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  • Incentiviamo i nostri dipendenti sulla base dei risultati raggiunti in modo da allineare i loro obiettivi con le aspettative e le esigenze dei nostri clienti.
  • Promuoviamo l’organizzazione del lavoro in team e l’aggregazione dei nostri agenti affinché condividano le singole competenze e gli obiettivi individuali in ottica di massimizzare l’interesse dei nostri clienti.
  • Creiamo allineamento e coordinazione tra l’attività dei dipendenti, anche grazie al sistema di circolarità degli immobili di cui siamo incaricati.

Ci piace periodicamente entrare sulla home page del sito internet di IntesaSanpaolo Casa e leggere queste frasi, contenute negli spazi specifici dedicati alla valorizzazione e collaborazione delle e tra le risorse. Eppure…..

Cosa non va? Iniziamo.

  • Nonostante quasi tre anni dalla propria nascita continuiamo a rilevare che in Intesa Sanpaolo Casa regna l’anarchia nella quale ogni territorio interpreta le policy e l’organizzazione del lavoro a proprio piacimento. Ogni agenzia ed ogni responsabile riceve dal proprio capo disposizioni differenti sulla gestione dell’orario e della modalità di svolgimento del lavoro quotidiano;
  • Ad oggi non è stato ancora differenziato il budget per area/zona/ruolo del dipendente creando delle forti disuguaglianze tra le agenzie nel raggiungimento degli obbiettivi preposti, se non addirittura rendendo impossibile il raggiungimento degli stessi. Vendere casa al centro di Milano, Torino e Roma non è mica la stessa cosa rispetto alla periferia, alla borgata, al sobborgo…
  • In relazione causa/effetto con quanto sopra, la distribuzione delle segnalazioni per i contatti con fini commerciali tra la banca e gli agenti, vero valore aggiunto e fattore concorrenziale con il mondo tradizionale delle agenzie immobiliari, avviene in modo disomogeneo (quando avviene) e in diversi casi anche in modo discriminatorio, con evidenti casi di favoritismo verso gli agenti con un fatturato più elevato e penalizzando quelli che invece hanno maggiori difficoltà.
  • Abbiamo riscontrato delle enormi difficoltà nell’ambito dell’organizzazione delle filiali ospitanti le agenzie ISP Casa. I colleghi, con orari differenziati rispetto alle filiali bancarie dove sono ubicati, sono costretti a spostarsi, per chiudere la loro quotidiana giornata di lavoro, ogni giorno dalle ore 17 in altre applicanti l’orario flexi oppure nelle sedi accessibili in quel momento (problema evidente nel periodo estivo quando l’orario standard è la regola). Con enorme ed inutile dispendio di risorse ed energie, fatica soprattutto nelle città più grandi e caotiche.
  • In molte realtà lo straordinario e i rimborsi spese sono ancora delle entità sconosciute, evidenziando la esistenza palese di un gap nell’applicazione della normativa da colmare, nonostante la trasmissione recente di disposizioni e la diffusione di circolari ed ordini di servizio, colpevolmente tardivi, ripetutamente sollecitati dal sindacato: la maggioranza degli agenti nel tempo hanno accumulato un monte ore di straordinari importante, ai sensi del CCNL credito, mentre in alcuni territori verbalmente si era “consigliato” di ricorrere al celebre acronimo NRI di fatto eludendo la normativa contrattuale, per giustificare questa prestazione. Con le ultime disposizioni in materia si è tentato di fare chiarezza (anche se alcuni responsabili probabilmente la norma la devono ancora leggere…) richiamando la normativa contrattuale lasciando però irrisolto il tema del recupero delle ore di straordinario effettuato oltre l’orario lavorativo delle 20, autorizzato previa timbratura di ingresso in una filiale del Gruppo, che però essendo chiusa, rende nella pratica, impossibile da attuare la fattispecie.
  • In tema di ferie Intesa Sanpaolo Casa, non in modo sperimentale come il resto del gruppo, dispone per oltre il 50% delle giornate di ferie disponibili dei dipendenti, imponendo ferie obbligatorie nel mese di agosto e in giornate di “ponte” tra festività nazionali; a nostro giudizio forzando la normativa contrattuale in materia di ferie, determinando anche paradossali situazioni: è capitato, che venga richiesto precipitosamente di prendere un giorno di ferie obbligatorie e poi nella stessa giornata si debba anche partecipare (in maniera più o meno volontaria si intenda) ad eventi aziendali organizzati già con largo anticipo e comunicati invece all’ultimo momento alla rete commerciale. Mentre invece il resto del Gruppo si è già predisposto e pianificato il lavoro all’uopo da tempo.
  • Dulcis in fundo, ma non per importanza, ai colleghi viene richiesto quotidianamente di consuntivare le proprie attività su molteplici strumenti contemporaneamente (Getrix/Micromanagement/Visual/Altri File Excel) con un enorme dispendio di tempo e senza alcuna utilità (ripetendo l’imputazione degli stessi dati in strumenti diversi), nel solco delle pressioni commerciali che contraddistinguono il resto del Gruppo. Per acquisire mandati ed eseguire le vendite occorre tempo, pazienza, meticolosità nella organizzazione del proprio lavoro, professionalità e cura. Non serve assolutamente a niente redigere reports su base giornaliera se non per individuare i dipendenti meno produttivi e incalzarli in merito alla loro supposta inefficienza (se non inettitudine a sentire parole fuori dalle righe spesso pronunciate con leggerezza inaudita da qualche capo di turno). Oltretutto, come se non bastasse, l’azienda non ha fornito nessuna linea guida per la compilazione del file micromanagement e questa mancanza origina una difformità nella sua redazione tra filiali della stessa piazza e tra i diversi territori.

Noi pensiamo che i lavoratori di ISP Casa non siano e non debbano rappresentare Figli di un Dio minore rispetto al resto del Gruppo. Essi sono parte integrante di un piano industriale che punta con forza sui nuovi lavori e sulle nuove opportunità di ricavo entro le quali ISP Casa recita un ruolo importantissimo. E noi ci crediamo a questi obiettivi che abbiamo sposato, come sindacato, per ragioni occupazionali e di crescita del benessere dei lavoratori. E noi questa azienda la vogliamo sviluppare perché non esiste migliore tutela del lavoro se non quella dello sviluppo. Ci credono gli agenti ed i dipendenti che hanno lasciato le loro precedenti professioni con la convinzione di avere davanti a sé un progetto di grande efficacia e successo. Per adempiere a questi obiettivi però occorre abbandonare la disorganizzazione operativa, le contraddizioni e la disomogeneità normativa; applicare la intera normativa del Contratto nazionale del credito seppure nella sua forma complementare, non solo alcune sue parti, avere visione complessiva della propria “mission” fino ad ora, onestamente piuttosto carente. E realizzare infine che il sindacato esiste e che, mettendo da parte i pregiudizi, svolge il ruolo fondamentale di agente contrattuale e di confronto anche nella quotidianità.

CHIEDIAMO CON FORZA CHE I COMPORTAMENTI GESTIONALI SIANO UNIFORMI IN TUTTA LA SOCIETA’ E CHE L’AZIENDA METTA IN ATTO FIN DA SUBITO DEI CORRETTIVI AFFINCHÉ LE PROBLEMATICHE SEGNALATE VENGANO RISOLTE.

Siamo pronti pertanto ad incontrare i vertici aziendali a livello nazionale per portare il nostro contributo costruttivo di idee e soluzioni 

COORDINAMENTO FISAC-CGIL INTESA SANPAOLO CASA

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