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fusione bda carisapNella giornata di giovedì 7 marzo si è aperto il confronto in merito alla procedura di fusione di Banca dell’Adriatico e Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
L’Azienda ha dichiarato di avere individuato 53 esuberi di personale nelle strutture di Direzione Generale e di Area, così suddivise: 10 ad Ascoli, 16 a Pesaro, 9 a Pescara, 16 a Teramo e 2 in altre piazze.
Ha altresì specificato che l’attuale dislocazione territoriale decentrata di queste strutture non subirà sostanziali modifiche.
L’Azienda ha comunicato la contestuale razionalizzazione di 19 punti operativi (16 filiali chiudono accorpandosi con filiali limitrofe e 3 filiali si trasformano in sportello distaccato), rinviando a un momento successivo la definizione di eventuali ricadute.
Al riguardo l’Azienda ha disconosciuto quanto riportato sull’intranet aziendale nei giorni scorsi.
Per la gestione delle eccedenze di personale sono stati esclusi licenziamenti, ma l’Azienda ha prospettato una serie di condizioni gravi e pesanti in termini di mobilità territoriale, professionali ed economiche che riteniamo INACCETTABILI.

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