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IL CAOS REGNA SOVRANO
In questa fase delicata dell’integrazione di UBI Banca in Intesa Sanpaolo, il perdurare della pandemia non
aiuta lo svolgimento regolare delle operazioni ma, proprio per questo motivo, abbiamo il dovere di segnalare
le numerose carenze organizzative.
In particolare, dobbiamo evidenziare con fermezza le criticità emerse o peggiorate con il processo di
integrazione ancora inevitabilmente in corso:
– riportafogliazioni non comunicate, talvolta incongrue e non legate al miglioramento del servizio alla clientela,
con colleghe e colleghi rimasti senza portafoglio;
– postazioni inferiori rispetto alle presenze in filiale e con una prospettiva di breve termine ancora peggiore per
gli ulteriori accorpamenti annunciati e attesi nei prossimi mesi;
– formazione diventata per modalità e necessità insufficiente e inefficace;
– per l’integrazione massivi trasferimenti (di cui talvolta si è venuti a conoscenza dalle campagne commerciali
in Abc) mentre quelli per esigenze familiari e personali sono ancora accolti in numero troppo esiguo rispetto
alle richieste;
– assembramenti di clienti fuori e dentro le filiali per procedure legate alla migrazione.
Le pressioni commerciali continuano e troppi “capi”, focalizzati solo sui risultati e incuranti dell’attuale
contesto problematico e organizzativo, scaricano verso il basso la loro frustrazione e lo stress legato
all’esasperazione delle vendite!
In questo clima, il livello di sopportazione è giunto al limite!

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