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Il giorno 28 giugno l’Assemblea dei Delegati ha approvato il bilancio del Fondo Sanitario Integrativo per il 2018, che ha evidenziato i dati seguenti.

ISCRITTI AL FONDO
 Al 31 dicembre 2018 risultano complessivamente 200.685 iscritti. Gli iscritti alla gestione in servizio sono diminuiti di 1.954 assistiti rispetto al 31 dicembre 2017 (-1,2%), mentre sono aumentati gli iscritti della gestione in quiescenza di 1.401 persone (+3,5%). L’incidenza della gestione in quiescenza diventa quindi il 20,8% sul totale della popolazione.
Conseguentemente alla platea degli iscritti, la contribuzione alla gestione in servizio risulta di 112,4 milioni di euro, in diminuzione dello 0,59% rispetto al 2017. La contribuzione alla gestione in quiescenza risulta di 36,7 milioni di euro, con un incremento del 4,71% rispetto al 2017.
Per quanto riguarda la distribuzione di età, la maggiore concentrazione di iscritti si rileva nella fascia di età compresa fra i 51 ed i 65 anni. Raffrontando l’evoluzione degli iscritti a partire dal 2011 si rileva che il peso percentuale della fascia di iscritti con età maggiore di 65 anni è raddoppiato raggiungendo il 15%.

RISULTATO DELLA GESTIONE IN SERVIZIO
La spesa totale per le prestazioni presenta una crescita di 2,5 milioni di euro (+2,33%) rispetto al 2017, dovuta alla crescita inflattiva del costo delle prestazioni, all’aumento dell’età media ed all’aumento del ricorso al consumo sanitario.
Il risultato complessivo della gestione, su cui ha pesato anche la difficoltà della gestione patrimoniale dovuta al negativo andamento dei mercati, ammonta a 2,2 milioni di euro (- 9 milioni rispetto al 2017) ed è interamente assorbito dal contributo di solidarietà che verrà versato alla gestione quiescenti, come previsto dallo Statuto del Fondo. Conseguentemente l’avanzo della gestione attivi è pari a zero.
Il risultato di bilancio ha consentito di deliberare l’integrale pagamento delle quote differite per i lavoratori in servizio.

RISULTATO DELLA GESTIONE QUIESCENTI
La spesa totale per le prestazioni presenta una crescita di 2,5 milioni di euro (+6,19%) rispetto al 2017, dovuto all’aumento del numero degli iscritti, all’inflazione sanitaria, all’aumento dell’età media ed all’aumento del consumo sanitario.
Il risultato complessivo della gestione presenta un disavanzo di 6,7 milioni di euro (+2,8 milioni rispetto al 2017).
Dopo il versamento del contributo di solidarietà degli iscritti in servizio, il disavanzo rimanente verrà ripianato, ai sensi dello Statuto, per metà ricorrendo al Patrimonio e per metà trattenendo parte della quota differita.
Di conseguenza è stato deliberato il pagamento del 52,5% della quota differita per i colleghi in quiescenza.

LE NOSTRE CONSIDERAZIONI

Il bilancio 2018 del Fondo Sanitario fotografa una situazione di estrema delicatezza, a fronte della quale non vengono liquidate integralmente le quote differite, sia pure per una sola delle gestioni.

I risultati di bilancio sono certamente stati pesantemente influenzati dal rendimento finanziario negativo del patrimonio. Tuttavia anche i risultati operativi, a bilancio ante gestione finanziaria, evidenziano già una difficoltà crescente di entrambe le gestioni nella tenuta del rapporto fra contribuzioni e prestazioni, con una situazione di sbilancio ormai conclamata per la gestione quiescenti.

I dati generali della spesa sanitaria nel nostro Paese mostrano, a fronte dell’invecchiamento della popolazione, una decrescita della spesa pubblica ed un forte aumento della spesa privata, necessaria per far fronte alle necessità che non vengono più soddisfatte dal Sistema Sanitario Nazionale. I dati del bilancio del Fondo Sanitario che abbiamo descritto dimostrano che siamo inseriti pienamente in questa situazione.

Come FISAC/CGIL riteniamo che la natura del Fondo debba continuare ad essere integrativa e non sostitutiva della Sanità pubblica. Le tendenze in atto ci impongono di salvaguardare la tenuta del Fondo e la sostenibilità nel tempo delle prestazioni che vengono erogate a tutte gli iscritti. A tal fine occorre aprire una riflessione fra le Parti Istitutive (Sindacato ed Azienda) per identificare soluzioni stabili per la sostenibilità delle prestazioni, che siano rispondenti al principio di solidarietà fra tutti gli iscritti che è alla base del Fondo Sanitario Integrativo.

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