I primi dati parzialmente disaggregati sul PVR
6 Mag 2016 | Delegazione trattante FISAC | 8 commenti
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6 Mag 2016 | Delegazione trattante FISAC | 8 commenti
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Prossime Scadenze
novembre 2023
Si informa che, dal 11 ottobre al 11 novembre compreso, sarà attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio
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Si informa che, dal 11 ottobre al 11 novembre compreso, sarà attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio Premorienza o Premorienza ed Invalidità Permanente.
Durante questo periodo:
Gli iscritti già assicurati che, invece, non intendono variare la propria copertura, non sono chiamati ad alcuna incombenza ed il rinnovo avverrà tacitamente.
IMPORTANTE: La richiesta di variazione del capitale assicurato e/o della tipologia di copertura, una volta inserita in procedura, comporta l’automatica disdetta delle garanzie dell’anno precedente, SENZA POSSIBILITÀ DI RIPRISTINO, anche se la Compagnia non consentisse, sulla base dell’esame del Questionario Anamnestico (da presentarsi obbligatoriamente per le coperture oltre i € 250.000), la variazione richiesta, o nel caso l’Iscritto non accetti l’eventuale sovrappremio comunicato dalla Compagnia stessa.
Si evidenzia, inoltre, che la procedura web delle prestazioni accessorie non ha funzione di preventivo ed una volta confermato l’inserimento, la richiesta di attivazione è presa in carico con immediata disdetta di eventuali garanzie già in essere.
Per conoscere il premio corrispondente ai diversi massimali e tipologia di assicurazione, potete consultare la Guida alla Previdenza Complementare aggiornata dal nostro Esperto Giampiero Reccagni.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
30novalldayalldayTermine Assegni Di Studio Per I Figli: Università Immatricolazione 1° Anno
I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2023/2024) potranno inserirle in #People > Servizi
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I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2023/2024) potranno inserirle in #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Borse di studio figli fino al 30 novembre 2023
Successivamente al 30 novembre p.v., eventuali richieste non potranno più essere prese in considerazione.
La normativa di riferimento è disponibile in #People a questo link
I colleghi lungo assenti dal servizio possono presentare la domanda trasmettendo il modulo allegato al Regolamento alla casella e-mail: dc_ap_serv_amm_pers.71029@intesasanpaolo.com
È importante ricordare che:
– è possibile presentare unicamente la domanda relativa all’iscrizione al primo anno di università (immatricolazione) qualora non già precedentemente richiesta ed erogata;
– è utile verificare periodicamente lo stato della propria richiesta in #People > Servizi Amministrativi (nella parte alta della pagina è presente l’elenco di tutte le richieste):
Per chiarimenti o richieste di supporto è possibile accedere a #People > Assistenza, scegliendo la categoria “Borse di studio figli”.
Per gli importi e per approfondire la temtica generale degl iassegni di studio potete consultare la nostra Guida Assegni di Studio.
dicembre 2023
23dicalldayalldayTermine Ultimo per Esercizio Opzione "Banca Ore"
I colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono effettuare l'operazione in Intesap entro il 23 dicembre 2023 Entrando in #People > Servizi Amministrativi > Intesap > Employee Self-Service > Riepilogo
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I colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono effettuare l’operazione in Intesap entro il 23 dicembre 2023
Entrando in #People > Servizi Amministrativi > Intesap > Employee Self-Service > Riepilogo > Gestione Adesione Banca ore, i colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono decidere se destinare in “banca ore” tutte o quota parte delle maggiori prestazioni oltre il limite delle 50 ore annuali.
In assenza di nuove opzioni si intendono confermate quelle già in essere. In caso di variazione rispetto all’opzione in essere, il responsabile sarà informato con email.
Anche i colleghi delle Aree professionali a part time possono optare per il versamento a “banca ore” delle eventuali prestazioni aggiuntive, effettuate oltre il normale orario individuale di lavoro:
In questi casi devono inoltrare a Retribuzioni e Processi Amministrativi HR, in via Lorenteggio 266 – 20152 Milano, l’apposito modulo di richiesta disponibile in Arco nelle “Regole in materia di prestazione di lavoro a tempo parziale”.
Per supporto operativo in fase di scelta dell’opzione si rimanda al documento “InteSAP – Guida pratica per il dipendente” accessibile da #People > Servizi Amministrativi > News amministrative > DOCUMENTI E MANUALI.
31dicalldayalldayTermine Ultimo Utilizzo Permesso Frazionato (PCR)
Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato. Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ,
Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ, FESTIVITÀ CIVILI CADENTI DI DOMENICA E PERMESSO FRAZIONATO (PCR)
Dal 1° al 31 dicembre 2023 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° gennaio 2024. L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno
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Dal 1° al 31 dicembre 2023 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° gennaio 2024.
L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno dei seguenti Fondi:
– Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo
– Fondo Pensioni Cariplo.
Ecco il percorso per accedere all’applicativo tramite #People:
#People > Servizi Amministrativi > Richieste > Previdenza Complementare > “Variazione Percentuale contributo volontario a fondo pensione”.
Una volta effettuata la variazione sarà possibile stampare una ricevuta da conservare.
Per annullare la variazione già inserita sarà necessario seguire il medesimo percorso e annullare la pratica.
Per modificare quanto già inserito, si dovrà procedere all’annullamento come sopra descritto e riproporre la variazione come desiderato.
Sono esclusi dalla compilazione online, e dovranno quindi utilizzare i moduli cartacei disponibili sui siti del Fondo di competenza, da inviare all’Amministrazione del Personale entro il 18 dicembre 2020:
Per approfondire le questioni della Previdenza Complementare potete consultate la Guida alla PREVIDENZA COMPLEMENTARE e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
Si è tenuta a Roma martedì 19 settembre 2023, presso la Sala Santi della CGIL Nazionale, la riunione dei Referenti Fisac delle Filiali Digitali di Intesa Sanpaolo, alla presenza del Segretario Nazionale Giacomo Sturniolo e della Segreteria di Gruppo Intesa Sanpaolo.
L’incontro si è aperto con il Segretario di Gruppo Roberto Malano che ha tracciato una fotografia dello stato attuale delle Filiali Digitali, rappresentando alcune prospettive future di scenario che, nei prossimi due anni, dovrebbero prevedere un consistente aumento di lavoratrici e lavoratori impiegati nelle sale in tutta Italia e alcune importanti evoluzioni anche nel modello di servizio e nell’organizzazione del lavoro.
L’attività dei gruppi di lavoro durante l’incontro ha portato ad una preziosa condivisione delle criticità diffuse nelle sale digitali, a partire dalla gestione della turnazione, con particolare riferimento all’assegnazione dei turni estremi, per arrivare alle preoccupazioni verso le recenti iniziative aziendali sul tema “miglioramento della soddisfazione della clientela”, passando per tematiche sentite e delicate come la qualità della formazione dei Gestori Digitali e la concessione delle singole giornate di ferie nel periodo estivo.
Particolare risalto è stato poi dato allo stato della rappresentatività della Fisac nella Filiale Digitale, valutando assieme le azioni da intraprendere per valorizzarla e rafforzarla.
I gruppi di lavoro hanno infine portato a fattor comune per tutti i partecipanti le strategie condivise per affrontare al meglio le tante sfide, presenti e future, legate all’ evoluzione organizzativa della Filiale Digitale in tutte le sue articolazioni.
A chiudere la Riunione l’intervento di Giacomo Sturniolo, Segretario Nazionale Fisac CGIL con delega al Gruppo Intesa Sanpaolo, ha sottolineato l’importanza di questi momenti di incontro per rendere l’attività sindacale nelle sale sempre più efficace, mantenendo alta la tutela di lavoratrici e lavoratori coinvolti soprattutto in fasi di rapida evoluzione organizzativa come quella che stiamo vivendo in questi anni.
Coordinamento Nazionale Filiale Digitale Fisac CGIL Gruppo Intesa Sanpaolo
A distanza di due mesi dalle ultime notizie sui Lavoratori Misti, non solo l’azienda non dà cenno di voler ripristinare il diritto alla trasformazione per gli assunti a partire da febbraio 2023, ma inventa nuovi modi per complicare ulteriormente la vita a tutti i colleghi con Contratto Misto. Ha infatti deciso di collegare il sistema di incentivazione per la parte autonoma – cosiddetti KPI – a tre nuovi indicatori, tra i quali non passa inosservato quello per cui almeno il 15% dei clienti in portafoglio deve possedere almeno un prodotto in ognuno dei tre ambiti previsti da cross selling: investimento – transazionale – assicurativo.
Fino all’anno scorso erano previsti 9 parametri che certificavano la correttezza operativa negli ambiti della formazione del collega (corsi di formazione obbligatoria), della profilatura dei clienti (rinnovo dei profili scaduti), adeguatezza dei portafogli ed, infine, assenza di recesso da polizze cpi nei trenta giorni successivi alla loro sottoscrizione. È importante evidenziare come ognuno di questi indicatori faccia riferimento a norme di legge che prevedono la tutela del consumatore rispetto all’operato di un istituto di credito (si ricordi la sanzione inferta ad ISP a seguito di comportamenti anomali nella sottoscrizione di polizze facoltative, ritenute obbligatorie).
Se l’inserimento del parametro relativo alla consegna dei mandati ai clienti può ritenersi strettamente connesso ad un comportamento normato, i parametri che prevedono il possesso dei prodotti e il numero dei clienti che hanno ricevuto almeno un’offerta a distanza, fuori sede, a mezzo canali self vanno ricollegati senz’altro ad una logica puramente commerciale. Con l’obbligo di perseguire la percentuale che consentirebbe ai colleghi di andare a premio, sorgono seri dubbi sulla sostenibilità etica dei parametri stessi.
Il collega, difatti, potrebbe trovarsi nella situazione o di sentirsi scoraggiato dall’intraprendere un’azione volta all’espansione della propria attività lavorativa (aprire un nuovo conto corrente non comporta come automatismo la sottoscrizione di investimenti o polizze) oppure, in senso opposto, darebbe vita a logiche di forzatura della propria attività commerciale. Nei fatti i colleghi potrebbero trovarsi nella spiacevolissima situazione di dover scegliere se “forzare” delle vendite oppure rinunciare al proprio premio.
Intesa Sanpaolo procede nel suo incomprensibile obiettivo di peggiorare non solo le condizioni di vita, ma anche quelle più strettamente lavorative ai Lavoratori Misti, sui quali ricade un rischio di impresa a differenza dei colleghi full.
L’introduzione dei parametri rappresenta solo l’ultima di una serie di iniziative che vanno in questa direzione. È davvero difficile spiegare altrimenti come l’azienda si ostini a non fornire risposte a tutte le proposte concrete e argomentate che le abbiamo sottoposto più volte:
La condizione e i problemi dei Lavoratori Misti hanno assunto tali proporzioni da trovare attenzione e solidarietà da parte di moltissimi colleghi anche nel corso delle assemblee che si sono appena concluse. È necessario, come richiesto nelle assemblee per tutti i temi emersi, che anche la questione dei Lavoratori Misti torni ad essere argomento di trattativa e che in assenza di adeguate risposte aziendali, si valutino le diverse iniziative da intraprendere.
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Il 31 dicembre 2023 termina il contratto con il Service, fornitore del FSI attualmente in essere. In base allo statuto, il Consiglio di Amministrazione del Fondo ha stabilito di organizzare una RFI (Request for Information) per l’affidamento del servizio di gestione dei servizi amministrativi e sanitari del Fondo.
La selezione è stata finalizzata all’individuazione di un Third Party Administrator (TPA) per il servizio di gestione delle pratiche di rimborso, delle richieste di autorizzazione diretta nonché per l’utilizzo da parte degli assistiti del Fondo del network delle strutture sanitarie convenzionate.
In base ai criteri stabiliti l’aggiudicatario della RFI è InSalute Servizi S.p.A che diventerà operativa a partire dal 1° gennaio 2024.
Segreterie di Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA -UNISIN
Il 28/06/2023 si è tenuta l’Assemblea dei Delegati per l’approvazione del Bilancio consuntivo al 31.12.2022 del Fondo pensione a contribuzione definita del Gruppo ISP.
Durante l’Assemblea il Presidente Graziano, Il Direttore Botta e il Vicepresidente Bossola hanno illustrato i punti principali che hanno caratterizzato lo scenario generale, le attività del Fondo e le prospettive future.
Le relazioni hanno riguardato principalmente i seguenti punti:
Al termine delle relazioni e dell’analisi delle voci principali del Bilancio, l’Assemblea dei Delegati lo ha approvato all’unanimità.
Come Delegati della FISAC in particolare abbiamo ritenuto apprezzabili gli sforzi del Consiglio di Amministrazione per gestire una fase congiunturale particolarmente avversa, così come gli impegni a migliorare la qualità e l’accessibilità delle informazioni a disposizione degli Aderenti, nonché delle procedure per la gestione della propria Posizione Previdenziale. Naturalmente, proprio perché la fase macroeconomica continua a presentare forti incertezze e rischi, raccomandiamo al CdA la massima attenzione nella ricerca di investimenti che garantiscano il miglior equilibrio tra redditività e sicurezza degli investimenti.
Proprio perché la Previdenza Complementare è uno degli strumenti fondamentali per garantirsi nel tempo un adeguato tenore di vita, cogliamo l’occasione per ricordare a tutti i colleghi l’importanza di seguire da vicino e con continuità le informazioni sulla propria posizione, di consultare il sito e verificare gli andamenti, di procedere con le scelte di investimento più adeguate per il proprio orizzonte temporale (la distanza dal momento del pensionamento), di approfondire le varie possibilità di anticipazione e così via. Vi ricordiamo che siamo a disposizione di tutti voi per eventuali dubbi o richieste: non esitate a contattarci. Cliccando sui nostri nomi verrete reindirizzati alla nostra mail.
I componenti FISAC dell’Assemblea dei Delegati:
Abbiamo completamente aggiornato e rivisto la Guida PVR alla luce delle novità introdotte per il 2023 (ad esempio inserimento del SET in Quota eccellenza) e abbiamo anche aggiunto un nuovo capitolo dedicato agli altri sistemi incentivanti.
Come sempre i nostri esperti sono vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze personalizzate.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
Il nostro esperto Nazario Luciani ha aggiornato la GUIDA al passaggio da AP a QD e da Q2 a QD3.
Nella Guida completamente rivista e aggiornata troverete tutte le informazioni relative a stipendio, scatti di anzianità, orari, straordinari e banca delle ore, indennità.
Nazario è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze personalizzate.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio qui trovate tutti i loro riferimenti).
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La nostra esperta Marianna Broczky ha aggiornato la GUIDA ALL’ORARIO DI LAVORO alla luce dell’Accordo “Evoluzione Organizzazione del Lavoro” del 26 maggio 2023.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Marianna è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze personalizzate.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
La nostra esperta Marianna Broczky ha completamente rivisitato la Guida al Lavoro Flessibile, alla luce dell’Accordo “Evoluzione Organizzazione del Lavoro” del 26 maggio 2023.
Marianna è a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
Da oggi 26 giugno è possibile aderire allo SW secondo le regole dell’accordo del 26 maggio.
L’azienda, a questo proposito, ha comunicato che i colleghi già autorizzati al Lavoro Flessibile ai sensi dell’accordo del 2014 o al Nuovo Lavoro Flessibile riceveranno una comunicazione con le modalità di adesione. L’accordo dovrà essere visto e firmato digitalmente entro il 31 luglio 2023. In caso contrario, dal 1° agosto 2023 decadrà la possibilità di prestare la propria attività lavorativa in Lavoro Flessibile. I colleghi non ancora autorizzati possono aderire al lavoro flessibile da #People > Servizi Amministrativi > Richieste Amministrative e selezionando il box “Adesione Lavoro Flessibile”.
Con l’occasione pubblichiamo la nostra nuovissima Guida Pop interamente dedicata a SW, 4×9 e altre flessibilità di orario.
Come funziona concretamente lo SW? A quanti giorni ho diritto e per quali periodi? Ci sono maggiorazioni per casi particolari? E in Rete come funziona? Posso fare il 4×9 tutte le settimane? Posso cambiare i giorni di riposo? Posso entrare in orari diversi da quelli standard? Nella nostra Guida Pop tutte le risposte a queste e molte altre domande.
Qui il video
Nei giorni scorsi è stato sottoscritto il nuovo Accordo Evoluzione del Lavoro.
Nella nostra Infografica puoi trovare le informazioni principali in forma chiara e sintetica. E poi potrai eventualmente approfondire questi e altri temi nella Guida completa che pubblicheremo a strettissimo giro. Stay tuned…
Clicca qui per scaricare la nostra Infografica in pdf
Categorie
Mi pare che questa nuova modalità di calcolo del pvr abbia avuto una funzione di volano nell’assegnare ricchezza a chi è in posizione apicale. Le seniority più alte, in percentuale, hanno avuto più assegnazioni di eccellenza, e così i gradi più alti. Se da un lato è vero che una seniority alta può essere sintomo di eccellenza, è anche vero che la seniority dovrebbe identificare un tipo di comportamento, mentre l’eccellenza una qualità di comportamento all’interno di una data seniority. Altrettanto vale per il grado: Un grado alto significa (teoricamente) che negli anni precedenti c’è stato un comportamento virtuoso, ma non dovrebbe esserci un collegamento automatico tra comportamenti passati ed eccellenze attuali.
A giudicare dai numeri espressi in queste statistiche, invece, pare proprio che sia così.
ma che bella cascata di numeri! interessantissimo!
Peccato che da questa prateria di cifre non venga fuori il concetto primario: ne ho vissuti tanti di sistemi incentivanti ma questo è veramente il più allucinante.
A parte il mio caso personale, faccio solo mutui (tanti) sono quadro e assistente alla clientela, siamo “eccellenti”, ho ricevuto la cifra più bassa di tutta la filiale.
…ma per quale algoritmo sequenziale, quantistico, genetico evolutivo un collega del Group Services ha ricevuto una cifra QUATTRO VOLTE più alta della mia? E questo è solo un esempio fra centinaia.
Il sistema incentivante non è contrattabile, bene, ma io potrei richiedere di non essere più dis-incentivata e di devolvere in beneficienza il 90 per cento del mio premio? La mia salute psico-fisica ne avrebbe grande giovamento. IO DESIDERO DI NON ESSERE MINIMAMENTE CONSIDERATA NEL CALCOLO DEL PVR, NON VOGLIO PIU’ SAPERNE!!!
Non voglio dare colpe né fare polemiche con nessuno. Mi limito a dire che qui abbiamo ridotto l’incentivo ad una elemosina che non è più quantificabile né predeterminabile né nelle logiche, né nell’importo, né nella frequenza. Se veramente il mio lavoro e la mia professionalità valessero tanto quanto la cifra che mi hanno accreditato, la Banca avrebbe fatto meglio a licenziarmi da anni. Io lavoro NONOSTANTE questi oboli e non grazie ad essi.
Ovviamente è così. Lo è per te e, credo, lo è per la stragrande maggioranza degli altri colleghi.
Certamente lo è per noi. Per il sindacato, da sempre, quello che determina il corretto rapporto di lavoro è lo stipendio non variabile e le sue integrazioni economiche e normative in quota fissa o collegata allo svolgimento nel tempo di una mansione (paga base, indennità, scatti, previdenza, assistenza, ecc.). Il resto è aggiuntivo e la responsabilità (nel bene come nel male) è principalmente aziendale e non può essere lo scopo principale dell’attività lavorativa.
Detto questo, non per giustificare alcunché ma solo per collocare nella giusta dimensione quantitativa le varie voci variabili (premi a vario titolo), bisogna ricordare che gli importi percepiti nel periodo 2015/2018 vanno sommati alla quantità del LECOIP che è frutto anch’esso di una contrattazione egualitarista (stessa cifra per tutti a parità di mansione) e che prevede un riconoscimento di oltre 3.000€ netti per le figure di base.
continuate a ripetere che vanno sommati al Lecoip. Il Lecoip ancora non ce l’ho in tasca e se non erro basta una lettera di biasimo nei prossimi anni per far si che non lo si percepisca. Detto ciò, come il Sig. Barrese ha detto, che in una azienda che è una delle migliori banche a livello europeo, si vengan premiati dipendenti con, parlo per me, 420 euro lordi, comprensivi di vap, beh, mi chiedo netto quanto abbia percepito come incentivante pur avendo raggiunto tutte le variabili commerciali. (ah, scusate, la valutazione non funziona sul commerciale…altro bell’ossimoro di tutta questa storia) La coniugazione poi è singolare: Incentivante dovrebbe essere ex ante, incentivato ex post, con le regole fatte a giochi conclusi. D’accordo con la collega Rosa: facciamo che il prossimo anno se lo tengano loro, il premio.
Sulle valutazioni generali abbiamo già espsoto la nostra opinione e la ragione delle scelte. Sono discutibili, ovviamente, e le discuteremo per migliorarle. Personalmente (proprio nel senso del conto corrente di Paolo Barrera) non credo però che rinunciare a quasi 2.000€ netti all’anno (il netto del premio di base di quest’anno, grazie al conguaglio detasazione che abbiamo contrattato non sarà di 420€, ma più o meno 600 + gli oltre 3.000€ di LECOIP netto che abbiamo contrattato spalmati su tre anni) sia uno dei miglioramenti auspicabili.
Invece, quanto alle regole, le lettere di biasimo NON comportano l’esclusione del LECOIP. Per essere esclusi occorre essere stati sospesi dal servizio.
ok, mi rincuora il fatto che non basti la lettera di biasimo.
Grazie
Ogni sistema premiante, incentivante, (dis)incentivante che dir si voglia, di solito ottiene il brillante risultato di scontentare la maggioranza delle persone coinvolte. Questo accade anche quando ne ricevono una quota contrattata su base ugualitaria: il che è un bell’ossimoro, perché contrattare una quota uguale per tutti sulla base di una prestazione “meritocratica” (qualunque cosa voglia dire e comunque si voglia intendere la meritocrazia) è piuttosto ardito. Già solo questo fatto potrebbe indurre che sarebbe bene che il sindacato si tenga alla larga dai sitemi incentivanti e affini, lasciandoli alla completa discrezionalità aziendale e riservandosi il puro diritto di critica.
In realtà noi pensiamo che non sempre la via comoda sia anche quella giusta. E quindi abbiamo preferito “sporcarci le mani” e contrattare il sistema incentivante. Ovviamente, nel caso di un sistema incentivante, la contrattazione può riguardare i principi generali e le tutele minime, non certo le singole cifre in capo a ciascun collega.
Dal nostro punto di vista aver previsto un sistema che eroga il 75% del montante in maniera svincolata da ogni forma di giudizio e in misura egualitaria a parità di mansione e che prevede che il restante 25% abbia come riferimento nella rete l’intera filiale (a fronte di un giudizio individuale positivo), con un effetto moltiplicatore sul premio di base (quindi eliminando forma di discrezionalità anche sulle quote aggiuntive) non sembra un risultato così pessimo.
Ovviamente la perfezione è un’altra cosa e si può (deve) sempre cercare di mligliorare.