GESTIONE COMPLESSIVA
L’ammontare complessivo dei contributi nel 2024 è pari a 233,6 milioni di euro, con un incremento del 9,7% rispetto all’anno precedente, nonostante la riduzione del numero complessivo degli assistiti.
Le prestazioni erogate si attestano a 250,9 milioni di euro, registrando una crescita del 12,9% su base annua. La spesa per l’assistenza in forma convenzionata, al netto degli accantonamenti, ammonta a circa 69 milioni di euro, in lieve calo (-0,85%) rispetto al 2023.I rimborsi per le prestazioni salgono a 145,7 milioni di euro, con un incremento significativo del 19,5%.
Il risultato operativo complessivo evidenzia un disavanzo pari a 17,3 milioni di euro, in peggioramento dell’89,95% rispetto al saldo negativo registrato nel 2023.
La gestione finanziaria – comprensiva di interessi, proventi e oneri – si chiude con un risultato positivo di 11,4 milioni di euro, in flessione del 5,5%. Questo dato favorevole è stato sostenuto principalmente dall’andamento positivo dei mercati, che ha beneficiato le gestioni patrimoniali.
Il saldo dei proventi straordinari, legato a variazioni anagrafiche e fiscali nonché al recupero dei relativi effetti economici, è stato pari a 2,2 milioni di euro, in forte contrazione (-51,8%) a causa del venir meno degli effetti delle campagne anagrafiche e fiscali relative ai figli 24enni concluse nel triennio precedente.
Il risultato complessivo della gestione evidenzia un disavanzo di 4,2 milioni di euro, in netto peggioramento rispetto all’avanzo di 7,0 milioni del 2023 (-160,3%). Il saldo negativo operativo, sebbene parzialmente mitigato da altre voci del conto economico, non è stato completamente compensato.
GESTIONE ATTIVI
La contribuzione complessiva ammonta a 165,2 milioni di euro (+7,9% rispetto al 2023). Le prestazioni totali erogate si attestano a 160,4 milioni di euro (+12,3%).
La spesa per prestazioni in regime convenzionato, al netto degli accantonamenti, è pari a 42,6 milioni (+2,9%), mentre i rimborsi ammontano a 104,1 milioni (+19,4%).
L’incremento delle prestazioni ha eroso in parte l’effetto positivo dell’aumento contributivo: il risultato operativo è positivo per 4,9 milioni di euro, ma in calo del 53% rispetto all’anno precedente.
La gestione finanziaria contribuisce con 7,8 milioni di euro, in diminuzione del 5,7%.
I proventi e oneri straordinari generano un saldo di 1,6 milioni di euro (-53,8%).
Il risultato finale della gestione è positivo per 14,2 milioni di euro, ma in diminuzione del 35,6%.
Il contributo di solidarietà riversato alla gestione dei quiescenti, calcolato al 6% della contribuzione (al netto delle polizze), è pari a 9,9 milioni di euro, con un aumento del 15,5%.
L’avanzo della gestione attivi, al netto del trasferimento, si attesta a 4,3 milioni di euro (-67,9%).
GESTIONE QUIESCENTI
Nel 2024 sono confluiti contributi per 60,4 milioni di euro, in crescita dell’11,8%.
La spesa per prestazioni ammonta a 80 milioni di euro (+16,5%). Le prestazioni in forma convenzionata, al netto degli accantonamenti, si attestano a 26,4 milioni di euro (-6,4%), mentre quelle a rimborso raggiungono 41,6 milioni (+19,8%).
Il risultato operativo evidenzia un disavanzo di 19,6 milioni di euro, in peggioramento del 33,8% rispetto ai -14,7 milioni del 2023.
Il saldo della gestione finanziaria è positivo per 3,5 milioni di euro, in lieve flessione (-5%).
I proventi straordinari si attestano a 0,6 milioni (-46,9%).
Il risultato complessivo è negativo per 15,9 milioni di euro, in peggioramento del 55,4%.
Tenuto conto del contributo di solidarietà ricevuto dalla gestione attivi (9,9 milioni di euro), il disavanzo netto risulta pari a 6,1 milioni di euro, in peggioramento rispetto agli 1,7 milioni del 2023 (+256%).
GESTIONE FONDO PROTEZIONE
Nel 2024 i contributi raccolti sono stati pari a 7,8 milioni di euro.
La spesa per coperture LTC ha raggiunto i 9,2 milioni (+12,7%), mentre quella per le attività di prevenzione si è ridotta a circa 1 milione di euro (-55,9%), per effetto della conclusione del piano biennale e della nuova campagna avviata solo a ottobre.
La gestione chiude con un disavanzo di 2,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 4,8 milioni del 2023 (-47,8%).
CONCLUSIONI
Il bilancio del Fondo Sanitario riflette una dinamica coerente con il quadro nazionale del settore: calo del numero degli iscritti, invecchiamento della popolazione assistita e aumento della quota di utenti anziani.
Il deterioramento dei risultati operativi è riconducibile all’asimmetria strutturale tra contributi raccolti e prestazioni erogate, un trend destinato ad accentuarsi nel medio-lungo periodo.
Come FISAC/CGIL, ribadiamo l’importanza di mantenere la natura autogestita del Fondo. I dati attuali dimostrano la necessità in futuro di affrontare scelte per garantire la sostenibilità economica e la continuità delle prestazioni a beneficio di tutti gli iscritti.