I testi dell'accordo sull'esodo perimetro Intesa Sanpaolo
13 Ott 2017 | Delegazione trattante FISAC | 78 commenti
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13 Ott 2017 | Delegazione trattante FISAC | 78 commenti
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Prossime Scadenze
gennaio 2023
31genalldayTermine Preadesione Long Term Care Volontaria 2023
C'è tempo fino al 31 gennaio 2023 per dare la pre-adesione alla LTC volontaria Generali, per tutti coloro che non hanno sottoscritto la polizza per il 2022. Il contratto si rinnova automaticamente di anno in
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C’è tempo fino al 31 gennaio 2023 per dare la pre-adesione alla LTC volontaria Generali, per tutti coloro che non hanno sottoscritto la polizza per il 2022.
Il contratto si rinnova automaticamente di anno in anno, pertanto chi negli scorsi mesi ha già perfezionato il contratto sul sito della compagnia non deve fare nulla.
L’iscritto, anche con riguardo ai familiari beneficiari, entrando in procedura pertanto potrà :
Come fare per attivare ex novo o modificare la copertura già attivata nel 2022 :
La LTC volontaria interviene nel caso di perdita dell’autosufficienza a causa di infortunio, malattia o deterioramento psico-fisico dovuto all’invecchiamento; con una contribuzione aggiuntiva di 68 euro annui è possibile:
Tutte le informazioni sono disponibili nel box “Long Term Care“; accedendo alla propria Area Iscritto > il tuo profilo > Gestione Long Term Care sono consultabili tutte le coperture in essere per il nucleo familiare.
febbraio 2023
Scade il 28 febbraio il termine per la presentazione delle domande La richiesta per le borse di studio a favore dei figli universitari, relative all’anno
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La richiesta per le borse di studio a favore dei figli universitari, relative all’anno accademico 2021/2022, per il conguaglio del 1° anno e per gli anni successivi va inserita e inviata in #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Borse di studio figli entro il 28/02/2023.
Alla richiesta va allegata, in formato digitale PDF, la dichiarazione sostitutiva di certificazione con esami presente già compilata nel sito dell’Università (area personale dello studente) riportante:
– i dati identificativi dell’Ateneo,
– i dati anagrafici dello studente,
– il corso di laurea,
– l’anno di corso,
– l’elenco degli esami sostenuti,
– le date di superamento di ogni esame,
– i crediti acquisiti per ogni esame.
La dichiarazione deve essere datata e firmata dallo studente.
Non verranno ritenute valide dichiarazioni sostitutive scritte a mano o non scaricate già precompilate dal sistema del sito universitario.
Solo nel caso in cui l’Ateneo non fornisca le dichiarazioni sostitutive di certificazione scaricabili online, è possibile allegare il certificato con esami rilasciato dalla segreteria dell’Università, (non è necessario che sia in bollo). Il certificato dovrà ripotare le informazioni già indicate per la dichiarazione sostitutiva di certificazione.
L’ufficio Servizi Amministrativi del Personale si riserva, se necessario, di richiedere ulteriore documentazione utile alla valutazione della richiesta.
La normativa di riferimento è disponibile in #People al seguente link.
I colleghi lungo assenti dal servizio possono presentare la domanda trasmettendo il modulo allegato al Regolamento alla casella e-mail dc_ap_serv_amm_pers.71029@intesasanpaolo.com
È importante ricordare che:
– saranno valutate solo le richieste pervenute entro il 28 febbraio 2023 e l’accredito avverrà con il cedolino di marzo 2023
– è utile verificare periodicamente lo stato della propria richiesta in #People > Servizi Amministrativi (nella parte alta della pagina è presente l’elenco di tutte le richieste):
– stato “INVIATA”: la richiesta è stata regolarmente acquisita dalla procedura;
– stato “IN VERIFICA”: l’ufficio Servizi Amministrativi del Personale sta eseguendo i consueti controlli di congruità;
– stato “SOSPESA”: è necessario seguire le istruzioni comunicate con apposita e-mail e che sono visibili nella procedura cliccando sulla richiesta; nel riquadro DESCRIZIONE CASO si troverà Stato Pratica: SOSPESA > Note per il dipendente
– stato “COMPLETATA”: la richiesta è stata approvata.
Per chiarimenti o richieste di supporto è possibile accedere a #People > Assistenza, scegliendo la categoria “Borse di studio figli”.
Per avere una consulenza personalizzata potete contattare il nostro esperto in materia Luciani Nazario oppure consultate la sua Guida agli ASSEGNI DI STUDIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI e ricordate comunque che i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti) sono a vostra disposizione per ogni chiarimento.
marzo 2023
31maralldayalldayTermine Iscrizioni Agli Asili Nidi Aziendali
Iscrizioni per l’anno educativo 2023/2024 In #People e in allegato, i documenti da inviare a People Care e Servizi al Personale entro il 31 marzo I colleghi del Gruppo Intesa
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In #People e in allegato, i documenti da inviare a People Care e Servizi al Personale entro il 31 marzo
I colleghi del Gruppo Intesa Sanpaolo dal 15 marzo possono iscrivere i propri figli agli asili nido aziendali.
La lista completa degli asili nido aziendali e tutte le informazioni utili all’iscrizione sono disponibili su #People > Servizi alla persona e Welfare > La Vetrina dei Servizi > Soft Welfare e People Care > scheda Asili nido aziendali > Maggiori Informazioni.
Da quest’anno saranno inoltre disponibili alcuni posti presso l’asilo nido di Via Gonin a Milano (zona Via Bisceglie), convenzionato in via sperimentale.
Le domande di iscrizione dovranno essere inviate alla casella mail nidodeibimbi@intesasanpaolo.com entro il 31 marzo 2023.
L’accettazione della domanda verrà comunicata agli interessati entro la metà di aprile.
Per conoscere meglio gli asili del nostro Gruppo, sulla Web Tv si trovano le clip a loro dedicate, con un tour negli ambienti interni a cura delle responsabili pedagogiche.
È anche possibile consultare, su #People > Servizi alla Persona e Welfare > La Vetrina dei Servizi, la scheda “Asili Nido e assistenza per i figli e familiari” che propone soluzioni di babysitting e di supporto educativo a condizioni agevolate.
Ricordiamo che la validità dell’iscrizione e l’effettiva apertura degli asili potrà essere condizionata dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria in atto. Eventuali variazioni a quanto indicato saranno comunicate con tempestività.
Per ulteriori informazioni contattare Servizi al Personale inviando una e-mail a nidodeibimbi@intesasanpaolo.com.
In attesa dell’estensione di Vetrina di Servizi a tutta la popolazione aziendale, invitiamo chi non accede ai link a consultare i pdf allegati e a richiedere ulteriori informazioni sull’asilo di interesse all’indirizzo sopra riportato.
31maralldayTermine Per Le Richieste Di Rimborso Al Fsi Di Documenti Di Spesa Relativi Al 2022
Termine per le richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2022. Per il rispetto della scadenza fa fede la data di richiesta on line o quella
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Termine per le richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2022.
Per il rispetto della scadenza fa fede la data di richiesta on line o quella di pervenimento della richiesta di rimborso, inoltrata anche a mezzo raccomandata o corriere direttamente a Fondo Sanitario Gruppo Intesa Sanpaolo Ufficio liquidazioni c/o Previmedical SpA, Via E. Forlanini 24 – 31022 Preganziol TV (in tal caso, fa fede la data di spedizione della raccomandata o corriere).
Ricordiamo che queste richieste di rimborso sono comunque liquidabili nell’ambito dei massimali annui del 2022.
Polizza Sanitaria Unisalute: le richieste di rimborso a Unisalute possono essere inoltrate entro due anni dalla data in cui si è sostenuta la spesa. Consigliamo comunque di farlo appena possibile.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FONDO SANITARIO INTEGRATIVO
31maralldayTermine Possibilità Di Optare Per Il Buono Pasto Elettronico
Fino al 31 marzo 2023 è possibile effettuare la propria scelta tramite #People > Le mie richieste > Scelta buono pasto, confermando l’opzione del buono pasto in forma elettronica oppure chiedendo il buono
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Fino al 31 marzo 2023 è possibile effettuare la propria scelta tramite #People > Le mie richieste > Scelta buono pasto, confermando l’opzione del buono pasto in forma elettronica oppure chiedendo il buono pasto in forma cartacea nella misura di € 5,16.
Per saperne di più consultare le FAQ.
Eventuali richieste di supporto possono essere inviate su #People > Servizi HR – Assistenza > Buoni pasto (ticket).
Con l’occasione vi ricordiamo che potete consultare la nostra GUIDA BUONO PASTO e che il nostro esperto Francesco Mesiano è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze. Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
aprile 2023
30apralldayalldayTermine Richiesta Provvidenza Per Familiari Con Handicap
Termine per la richiesta della provvidenza di € 5.000 lordi per i dipendenti con coniuge, equiparati o convivente e/o figli, portatori di handicap grave a carico. I lavoratori interessati dovranno presentare
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Termine per la richiesta della provvidenza di € 5.000 lordi per i dipendenti con coniuge, equiparati o convivente e/o figli, portatori di handicap grave a carico.
I lavoratori interessati dovranno presentare domanda utilizzando l’apposita procedura su Intranet in Persona – Gestione – Intesap – Employee Self Service – Sportello dipendente – Richiesta Provvidenze Economiche per Handicap Grave.
Fino al 30 aprile si può fare la richiesta online per le Provvidenze per familiari con handicap allegando la documentazione prevista in formato digitale
Da oggi i colleghi interessati possono far domanda per il riconoscimento della provvidenza a favore di coniuge/unito civilmente, figli o equiparati, convivente, portatori di handicap grave a carico, secondo il criterio già in uso per la corresponsione degli assegni familiari.
La procedura “Richiesta Provvidenze Economiche per Handicap Grave” e il relativo manuale operativo sono disponibili in Intranet > Intesap > Employee Self Service > Sportello Dipendente. Mediante la procedura inoltre è possibile visualizzare lo stato delle richieste.
Contestualmente alla richiesta online occorrerà trasmettere, in un unico file digitale, la documentazione a supporto e il frontespizio stampato dalla procedura debitamente firmato, rispettivamente ai seguenti indirizzi e-mail:
– amministrazione.personale.segreteria@intesasanpaolo.com (Aree Professionali e Quadri Direttivi)
– dc_ru_amministr_dir.06424@intesasanpaolo.com (Personale Dirigente)
In caso di richiesta per convivente è necessario allegare anche la certificazione anagrafica di stato di famiglia.
In assenza della predetta documentazione la domanda di provvidenza non verrà presa in considerazione.
Maggiori informazioni sono disponibili in Persona > Gestione > Schede Normative > Portatori di Handicap > Provvidenze per lavoratori con parenti e convivente portatori di handicap grave.
L’assistenza operativa e gestionale viene prestata mediante il portale #People utilizzando il form reperibile dal menù a tendina che compare a sinistra dello schermo selezionando la voce “Servizi HR – Assistenza” e scegliendo la categoria “Provvidenza per lavoratori con parenti e convivente portatori di handicap grave“.
Per tutti gli approfondimenti sulla provvidenza per familiari con handicap, consulta la nostra Guida HANDICAP E LEGGE 104 e ricorda comunque che i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
giugno 2023
Termine per la ripresentazione (a fronte di regolarizzazione) delle richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2022 già presentate entro marzo 2023 e respinte per
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Termine per la ripresentazione (a fronte di regolarizzazione) delle richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2022 già presentate entro marzo 2023 e respinte per irregolarità.
Per il rispetto della scadenza fa fede la data di richiesta on line o quella di pervenimento della richiesta di rimborso.
Ricordiamo che queste richieste di rimborso sono comunque liquidabili nell’ambito dei massimali annui del 2022.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FONDO SANITARIO INTEGRATIVO
L’Azienda ha dichiarato al tavolo di Gruppo che a seguito dell’evoluzione del modello organizzativo della FD:
Vi aggiorneremo sugli sviluppi del confronto.
La vittoria ha molti padri, la sconfitta è orfana. Quanto appena enunciato calza a pennello rispetto a quello che è accaduto in queste ore ai colleghi a contratto misto: il blocco delle Agende ABC per l’attività da lavoratore autonomo.
A quanto pare non sarà più possibile accedere ed usufruire dello strumento delle agende così come lo si conosce su ABC, rimettendo al destinatario – dunque i colleghi – la risoluzione del problema.
L’agenda è sempre stata osannata come lo strumento principe dell’organizzazione dell’attività di tutti i colleghi, ma la fruizione della stessa sarebbe inibita ai colleghi con contratto misto in nome di un non meglio precisato modello di servizio risalente a non si sa quando. Quindi se per diverso tempo, risultava essenziale lasciare traccia degli appuntamenti svolti e del numero degli appuntamenti giornalieri, ora come ora non è più così (almeno per i lavoratori misti).
Le sconfitte comunque devono avere un nome, devono poter essere imputabili a chi ne ha la colpa. Di sicuro in questo caso non è il sindacato, come qualche “responsabile” aziendale va affermando. E come potrebbe esserlo? Di certo l’azienda ha sempre tenuto gelosamente per sé la definizione delle questioni organizzative e degli strumenti a disposizione dei Lavoratori Misti, rifiutando sempre di prendere in seria considerazione le richieste avanzate. E adesso che l’azienda prende l’ennesima iniziativa incomprensibile e autolesionista (inibire uno strumento fondamentale di lavoro), non solo si rifiuta di ritornare sulle sue scelte sbagliate, ma cerca qualcuno a caso su cui scaricare la responsabilità: un trucchetto triste quanto improbabile.
Insomma questo non è che l’ennesimo passo in avanti lungo quella che sembra una strada scelta deliberatamente dell’azienda per affossare il Lavoro Misto. Si è assistito ad un peggioramento dell’attività lavorativa inerente la libera professione dei colleghi a contratto misto, i quali dovrebbero rappresentare Intesa Sanpaolo di fronte ai clienti, entrare nelle loro case e fare acquisizione di nuova clientela, nell’interesse della bandiera Intesa Sanpaolo, quando invece nel concreto si continua a rendere questa attività sempre più faticosa quando non del tutto impraticabile.
E’ chiaro infine che ai già più volte rappresentati problemi operativi dei colleghi, si unirà anche questo aspetto. E’ necessario che l’Azienda cessi di assumere iniziative unilaterali e non condivise con chi sul fronte ne vive le conseguenze e che inizi invece a negoziarle e concertarle con il Sindacato.
La nostra esperta Marianna Broczky ha aggiornato la Guida al lavoro Flessibile, alle luce delle novità che sono comunque state introdotte dalla trattativa per chi mantiene l’adesione allo SW in applicazione dell’accordo del 2014 e delle novità complessive per chi aderisce all’accordo individuale.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Marianna è a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
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La nostra esperta Claudia Stoppato ha aggiornato la Guida Busta paga.
Le principali novità riguardano gli esoneri contributivi per i redditi fino a 1.923€ mensili e il nuovo regime fiscale agevolato per i premi di produttività.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Claudia è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
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La nostra esperta Claudia Stoppato ha aggiornato la Guida alla Maternità e Paternità alla luce delle novità contenute nella legge di bilancio 2023.
Tra le altre cose è stato previsto l’innalzamento all’80% della retribuzione per un mese di Congedo parentale (alternativamente per la madre o il padre) e la conferma anche per il 2023 del Bonus Nido.
A proposito dell’innalzamento all’80% è importante sottolineare come l’INPS non abbia ancora predisposto le procedure operative e quindi come NON sia ancora possibile procedere con le richieste. Non appena circolari e procedure operative saranno disponibili vi informeremo tempestivamente come al solito.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Claudia è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Si informa che, dall’11 ottobre è attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio Premorienza o Premorienza ed Invalidità Permanente. L’applicativo sarà disponibile fino all’11 novembre compreso.
Durante tale periodo:
IMPORTANTE: Nel caso la Compagnia non consenta, sulla base dell’esame del “Questionario Anamnestico”, la variazione richiesta, o nel caso l’Iscritto/a non accetti l’eventuale sovrappremio comunicato dalla Compagnia stessa, non sarà in alcun caso possibile ripristinare i massimali e/o la tipologia della copertura precedentemente in essere, perché automaticamente e in modo definitivo disdettata al momento dell’inserimento della variazione in procedura.
Si evidenzia, inoltre, che la procedura web delle prestazioni accessorie non ha funzione di preventivo ed una volta confermato l’inserimento, la richiesta di attivazione è presa in carico con immediata disdetta di eventuali garanzie già in essere.
Prima di accedere all’applicativo si consiglia di:
In base la circolare n.7 del 10 ottobre 2022 ,il nostro Esperto Giampiero Reccagni ha aggiornato la Guida alla Previdenza Complementare.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
A gennaio prende il via l'”Autovalutazione“, una delle 5 fasi in cui si articola UpPER, il sistema valutativo di ISP
Sei sicuro di sapere tutto su come funziona UpPER, quali effetti ha ad esempio sui premi o sui percorsi professionali?
E come funzionano gli indicatori, i feedback, i colloqui di metà anno o di fine percorso e gli eventuali ricorsi?
Se non vuoi più avere dubbi, nella nuovissima Guida Pop alla Valutazione troverai tutte le risposte: sintetiche e chiare, come sempre.
qui il video
Che cos’ è la Sospensione Volontaria dell’Attività Lavorativa?
A quanti giorni ho diritto e come faccio a pianificarle? Devo aver finito le ferie prima di richiederle? Me le possono negare?
Ma sono pagate oppure no? E incidono sulla Pensione o sui Premi?
Domande, domande, ancora domande… Ma da oggi trovi tutte le risposte nella nuovissima Guida Pop alle Giornate di SVL: chiare, veloci e precise!
Qui il video
Ferie, Ex festività, Festività civili cadenti di domenica, PCR e Banca delle ore sono le assenze retribuite che ci consentono di ricaricare le pile, staccando del lavoro e dedicandoci a quello che ci piace o anche solo a un po’ di riposo.
Con questa Guida Pop non solo mettiamo in fila quante sono queste giornate / ore a nostra disposizione, ma cerchiamo anche di sfatare le bufale che circolano da anni sui presunti e inesistenti limiti / obblighi alla loro fruizione. Tutto questo, come ormai d’abitudine, in forma chiara e snella.
C’è anche un “bonus track”: l‘elenco delle Ex festività del 2023:
Qui il video
Categorie
ma per il rientro a tempo pieno, per le lavoratrici/tori a part time che vogliono aderire all’esodo, è previsto/sarà previsto un modulo apposito per la richiesta di ripristino?
ed i lavoratori che si erano già dichiarati disponibili ad accettare un part time di accompagnamento alla pensione, in base al precedente accordo e mai realizzato, devono unicamente fare la domanda senza alcun altro adempimento formale?
grazie
Per le questioni strettamente operative sarà predisposta una specifica circolare nei prossimi giorni
Non ho capito il primo punto della lettera a latere: Se un dipendente ha un familiare disabile, quindi presumibilmente con legge 104 non per sé ma per familiare, anche lui ha priorità? Allora non ce l’ha soltanto chi ha 104 per sé?
Il criterio di redazione della lista dei 3.000 prevede l’inserimento prioritario dei dipendenti con legge 104 in stato di gravità per sé. Questo criterio è contenuto nell’accordo.
Una volta redatta la lista, l’azienda ha accettato di far accedere prioritariamente al Fondo, nel rispetto dei criteri di accesso definiti nel Protocollo (ovvero appunto la redazione di una lista che prevede l’inserimento di tutti i dipendenti con 104 per sé e poi via via i più prossimi alla pensione), il personale disabile ovvero quello nel cui nucleo familiare siano presenti persone disabili o in gravi e documentate condizioni di malattia. Questa modalità gestionale dei 3.000 è contenuta nella lettera a latere.
scusate, ma la percentuale di persone che hanno famigliari con la legge 104, vista la nostra età tra gli aventi i requisiti di pensione e l’età dei relativi genitori, sarà almeno dell’80%. non si capisce su chi hanno la precedenza questi colleghi con 104 per i famigliari…..
Il criterio di redazione della lista dei 3.000 prevede l’inserimento prioritario dei dipendenti con legge 104 in stato di gravità per sé. Questo criterio è contenuto nell’accordo.
Una volta redatta la lista, l’azienda ha accettato di far accedere prioritariamente al Fondo, nel rispetto dei criteri di accesso definiti nel Protocollo (ovvero appunto la redazione di una lista che prevede l’inserimento di tutti i dipendenti con 104 per sé e poi via via i più prossimi alla pensione), il personale disabile ovvero quello nel cui nucleo familiare siano presenti persone disabili o in gravi e documentate condizioni di malattia. Questa modalità di carattere strettamente gestionale dei 3.000 (se tutti questi 3.000 avranno un familiare con 104, ovviamente faranno premio le altre fattispecie come la prossimità al diritto pensionistico e le esigenze organizzative aziendali) è contenuta nella lettera a latere.
è contenuta nella lettera a latere.è contenuta nella lettera a latere. Non ripetete sempre la stessa cosa senza rispondere. Dite se quelli che hanno la 104 per i famigliari , e non solo per se, passeranno davanti agli altri o no !
Rispetto alla definizione dei 3.000 no. Rispetto alla definizione delle finestre di uscita in cui saranno scaglionati i 3.000 si. Continuo a ripeterlo, perchè non conosco un altro modo per dirlo, e cito le fonti da cui chiunque voglia può verificarlo da sè.
scusa se insistiamo ma non è una cosa di poco conto vista la pluralità dei colleghi che hanno famigliari con legge 104.
esempio pratico: io ho il requisito 01/02/2020 e non ho famigliari con legge 104.
in caso di collega con requisito ad esempio nel 2021 ma con famigliari disabili, e in caso di domande superiori a 3.000 unità dove si colloca tale collega? prima o dopo di me? ovvio che se le domande saranno solo 3.000 verranno accolte tutte ma mi sembra di capire che abbiamo un bacino di potenziali aderenti di circa 6.000 fino al 2023 se non sbaglio.
quindi ribadisco la domanda: la prossimità alla pensione è in requisito prevalente rispetto alla legge 104 per i famigliari o no?
Credo di averlo spiegato in modo più che chiaro (per le mie possibilità) e di avervi dato i testi per verificarlo.
Proviamo pure con gli esempi: magari funziona meglio. Tu con il requisito 1/1/2020 senza familiari con 104 vieni prima del collega con familare con 104 e requisito nel 2021 nel criterio per definire i 3.000 che usciranno. Se però per caso entrerete entrambi nella lista dei 3.000, il tuo collega con familiare con 104 potrà uscire davvero dall’azienda in uno scaglione prima del tuo. Magari non avete notato che non c’è un unico scaglione di uscita per i 3.000, ma ben 5. Avere o non avere un familiare con 104 serve unicamente a definire in quale di questi 5 scaglioni si finisce.
Salve
ci sono stati commenti in merito alla clausola di salvaguardia
Alcuni colleghi
sostengono che sia troppo “vaga” nell’espressione “le parti si attiveranno ……”
Possiamo stare tranquilli che in caso di variazione dei tempi di maturazione della pensione l’azienda continuerà ad erogare l’assegno di esodo garantendo una continuazione fino alla pensione? o dietro l’espressione “attiveranno” si nasconde una cautela per la Banca nei tempi in cui fronteggerebbe la necessità di cui sopra?
La clausola non è vaga. Inzia affermando l’attivazione delle parti affinché non ci sia interruzione tra l’erogazione dell’assegno di sostegno e l’erogazione della pensionee si conclude con l’esplicita affermazione di accollo degli eventuali oneri a carico della azienda.
Volendo leggere le risposte fornite nel corso della mattinata, cosa occorre fare per scorrere all’indietro la pagina. Grazie
A quanto mi risulta comment ie rispsote dovrebbero apaprire in fila sulla stessa pagina…
Buongiorno, avrei una domanda inerente il trattamento fiscale cui si è soggetti mentre si percepisce l’assegno di accompagnamento. Se sono entrato nei 3000 e sono uscito, per esempio, il 31.12.2017, maturando però il requisito a fine 2020, nel corso degli anni 2018 e 2019 avrò diritto agli stessi rimborsi di tasse di cui usufruirei se fossi ancora in servizio? Ad. esempio rimborsi delle spese di ristrutturazione? Grazie
Mentre si è in esodo non si è formalmente percettori di reddit oe quindi non si possono effettuare deduzioni fiscali. Quinsi seguendo il tuo esempio non potrai dedurre le spese di ristrutturazione per gli anni 18, 19 e 20.
L’ecocert lo richiede l’azienda con ns.mandato o dobbiamo richiederlo noi e allegarlo?
Le questioni puramente applicative verrano definite nella circolare aziendale che verrà pubblicata nei prossimi giorni.
Grazie per la risposta precedente , chiara ed esauriente
Ancora una cosa. L’azienda ha detto,anche solo per grandi numeri, se le 5 uscite saranno equivalenti o intendono fare uscire molti colleghi alla prima data e poche alle successive o il contrario?
Scusa, ma per chi ,come me, sarà fra le prime posizioni data l’anzianità in questa futura lista la frase ” 104 anche per i famigliari” ha tolto molte certezze.
L’azienda farà le sue valutazioni quando saprà chi sono i 3.000 che andranno i nesodo Che tra l’altro non è assolutamente detto che siano i 3.000 che maturano prima il diritto. Le valutazioni individuali sul fare o meno la domanda sono le più diverse e imprevedibili e magari molti colleghi con il diritto relativamente vicino non faranno domando di adesione. Ma lo si saprà solo dopo. In conseguenza di ciò, l’inserimento negli scaglioni dipenderà da un mix di valutazioni: la maggior prossimità al diritto, la 104, le mansioni, la maggior o minore concentrazione di domande in un dato territorio.
cosa significa (cito testualmente l’accordo) ” è in facoltà della società anticipare – rispetto al 30 giugno 2019 – il termine di risoluzione e di cessazione del rapporto di lavoro in una delle seguenti date: 31/12/17, 30/04/18, 30/06/18 o anche 31/12/18 fermo restando che………..arriverà comunicazione 30 gg. prima della data finale. Credo che in questo modo abbiate lasciato mano libera all’azienda di mandare via per primo chi vuole, magari cominciando con il più costoso e non il più vicino alla pensione
Non è questione di mano libera, ma di mandare avanti comunque le attività aziendali. Ho provato a spiegarlo nella risposta precedente.
quindi “mano libera ” senza alcuna oggettività. Non credo fosse necessario sfoderare la scimitarra per chiedere ed ottenere maggiore trasparenza.
Ho provato ad argomentare dettagliatamente la differenza tra mano libera e il mix di esigenze organizzative, tutela dei diritti individuali e ragioni sociali. Non ci sono riuscito e, pur dispiacendomene, ne prendo atto.
a riguardo della clausola di salvaguardia di cui parlavate poco fa, quindi la dicitura “le parti si attiveranno affinché non ci sia interruzione tra l’erogazione dell’assegno di sostegno” possiamo considerarlo un impegno da parte dell’azienda, ma metteranno nero su bianco affinché gli esodati siano veramente garantiti dalla triste eventualità di cui sopra?
Oppure no?
E’ nero su bianco. E’ scritto nell’accordo che gli oneri di eventuali variazioni sono a carico dell’azienda.
E poi, volevo aggiungere: si attiveranno in che modo?
Vorremmo maggior sicurezza perché se capita come per la legge Fornero, potremmo rimanere scoperti anche per 2 o tre anni.
Si attiveranno mettendo a carico dell’azienda gli evetuali oneri. E’ scritto chiaramente in questi termini nel testo dell’accordo che avete a disposzione.
Scusate, però anche secondo me il fatto di “attivarsi” non sempre garantisce un risultato. Il termine andrebbe rivisto. Grazie.
Hai letto la clausola originale presente nel testo dell’accordo? Parla esplicitamente di oneri a carico dell’azienda. In ogni caso l’edesione è del tutto libera e non ci sono obblighi
dice…..”qualora il computo delle aspettative di vita producesse una riduzione o un allungamento della permanenza nel fondo di solidarietà, le Parti Nazionali di Settore si attiveranno affinché gli ex dipendenti che sono interessati non abbiamo interruzioni tra le prestazioni erogate dal fondo e il percepimento della pensione, con accollo dell’eventuale relativo onere all’Azienda”….scusa, lo so che non ci sono obblighi ma si tratta di una scelta importante e la chiarezza è d’obbligo. Volevo solo far notare che il termine “attivarsi” non è il più appropriato per definire una certezza. Mi pare di non essere stata l’unica a cogliere questa sfumatura. Grazie.
E’ possibile hce non sia convincente. Tuttavia attivarsi in italiano ha un significato ben preciso e non sfumato (http://www.treccani.it/vocabolario/attivare_%28Sinonimi-e-Contrari%29/) Vuol dire avviare, far funzionare. E nel caso di specie, far si che i dipendenti non abbiano interruzioni retributive. Chiarendo poi in modo altrettanto inequivoco che l’accollo delle spese (per evitare tale interruzione) è a carico dell’azienda. Davvero, non è disinteresse: ma i termini sono chiari, così come d’altro canto le percezioni individuali sono sacrosante. In questa dinamica che mette in relazione le questioni fiduciarie, il Sindacato non ha alcun interesse a che ci siano adesioni cariche di dubbi o – peggio – che necessitino di ressicurazioni non convincenti. La specificazione relativa alla volontarietà è esattamente e solo legata a questo. A permettere una scelta indivduale serena.
Chiedo scusa ma l’allargamento della platea dei Colleghi che possono aderire significa che le risorse sono 3000×48 mesi medi di permanenza (cioè chi permane nel fondo esuberi 12 mesi ne libera 36) oppure 3000 è il numero definitivo degli esodi da non superare. Grazie.
Le persone che potranno effettivamente uscire con questo esodo sono 3.000
Non trovo nell’accordo precisi riferimenti alla definizione della cifra dell’assegno di esodo. Ci sarà una comunicazione aziendale successiva? Firmare il modulo A senza questo dato è inimmaginabile… Grazie
L’importo è pari a quello della pensione che si percepirà al termine della permanenza nel Fondo. L’azienda non certifica tale cifra, perché l’unico ente che lo può fare è l’INPS. Come FISAC, sui vari territori di competenza, facciamo dei conteggi per i nostri iscritti. L’adesione è ovviamenre volontaria e nessuno è obbligato ad aderire.
Ho chiesto alla Fisac di effettuare il calcolo dell’assegno erogato dal fondo di solidarietà . I valori comunicati sono effettivi/definitivi o bisogna attendere altri conteggi da parte dell’azienda?
L’importo è pari a quello della pensione che si percepirà al termine della permanenza nel Fondo. L’azienda non certifica tale cifra, perché l’unico ente che lo può fare è l’INPS.
Quindi il servizio/consulenza
effettuato dalla Fisac che valore ha?
Il valoire di effettuare un calcolo indicativo (con una approssiamzione molto bassa) che consente al collega di fare una valutazione più consapevole sulla sua convenienza o meno di aderire all’esodo
Credo che un’altra cosa da chiarire sia il discorso dei titolari 104.
Io ho interpretato che quando si parla di titolari di 104 per famigliari si fa riferimento a famigliari del proprio nucleo quindi famigliari conviventi e non ad esempio genitori anziani non conviventi.
E’ giusta la mia interpretazione?
E’ legalmente giusta. Tuttavia, è bene presente che la questione a cui fai riferimento (la collocazione negli scaglioni più vicini del personale con determinatre carateristiche, tra le quali familiari con legge 104) è di natura strettamente gestionale e di facoltà aziendale che la contempera con le altre questioni del caso, tra cui la prossimità del collega alla finestra pensionistica e le esigenze organizzative di prosecuzione delle attività aziendali (se nella stesa filiale dovessero poter uscire per esodo 4 colleghi, ovviamente in quella realtà lo scaglionamento dovrebbe mettere al primo posto la possibilità di poter continuare ad aprire la filiale).
Insomma mentre la legge 104 per sè è un criterio oggettivo, vincolante e determina l’inserimento nella lista dei 3.000, il criterio dei familiari con handicap per l’inserimento in uno scaglione piuttosot che un altro è un criterio gestionale da contemperare caso per caso.
Nella circolare di oggi si parla di legge 104 per sé articolo 3 comma 3 –
Ma chi ha la 104 Articolo 1 comma 1 per sè non è contemplato?
(70%)
Grazie
Non è contemplato come diritto di priorità. Rientra con tutti gli altri colleghi nella graduatoria per maggior prossimità alla finestra pensionistica
Buona sera, vista la sensibilità con cui i cari colleghi si preoccupano del fatto che un collega con 104 gli soffi il posto …. anche io pongo il mio quesito, ho la 104 per me e per mia figlia ( disabile in situazione di gravità al 100% ), che limiti di età ci sono e quanti contributi bisogna avere per accedere ? Grazie Distinti Saluti.
Non c’è un limite di età. Per fare domanda bisogna maturare il diritto pensionistico entro il 31/12/2023.
A quanto ho capito chi opterà per uscire e non avrà altri redditi soggetti a tassazione non potrà considerare l’assegno ai fini delle detrazioni fiscali. Mi sembra che sia possibile però essere a carico di un famigliare, per esempio del coniuge, per il periodo di permanenza in esodo. Questo consentirà al familiare di detrarsi le spese personali della persona che ha a carico, di ottenere le detrazioni fiscali e magari anche gli assegni familiari?
Si, è possibile mettersi a carico di un familiare percettore di un reddito. In questo caso il familiare ha diritto alal detrazioni per familiare a carico e può dedurre alcune spese della persona a carico, ma non tutte. Non può dedurre ad esempio le spese di ristrutturazione o dei mutui non cointestati.
Ma che ” L’importo è pari a quello della pensione che si percepirà al termine della permanenza nel Fondo ” l’azienda lo ha scritto da qualche parte? Nell’accordo non c’è…
Non potrò pretenderlo perchè ” me lo ha detto il sindacato..”
Lo chiedo perchè fin’ora si è parlato di percentuale dell’ 11% che si perdeva rispetto ad andare in pensione normalmente…
Non c’è nell’accordo perché è una norma dello Statuto del Fondo Esuberi, certificato dal Ministero del Lavoro e applicata a tutti gl iesodi bancari. La questione dellariduzione dell’11% riguarda esclusivamente color oche hanno il sistrema pensionistico completamente retributivo. Nella nostra guida ci sono i vari dettagli
Un chiarimento al fine di comprendere approssimativamente la propria posizione tra gli 8500 aventi i requisiti.
La quantificazione da voi pubblicata qualche giorno fa relativamente al bacino delle persone che maturano il diritto alla pensione per ciascun anno (2800 per 2019-2020, 1650 per 2021, 2250 per 2022, 1800 per 2023) è calcolata sulla base dell’anzianità contributiva necessaria ora vigente o viene già applicato l’incremento stimato dell’aspettativa di vita (+5 mesi dal 2019, +3 mesi dal 2021, ecc.).
Grazie
Sia l’azienda che l’INPS (e di conseguenza anche noi) calcola la maturazione del diritto pensionistico considerando come operativi gli allungamenti legati alla cosiddetta “speranza di vita”.
Buongiorno, il numero di coloro che maturano i requisiti entro il 30/04/2018 e che aderiscono al pensionamento volontario vengono considerati nei 3000 visto che non transitano dal fondo esuberi?
No coloro che hanno aderito al pensionamento volontario non rientrano nel numero dei 3.000.
Quanti aspetti oscuri e trmini tecnici incomprensibili, in contrasto a quello che dovrebbe essere un testo con elementi sufficientemente chiari per affrontare una scelta consapevole il cui requisito dovrebbe essere proprio questo per la sua validità ed efficacacia, come ben cita l’articolo 1336 c.c. che ritiene come requisito indispensabile il fatto che l’offerta al pubblico contenga gli estremi ” essenziali ” di contratto alla cui conclusione è diretta. Per non parlare poi del DL 98998/2017 che, in merito alla RIDUZIONE cita:per le decorrenze di assegno straordinario nell’anno 2017 la riduzione è pari all’85% dell’importo equivalente alla somma della prestazione e della contribuzione figurativa. E poi ancora in modo più criptico prosegue: per le decorrenze di assegno straordinario negli anni 2018-2019, la riduzione è pari al 50% dell’importo equivalente alla somma della prestazione e della contribuzione figurativa ( articoli 1 e 12 del D.L. n° 22 del 2015 ). Cosa devo pensare? In lingua italiana le interpretazioni sono molteplici:
1) Lo Stato copre l’85% dello stipendio per il 2017 e poi il 50% per gli anni 18 e 19 ? e negli anni successivi (2020-21-22-23) cosa succede?
2) oppure devo pensare che lo Stato e soprattutto l’Azienda è così magnanime da rendere queste percentuali ininfluenti poichè il resto viene coperto chissà da chi?
Procedendo con quel capolavoro dell’allegato A furbescamente siamo chiamati ad ACCETTARE “tutto quanto” stabilito dal protocollo per l’integrazione delle ex banche Venete ecc.ecc.:
Basta aver fatto il Liceo Classico per conoscere perfettamente i termini legali dell’accettazione di “tutto quanto” contenuto in un protocollo d’intesa.
Passando ad una questione strettamente mia personale il periodo del Fondo di Solidarietà viene definito nel Protocollo firmato il 12/10 nei modi più svariati: – risoluzione VOLONTARIA e cessazione del rapporto di lavoro – data FINALE del rapporto di lavoro.
Noi siamo definiti EX DIPENDENTI.
Non è affatto chiaro se questo periodo diventa un prepensionamento o meno: a questo proposito i due mesi di contribuzione figurativa dati dall’invalidità superiore al 75 % che io ho, e che attualmente sto accumulando, continueranno ad accumularsi? La risposta affermativa o negativa mi comporta circa 8 mesi di scarto per la data della mia pensione e relativi aspetti economici: calcolo Inas -sindacato con il conteggio dei due mesi maggio/giugno 2020. Calcolo Inps, che sembra saperla molto lunga sull’esodo, : 1/7/2021 con ovvia esclusione dei due mesi. Ti ringrazio per le spiegazioni circostanziate e precise che mi saprai dare in merito.
P.s. E quanto accantonato nel fondo pensione , che fine fa? Può essere prelevato in che misura e da quando?
Dal momento che ci viene chiesto di RINUNCIARE ( sempre nell’allegato A ) al preavviso, alla relativa indennità sostitutiva e in nome del “tutto quanto” chissà a cos’altro, ti chiedo gentilmente di essere chiara e circostanziata nelle tue risposte.
Distinti saluti
Gianluigi Campeotto
L’altro quesito da porti riguarda la differenza tra 85% e il 50% di cui ti parlavo prima e che mi fa pensare malissimo in merito al BENEFICIO PER I DATORI DI LAVORO, stimato in 174 milioni di euro per il 2017, 224 nel 2018 per poi scendere progressivamente fino a 24 milioni nel 2021. Ritorno all’interpretazione della precedente mail con ipotesi di pagamento straordinario al 50% negli anni 2018-2019. E poi magari niente?
Ancora distinti saluti
Non ci sono aspetti oscuri. Il decreto interministeriale che citi è stato ripreso in un succinto ma chiaro messaggio inps (che trovi ad esempio qui: http://bancadati.italialavoro.it/bdds/download?fileName=62871ed9-7ed9-4b6c-b17f-630976e78433.pdf&uid=62871ed9-7ed9-4b6c-b17f-630976e78433) che chiarisce come si tratti della possibilità di estendere a 7 anni il fondo esuberi bancari. Che tra l’altro è quello che è stato fatto per le ex venete, ma non per il perimetro Intesa sanpaolo, per il quale la permanenza massima è comunque fissata in 60 mesi, come prima dell’allungamento.
Tutte le questioni generali sul Fondo sono state esplicitate nella guida. Lì troverasi le risposte ai quesiti che poni. Per le consulenze individuali specifiche (e non teoriche) da lunedì è a disposizione claudia.fumagalli@intesasanpaolo.com
LORENZO
Ringrazio il/i collega/colleghi del sito per la consulenza che ci offrite. Siete stati esaustivi sia in termini di risposta ma soprattutto grazie alle guide approfondite che ci mettete a disposizione
E’ il nostro dovere e cerchiamo di farlo al meglio delle nostre possibilità. Se ti siamo stati di aiuto è la nostra miglior soddisfazione. Grazie per il riconoscimento.
Cosa succede se non aderisce nessuno o pochi per es. 1000, si allargherebbe ancora la platea al 2030 o magari si parlerebbe di qualche incentivo?
Posto che è un’ipotesi del tutto accademica, non sono comunque ipotizzabili ulteriori allargamenti di platea. Il fondo di per sé non può durare più di sette anni e comunque l’estensione al perimetro Intesa Sanpaolo delle uscite è un “di cui” della riduzione di personale che deve essere fatto prioritariamente nel perimetro ex venete. Nell’assolutamente improbabile ipotesi di mancato raggiungimento delle 3.000 domande occorrerà individuare soluzioni all’interno delle platee già individuate.
Fatemi capire….nel caso riuscissi ad entrare nel Fondo perderei anche i rimborsi che ho attualmente in corso per ristrutturazioni effettuate o si intende che non potrei più dedurne in futuro…….
Non potresti portare le tue spese in deduzione fiscale per tutto il periodo della tua permanenza nel fondo. Ovviamente al momento del pensionamento potrai riprendere con le normali deduzioni.
Buonasera, volevo chiedere chiarimenti su quanto riportato su un comunicato di altra sigla :
…………Abbiamo richiesto all’Azienda spiegazioni rispetto alle ultime variazione apportate al testo del verbale di conciliazione utilizzato per i Colleghi delle ex Banche Venete. I punti in discussione sono i seguenti; riportiamo di seguito le dichiarazioni ufficiali rilasciate in merito ad ogni singola questione dalla delegazione aziendale guidata dal Dr. Fillosomi e Dr.ssa Ordasso:
– il testo riporta la rinuncia a pretendere qualsivoglia spettanza nei confronti dell’azienda, senza una corrispondente rinuncia da parte della Azienda nei confronti del dipendente. La spiegazione che l’azienda ha fornito è che si tratta del testo standard utilizzato da Intesa Sanpaolo, che non ha mai generato contestazioni o problemi successivi alla firma, e pertanto continueranno ad utilizzarlo.
Grazie
Sinceramente non ho idea del senso di questa affermazione. La cosa migliore è chiedere le spiegazioni alla sigla che ha redatto il testo.
Nell’ipotesi di collocamento nel fondo esuberi , poichè percepisco redditi da locazione immobili, posso comunque detrarre le quote che mi spettano per la ristutturazione?
Nel caso di reddito da locazione si.
Grazie sempre per la disponibilità e la velocità di risposta.
l’allegato A (domanda di adesione)
deve essere inviato a mezzo Fax e poi spedito: la spedizione è a mezzo raccomandata? o si può usare la posta interna con la vetturabile?
grazie
Entrambe sono madalità “certificate” e quindi è sostanzialmente indifferente quale delle due utilizzare.
Chiedo scusa di nuovo ma avrei un’altra domanda:
nella clausola di salvaguardia è prevista la tutela nel caso di modifiche delle tabelle sull’aspettativa di vita, ma per quanto riguarda invece eventuali modifiche della legge Fornero, ad esempio eliminazione della pensione anticipata, non si dice nulla. Cosa potete dirci al riguardo?
Che tale modifica non è alle viste e anzi si sta ragionando di una riforma in senso “migliorativo” e non “peggiorativo”.
Che l’Azienda durante la trattativa ha assunto un impegno formale a che la clausiola di salvaguardia si intenda applicabile a ogni eventuale riforma pensionistica tout court (lo abbiamo riportato nella guida).
Che in occasione dell’esodo precedente, pur in assenza di specifiche clausole interne e per contro in presenza di una riforma radicalmente e ampiamente peggiorativa delle prestazioni previdenziali e della durata della permanenza al lavoro, l’azione congiunta delle varie forze sociali ha fatto sì che nessun collega esodato bancario abbia avuto un vuoto retributivo e/o contributivo.
Buonasera,
Scusate il giorno e l ora, ma mi è venuto un dubbio, si mantengono le condizioni bancarie x dipendenti, ma mia figlia sta cambiando casa e vorrebbe rifare il mutuo agevolato dipendenti quello cointestato col genitore dipendente
E sempre possibile, o forse diventando esodata non ho redditi e non posso più garantire x lei e farla beneficiare delle condizioni dipendente?
Grazie mille in anticipo.
Alla fine va a vedere che ci tocca sempre lavorare perché lo vogliono i nostri familiari?
Claudia Ventura
Permangono le stesse condizioni, anche da esodato, a tutti gli effetti.
Buonasera
mi sono spaventata, ho letto in un commento di decurtazione 85 per cento e poi 50 per cento.
Ma io ho fatto fare il calcolo x l assegno straordinario ed era di poco inferiore allo stipendio.
A cosa si riferisce quel commento.
P.S. io ho già spedito allegato A, adesso mi vengono tutti i dubbi e paure.
Normale? Mah dovevo farmeli venire prima.
Grazie.
Claudia Ventura
Non so a quale commento ti riferisci. In ogni caso non esite nulla di simile. L’assegno di esodo è pari all’importo della pensione. Può essere decurtato fino a un massimo dell’11% solo per coloro che hanno il sistema di calcolo previdenziale completamente retributivo. E’ tutto spiegto chiaramente nella guida.
salve altra domanda:
il VERBALE DI CONCILIAZIONE si firmerà presso il personale ufficio Via del Corso?
occorre la presenza di un sindacalista?
Grazie
Il verbale di conciliazione verrà firmato (alla presenza di un rappresentante sindacale) in una delle sedi conciliative che verrà comunicata preventivamente al collega. Le giornata e le spese sostenute per recarsi alla conciliazione rientreranno nel trattamento di missione aziendale.
Ancora una domanda:
a pag 7 della guida “approfondimento sugli Esodi”, c’è scritto che l’assegno è pari all’importo netto della pensione….. All’ultimo capoverso della stessa pagina c’è scritto :determinato così l’assegno straordinario si applicano le ritenute IRPEF….
Detto ciò l’importo indicato come assegno netto calcolatomi dal Patronato FISAC è l’importo che realmente mi verrà erogato?
Ringrazio e chiedo scusa per le tante domande
Dipende dal criterio con cui vengono effettuati i calcoli dai diversi patronati presenti nei diversi territori. Generalmente, nella risposta che i colleghi ricevono, viene specificato se si tratta di un calcolo lordo o netto. In ogni caso devi porre la questione alla struttura che ti ha fatto i calcoli.