Giovedì 14 dicembre ci sarà l’incontro di verifica con l’Azienda sull’esodo perimetro Intesa Sanpaolo.
Come sempre vi terremo tempestivamente aggiornati su quanto emergerà dall’incontro.
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11 Dic 2017 | Delegazione trattante FISAC | 68 commenti
Giovedì 14 dicembre ci sarà l’incontro di verifica con l’Azienda sull’esodo perimetro Intesa Sanpaolo.
Come sempre vi terremo tempestivamente aggiornati su quanto emergerà dall’incontro.
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Prossime Scadenze
marzo 2024
29maralldayTermine Possibilità Di Optare Per Il Buono Pasto Elettronico
Come previsto dall’accordo del 8 dicembre 2021, fino al 29 marzo 2024 è possibile effettuare la propria scelta, alternativa al buono pasto elettronico di € 7. La scelta può essere effettuata accedendo
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Come previsto dall’accordo del 8 dicembre 2021, fino al 29 marzo 2024 è possibile effettuare la propria scelta, alternativa al buono pasto elettronico di € 7.
La scelta può essere effettuata accedendo al portale #People > Servizi Amministrativi > Richieste Amministrative > Scelta buono pasto dal 19 febbraio al 29 marzo 2024.
Le opzioni disponibili sono:
– buono pasto elettronico del valore di € 7,00.
– buono pasto cartaceo del valore di € 5,16.
A fronte di una modifica della scelta rispetto a quella in essere, la nuova opzione avrà validità per i buoni pasto erogati da luglio 2024.
Se non si effettua alcuna scelta entro il 29 marzo 2024, sarà attribuito automaticamente il buono pasto elettronico.
Nel caso in cui si stia già versando il valore del buono pasto all’Assistenza Sanitaria Integrativa o alla Previdenza Complementare Aziendale, si ricorda che l’opzione è modificabile ogni due anni e resterà quindi valida sino al 30 giugno 2025. Tale scelta di destinazione del buono pasto potrà essere modificata o rinnovata nel 2025, con decorrenza 1° luglio 2025.
Il buono pasto elettronico del valore di € 5,29 è riconosciuto automaticamente ai dipendenti a tempo parziale che non effettuano la pausa pranzo e a quelli con articolazione oraria su sei giorni (6×6) pari a 36 ore settimanali.
Inoltre, per ogni giornata intera di Lavoro Flessibile “da casa” o di Formazione Flessibile sarà riconosciuta, su base mensile a consuntivo, una specifica indennità di buono pasto in forma elettronica del valore di € 4,50.
Per saperne di più puoi consultare le “Regole in materia di buono pasto” e le FAQ.
Eventuali richieste di supporto possono essere inviate in #People > Assistenza.
Con l’occasione vi ricordiamo che potete consultare la nostra GUIDA BUONO PASTO che tra l’altro è stata recentemente riattribuita al nostro nuovo esperto Luca Nobile che è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze. Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
Dal 1° dicembre 2023 al 30 marzo 2024 sarà disponibile l'applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà aprile 1° gennaio 2024. L’apertura della finestra di variazione della percentuale di contribuzione volontaria
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Dal 1° dicembre 2023 al 30 marzo 2024 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà aprile 1° gennaio 2024.
L’apertura della finestra di variazione della percentuale di contribuzione volontaria di dicembre è posticipata a marzo 2024, con effetto da aprile 2024.
Tale posticipo è finalizzato a permettere agli Iscritti interessati dall’aumento della retribuzione e dal ricalcolo della contribuzione sulla nuova base imponibile TFR – previsti dall’Accordo del 23 novembre 2023 per il rinnovo del CCNL, sottoscritto da Intesa Sanpaolo congiuntamente ad ABI ed alle Segreterie Nazionali delle OOSS per il personale delle aree professionali e dei quadri direttivi – di effettuare le opportune valutazioni sulla percentuale già destinata/da destinare al Fondo, tenendo conto che il limite di deducibilità annuale, tra contributo datore e lavoratore (escluso TFR), è pari a 5.164,57 euro.
Inoltre, per mitigare gli effetti della tassazione dei contributi eccedenti il plafond di deducibilità in cedolino, è stato sottoscritto in data 1° dicembre 2023 da Intesa Sanpaolo e le Delegazioni di Gruppo delle OO.SS. un accordo che sospende i versamenti volontari a previdenza (non anche il contributo datore ed il TFR) nel periodo gennaio – marzo per tutto il personale la cui contribuzione è calcolata sulla base dell’imponibile TFR.
L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno dei seguenti Fondi:
– Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo
– Fondo Pensioni Cariplo
Ecco il percorso per accedere all’applicativo tramite #People:
#People > Servizi Amministrativi > Richieste > Previdenza Complementare > “Variazione Percentuale contributo volontario a fondo pensione”
Una volta effettuata la variazione sarà possibile stampare una ricevuta da conservare.
Per annullare la variazione già inserita sarà necessario seguire il medesimo percorso e annullare la pratica.
Per modificare quanto già inserito, si dovrà procedere all’annullamento come sopra descritto e riproporre la variazione come desiderato.
Sono esclusi dalla compilazione online e dovranno quindi utilizzare i moduli cartacei, disponibili sui siti del Fondo di competenza, da inviare all’Amministrazione del Personale entro il 22 dicembre 2023:
– i colleghi lungo assenti
– gli iscritti provenienti dalla Cassa ex-IBI
– i colleghi che non hanno accesso a #People.
Per approfondire le questioni della Previdenza Complementare potete consultate la Guida alla PREVIDENZA COMPLEMENTARE e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
31maralldayalldayTermine Iscrizioni Agli Asili Nidi Aziendali
Aperte le iscrizioni per l’anno educativo 2024/2025 Su #People e in allegato, i documenti da inviare entro il 31 marzo I colleghi del Gruppo Intesa Sanpaolo dall’11 marzo possono iscrivere
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Su #People e in allegato, i documenti da inviare entro il 31 marzo
I colleghi del Gruppo Intesa Sanpaolo dall’11 marzo possono iscrivere i propri figli agli asili nido aziendali.
La lista completa degli asili nido aziendali e tutte le informazioni utili all’iscrizione sono disponibili su #People > Servizi alla persona e Welfare > La Vetrina dei Servizi > Soft Welfare e People Care > scheda Asili nido aziendali > Maggiori Informazioni
Le domande di iscrizione dovranno essere inviate alla casella mail nidodeibimbi@intesasanpaolo.com entro il 29 marzo 2024.
L’accettazione della domanda verrà comunicata agli interessati entro la metà di aprile.
Per conoscere meglio gli asili del nostro Gruppo, sulla Web Tv si trovano le clip a loro dedicate, con un tour negli ambienti interni a cura delle responsabili pedagogiche.
È anche possibile consultare, su #People > Servizi alla Persona e Welfare > La Vetrina dei Servizi > Benessere, la scheda “Asili Nido e assistenza per i figli e familiari” che propone soluzioni di babysitting e di supporto educativo a condizioni agevolate.
Per ulteriori informazioni contattare Servizi al Personale inviando una e-mail a nidodeibimbi@intesasanpaolo.com.
Termine per la ripresentazione (a fronte di regolarizzazione) delle richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2023 già presentate entro gennaio 2024 e respinte per
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Termine per la ripresentazione (a fronte di regolarizzazione) delle richieste di rimborso al Fondo Sanitario di documenti di spesa relativi al 2023 già presentate entro gennaio 2024 e respinte per irregolarità.
Per il rispetto della scadenza fa fede la data di richiesta on line o quella di pervenimento della richiesta di rimborso.
Ricordiamo che queste richieste di rimborso sono comunque liquidabili nell’ambito dei massimali annui del 2023.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FONDO SANITARIO INTEGRATIVO
aprile 2024
12apralldayTermine Per La Destinazione Del PVR A Conto Sociale
Dal 18 marzo e fino al 12 aprile i colleghi con reddito da lavoro dipendente non superiore ad euro 80.000 lordi nel 2023 possono scegliere di destinare il proprio PVR al Conto Sociale, entro un importo massimo
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Dal 18 marzo e fino al 12 aprile i colleghi con reddito da lavoro dipendente non superiore ad euro 80.000 lordi nel 2023 possono scegliere di destinare il proprio PVR al Conto Sociale, entro un importo massimo di 3.000 euro.
In alternativa, è confermata la possibilità di liquidazione in busta paga, beneficiando della tassazione agevolata del 5% con i medesimi limiti per le somme erogate nel 2024, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024.
L’importo del PVR spettante sarà comunicato dopo l’approvazione del Bilancio 2023.
Con l’Accordo sul Conto Sociale del 7 marzo 2024, destinando il PVR al Conto Sociale, è possibile beneficiare della totale esenzione contributiva e fiscale:
Inoltre, per il 2024 sarà possibile chiedere mediante Conto Sociale il rimborso delle spese sostenute per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale incluse nei “fringe benefit”.
Le disposizioni in vigore per il corrente anno 2024 prevedono che i c.d. “fringe benefit” (beni e servizi prestati dal datore di lavoro, quali ad esempio: valore convenzionale dell’auto aziendale, foresteria-alloggio in uso al dipendente, mutui e prestiti a tasso agevolato, i voucher e i rimborsi delle spese per utenze domestiche sopra menzionate) non concorrono a formare reddito qualora il loro importo complessivo non superi il limite di legge. Al superamento del suddetto limite tutto l’importo cumulato nell’anno concorre alla formazione del reddito imponibile fiscale e contributivo. Per il 2024 il limite è di € 1.000 complessivi e può essere elevato a € 2.000 per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico, che abbiano inviato l’autocertificazione di cui alla news del 1° marzo 2024, fermo restando che tale condizione non cambi nel corso dell’anno. Ogni variazione deve essere tempestivamente comunicata all’azienda al fine dell’attribuzione della soglia corretta.
Si ricorda che per mutui e prestiti agevolati a tasso fisso ai fini della determinazione del fringe benefit si deve considerare il tasso ufficiale di riferimento (MRO) in vigore alla data di erogazione del mutuo o di rinegoziazione/surroga; per i mutui a tasso variabile il tasso ufficiale di riferimento (MRO) da considerare è quello vigente alla scadenza di ciascuna rata. Si precisa inoltre che i fringe benefit sono valorizzati solo se il tasso MRO risulta maggiore al tasso applicato al mutuo/prestito in ammortamento.
La scelta di destinazione si effettua su #People al percorso > Servizi Ammnistrativi > Richieste amministrative > Conto Sociale – Destinazione importi (PVR, PAV e Premio Sociale)
Per ulteriori approfondimenti potete consultare la nostra Guida PVR e Conto Sociale. Vi informiamo che abbiamo creato una mail dedicata infopvr@informafisac.net a cui rivolgersi per chiarimenti e consulenze personalizzate, ricorda comunque che i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
30apralldayTermine Richiesta Contributo Welfare 120€ Per I Figli
Contributo Welfare per i figli a carico fino ai 24 anni di età Si informa che è stata pubblicata in data odierna, nella intranet aziendale del Gruppo Intesa Sanpaolo, la news relativa all’inserimento
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Si informa che è stata pubblicata in data odierna, nella intranet aziendale del Gruppo Intesa Sanpaolo, la news relativa all’inserimento in #People della richiesta del “Contributo Welfare” di 120 euro come versamento sul “conto sociale figli” oppure “a previdenza complementare” sulla posizione a favore di ciascun figlio a carico fino a 24 anni, che risulti aperta entro il 30 aprile 2024 presso il nostro Fondo.
La procedura in #People resterà aperta fino al 30 aprile ed il versamento del contributo sarà effettuato entro il mese di maggio 2024.
Per l’apertura della posizione di previdenza complementare per i figli a carico, se non già attiva, si rammenta che per gli Iscritti dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo, è disponibile la procedura in #People > Servizi amministrativi > Richieste amministrative > Richiesta adesione familiari fiscalmente a carico al Fondo Pensione a Contribuzione ISP.
È importante ricordare che l’inserimento della richiesta del “Contributo Welfare” da effettuare annualmente al percorso #People > Servizi amministrativi > Richieste amministrative > Richiesta contributo welfare, non comporta l’automatica iscrizione al Fondo e viceversa.
Per maggiori dettagli si raccomanda un’attenta lettura della comunicazione aziendale e relative “FAQ Contributo Welfare figli”.
30apralldayalldayTermine Richiesta Provvidenza Per Familiari Con Handicap
Termine per la richiesta della provvidenza di € 5.000 lordi per i dipendenti con coniuge, equiparati o convivente e/o figli, portatori di handicap grave a carico. I lavoratori interessati dovranno presentare
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Termine per la richiesta della provvidenza di € 5.000 lordi per i dipendenti con coniuge, equiparati o convivente e/o figli, portatori di handicap grave a carico.
I lavoratori interessati dovranno presentare domanda utilizzando l’apposita procedura su Intranet in Persona – Gestione – Intesap – Employee Self Service – Sportello dipendente – Richiesta Provvidenze Economiche per Handicap Grave.
Fino al 30 aprile si può fare la richiesta online per le Provvidenze per familiari con handicap allegando la documentazione prevista in formato digitale
Da oggi i colleghi interessati possono far domanda per il riconoscimento della provvidenza a favore di coniuge/unito civilmente, figli o equiparati, convivente, portatori di handicap grave a carico, secondo il criterio già in uso per la corresponsione degli assegni familiari.
La procedura “Richiesta Provvidenze Economiche per Handicap Grave” e il relativo manuale operativo sono disponibili in Intranet > Intesap > Employee Self Service > Sportello Dipendente. Mediante la procedura inoltre è possibile visualizzare lo stato delle richieste.
Contestualmente alla richiesta online occorrerà trasmettere, in un unico file digitale, la documentazione a supporto e il frontespizio stampato dalla procedura debitamente firmato, rispettivamente ai seguenti indirizzi e-mail:
– amministrazione.personale.segreteria@intesasanpaolo.com (Aree Professionali e Quadri Direttivi)
– dc_ru_amministr_dir.06424@intesasanpaolo.com (Personale Dirigente)
In caso di richiesta per convivente è necessario allegare anche la certificazione anagrafica di stato di famiglia.
In assenza della predetta documentazione la domanda di provvidenza non verrà presa in considerazione.
Maggiori informazioni sono disponibili in Persona > Gestione > Schede Normative > Portatori di Handicap > Provvidenze per lavoratori con parenti e convivente portatori di handicap grave.
L’assistenza operativa e gestionale viene prestata mediante il portale #People utilizzando il form reperibile dal menù a tendina che compare a sinistra dello schermo selezionando la voce “Servizi HR – Assistenza” e scegliendo la categoria “Provvidenza per lavoratori con parenti e convivente portatori di handicap grave“.
Per tutti gli approfondimenti sulla provvidenza per familiari con handicap, consulta la nostra Guida HANDICAP E LEGGE 104 e ricorda comunque che i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
In occasione del recente incontro con FD, in cui ci sono stati rappresentati i dati aggiornati della FD in termini di numeri di clienti gestiti, contatti inbound, outbound, chat e qualità dell’INS, l’azienda ha riproposto il tema degli abbandoni delle telefonate da parte dei clienti, che diventano particolarmente rilevanti nella fascia 16-22. In questa fascia si riduce la presenza dei gestori, in quanto il 33% dei gestori della FD non partecipa alle turnazioni estreme. A tal riguardo l’azienda ci ha comunicato che in occasione dei rinnovi dei PT in scadenza proporrà un orario di lavoro che prevede la copertura di un preserale a settimana nella fascia di abbandono critica 16-20.00, pertanto d’ora in poi tutte le richieste di rinnovo verranno gestite con questa modalità. Il giorno di copertura pomeridiana verrà definito tenendo possibilmente conto anche delle esigenze organizzative delle Colleghe e dei Colleghi.
Da parte nostra abbiamo invece rappresentato le nostre proposte per risolvere le criticità in un’ottica di maggior rispetto delle esigenze di conciliazione tra vita privata e professionale:
ORGANICI: è indispensabile incrementare il numero dei gestori delle FD per sopperire alle esigenze di presidio delle fasce orarie serali senza intervenire sui rinnovi dei PT e consentire al tempo stesso una distribuzione più equa ed equilibrata dei turni estremi sui gestori FT;
TURN OVER INTERNO: è necessario rafforzare le strutture di staff che presidiano tutta l’organizzazione della FD e al tempo stesso favorire il turn over interno per consentire il cambio mansione;
GESTIONE TURNI: maggiore attenzione nella distribuzione delle turnazioni estreme (T1, T7, T8, T9) e dei sabati (T3A, T6A), soprattutto a cavallo dei mesi, per evitare un’incidenza pro capite superiore alle due settimane al mese, fenomeno diffuso;
CAMBIO TURNO: la “sbandierata” possibilità di ottenere un cambio turno nelle fasce estreme e nei sabati attraverso gli strumenti aziendali messi a disposizione è una chimera, pertanto abbiamo chiesto all’azienda di trovare una soluzione, non ci interessa focalizzarci sullo strumento ma piuttosto sul risultato.
COPERTURA DELLE FESTIVITA’: è necessario recuperare una modalità che favorisca la volontarietà per la copertura delle giornate festive, riteniamo infatti che veicolando le stesse informazioni su tutte le sale, sia possibile, in un organico che conta circa 2.250 risorse, trovare delle adesioni volontarie con un congruo anticipo.
PIANIFICAZIONE FORMAZIONE: favorire la fruizione della formazione ampliando la possibilità di fruirne anche nei mesi estivi, in particolare in concomitanza con la scadenza dei corsi obbligatori e che impattano sul riconoscimento dei premi di eccellenza
PIANIFICAZIONE FERIE E RICHIESTE DI PERMESSI ORARI: è necessario allineare le regole in materia di ferie e permessi anche in FD. In particolare nella pianificazione dei giorni singoli e dei permessi orari che attualmente vengono respinti a priori senza alcuna valutazione nel merito oppure vengono autorizzati a ridosso del giorno richiesto.
PERCORSI PROFESSIONALI
A seguito delle nostre sollecitazioni, l’azienda ci ha confermato la sua disponibilità a rivedere l’accordo sui percorsi professionali per definire uno skill sostitutivo a quello “DERIVATI”.
Le Colleghe e i Colleghi che hanno attualmente un percorso in maturazione con questo Skill sono 11.
Il percorso che l’azienda ci ha delineato non comporta impatti, in quanto la competenza derivati, essendo agita nel corso del 2024, sarà utile per il calcolo della complessità del 2025.
L’azienda ha quindi avanzato la proposta di sostituire lo Skill DERIVATI con lo skill VALORE INSIEME, una competenza più consulenziale che tecnica, che non necessariamente verrà attribuita a chi aveva lo skill derivati.
Abbiamo evidenziato che si tratta di una competenza decisamente commerciale dato che Valore Insieme è un prodotto della banca che non richiede particolari conoscenze tecniche e abbiamo rimandato il confronto a valle dei nostri approfondimenti in merito alla proposta avanzata.
Durante l’incontro del 14 marzo con l’Azienda e in particolare le funzioni che si occupano di Global Advisor abbiamo rappresentato unitariamente all’azienda le difficoltà che continuano a caratterizzare il lavoro svolto dai Colleghi con Contratto Misto. Il comunicato unitario ha dato una panoramica complessiva sull’incontro, ma come Coordinamento FISAC Global Advisor riteniamo di dovervi dare gli elementi di dettaglio delle nostre richieste.
In via generale abbiamo sottolineato come Il Global Advisor sembri sommare i limiti anziché le opportunità delle due forme di lavoro che lo costituiscono. Un lavoro dipendente senza una vera possibilità di mobilità territoriale a richiesta (trasferimenti), senza possibilità di mobilità professionale orizzontale (cambiare tipologia di lavoro) o verticale (percorsi professionali specifici). Ma anche un lavoro autonomo senza la piena disponibilità di politiche commerciali e di pricing, locali in cui ricevere i clienti, utilizzare il marchio aziendale.
Per cercare di ovviare almeno in parte a questa contraddizione di fondo abbiamo avanzato una serie di richieste specifiche:
Purtroppo le risposte aziendali non sono entrate nel merito di molti dei punti richiesti e quando li hanno toccati si sono limitate ad affermazioni di impegno generico a cercare qualche tipo di soluzione. In particolar modo in riferimento a: assegnazioni al momento dell’assunzione, trasferimenti, accesso ai Jobs, miglioramento delle procedure, locali a disposizione per l’attività autonoma.
Per parte nostra consideriamo assolutamente necessario che l’azienda proceda con un cambio di passo: sia producendo risultati concreti rispetto ai temi che ha dichiarato di avere già all’attenzione, sia dimostrandosi aperta ad accogliere anche le altre proposte che abbiamo avanzato.
Infine, e non certo meno importante, auspichiamo che l’azienda intenda ripensare quanto prima alla disdetta unilaterale della clausola di trasformazione e tornare al tavolo delle trattative per affrontare la questione.
Il Fondo Sanitario Integrativo ha ottenuto importanti avanzamenti per la polizza LTC volontaria.
I miglioramenti riguardano coloro che hanno già aderito alla polizza e gli iscritti al FSI coperti dalla LTC del settore del credito e i loro famigliari iscritti al FSI che vorranno aderire nel corso del 2024.
In caso di non autosufficienza la rendita mensile è stata aumentata da 1.300€ a 1.500€ a fronte dello stesso premio dell’anno precedente pari a 70,00€ annui per persona assicurata.
Inoltre, nel corso del 2024 eccezionalmente (come possibilità non ripetibile in futuro), una tantum potranno aderire senza limiti di età:
Sul sito del FSI sarà attivata la procedura di:
Nel corso degli incontri che si sono tenuti il 13 dicembre e nella giornata di ieri con la Delegazione Aziendale di Relazioni Industriali, abbiamo posto all’azienda la problematica che riguarda le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo ISP che hanno la contribuzione previdenziale versata presso la gestione pensionistica ex Inpdap (ex Cpdel ecc…), in particolar modo provenienti da ex Banca Monte Parma e da ex Banca Nazionale delle Comunicazioni.
A causa delle decisioni che sta assumendo il Governo Meloni, che ha inserito all’interno della Legge di Bilancio attualmente in discussione in Parlamento una serie di interventi legislativi riguardanti le pensioni, si determina un peggioramento delle condizioni di accesso e dei trattamenti pensionistici futuri per un’ampia platea di lavoratrici e lavoratori; tra i vari provvedimenti ve ne è uno che ha introdotto una revisione delle aliquote di rendimento pensionistico per le gestioni pensionistiche ex Inpdap, per coloro che hanno meno di 15 anni di contribuzione al 31/12/1995, con effetto dal 1.1.2024, tale da determinare un taglio sull’importo del trattamento pensionistico che può arrivare fino a diverse centinaia di euro in meno al mese.
Come CGIL e FISAC CGIL stiamo contrastando questa iniziativa sbagliata e penalizzante del Governo attraverso un percorso di mobilitazione che ha già portato ad uno Sciopero Generale e valuteremo tutte le possibili iniziative vertenziali di tutela qualora diventasse provvedimento di legge definitivo.
Se questo provvedimento, come è più che probabile, entrasse in vigore (si saprà con certezza e se ne conosceranno tutti i dettagli definitivi solo dopo la votazione in Parlamento, nei prossimi giorni, della Legge di Bilancio), le negative conseguenze riguarderanno le colleghe e i colleghi ex Inpdap che hanno aderito agli accordi di esodo di Gruppo del 2020 e del 2021, sia coloro che sono già usciti in esodo e stanno percependo l’assegno di esodo in attesa di maturare il requisito pensionistico post 2024, sia coloro che sono ancora al lavoro e attendono di uscire in esodo o pensione.
Ci siamo attivati fin da subito con l’Azienda per valutare lo stato attuale della situazione al fine di verificare i possibili interventi a tutela delle colleghe e i colleghi interessati, consapevoli del fatto che sarà possibile valutare la situazione in modo compiuto e su presupposti definiti solo nei prossimi giorni, una volta che la normativa sarà formalmente approvata e diventerà Legge dello Stato.
Proprio per questa ragione abbiamo convenuto di incontrarci con l’azienda immediatamente dopo tale momento per approfondire tutti gli aspetti della complessa situazione ma, nello stesso tempo, abbiamo fin da subito richiesto e ottenuto da parte dell’Azienda che per coloro che non sono ancora usciti in esodo e la cui uscita sia prevista al 31.12.2023 sia possibile richiedere (in tempi rapidissimi, ovviamente) di posticipare l’uscita in esodo e l’accesso al Fondo di Solidarietà alla finestra successiva (prevista al 31.03.2024), al fine di soppesare al meglio le possibili ricadute sulla loro posizione individuale e richiedere eventualmente, anche la revoca dell’adesione.
Anche per tutte le altre colleghe e colleghi che hanno aderito all’esodo (accordo 16.11.2021) e la cui uscita sarà prevista nelle prossime finestre fissate in accordo, sarà garantita la stessa possibilità di revoca dell’adesione, avendo in ogni caso tempo nei prossimi mesi di valutare bene la situazione che si sarà nel frattempo definita dal punto di vista normativo.
Certamente da parte nostra, come FISAC CGIL, valuteremo tutte le possibili azioni e interventi, anche oltre il livello di Gruppo, per garantire la massima tutela per le colleghe e i colleghi interessati che sono inseriti nel percorso di esodo, in attesa anche di eventuali ulteriori azioni che come CGIL si valutasse di intraprendere.
Come FISAC CGIL con i nostri Rappresentanti Sindacali siamo come sempre a disposizione per informazioni e chiarimenti e per offrire la massima assistenza e supporto alle lavoratrici e ai lavoratori.
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Il nostro esperto Marcello PINOTTI ha aggiornato la Guida PACCHETTO GIOVANI, le variazioni riguardano precisazioni importanti rispetto il bonus nascita figli.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Marcello è a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
La nostra esperta Anna Rita Messinese ha aggiornato la GUIDA INFORTUNI, le variazioni riguardano il parametro di riferimento per la determinazione degli indennizzi in caso di infortuni, da retribuzione valida ai fini della TFR a Retribuzione Annua Lorda (RAL).
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Anna Rita è a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
ll nostro nuovo esperto ha rivisitato interamente la Guida TRASFERIMENTI.
Fabrizio d’ora in poi provvederà agli aggiornamenti in materia e risponderà ai vostri quesiti e dubbi che le vorrete porre.
Potete contattarlo a questo indirizzo: fabrizio.alberti@intesasanpaolo.com
La nostra esperta Claudia Stoppato ha aggiornato la Guida alla Banca del Tempo alla luce di quanto stabilito nel verbale di Comitato Welfare del 6 marzo 2024.
È stata infatti confermata anche per il biennio 2024/2025 la possibilità di usufruire dei permessi della Banca del Tempo per assistere coniugi, familiari e affini entro il 2° grado in occasione di interventi chirurgici nel limite di due giornate. Ricordiamo che questi permessi si aggiungono ai permessi previsti dalla Legge ove spettanti.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Claudia è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
Con l’occasione vi ricordiamo anche l’importanza della Banca del Tempo. È uno strumento davvero importante, accessibile a tutte le Lavoratrici e i Lavoratori del Gruppo, per richiedere tempo e gestire i momenti di difficoltà personale o familiare in cui tutti noi ci possiamo trovare.
L’Azienda mette a disposizione un plafond annuale iniziale di 65.000 ore, ma pur trattandosi di un bacino importante, da solo non è sufficiente. La Banca del Tempo si alimenta anche tramite le donazioni dei colleghi, che vengono raddoppiate dall’Azienda.
Si tratta di un passaggio fondamentale per garantire un futuro a questo strumento che in questi anni è stato fondamentale per molte/i Colleghe/i. Basta uno sforzo minimo da parte di tutti, una donazione di anche solo 15 minuti!
È possibile donare ferie, ferie ad ore, ex festività, PCR e “banca ore”: fallo subito, non aspettare!
Percorso: People – Servizi amministrativi – Consuntivazione presenze assenze – Ferie e permessi residui – Donazioni banca del tempo – Nuova donazione
https://people.intesasanpaolo.com/ispeople?id=isp_hr_consuntivazione_presenze
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In Intesa Sanpaolo la fruizione e ancor di più la mancata fruizione di determinati e specifici corsi può avere effetti diretti e molto significativi rispetto all’erogazione del PVR (e dei sistemi premianti e incentivanti in genere) e al completamento / consolidamento dei Percorsi professionali.
In questa nuovissima Guida Pop trovate tutto quello che vi serve per orientarvi nel mondo della Formazione in Intesa Sanpaolo: come sempre in forma chiara e sintetica.
Buona visione, ascolto, lettura!
In questa Guida Pop rivista e aggiornata i giovani dipendenti di Intesa Sanpaolo (assunti under 30) possono trovare una sintesi di tutte le agevolazioni:
che sono state previste espressamente per loro dalla contrattazione aziendale.
Buona visione, ascolto, lettura!
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Si parlerà anche degli esclusi 2022 2023 se saranno accontentati come promesso dal presidente Gian Maria Gros -Pietro ?Se si quando?
Si, si parlerà anche degli esclusi. Dopo l’incontro del 14 (e la possibile prosecuzione del 15) faremo il punto.
E’ trascorso un mese dalla scadenza del termine di presentazione delle domande di esodo. Auspico, per rispetto di tutti i colleghi, che il 14 dicembre vengano almeno comunicate le annate rientranti. O si deve attendere ancora per far sì che l’azienda completi le sue priorità?
E’ quello che verificheremo il 14.
Si conoscono i nomi degli esclusi e degli i inclusi?
L’incontro ci deve ancora essere… In ogni caso non ci saranno elenchi nominativi (per gli ovvi divieti imposti in tema di privacy, come ricordato più volte in occasione di varie risposte in coda alle precedenti news sull’esodo), ma la data ultima della maturazione del diritto pensionistico entro la quale si rientra nella lista dei 3.000.
Sarebbe opportuno che l’azienda comunicasse anche ad ognuno degli “inclusi” la relativa finestra di uscita; ho vissuto da vicino l’ansia dei colleghi che attendevano “la mail” per la finestra del 31/12/17, non credo sia accettabile attendere con la medesima tensione l’arrivo di ogni finestra. … Restano molti dubbi ancora su come siano state “scelte” le persone incluse nella prima tornata aldilà delle opportunità aziendali.
Grazie
Sarebbe certamente meglio. E’ una delle richieste che porteremo avanti con l’azienda.
Ho gia’ fatto precedentemente la presente domanda senza risposta alcuna…
La data di raggiungimento dei requisiti pensionistici al 31/12/2023 e’ “cristallizzato” (cioe’ e’ il riferimento certo) alla data di sottoscrizione dell’accordo al 12/10/2017 o e’ o sara’ flessibile in conseguenza dell’aumento dei mesi previsti dalla nuova legge di bilancio (5 mesi attualmente) o altri mesi successivamente in previsione dell’aumento della aspettativa di vita ?
Grazie per la risposta,
Abbiamo risposto eccome, e più volte a questa domanda che ci è stata fatto in più occasioni. Le risposte sono ancora ben visibili in coda alle news precedenti sull’esodo. Magari non rispondiamo ogni singola volta a tutti coloro che fanno la stessa domanda, può succedere. Anche per questo consigliamo di leggere le domande risposte prima di riproporle: magari la risposta ai propri dubbi c’è già. In ogni caso la data per il raggiungimento dei propri requisiti pensionistici tiene già conto di tutti i futuri allungamenti da speranza di vita ipotizzati dalla legge. E’ il criterio prudenziale adottato dall’INPS per autorizzare l’inserimento dei colleghi nel Fondo Esuberi.
Non sono d’accordo. Il sindacato può e deve sapere l’elenco delle domande accolte e le date di entrata nel Fondo di ciascuno. Qui non si tratta di violazione della privacy. E’ eticamente e moralmente inconcepibile non ricevere notizie o risultato della domanda presentata.
Un soggetto titolare di dati sensibili NON può consegnare tali dati a soggetti terzi. La legge è molto chiara ed estremamente severa in proposito, come può confermare qualsiasi legale. Diverso è comunicare in modo trasparente i criteri che definiscono la composizione di una lista e permettere a tutti gli interessati di verificare tali criteri. La pubblicazione della data ultima di maturazione del diritto pensionistico valida per l’inserimento nella lista risponde a questa esigenza in modo chiaro e trasparente, consentendo anche di avere una nozione certa dell’esito della propria domanda.
Buongiorno,
torno sugli incontri previsti il14 e 15 p.v. e mi “appoggio “ all’articolo di Repubblica a firma Vittoria Puledda : Banca Intesa si rinnova dalla testa.
La giornalista, che sintetizza quanto stavamo aspettando da giorni, afferma tre cose importanti:
1. Che prima della partenza del piano industriale 2018 ci sarà un rinnovamento dei vertici (come nel precedente piano)
2. Che L’ azienda sta facendo una riflessione che si concluderà a breve (entro fine anno dice lei) per “accontentare” (parole di Gros Pietro) le oltre 2000 richieste eccedenti il perimetro dei 3000
3. Che per finanziare il punto 2 sarà utilizzato quel che resta del 600 milioni messi a disposizione dallo stato.
La domanda è , i 600 milioni sono quelli stanziati in finanziaria 2017 (224 per il 2018)? Oppure si tratta di un residuo dei 1.285 messi a disposizione a giugno nel piano ex-venete? La questione può essere importante visto che , nel primo caso, il fondo dovrebbe essere aperto entro , appunto , la fine del 2017 per beneficiare anche di altre agevolazioni previste nelle legge di bilancio.
E poi , alla fine , le domande “nette di doppioni, triploni e non aventi diritto” sono davvero poco più di 5000 come riportato da vari organi di stampa?
Grazie per l’attenzione. Un cordiale saluto
Rispetto all’articolo:
il punto 1) non è una previsione, ma un fatto: Lodesani andrà sicuramente in pensione ed è già arrivato una manager di prima linea (Proverbio), anche se non si tratta di una sostituzione nel medesimo ruolo e compiti. Quindi sicuramente ci saranno altri avvicendamenti.
il punto 2) riguarda una disponibilità aziendale ripresa in più occasioni e a diversi livelli. Verificheremo concretamente il 14 in cosa si può tradurre.
il punto 3) riguarda (con una semplificazione giornalistica anche un po’ approssimativa) quanto si può ancora spendere per finanziare le uscite entro il 2017 in Intesa Sanpaolo con fondi esterni. Il 14 serve proprio per verificare dati alla mano quanto si può ancora spendere e quante uscite si possono concretamente finanziare.
Quante siano davvero le domande “nette” lo verificheremo il 14. I giornalisti fanno (bene o male) il loro mestiere, che al momento (in generale, mica solo rispetto alla nostra vicenda) sembra ridursi a cercare scoop e scandali invece di informare. Noi facciamo un altro mestiere e non possiamo permetterci di lavorare su indiscrezioni o voci. Abbiamo chiesto di verificare i fatti e lo faremo tra due giorni. A quel punto forniremo – come sempre – tute le informazioni dettagliate e le soluzioni che avremo contrattato.
sarebbe meglio che dicessero anche a chi va in esodo ..quando va via…per organizzarsi la vita…perché non siamo mica dei robot..un segno di rispetto alla persona…
Sarebbe certamente meglio. E’ una delle richieste che porteremo avanti con l’azienda.
Buongiorno,
ad oggi il sindacato e’ in possesso di un comunicato ufficiale aziendale circa il numero totale di domande di adesione all’esodo ?
L’incontro di verifica in cui ottenere tutti i dati ufficiali ci sarà il 14
Auspico solo che l’azienda comunichi in sede di incontro non certo i nominativi ma almeno la data ultima di maturazione dei diritti all’esodo, questa non mi sembra un’attesa, ma una condanna!!
Che tale data sarà fornita lo abbiamo ribadito moltissime volte: anche qui, poco più sopra.
mi piacerebbe capire il “criterio” di scelta dei nominativi (forse difficile anche per voi), una collega finestra (non esodo) primi mesi 2020 uscita esodo 31/12/2017, io finestra (non esodo) ottobre 2019…ancora nulla. la collega non usufruisce di 104 o altro.
Come abbiamo risposto più volte (tutte reperibili) il criterio dell’inserimento negli scaglioni di uscita è un mix di prossimità della finestra pensionistica, condizioni di disagio di salute individuale (proprie o dei familiari) e esigenze organizzative aziendali. E’ importante ricordare (anche questo è stato ribadito più volte, oltre che essere scritto chiaramente nel testo) che l’uscita concordata nell’accordo è giugno 2019 e gli altri scaglioni di uscita sono facoltà discrezionali aziendali.
Nell’incontro di giovedì è possibile che si parli, oltre che degli esclusi 2022 2023, anche ad un eventuale allargamento al 2024 nel prossimo piano industriale/fondo?
Come abbiamo risposto più volte (tutte reperibili), giovedì sui farà il punto sia sulla situazione attuale che sui possibili sviluppi futuri, anche in relazione alle necessità di saturare gli eventuali residui economici rivenienti dal finanziamento pubblico che dovranno essere spesi entro l’anno.
La.mia è semplice . La finestra dicembre 2022. Invalidità 67%
Posso sapere se rientro nei . 3000. E se non rietrassi nei 3000 cosa succede . La mia domanda è sempre valida oppure ne devo. Fare un altra per un successivo esodo . Lo chiedo anche per organizzare lai vita post -lavorativa
Se avessimo questi dati, non dovremmo fare l’incontro di verifica il 14…
complimenti ad un sindacato che ci ha messo la faccia ed ha deciso di interloquire con i colleghi prima di un incontro importante, dovrebbero farlo tutti i sindacati , interagendo in tutti i modi possibili con i colleghi per informare, condividere , e sarebbe oltre, pensare di poter influire sulle decisioni della ns. Azienda.
Auguri a tutti
Grazie.
Il sito della FISAC San Paolo (il progenitore dell’attuale sito) è nato nel 1997 e da subito è stato aperto alla possibilità dei colleghi di interloquire, commentare, chiedere. Erano altri tempi, i social erano di là da venire e l’approccio alla comunicazione “telematica” era molto diverso da quello attuale. All’inizio era una “roba” strana e solo pochi ci si avventuravano. Poi, poco per volta, la platea si è ampliata anche se ci sono voluti parecchi anni perché l’utilizzo di questo strumento di interlocuzione prendesse piede in modo diffuso. Adesso forum, chat, social sono una realtà comune, ma molto spesso diventato uno sfogatoio fine a sé stesso, solo un altro modo di urlarsi addosso senza ascoltarsi e quindi, alla fine, senza ottenere nulla di utile.
Nel nostro piccolo invece (operando un lavoro di “moderazione” che esclude commenti violenti, offensivi, che attaccano le persone e sopratutto grazie all’atteggiamento positivo della comunità degli iscritti FISAC e dei lavoratori di Intesa Sanpaolo in generale) stiamo riuscendo a creare uno spazio di confronto e approfondimento che ci sembra utile e costruttivo. Se anche questa è la vostra impressione non possiamo che esserne felici e cercare di continuare al meglio delle nostre capacità.
Complimenti. Avete una pazienza infinita.
Una cosa si capisce bene: ognuno pensa solo per sé.
Anche io aspetto e devo organizzarmi…. però qui mi sembra che si esageri.
Manca solo che uno vi chieda a che ora potrà portare fuori il cane.
Speriamo di no… non siamo assolutamente preparati in materia! 🙂
E’ fondata la voce di un restringimento a 3 finestre di uscita (la prima ora) e le altre due entro l’anno prossimo?
Come abbiamo risposto poco più sopra, noi non lavoriamo sulle voci. Manca un giorno all’incontro di verifica e in quella sede – dopo aver appunto verificato lo stato dell’arte sulle domande pervenute e sulla loro regolarità – procederemo con il confronto sulle varie questioni aperte in tema di esodo. Tutti le questioni elencate nelle varie domande e risposte in coda a questa news e quelle precedenti di medesimo oggetto.
Buonasera, io finestra di uscita 1 giugno 2022. Vorrei poter intraprendere una pet therapy. Giusto per sdrammatizzare la snervante attesa …… Vi prego ditemi a che ora potrò portare il cane a spasso.
Scherzi a parte grazie per la pazienza con le risposte sul sito e grazie per il vostro impegno e come ci seguite in questa attesa!!!!
Complimenti e buonasera
Come dicevamo non siamo molto esperti in materia… però forse qui potresti trovare qualche risposta 🙂 🙂
Grazie per il buon umore e buona serata!
Buongiorno, visto il probabile utilizzo,per le domande eccedenti il perimetro dei 3000, di quel che resta delle risorse riservate al fondo esuberi derivanti dalla finanziaria 2017 , è plausibile SPERARE nel riconoscimento della contribuzione correlata per gli anni di laurea? Nel mio caso (1.6.2022) la banca , pagando 2 anni di contribuzione correlata, potrebbe risparmiare circa 50mila euro. Magari può essere un istanza da avanzare negli incontri di domani e dopodomani. Grazie e un saluto.
E’ un’ipotesi assolutamente improbabile. Gli eventuali avanzi saranno certamente spesi per allargare il numero di coloro che potranno uscire, ma nel caso di Intesa Sanpaolo non c’è ovviamente bisogno di ampliare uteriormente la platea. le domande pervenute sono già molte di più dei posti disponibili senza bisogno di pagare contribuzioni previdenziali aggiuntive, per di più a chi già rientra nella platea.
Scusa se dissento. Esempio. 4 anni nel fondo costo 200mila e. Se il fondo paga 40 mila e. di contribuzione correlata ,resto 2 anni meno nel fondo .spesa totale 140mila(2 anni di fondo è 2 anni di contribuzione correlata). Quindi C’è un risparmio,Non un aggravio. Ciao
Non ho scritto che costa di più. Ho scritto che non si può spendere denaro pubblico per anticipare il diritto di chi già rientra nella platea. E’ una questione di destinazione, non di risparmi.
ho inviato allegata alla domanda di esodo i verbali di riconoscimento della mia l.104 comma 3 e art.3 e dell’invalidità al 75%.dicono che dovrei avere la precedenza su gli altri ma ad oggi nessuna notifica.
Le comunicazioni individuali di inserimento nella lista dei 3.000 non sono ancora state inviate. Sono stati avvisati solo coloro che usciranno al 31/12/2017, e non tutti coloro che hanno la 104 sono stati inseriti nell’uscita di dicembre. Come abbiamo ripetuto più volte la 104 per sé da DIRITTO ad essere inseriti nella lista dei 3.000, ma dà solo una PRELAZIONE (e non un diritto) ad essere inseriti nel primo scaglione di uscita. In ogni caso DOPO l’incontro di verifica, e DOPO che saranno state inviate le mail di conferma dell’inserimento nella lista, potrai rivolgerti al tuo sindacalista di riferimento per le verifiche individuali del caso: ovviamente non forniamo consulenze individuali on line e pubbliche.
Un chiarimento: nell’importo che il Governo ha trasferito alla Banca per l’acquisizione delle Banche Venete c’è una specifica posta per il Fondo ( e solo per quello ) oppure c’è un importo complessivo che copre tutti i costi connessi ( attivazione Fondo, migrazione informatica, chiusura Filiali, etc…) SENZA distinzione di destinazione di tale importo? Inoltre: le rimanenze da utilizzare di cui si sta parlando sono quelle specifiche, di cui sopra, stanziate dal Governo per l’acquisizione delle Venete o fanno parte dello stanziamento Finanziaria 2017 per tutto il sistema?Grazie
Il governo ha stanziato per Intesa Sanpaolo 1.285 milioni per spesare gli esodi e gli oneri di integrazione (questi ultimi già di per sé in misura parziale poiché è del tutto evidente che i costi da migrazione informatica, riorganizzazione, mobilità, chiusure filiali saranno molto maggiori di quanto stanziato). Si tratta in ogni caso di una cifra indivisa senza ulteriori specificazioni. L’incontro di verifica dovrà prioritariamente definire qual è il costo effettivo delle 4.000 uscite. Immediatamente dopo, sempre nell’ambito dell’incontro, il nostro obiettivo sarà quello di ottenere che la maggior parte possibile della differenza tra i 1.285 milioni stanziati e quanto effettivamente verrà speso per le 4.000 uscite sia destinato a finanziare l’allargamento delle uscite anziché gli oneri di integrazione.
secondo voi, non avendo presentato domanda, e avendo comunque il requisito (giu 2021), sarà possibile reinserirsi. Sarà aperto ex novo un altro esodo o prenderanno in considerazione solo le domande presentate con l’esodo in corso ?
E’ una delle cose da definire nell’ambito dell’incontro del 14 e 15 dicembre.
sono ancora Maria (quella del cane), per rispondere ad Annamaria.
Anche io ho chiesto il conteggio per il riconoscimento di due anni di laurea, ma a ottobre l’INPS mi ha conteggiato 79.000 eu circa, non 40.000. Forse mi sono rivolta ad un altro Inps??
Inoltre, era espressamente previsto nell’accordo che l’Azienda non si sarebbe fatta carico di questi costi.
La contribuzione correlata è diversa dal riscatto (anche a me hanno chiesto una cifra assurda). È una facoltà che ha il fondo esuberi ,solo per 3 anni, di pagare i contributi a chi ha periodo ricattabili (che siano di studio o altro).
E’ una possibilità che ha il fondo, che però viene attivata concretamente solo nel caso in cui ci siano a rischio dei posti di lavoro per mancanza di platea disponibile.
Alla fine sarebbe bene ricordare che il Fondo Esuberi del Credito è nato e viene finanziato per la gestione delle tensioni occupazionali. Che nel resto del mondo del lavoro significano drastiche riduzioni di reddito quando va bene e licenziamenti quando va male. Abusare oltre il limite della nostra condizione particolare di bancari, oltre ad essere moralmente discutibile, non è socialmente consigliabile. Soprattutto a fronte di finanziamenti pubblici, ovvero con soldi derivanti dalla fiscalità generale che qualcuno prima o poi potrebbe legittimamente chiedersi se abbia un senso utilizzare per pagare i contributi previdenziali dei corsi di laurea dei bancari anziché rifinanziare gli ammortizzatori sociali pubblici per i lavoratori licenziati…
L’uscita concordata nell’accordo è giugno 2019 e gli altri scaglioni di uscita sono facoltà discrezionali aziendali. Ma purtroppo già girano voci che parlano di raccomandazioni. Toglieteci questi dubbi,
Noi i dubbi te li toglieremmo anche volentieri, ma quale modo abbiamo per smentire le “voci”?
E poi voci di che genere? Se il meccanismo è discrezionale per definizione, ovvero si basa sulle esigenze organizzative dei vari punti operativi, che senso ha parlare di “raccomandazioni”? Il direttore che prova a non rinunciare immediatamente a un collega non facilmente sostituibile oppure un altro che rinuncia più facilmente a un collega lungo assente sono raccomandazioni o sono l’applicazione concreta della necessità di garantire la continuità operativa? Se questi esempi (e tutti gli altri consimili basati su ruoli e compiti, anche nelle sedi) sono delle “raccomandazioni”, allora non siamo in grado di smentirli.
Tutto il resto lo smentiamo certamente.
sempre premiati chi lavora di piu’
A marzo 2017 ho chiesto all’Ufficio Personale di IsP quale fosse la mia finestra pensionistica. La risposta è stata: ottobre 2023. Il 27/10/2017 ho pertanto inoltrato domanda di esodo anticipato. Ritenete che la mia posizione sia in regola con i requisiti richiesti? Grazie.
Se la tua finestra è effettivamente quella che ti è stata comunicata, allora si: potevano fare domanda tutti coloro che matureranno il requisito entro il 31/12/2023. Ovviamente le regolarità della domanda non garantisce di per sé l’inseriment onella lista dei 3.000. L’incontro di oggi e domani serve appunto per verificare quanti saranno gli esclusi e quali spazi potrebbero esserci per includerli (vedi risposte precedenti).
Fatto salvo che l’incontro si svolge in due giornate avete intenzione di comunicarci in via intermedia almeno i primi dati che l’azienda fornirà ante eventuale successiva trattativa per allargare il bacino dei potenziali esuberi? Questo in considerazione del fatto che anche in altre occasioni ci avete aggiornato dello stato di fatto intermedio di trattative in corso evidenziandoci le proposte dell’azienda e le nostre proposte.
Come già riportato da altri colleghi Vi ringrazio per la tempestività e completezza di informazione che ci fornite.
Man mano che avremo dati certi e – sopratutto – definitivi rispetto agli esiti che implicano, li comunicheremo.
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta che mi vorrete fornire in merito al motivo per cui, alla finestra del 31/12/2017, ci sono state prevaricazioni nelle modalità di uscita all’ esodo
Da protocollo di intesa Esodo Perimetro Intesa Sanpaolo:
“Nel caso in cui, il numero di domande di adesione risultasse superiore alle 3.000 uscite previste, verrà redatta apposita graduatoria, unica a livello di Gruppo, dando priorità ai titolari delle previsioni ex art. 3, comma 3 della L. 104/1992 per sé e, a seguire, degli altri lavoratori in base alla maggiore prossimità alla maturazione del diritto a pensione e, a parità di “maturazione del diritto”, alla maggiore età anagrafica. L’offerta al pubblico” si intenderà valida e circoscritta alle risorse risultanti da detta graduatoria entro il limite quantitativo di 3.000 unità; il personale che rientrerà entro tale limite riceverà apposita comunicazione entro la fine dell’anno. “
Da vocabolario Treccani:
graduatòria s. f. [femm. sostantivato di graduatorio]. – Elenco che stabilisce l’ordine di successione, secondo il merito, il diritto, ecc., di varie persone che prendono parte a un concorso, a una competizione, o aspirano a un impiego, ecc., (Aggiungo:” aderiscono incondizionatamente all’ esodo”)
Cordiali Saluti.
L’estratto dell’accordo da te citato fa riferimento (ed è scritto esplicitamente proprio nella parte da te citata) ai criteri di composizione della lista dei 3.000. Ovvero a chi entra in quella lista, qualora ci siano più di 3.000 domande. Non ha nulla a che spartire con i tempi di uscita di coloro che sono entrati nella lista secondo i criteri da te citati. Infatti l’accordo – in un’altra parte parte che ti sei dimenticato di riportare (e forse anche di leggere) – indica nel 30 giugno 2019 la data di uscita di tutti coloro che sono tra i 3.000, con facoltà (e quindi discrezionalmente, proprio il contrario di un obbligo: non credo di dover allegare citazioni di dizionari, do per scontato che tu conosca la nostra lingua) in capo all’azienda di anticipare alcune uscite (senza indicare alcun criterio) in uno degli scaglioni precedenti.
Come dicevo l’accordo è molto chiaro in proposito, così come molte delle risposte qui sopra (e in coda alle news precedenti di pari oggetto) in cui ci siamo chiariti proprio su questo aspetto. Proprio per questo suggeriamo sempre di leggere le domande e risposte precedenti, prima di riproporre questioni già ampiamente dibattute. A noi alla fine basta fare copia e incolla, ma l’affastellarsi di questioni già chiarite e il riproporsi di impressioni sbagliate non aiuta e anzi confonde chi cerca risposte ai suoi dubbi…
Buona serata
Il fatto che vi abbia riportato il significato del sostantivo “graduatoria” doveva di per se aiutarvi nel fornire una risposta meno ironica ma molto più ponderata. Tutti i documenti ufficiali parlano di una “graduatoria” a differenza della vostra risposta dove con molta attenzione, e sicuramente non a caso, scrivete in continuazione di una “lista” di nominativi.
Per terminare, ho trovato che quando rispondete ad un vostro iscritto:” in un’altra parte che ti sei dimenticato di riportare (e forse anche di leggere) – indica nel 30 giugno 2019 la data di uscita di tutti coloro che sono tra i 3.000, con facoltà…” denotate (e qui mi rivolgo alla persona che ha risposto e non al SINDACATO in generale) di non capire quanto vi viene chiesto. Il tutto si giocava proprio sulla diversità di significato tra i termini “graduatoria” e “lista” che non doveva permettere che venissero fatte discriminazioni ad uso e consumo.
Riportiamo integralmente e tra virgolette (senza omissioni e senza aggiunte) il testo dell’accordo da cui si evince al di là di ogni ragionevole dubbio che i criteri citati si riferiscono alla compilazione di una graduatoria per entrare in una lista di 3.000 persone e che nulla hanno a che vedere la definizione dell’effettiva uscita di queste 3.000 persone che è esplicitamente stabilita cumulativamente per il 30 giugno 2019 con facoltà di anticipo dell’azienda senza l’indicazione di alcun criterio né esplicito né implicito.
“E’ in facoltà della Società anticipare – rispetto al 30 giugno 2019 – il termine di risoluzione e di cessazione del rapporto di lavoro in una delle seguenti date: 31 dicembre 2017, 30 aprile 2018, 30 giugno 2018 o anche 31 dicembre 2018, fermo restando che, al ricorrere di tale fattispecie, la Società resta impegnata a far pervenire all’interessato apposita comunicazione scritta indicativamente 30 giorni prima della data finale del rapporto di lavoro.
Nel caso in cui, il numero di domande di adesione risultasse superiore alle 3.000 uscite previste, verrà redatta apposita graduatoria, unica a livello di Gruppo, dando priorità ai titolari delle previsioni ex art. 3, comma 3 della L. 104/1992 per sé e, a seguire, degli altri lavoratori in base alla maggiore prossimità alla maturazione del diritto a pensione e, a parità di “maturazione del diritto”, alla maggiore età anagrafica. Detta “offerta al pubblico” si intenderà valida e circoscritta alle risorse risultanti da detta graduatoria entro il limite quantitativo richiamato di 3.000 unità, che saranno informate della positiva inclusione.
Si chiarisce che ai fini della determinazione della citata graduatoria:
o la titolarità delle previsioni ex art. 3, comma 3 della L. 104/1992 per sé deve risultare alla data di accettazione dell’ “offerta al pubblico”;
o l’eventuale riscatto e/o ricongiunzione di periodi contributivi che consente la “maturazione del diritto” sopra definita dovrà risultare già richiesto alla data di accettazione dell’ “offerta al pubblico” e dovrà essere interamente perfezionato entro il 30 aprile 2018, pena la decadenza dalla graduatoria stessa.”
Il vocabolo “graduatoria” nel contesto citato integralmente si riferisce senza alcun possibile dubbio al processo che mette in fila di tutte le domande (qualora ne siano pervenute più di 3.000) – le gradua appunto – ai fini dell’inserimento tra coloro che potranno effettivamente uscire e le inserisce all’interno del bacino (in questo senso parliamo di lista) che ne deriva. Tale processo viene realizzato graduando le domande secondo due criteri:
1) quelle dei colleghi con 104 per sè
2) quelle più prossime al diritto a pensione.
Fatto questo l’azienda ha l’obbligo di far uscire tutti costoro entro il 30 giugno 2019. Qui finiscono gli obblighi per l’azienda e tutto il resto è facoltà.
Tutto quanto sopra nel pieno rispetto delle relazioni cortesi con iscritti e lavoratori (anche con chi cita i dizionari), ma necessariamente senza poter alterare il dettato letterale (così come lo spirito) degli accordi.
APPURATO CHE ESISTE UNA GRADUATORIA (Ritorna a leggere la definizione di tale sinonimo!!!!!!!):
“E’ in facoltà della Società anticipare – rispetto al 30 giugno 2019 – il termine di risoluzione e di cessazione del rapporto di lavoro in una delle seguenti date: 31 dicembre 2017, 30 aprile 2018, 30 giugno 2018 o anche 31 dicembre 2018, fermo restando che, al ricorrere di tale fattispecie, la Società resta impegnata a far pervenire all’interessato apposita comunicazione ……..LOGICAMENTE L’ ANTICIPO RISPETTO AL 31/12/2018 DOVEVA ESSERE FATTO ATTINGENDO DALLA—-> “GRADUATORIA” . . . altrimenti si doveva scrivere “dalla lista”….. e con questo concludo con l’ amara constatazione che il MIO sindacato, decidendo di non fare autocritica, ha contribuito a fare accrescere le voci dell’ inutilità e dei danni che un cattivo sindacato può provocare (…o che ormai ha già irrevocabilmente provocato!).
Molto bene. Poiché sei davvero convinto di ciò che sostieni, non ho mezzi (né l’intenzione) per farti cambiare idea. Se ritieni di essere stato danneggiato da come vengono gestite le uscite a causa di un’errata (o addirittura fraudolenta) intepretazione del testo dell’accordo, sicuramente troverai modo di far valere i tuoi diritti nelle sedi legali opportune. Il nostro parere è che tale spazio non ci sia, poichè il testo dell’accordo (appunto perché si tratta di un accordo e non di un’imposizione) è stato condiviso nella sua redazione testuale (e non solo nella firma) da entrambe le parti. E tale redazione testuale intendeva esattamente quanto è stato scritto e analizzato in decine di risposte (redatte a loro volta da una delle due parti che ha condiviso il testo dell’accordo). Ma si tratta appunto solo di un parere e in caso di pareri diversi lo stato di diritto prevede soggetti espressamente deputati a dirimire in modo autentico le controversie.
Tu puoi essere d’accordo o meno con l’accordo in quanto tale. Puoi ritenere che sia stato sbagliato prevedere una unica uscita con una facoltà discrezionale aziendale di anticipare tale scaglione. E’ del tutto legittimo. E ti autorizza a fare tutte le valutazioni che ritieni sulla qualità delle nostre scelte negoziali. Ma non c’entra nulla col pretendere di forzare il testo dell’accordo e le intenzioni consapevoli con cui è stato redatto. E come dicevo all’inzio, se ritieni che ci sia incopentenza linguistica o dolo interpretativo, sicuramente potrai trovare chi suffraghi la tua tesi nelle sedi opportune.
Visto la grande attesa per avere certezza di notizie e visto che siamo ormai al pomeriggio del 15 è possibile avere una certa idea di quando tali notizie usciranno in modo formale? La mancanza di specifiche news crea ulteriore incertezza e fà presumere che possono esser sorti dei problemi.
La giornata di confronto di ieri si è protratta in nottata, ancora senza riuscire a definire una soluzione condivisa per estendere la platea delle uscite oltre le 3.000 preventivate. Il confronto è ripreso stamattina e non appena ci saranno news le pubblicheremo tempestivamente come sempre.
ma per le prime 3000, ci sono info?
Abbiamo appena pubblicato una news che dà conto del nulla di fatto e del rinvio al 20 dicembre
Ma a parte il confronto per ottenere eventuale allargamento oltre i 3000 è stato definito dall’azienda il limite di anzianità di chi è rientrato nei 3000
A distanza di oltre un mese dalla scadenza della presentazione delle domande per accedere all’esodo è ridicolo che non si riesca ancora a sapere nulla. In particolare, risulta estremamente impossibile che una azienda, che ha fornito i dati dei soggetti che potevano rientrare nell’esodo in quanto pensionabili negli anni 2019,2020,2021,2022 e 2023 dopo 32 giorni non è in grado di comunicare alcunchè. Le date di pensionamento dei colleghi all’azienda sono ben note, si tratta solo di controllare quei pochi colleghi che hanno anche altri periodi contributivi non conosciuti dalla banca.
L’impressione dei colleghi è che purtroppo, ancora una volta, i nostri sindacalisti stanno ” trattando ” con l’azienda le nuove assunzioni a fronte di un allargamento della platea degli esodi. Tutto ciò in dispregio totale delle attese e delle aspettative degli oltre seimila colleghi che hanno presentato la domanda nei termini previsti.gianni
Risposta collettiva (e qualche spunto) a seguito degli interventi precedenti. Poi ci commenti sotto questa news non verranno più autorizzati perché la discussione sta continuando sotto la news “Aggiornata al 20 dicembre la verifica esodi“.
Il piano di uscite realizzato attraverso gli accordi sindacali (non attraverso un caso benevolo o iniziative filantropiche aziendali) ha già definito le seguenti uscite:
– 1.400 pensionamenti incentivati a vario titolo
– 1.000 esodati ex venete
– 3.000 esodati ISP
Queste 5.400 uscite sono certe e in parte già anche realizzate.
Poi il grande numero di adesioni all’ipotesi di esodo ISP ha visto pervenire circa 6.600 domande. Questo dato era preventivabile (banalmente sulla base dei livelli di adesione degli esodi precedenti), ma in ogni caso noi non abbiamo mai avallato il susseguirsi di proiezioni che giravano per l’azienda, proprio perché le chiacchiere stanno a zero, come dice un collega qui sopra, e quello che contano sono i dati reali. I dati reali sono ancora in via di definizione (le verifiche presso l’INPS dei casi più complessi richiedono tempo) e per questo non forniamo proiezioni su dove si collocherà la data ultima per i 3.000, cosa che creerebbe solo aspettative e/o frustrazioni basate su voci.
Per questo e perché il nostro obiettivo è quello di ottenere che l’azienda accolga tutte le domande pervenute e non solo le 3.000 con il diritto pensionistico più vicino, superando così tutte le questioni relative a graduatorie di chi è dentro e chi è fuori. Lo diciamo qui, ma è solo un ribadirlo, perché lo abbiamo già detto in molte risposte precedenti in coda alle news di pari oggetto.
Tuttavia se il nostro obiettivo va in porto, le uscite diventano oltre 9.000: un livello oggettivamente insostenibile per garantire la continuità operativa senza costringere chi resta a condizioni di lavoro inaccettabili. A meno che una parte di queste uscite non venga reintegrata con nuove assunzioni
Noi siamo il sindacato di tutti i lavoratori del Gruppo Intesa Sanpaolo: di quelli che vogliono uscire (facciamo accordi di esodo e cerchiamo di allargarli il più possibile, ben oltre il finanziamento pubblico disponibile), di quelli che non vogliono uscire (facciamo esodi volontari e non obbligatori) e di quelli che non possono scegliere e sono costretti a restare al lavoro per molti anni ancora (a cui dobbiamo garantire qualità di vita e di lavoro dignitose).
Il disaccordo con l’azienda è tutto qua. In tutte e in ciascuna di queste nostre richieste: allargamento delle uscite oltre il limite finanziato, riapertura dei termini di adesione per coloro che pur avendo il diritto entro il 2023 non hanno fatto domanda di adesione, scaglionamento delle uscite, assunzioni a copertura di parte delle uscite.
Tutte queste cose si tengono in una successione logica e concatenata. E il nostro obiettivo è quello di lavorare duramente per quanto sarà necessario per garantire a tutti la soddisfazione delle proprie aspettative.
Leggo che e’ stato rimandato il tutto al 20 dicembre. Ma possibile che non si possa anticipare nulla a parte il numero delle domande pervenute? Possibile che non vengono riferiti almeno le annate rientranti?