionamento a tutto il 30/06/2021. Se questo corrisponde al vero, è corretto pensare che l’azienda stia anticipando i tempi delle uscite? grazie mille
A quanto dichiara l’azienda (e come abbiamo ripetuto più volte, una cosa sono le dichiarazioni, un’altra i fatti concreti) tutti i colleghi che maturano il proprio diritto pensionistico entro il 2021 verranno collocati in esodo entro il 2018. L’obiettivo tendenziale (sempre a quanto dichiara l’azienda) è una permanenza nel fondo di circa 3 anni. Sulla scorta di queste affermazioni non vi è alcun presupposto per immaginare che sia in corso un’accelerazione delle uscite.
Torno a ripetere la mia domanda, perché evidentemente mi sono spiegato male.
Io maturo i requisiti pensionistici il 31/5/2023 per cui dovrei essere fra gli ultimi ad uscire e cioè il 30/6/2020.
Essendo però affetto da disabilità (L. 104 non grave), ho chiesto che fosse attivata la prelazione di cui alla famosa “lettera a latere”.
Pensavo di uscire ad aprile/giugno 2018 ma così non è. A questo punto chiedo: posso sperare in un’uscita il prossimo dicembre 2018 oppure devo mettermi l’anima in pace ed aspettare il 30/6/2020?
In quest’ultimo caso, che senso ha quell’accordo a latere?
Grazie per il tempo dedicato e scusate di nuovo.
Come ampiamente discusso in varie risposte a corredo della news principale sugli esodi, la questione dell’anticipo della finestra per le condizioni soggettive dei singoli aderenti non fa parte dell’accordo, ma è un impegno unilaterale dell’azienda (appunto la lettera a latere di un accordo, NOn il testo dell’accordo). In questa logica, l’azienda sta applicando sil suo impegno unilaterale econdo i propri paramertri, applicando criteri di “gravità”. Per verificare (e provare a intervenire) sulle valutazioni che l’azienda sta applicando concretamente caso per caso, occorre coinvolgere la propria struttura saindacale di riferimento.
Mi sapreste dire quale finestra di uscita (ovvero maturazione dei requisiti) fino ad ora hanno chiamato? Grazie in anticipo per la vostra cortesia.
Le uscite di fine giugno coinvolgeranno circa 1.000 persone indicativamente con maturazione del diritto pensionistico entro il primo semestre 2021.
E’ possbile che per le uscite del 2018 venga introdotta una finestra anche a settembre? E che venga istituita come piazza di conciliazione Torino?
Sono assolutamente improbabili entrambe le ipotesi.
In risposta ad un precedente commento, precisamente dell’11 gennaio,avevate detto “L’azienda non manderà comunicazioni individuali né di inserimento, né di mancato inserimento fino a che non avrà terminato tutte le verifiche presso l’INPS”. Premesso che maturerò i requisiti ad agosto 2021, finora non ho ricevuto alcuna comunicazione, pensate che le manderanno? Non credo sia da escludere a priori il mancato inserimento dovuto ad un mero errore/disguido nel qual caso il malcapitato ne verrebbe a conoscenza solo quando vedrebbe uscire i colleghi con anzianità pari o inferiore alla propria.
L’azienda, tecnicamente, non ha mai garantito l’invio dell’accettazione della domanda a tutti i colleghi, ma ha sempre e solo ribadito che in nessun caso avrebbe provveduto con una certificazione massiva prima del completamento di tutte le verifiche “in sospeso” presso l’INPS. Nella situazione attuale stiamo quindi procedendo con verifiche “individuali” di quei colleghi che non vengono inseriti tempo per tempo nelle liste dei vari scaglioni di uscita. Ad oggi ad esempio stiamo verificando con l’azienda le posizioni di quei colleghi che maturano la finestra INPS nel primo semestre 2021 e non sono stati inseriti nello scaglione di uscita di giugno 2018.
Scusate ma mi viene un pensiero. Viste le previsioni delle nuove regole che il nuovo governo si appresta ad approntare per i requisiti pensionistici (41 ANNI DI CONTRIBUZIONE) io mi troverei nella seguente situazione: raggiungimento 41 anni di contributi a Dicembre 2020. Cio’ significherebbe che rispetto alla attuale situazione io dovrei entrare nel fondo esuberi a Giugno 2020. Ma ne vale poi tanto la pena per 6 mesi o si puo’ rivedere il tutto ragguagliato a quanto detto come quando e’ stato modificato l’ultimo scaglione da Giugno 2019 a Giugno 2020 ? Un saluto
In questo momento potremmo fare solo delle supposizioni in quanto non abbiamo nessun elemento concreto. Non conosciamo i dettagli delle modifiche che il governo intende portare avanti e non sappiamo nemmeno quando entrerà in vigore.
Buongiorno,
domanda : la fine del periodo in esodo è alla data di pensione anticipata od alla data di pensione di vecchiaia ?
( restando ovviamente l’attuale legislazione ).
Ed eventualmente c’è la possibilità di optare per una delle due date?
Grazie in anticipo
Non è possibile scegliere, è sempre la data di maturazione del primo requisito utile.
scusate avrei bisogno di una precisazione . La mia data pensionistica da comunicazione INPS E’ 01/01/2022 ,volevo sapere se con questa data posso essere considerata tra quelli che maturano il diritto entro il 2021 e quindi sperare nell’uscita fine anno GRAZIE
In linea di massima si. Tieni comunque sempre presente che si tratta di indicazioni generali che devono essere confermate caso per caso: qualsiasi uscita prima di giugno 2020 è comunque tecnicamente un’anticipazione unilaterale della finestra di uscita prevista dall’accordo.